giovedì 29 luglio 2010

La stella più massiccia!

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Sofferto la recente forte ondata di caldo? Beh, consoliamoci pensando a quanto sarebbe arroventato il nostro pianeta se al posto del Sole, una piccola e docile stella gialla che possiede una temperatura superficiale di quasi 6mila gradi, ci fosse la stella scoperta recentemente: con una temperatura superficiale di 53mila gradi e una luminosità quasi 9 milioni di volte superiore al nostro caro Sole… hai voglia a spalmare creme ad elevata protezione! Il nostro pianeta sarebbe immerso in un bagno di radiazione ultravioletta, tanto feroce da sterilizzare qualsiasi tentativo di forma di vita.
R136 è un ammasso di circa 100mila giovani stelle massicce nel pieno del loro vigore giovanile, che si trovano nella nebulosa 30 Doradus (detta anche Tarantola) nella Grande Nube di Magellano, una galassia nana satellite della Via Lattea visibile nell’emisfero meridionale e distante 165mila anni-luce.
L’ammasso è stato studiato da un gruppo di astronomi mediante il Very Large Telescope a Cerro Paranal che vi hanno scovato svariate stelle giganti azzurre con masse superiori a 80-90 masse solari. In particolare però sono state individuate quattro ipergiganti: tre con masse comprese fra 135 e 195 masse solari e la più massiccia tra tutte, denominata R136a1, risultata ben 265 masse solari!
Naturalmente una stella tanto massiccia è anche di grande dimensione; si stima che il suo diametro sia 35 volte quello del nostro Sole. In termini di dimensione, tuttavia, le stelle più grandi sono le supergiganti rosse, ovvero giganti azzurre che, al termine del loro ciclo vitale, si “gonfiano” fino a diventare 500-1000 volte più grandi.
Si sospetta che R136a1 avesse una massa ancora maggiore, probabilmente 320 masse solari, quando iniziò ad accendersi un milione di anni fa. Da allora i violenti venti stellari hanno soffiato via un quinto della sua massa, al ritmo di una massa solare ogni 20mila anni. A metà del suo ciclo vitale, R136a1 brillerà ancora una milionata di anni prima di esplodere come supernova per instabilità di coppia; la produzione di coppie elettrone-positrone (elettrone positivo) e la loro collisione con i nuclei atomici e con i raggi gamma più energetici riduce drasticamente la pressione interna del nucleo stellare che rapidamente e drammaticamente collassa.
Ultima considerazione. I sacri testi dell’astrofisica stellare ci dicono che oltre le 150 masse solari una stella dovrebbe diventare instabile... Adesso se n’è scoperta una con una massa quasi doppia. Una bella sfida per gli astrofisici teorici!

lunedì 19 luglio 2010

Finalmente la Prima Luce della Camera CCD Diemme!

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Ieri notte, finalmente la camera CCD Diemme, alias l'Atik 11000 ha finalmente aperto i suoi occhi verso il cielo! Ovviamente si tratta di un prima prova, densa...di problematiche, ma insomma, qualcosa si è visto! Dopo un lungo montaggio (bisognerà in futuro acquisire un po' di automastimi opertivi), e vari tentativi falliti di configurare il tutto, alla fine ho deciso di utulizzare il programma Maxim DL per acquisire la prima immagine. L'osservatorio si era riempito di cavi di ogni genere, :) vi allego un paio di foto per capire meglie qualì'è il "lato oscuro" dell'era digitale, con la semplice macchina fotografica era tutto ... più lineare!




Ma comunque alla fine sia ruota porta filtri che camere CCD hanno in qualche modo fatto il loro dovere. Per queesto primo tentativo ho aggiunto poi un grado di difficoltà superiore, ho mantenuto la configurazione cassegrain (quindi focale di 10 m!), per avere tutto sotto controllo vicino al computer, anche perchè non avevo i cavi di lunghezza sufficiente per montare la camera e ruota sul fuoco Newton! ;-)

Nuvole permettendo (hanno boicottato il tutto fino quasi a mezzanotte....) Sono riuscito a fare 5 scatti della mitica M57, da 1 minuto ciascuno in RGB + OIII e Ha, ma qui vi propongo un assemblaggio dei soli canali RGB (non sono ancora molto esperto in combianzione colori....), ottenuto con non pochi problemi utilizzando sembre Maxim DL, anche per la "cosmetica". Se devo essere sincero, credo si possa fare molto meglio...sapendo come fare!


