domenica 26 agosto 2012

NEIL ARMSTRONG

UN PICCOLO PASSO PER L'UOMO
UN GRANDE BALZO PER L'UMANITA'

E' deceduto ieri colui che fu il primo uomo a posare piede sul satellite della Terra, la Luna. Il sasso grigio che ci accompagna da milioni di anni divenuto motivo di conquista per far valere un primato tecnologico in tempi "bui" e pericolosi come quelli che sono conosciuti con il termine di GUERRA FREDDA.

Eroi furono tutti questi uomini che si immedesimarono nella conquista dello spazio, indipendentemente dalle motivazioni che li spinsero, perchè lo fecero con strumenti e mezzi che oggi definiamo rudimentali e che difficilmente convincerebbero un qualunque pilota a sfidare la sorte avventurandosi nello spazio loro tramite.

Quest'uomo era un eroe istintivo dai nervi d'acciaio che riuscì a non far fallire la missione di conquista della Luna prendendo i comandi manuali del modulo lunare per evitare di atterrare in un'area rocciosa che avrebbe potuto pregiudicare l'atterraggio correndo però il rischio di bruciare il carburante appena necessario a ripartire a termine missione dalla superficie lunare.

Si è scritto e si scriveranno ancora fiumi di parole per celebrare sia l'evento che l'eroe ma nulla di ciò che è stato scritto e di ciò che verrà scritto supererà l'efficacia delle parole scandite a 400.000 km dalla Terra da quel buffo orsacchiotto bianco dalla grande testa a specchio che scende abbastanza goffamente da una scaletta per fare un saltello su una superficie polverosa e assolutamente inospitale.

E sicuramente ritorneranno in auge le dichiarazioni dei negazionisti, dei complottisti e sopratutto di tutti quegli inebetiti, volendo usare un eufemismo, che sconvolti dalla loro grande cultura tecnologica non hanno ancora capito la beffa di cui si sono autoconvinti, ammesso e non concesso che chi fa certe affermazioni sia in (discutibile) buona fede e dotato di adeguate nozioni per essere in grado di discernere tra scienza e buffonate.

Ma non vogliamo ulteriormente sbeffeggiare la memoria di chi oggi non è più tra noi offrendo vetrina a chi non ne ha mai avuto merito alcuno, anzi.

Ricordiamo invece NEIL ARMSTRONG che ci ha lasciato a 82 anni dopo aver impresso la propria impronta non solo sulla Luna bensì nella storia dell'umanità.

l'immagine che campeggia sul sito della NASA

1 commento:

Matteo Reggidori ha detto...

In quel lontano 1969 non ero presente alla diretta di questa impresa eroica che è stata la conquista della Luna, ma ho potuto immaginare l’incredibile emozione che possa aver generato, guardando documentari e interviste storiche. Non nascondo che vedere certe immagini e ascoltare la storia raccontata da chi l’ha vissuta in prima persona, mi ha emozionato incredibilmente!
Sono convinto che la nazionalità dell’equipaggio abbia poca importanza, poiché in quel momento si stava effettuando una mossa senza precedenti, un atterraggio su una ‘palla rotonda’ (consentitemi il termine) che non era la nostra amata Terra, ma bensì un oggetto distante più di 350 mila km. Era il raggiungimento di un sogno!
Il genere umano in questo, ha talento da vendere, la sua continua ricerca e voglia di scoprire lo ha portato a realizzare un “autobus spaziale” per portare 3 uomini sulla Luna dopo un viaggio nel vuoto, protetti da una scatola di metallo.

Grazie Neil!