Poco importa, a giugno il frammentino cosmico uscirà definitivamente dagli influssi gravitazionali terrestri, e torneremo a possedere unicamente il nostro vecchio, caro satellite, la Luna.
Nel precedente post di Enrico c'è una bella foto di Luna crescente nelle vicinanze delle Pleiadi. La sottile falce lunare è luminosissima, ma sono chiaramente distinguibili particolari su tutta la superficie del nostro satellite non illuminata direttamente della luce solare.
In pratica la parte della Luna non illuminata dal Sole viene illuminata dalla luce riflessa dalla Terra; questa luce viene poi rimandata verso il nostro pianeta debolmente riflessa dalla superficie lunare che possiede un albedo (potere riflettente) non particolarmente elevato.
e nella teoria come dati di fatto, come dati empirici.
Per essere prodotta, come dice la famosa formula di Einstein, serve quindi tanta energia, troppa per gli acceleratori moderni. Tanto che gli europei hanno costruito un enorme acceleratore presso il CERN di Ginevra: il Large Hadron Collider, che si servirà di un tunnel di 27 km scavato a 100 metri di profondità.
E' successo che proprio gli americani hanno affinato le misure, per cui si ritiene che la massa della particella di Higgs sia compresa tra 114 GeV e 153 GeV (per inciso GeV sta per miliardi di elettronvolt, l'unità di misura di massa-energia utilizzata nel mondo microscopico). E questa è un'energia alla portata dell'acceleratore americano.C'è una teoria, in fisica, che spiega quasi tutti i fenomeni che regolano la nostra vita quotidiana al livello più fondamentale: riassume tutto quello che conosciamo sulla struttura fondamentale della materia e dell'energia, offre un quadro dettagliato dei costituenti elementari di cui ogni cosa è composta, descrive le reazioni che alimentano il Sole e le interazioni che fanno brillare le luci fluorescenti.
[...] Questa teoria prende il nome, senza pretese, di "Modello Standard delle particelle elementari" o, più brevemente, "Modello Standard". Merita di essere conosciuta meglio e merita un nome migliore: io la chiamo teoria del quasi tutto.
[...] Il Modello Standard, per essere una teoria così fondamentale e di successo, è rimasto incredibilmente in disparte. [...] Nonostante tutto , il Modello Standard è forse la vetta più alta raggiunta fino a oggi dall'intelletto umano.
E ne da anche una spiegazione. Per usare le parole di Sheldon Glashow, il Modello Standard è davvero "un arazzo intessuto da molte mani". Solo alcuni dei fisici che hanno dato il loro contributo sono famosi al grande pubblico, come Feynman e Gell-Mann, ma l'elenco è decisamente più lungo (Tomonaga, Schwinger, Zweig, Salam, Weinberg, Ne'eman, Glashow, Veltman, 't Hooft, Rubbia solo per citarne alcuni). Insomma, sempre con le parole di Oerter:
[...] non c'è nessun genio isolato, nessun Einstein che lavora in solitudine nell'ufficio brevetti, nessuna teoria che germogli all'improvviso e sbocci completamente nell'arco di una notte.
Eppure è la teoria fisica più verificata di cui si dispone attualmente! E presto saremo in grado di
verificare l'ultima predizione del Modello Standard: l'esistenza del bosone di Higgs, detta pomposamente la "particella di Dio".
Nell'immagine Peter Higgs, il fisico che ha ipotizzato negli anni '60 l'esistenza di una particella che ha preso il suo nome.
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Venerdì 13 aprile, come tutti i secondi venerdì da ottobre a maggio, si svolgerà al Liceo Scientifico "Gregorio Ricci Curbastro" di Lugo la classica serata dedicata all'Astronomia ed animata dal Gruppo Antares.