Ps Urge un corso accellerato dal grande Giovanni Cortecchia  http://www.gioastroimage.it/, a cui richiedo ufficialmente una grossa mano per le prossime serate, ora che + o meno l'apparecchiatura sembra funzionare!

Lascio a voi gli eventuali commenti!

Enrico

domenica 18 luglio 2010

Mino Damato ora è "in viaggio tra le stelle"

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Il mondo della divulgazione scientifica italiana perde uno dei più autorevoli fautori delle trasmissioni televisive che per prime hanno seminato passione e interesse per la scienza nei giovani. E' morto venerdì pomeriggio Mino Damato, popolare giornalista e conduttore tv. Era nato a Napoli nel 1937. Lo si è appreso oggi (Domenica) dalla famiglia. Dopo l'esperienza nella carta stampata, Mino Damato era diventato inviato per la Rai, realizzando molti servizi per il Tg1 da zone di guerra, come la Cambogia, il Vietnam, l'Afghanistan da dove ha realizzato la prima diretta televisiva durante l'invasione sovietica. Dagli anni Settanta agli anni Ottanta è stato autore e conduttore di trasmissioni come Avventura, Racconta la tua storia, In viaggio tra le stelle e ancora Tam Tam, Italia Sera, Domenica In - programma di cui si ricorda, spesso banalmente, una sua camminata a piedi scalzi sui carboni ardenti - e Esplorando. Dal 1988 al 1990 ha ideato, realizzato e condotto Alla ricerca dell'Arca, trasmissione che ha ricevuto 3 Telegatti. Nel 1991 per Telemontecarlo ha ideato, realizzato e condotto, Incontri Televisivi con la direzione fotografica di Vittorio Storaro. Nel 1992 per Retequattro ha ideato, realizzato e condotto, Incontri sull'Arca con la direzione fotografica di Vittorio Storaro e la scenografia di Dante Ferretti. Assente da tempo dal piccolo schermo, negli ultimi anni si era impegnato nella lotta contro l'Aids e nel campo del volontariato e della solidarietà. Nel 1995 ha creato la Fondazione Bambini In Emergenza per occuparsi dei bambini abbandonati e malati di Aids, dopo aver adottato una bimba romena ammalata e morta nel 1996 a nove anni.

Enza Sampò, signora della televisione italiana che ha collaborato a lungo con Danato, dice: "Mino Damato aveva capito il mezzo, il linguaggio. In televisione quello che conta è creare l'emozione. E' la lezione di Angelo Guglielmi, e lui l'aveva capita. Se non c'è l'emozione, in tv non passa neanche la notizia. La trasmissione SPAZIO era un programma per i giovani. Era il tempo in cui l'Italia scopriva la ricerca, nel senso moderno del termine. Preparavamo i ragazzi delle medie su un singolo argomento, uno per puntata. Per esempio, l'ecologia. I ragazzi ponevano le domande, noi li preparavamo sul tema. Ricordo una cena in un ristorante milanese, parlavamo del progetto, ricordo un uomo tormentato e dalle grandi passioni. Era innovativo e moderno, molto moderno per quel tempo."

Desidero riportare la pagina con cui inizia il il Libro (L Maiuscola) Un Viaggio tra le Stelle, che ho utilizzato (e ancora utilizziamo) fin dai primi giorni di attività della nostra associazione (primi anni '80) per catturare l'attenzione delle persone alle quali desideravamo trasmettere la nostra passione per l'astronomia.



