venerdì 31 maggio 2013

L'asteroide in avvicinamento ha una "luna"

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30 maggio 2013: L'asteroide 1998 QE2 si avvicina e... ha una luna. I ricercatori hanno fatto la scoperta in una sequenza di immagini radar ottenute dall'antenna di 70 metri dello Space Network a Goldstone, in California, la sera del 29 maggio (Universal Time 30 maggio), quando l'asteroide si trovava a circa 6 milioni di chilometri dalla Terra.

La stima preliminare delle dimensioni del satellite dell'asteroide afferma che sia largo circa 600 metri. L'asteroide è invece di
 circa 2,7 chilometri di diametro e ha un periodo di rotazione di meno di quattro ore.
Le osservazioni radar sono state guidate dalla scienziata NASA Marina Brozovic del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.

Questi risultati dimostrano che 1998 QE2 è un asteroide binario.


Tra gli asteroidi near-earth, circa il 16 per cento di quelli che sono di circa 200 metri o più grandi sono sistemi binari o sistemi tripli così come rivelato anche dalle immagini radar del 1998 QE2 ed esistono diverse caratteristiche superficiali che suggeriscono grandi concavità.

Il massimo avvicinamento dell'asteroide avverrà il 31 maggio alle ore 01:59 del Pacifico (16:59 Eastern / 20:59 UTC), quando l'asteroide sarà a non meno di circa 5,8 milioni km, ovvero circa 15 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Questo è il passaggio più vicino che l'asteroide farà con la Terra per almeno i prossimi due secoli. L'Asteroide 1998 QE2 è stato scoperto il 19 agosto 1998, dal Massachusetts Institute of Technology con il programma Lincoln Near Earth Asteroid Research (LINEAR).
La risoluzione di queste prime immagini di 1998 QE2 è di circa 75 metri per pixel. La risoluzione dovrebbe aumentare nei prossimi giorni man mano che si rendono disponibili ulteriori dati. Tra il 30 maggio e il 9 giugno, gli astronomi utilizzaranno il radar del Deep Space Antenna Network a Goldstone, in California, e l'Osservatorio di Arecibo a Porto Rico, e si esibiranno in una vasta campagna di osservazioni sull'asteroide 1998 QE2. I due telescopi hanno capacità di imaging complementari che permetterà agli astronomi di apprendere quanto più possibile circa l'asteroide durante la sua breve visita vicino alla Terra.

Scoperte nuove famiglie di asteroidi

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Analizzando milioni di immagini scattate nell'infrarosso dal satellite americano Wise (Wide-field Infrared Survey Explorer) relative a 120.000 asteroidi dei 600.000 conosciuti attualmente si è scoperto che ben 38.000 di questi oggetti appartengono a 76 precise famiglie, delle quali ben 28 sono nuove. Lo studio ha inoltre permesso di scoprire migliaia di asteroidi precedentemente sconosciuti e quindi a catalogarli in famiglie per la prima volta.

Le 28 nuove famiglie di asteroidi si trovano sempre nella fascia compresa fra Marte e Giove.

Il risultato di questa ricerca è stato pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal, è il frutto della missione della Nasa denominata NeoWise la quale ha come obiettivo lo studio degli asteroidi vicini alla Terra ovvero i famosi Neo - near-Earth object, quindi parliamo di quelli potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.

Ma quando si forma una famiglia di asteroidi? Si forma quando si verifica una collisione che distrugge l'oggetto progenitore e lo frammenta in pezzi delle più svariate forme e dimensioni.
Successivamente i frammenti viaggiano insieme, come in un "branco' seguendo lo stesso percorso intorno al Sole, ma con il passare del tempo i frammenti subiscono variazioni e si allontanano fino a sparpagliarsi pur restando sull'orbita. 


Questa scoperta è considerata un momento fondamentale per la comprensione delle origini delle famiglie di asteroidi e delle collisioni originarie che si suppone abbiano generato questi gruppi di oggetti rocciosi. 

Lindley Johnson, del programma di osservazione dei Neo della Nasa ha dichiarato che "la missione Neowise ci sta permettendo di comprendere in modo dettagliato l'evoluzione degli asteroidi del sistema solare". Poi ha aggiunto anche che "questo ci aiuterà a ricostruire la traiettoria dei Neo fino alle loro posizioni originarie e quindi capire come alcuni di essi si sono spostati in orbite pericolose per la Terra". 

"Stiamo separando le zebre dalle gazzelle", ha detto Giuseppe Masiero del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California, autore di un rapporto sul nuovo studio che appare sulla rivista Astrophysical Journal. Con i nuovi strumenti infrarossi si possono distinguere meglio le caratteristiche degli oggetti e quindi assegnargli la famiglia corretta rispetto anche a catalogazioni precedenti.