Nelle ultime sere, complice anche un cielo decisamente sereno, il pianeta appare sempre più luminoso e alto sull'orizzonte. Continuerà ad allontanarsi dal Sole; a fine mese sarà ad oltre 41°. La massima elongazione verrà raggiunta il 9 giugno, in quella data sarà ad oltre 45° dal Sole. La situazione dei pianeti interni in quella data, vista da alcune unità astronomiche sopra al polo nord del Sole, è visualizzata a fianco.
Il pianeta appare in questo periodo molto alto sull'orizzonte, subito dopo il tramonto del Sole, per la combinazione di due eventi:
Per questi motivi, pur allontanandosi da Sole fino al 9 giugno, raggiungerà la massima altezza sopra l'orizzonte dopo il tramonto verso la prima metà di maggio.
Nel frattempo Venere si avvicinerà alla Terra. Ho preparato un'animazione (mediante Starrynight) che mostra una vista telescopica di Venere, dal mese di marzo al mese di agosto. Il 16 agosto Venere poi si troverà tra la Terra e il Sole e passerà alla sua destra. Diventerà allora l'astro del mattino!
La missione sarà intitolata a Giuseppe "Bepi" Colombo, matematico padovano denominato anche il "Meccanico del Cielo" e famoso per aver ideato il "satellite al guinzaglio" (Tethered).Eugenia fu scoperto il 27 giugno 1857 da Goldschmidt che lo battezzò così in onore dell'Imperatrice Eugenia di Montijo, moglie di Napoleone III.
Eugenia, che ha un diametro di 214 km, è un asteroide di tipo F, ovvero di colore molto scuro (tipo fuliggine) e con una composizione carboniosa. Come 253 Mathilde, la sua densità sembra essere stranamente bassa; potrebbe quindi trattarsi di un cumulo di detriti altamente poroso e non di un oggetto monolitico.
Nel 1998, gli astronomi del Canada-France-Hawaii Telescope a Mauna Kea, scoprirono una piccola luna orbitante attorno a Eugenia. Il nuovo satellite fu chiamato Petit-Prince in onore del figlio dell'Imperatrice Eugenia. Petit-Prince è molto più piccolo di Eugenia (circa 13 km di diametro) e impiega cinque giorni per descrivere un'orbita completa intorno ad esso (vedi immagine della scoperta).
Con questa scoperta Eugenia diventa il secondo asteroide triplo della Fascia Principale; va a tenere compagnia a 87 Sylvia, con le sue lune Romolo e Remo.
Dalla fine della prossima settimana è in teoria possibile veder,e al binocolo, una cometa scoperta il 15 Marzo 2007. Si tratta della cometa C/2007 E2 (Lovejoy) individuata da Terry LoveJoy dai cieli tersi di Australia.

Toby Click, curatore del Mark Smith Planetarium, in un messaggio del 21 febbraio 2007 intitolato "The Red Crayon Analogy" (L'analogia del pastello rosso) propone un'analogia per spiegare ai bambini il declassamento di Plutone.
E' da molto tempo che si sospetta che le regioni polari di Marte siano ricoperte di ghiaccio. Finalmente, grazie al lavoro dello strumento MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionospheric Sounding), frutto di una collaborazione tra NASA e Agenzia spaziale italiana e collocato a bordo della sonda europea Mars Express, non solo è stato possibile misurare con precisione il reale spessore del ghiaccio del Polo Sud di Marte, ma anche di scoprire che la sua composizione è per circa il 90% di ghiaccio d'acqua.
I ricercatori hanno inoltre notato che la crosta sottostante i ghiacci non appare deformata dal loro peso come accade sulla Terra. Sembra quindi che la crosta e il mantello superiore di Marte siano più rigidi di quelli terrestri. Probabilmente la causa va ricercata nella temperatura interna del pianeta e che è molto più bassa di quella terrestre. In attesa di nuove rivelazioni sul Polo Sud, i responsabili dello strumento hanno già pianificato un'identica analisi anche delle regioni del Polo Nord.