Grazie Mino. Sei stato un ottimo seminatore per noi cresciuti con "Avventura", al di sopra di schieramenti politici ed utilizzi impropri dei mezzi di comunicazione che vediamo quotidianamente vilipendere la scienza. Ci mancherà il tuo stile cadenzato di divulgatore "appassionato".

lunedì 12 luglio 2010

Qualche scatto "estivo" dal Telescopio Diemme a Monteromano

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Nell'attesa di impratichirci con la camera CCD, in queste serate clade e tranquille di luglio ho eseguito qualche scatto degli oggetti dell via Lattea estiva, pescando oggetti del Sagittario, fino ad arrivare alla posa finale di M16, nella costellazione dello Scudo. Tutti gli scatti sono stati eseguiti con il Newton da 50 cm, e Nikon D50, senza troppo impazzimento nella elaborazione finale, e forse qualcosa di meglio credo si potrebbe ottenere! Vi ricordo che sabato prossimo 17 ci sarà la serata pubblica, intanto date un occhio a questa anteprima...fotografica!

Iniziamo con M8 la famosa nebulosa Laguna! Si tratta di un ammasso aperto e una nebulosa ad emissione, solcata da una scura banda di polveri, il "canale" della laguna.

Risalendo dalla punta della freccia del Sagittario troviamo subito la Famosa Nebulosa Trifida alias M20. Anch'essa è famosa per le strisce di polveri che la dividono in 3 parti. Notare la zona a riflessione, colorata d'azzurro, in alto.

Appena ad est, vicino al coperchio della "teiera" si trova uno degli ammassi globulari più belli, M22, uno spettacolo di stelle apparentemente in mezzo alla Via Lattea, anche se sappiamo che fa parte dell'alone esterno.

Ecco poi la famosa nebulosa Omega, detta anche Swan Nebula, la nebulosa Cigno, dato che ricorda il grande volatile mentre placidamente se ne sta a galleggiare sulle "acque" della Via Lattea! Per Charles Messier rappresentava il 17° oggetto della lista, M17.

Risaliamo verso l'alto, con uno scatto della celebre Eagle Nebula, M16 ammasso aperto e nebulosa del Serpente, divenuto famoso quando HST rilasciò una immagine delle sua parte nebuolsa, quella dei cosiddetti Pillars of Creation... Non arriviamo a tanto, ma l'oggetto è davvero gradevole!!!

Nel riquadro qui sotto, un dettaglio della zona dei Pillars, secondo il Telescopio Diemme!



Ancora più in alto, risalendo verso la costellazione dell'Aquila troviamo la piccola costellazione dello Scudo. Si trova in una zona densa di stelle, e ospita uno degli ammassi aperti più belli del cielo: M11. E' chiamato anche l'ammasso dell'anatra selvatica, forse per una V di stelle che simula il migrare in stormo di questi volatili, io ci vedo sempre in visuale l'immagine di un Pterodattilo stilizzato....voi cosa ci vedete? :-)


E con questa ho concluso, buona notte, e speriamo di vederci numerosi sabato sera a vagare tra i tesori della Via Lattea estiva.....

Ps: devo poi ringraziare Alessio Villa, che mi ha coadiuvato negli scatti! Grazie ed Agosto replicheremo! ;-)

Buonanotte, Enrico

domenica 4 luglio 2010

Diario della Serata Pubblica

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Finalmente una serata con il cielo apprezzabile! A dire il vero, si trova sempre il modo di gustare una serata in osservatorio, ma se il cielo è "favorevole"... tutto cambia.

La giornata afosa e umida nella quale siamo rimasti immersi in pianura fino al momento della partenza per Monteromano era stata pesante. Il pensiero di poterci concedere una pausa da questa cappa opprimente ci ha spronati a salire non appena è stato possibile.

La previsione meteo preavvisava di possibili velature anche consistenti a causa dei temporali alpini e croati che venivano "spazzati" in quota verso di noi. Un rischio quindi poco piacevole ma al quale avremmo fatto fronte in qualche modo adattandoci alla situazione. Le nostre mappe di previsione del vento indicavano pochi momenti di lieve ventilazione con frequenti momenti di calma di vento anche all'osservatorio, cosa che unita all'umidità dell'aria ed alle temperature elevate non risulta mai un cocktail gradevole ma se servito in osservatorio può offrire alcuni vantaggi.


Arrivati a Monteromano il traffico era più intenso del solito, segno evidente che in molti avevano cercato rifugio verso le rinomate frescure collinari.

Fortunatamente alcuni soci ci avevano preceduto ad aprire ed arieggiare la struttura che, a giudicare dalle temperature che aveva già abbondantemente ridimensionato, doveva essere stata pressochè rovente!

Trovarsi all'osservatorio in quelle condizioni è decisamente RARO. L'assenza di vento favorisce l'osservazione e rende piacevole la permanenza in osservatorio quando le temperature sono più "basse" ma ieri sera... il vento era quasi desiderato.

Fatto sta che le velature sono rimaste molto deboli e che l'osservatorio si è trovato proprio al limite dello stato di foschia che incombeva sulla pianura e quindi con il calare del buio tutto è andato per il meglio.

Piazzati alcuni strumenti anche sul piazzale al fine di diversificare le occasioni di osservazione degli attesi visitatori, ci si è cimentati nell'individuazione dei primi oggetti che si sarebbero resi visibili nella luce del tramonto. Venere ovviamente è stata la prima... come da rituale oramai consolidato.

Va poi citata la nuova dotazione del nostro piazzale realizzata dal nostro mitico socio Loris Pagani della quale vi lascio ammirare i risultati.

I primi visitatori arrivano alla spicciolata me in breve tempo l'osservatorio comincia a funzionare. Viene puntata Venere con lo strumento in specola, poi a seguire Saturno in attesa che il buio sopraggiunga in modo adeguato da permettere la visione delle stelle e quindi consentire la lezione/tour guidato delle costellazioni con l'ausilio del laser.

Non ci siamo fatti mancare nulla, tant'è che abbiamo avuto la possibilità di far osservare ben DUE passaggi della ISS (la stazione spaziale in orbita terrestre) !

Ricca la parata di costellazioni e piacevole l'osservazione della Via Lattea ancora con il cielo non buio e altrettanto divertente aver potuto far ammirare due meteore di cui una "arancione" molto lenta ma luminosa... quasi un bolide direi!

A conclusione della serata, dopo mezzanotte, la Luna che sorge sopra la verticale prospettica di Cesenatico... rossa mentre sulla costa si festeggia la "notte rosa". :-)

Un grazie a tutti i partecipanti e non mancate di lasciarci i vostri commenti o suggerimenti!

giovedì 1 luglio 2010

Eventi del mese - Luglio 2010

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Questi i principali eventi astronomici del mese di luglio 2010.
Luna
4 luglio: ultimo quarto di Luna (ore 16e35 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 402.012 km
Dimensione apparente della Luna: 30'13"
11 luglio: Luna nuova (ore 21e40 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 364.237 km
18 luglio: primo quarto di Luna (ore 12e09 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 377.652 km
Dimensione apparente della Luna: 31'58"
26 luglio: Luna piena (ore 03e35 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 400.588 km
Dimensione apparente della Luna: 29'54"
Piogge meteoriche
28 luglio: Delta Acquaridi
Corpo progenitore: sconosciuto
Date attive: 15 luglio - 19 agosto
ZHR massimo: 16-20 meteore/ora
Illuminazione lunare: oltre il 92%, decisamente fastidiosa dal momento che il nostro satellite trascorre tutta la notte proprio nella costellazione dell’Acquario.
Pianeti
Mercurio inizia il mese pochi giorni dopo la congiunzione superiore e si allontana velocemente dal Sole (oltre 26 gradi a fine mese); tuttavia non sarà facile osservarlo ad ovest, dopo il tramonto della nostra stella, dal momento che l’angolo con l’orizzonte non è favorevole e che il più piccolo dei pianeti del Sistema Solare si trova a sud dell’eclittica.
Venere aumenta ancora leggermente la sua già notevole magnitudine (-4,2 a fine mese) e si allontana dal Sole, tuttavia le condizioni di osservabilità peggiorano lentamente, col diminuire dell’angolo tra orizzonte ed eclittica. Infatti a fine mese anticiperà il tramonto di quasi un’ora. In ogni caso rimane l’oggetto che domina il cielo nella parte iniziale della notte. Sempre spettacolare!
Marte si muove piuttosto rapidamente dalla costellazione del Leone a quella della Vergine, ridotto ormai ad un puntino rosso di magnitudine +1,5. Impreziosisce con la sua presenza una bellissima infilata di pianeti (Venere, Marte e Saturno; ci sarebbe anche Mercurio ma non è facilmente osservabile…) visibile per tutto il mese verso ovest-sudovest.
Giove rimane tutto il mese sotto al pentagono che rappresenta la testa occidentale dei Pesci. Già a metà del mese sorge prima della mezzanotte, per cui poco prima dell’alba è alto in cielo dove brilla con una magnitudine notevole: -2,6.
Saturno, che si trova nella zona occidentale della costellazione della Vergine, è protagonista della prima parte della notte. E’ il pianeta più “alto” dell’infilata già citata e visibile per tutto il mese verso ovest-sudovest. Essendo anche il pianeta più lontano tra quelli coinvolti, il suo moto è di gran lunga più lento rispetto a Marte e Venere, come sarà facile verificare sera dopo sera.
Urano condivide completamente le condizioni osservative di Giove. Infatti precede di poco lungo l’eclittica il gigante gassoso del Sistema Solare; un paio di gradi ad inizio mese, allontanandosi fino a 3 gradi a fine luglio.
Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, al confine con il Capricorno. E’ visibile nella seconda parte della notte.
Altri fenomeni
4 luglio: congiunzione Luna-Giove-Urano. Il nostro satellite (fase calante al 56%) e il gigante del Sistema Solare sorgono insieme poco dopo la mezzanotte; nelle immediate vicinanze di Giove è facile rintracciare con un binocolo una stellina verdazzurra: Urano.
6 luglio: Terra all’afelio. Il nostro pianeta si viene a trovare alla massima distanza dal Sole: 152.096.473.116 km.
8 luglio: una sottile falce lunare (fase calante al 17%) transita vicino alle Pleiadi. La congiunzione è però visibile nell’ultima parte della notte, dal momento che entrambi gli oggetti sorgono alcuni minuti dopo le ore 02.
10 luglio: congiunzione Venere-Regolo verso ovest. Venere, in allontanamento dal Sole, si viene a trovare a 1 grado dalla brillante stella alfa del Leone.
11 luglio: eclisse totale di Sole, non visibile dalla Romagna. L’ombra scivola nel Pacifico meridionale, dalle acque polinesiane fino alle Ande tra Cile ed Argentina, passando per l’Isola di Pasqua (vedere l’immagine).
Vedere anche: http://eclipse.gsfc.nasa.gov/OH/OHfigures/OH2010-Fig03.pdf e http://www.ilturista.info/blog/3808-Eclissi_di_Sole_11_Luglio_2010_viaggio_all_Isola_di_Pasqua_%28Rapa_Nui%29/
14 luglio: congiunzione Luna-Venere verso ovest. Una sottile falce lunare (fase crescente al 17%) si viene a trovare 6 gradi “sotto” ad un luminosissimo Venere.
15 luglio: alla già citata infilata Venere-Marte-Saturno, con Mercurio che fa l’occhiolino, si aggiunge anche la Luna (vedere immagine).
21 luglio: congiunzione Luna-Antares. Il nostro satellite (fase crescente all’83%) trascorre l’intera notte a poco più di un grado dal cuore dello Scorpione.
23 luglio: la lattiera del Sagittario, in prima serata, ha la punta del coperchio ornato da una preziosa luna (fase crescente al 95%).
27 luglio: congiunzione stretta Mercurio-Regolo. Questa volta è il più veloce tra i pianeti ad avvicinare notevolmente (appena un sesto di grado) la bellissima stella del Leone, anche se i due oggetti rimangono decisamente bassi sull’orizzonte e tramontano appena un’ora dopo il Sole. Occorrono orizzonti liberi e sereni!
30 luglio: congiunzione Marte-Saturno; più in basso Venere e ancora più vicino all’orizzonte Mercurio.
Attività Antares
Sabato 3 luglio
Serata pubblica Osservatorio Monteromano
Stelle e miti d’Estate


Sabato 17 luglio
Serata pubblica Osservatorio Monteromano
Quarto di Luna nella Vergine"

By Daniela e Angelo