Come sapete, la fascia principale degli asteroidi è la più importante fonte di oggetti che orbitano vicini al nostro pianeta minacciosamente. Alcuni di questi hanno orbite stabili fino a quando una collisione o un disturbo gravitazionale determinato da un passaggio vicino a un pianeta o satellite li fionda verso le zone più interne del Sistema Solare e/o verso la Terra.

Ogni scoperta in questo ambito assume quindi una valenza unica e un'enorme importanza poichè se non si conoscono i meccanismi e come si evolvono gli eventi non è possibile valutare come organizzarsi per preservare il pianeta da situazioni pericolose.

Articolo e info di riferimento : http://www.nasa.gov/mission_pages/WISE/news/wise20130529.html

Una magnifica coda cometaria

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MAGNIFICA CODA: Questa settimana la Terra passa attraverso il piano orbitale della cometa Pan-Starr. L'Astrofotografo esperto Chris Schur di Payson, Arizona, ha giudicato in questo modo la cometa : "la più bella e lunga anti-coda che abbia mai immaginato negli ultimi 35 anni di fotografia cometaria!"

Questa foto che vi mostriamo, scattata da Pete Lawrence di Selsey (Regno Unito), mostra meno della metà della coda della cometa. (clicca sull'immagine per vederla per intero!)


PANSTARRS C/2011 L4

"Wow !!! Non appena la Terra ha attraversato il piano orbitale della cometa C/2011 L4 PANSTARRS, la visione dell'anti-coda è diventata molto suggestiva dato che si estende per più di 7 gradi in tutto il cielo!", afferma Lawrence.

La stretta struttura lineare si chiama anti-coda perché punta verso il Sole, quindi si trova prospetticamente di fronte rispetto alla direzione solita delle code delle comete. 




In realtà, questo è un artefatto dato dalla prospettiva di osservazione. Gas e polveri in evaporazione dalla cometa non vengono di certo risucchiati verso il Sole. Vedasi lo schema esplicativo.

Gli astrofili con telescopi amatoriali di medie dimensioni possono vedere l'anti-coda autonomamente. La Comet Pan-Starrs splende attualmente come una stella di magnitudine 9 non lontano da Polaris, la Stella Polare !

Altre info : NASA video, 3D orbit, ephemeris, light curves.

mercoledì 29 maggio 2013

Astronauta italiano a bordo ! ISS in festa.

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L'inizio di missione di Luca Parmitano è pienamente riuscita e con un viaggio lampo si trova già a bordo della ISS. 

Ho appena letto un bell'articolo on line e quindi desidero condividerlo con voi tutti in quanto riassume la situazione ed è molto piacevole.

Vi lascio come inizia ma poi seguite il link per completare la lettura e trovare l'intervista esclusiva del MESSAGGERO. Buona lettura!


Articolo di Paolo Ricci Bitti
( IL MESSAGGERO )



Il sorriso di un bambino felice: Luca Parmitano è entrato alle 6.17 nella stazione spaziale accolto dall'equipaggio in festa. 
La stessa gioia dello staff dell'Agenzia spaziale italiana e dei cronisti che hanno fatto l'alba a Tor Vergata per seguire l'astronauta italiano che al primo contatto con la Terra ha salutato la mamma in Sicilia, la moglie Kathy e le figlie Maia e Sara di 3 e 6 anni. Tutta la manovra di avvicinamento alla stazione spaziale è stata seguita sul grande schermo dell'auditorium dell'Asi in diretta dallo spazioporto di Baikonur da dove la Soyuz era partita alle 22.31 di martedì. Poi alle 4.16 odierne, l'astronauta Luca Parmitano ha copilotato la navicella fino al perfetto aggancio alla stazione spaziale internazionale.

Dolce la frenata dopo le 4 orbite a 28mila kmh, poi fiato sospeso nella sala seguendo sullo schermo il "contatore" che scalava i metri che mancavano all'aggancio al portello dell'Iss che orbita attorno alla Terra a 400 km di altezza. Meno 10, meno 9, meno 8... contatto, con i dialoghi in russo e in inglese che si rincorrevano tra la Terra e il cielo. Sensazionale il rimbalzo delle inquadrature con la Soyuz vista dalla stazione spaziale e l'Iss traguardata dalla telecamera della navicella.

(segue sul sito de IL MESSAGGERO)

martedì 28 maggio 2013

Congiunzione di Venere, Mercurio e Giove da Tahiti (Polinesia Francese)

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Buonasera a tutti, ma per me è buongiorno dalla Polinesia! Vi invio questa foto scattata ieri sera dalla terrazza dell'hotel Intercontinental Tahiti Resort, che perfettamente orientata a ovest mi ha concesso una ripresa della congiunzione in corso, Venere, Mercurio e Giove. Stasera potete provarci anche voi, tempo permettendo...

Tra l'altro ero appena stato al Venus point, il luogo scelto da James Cook per assistere al transito di Venere sul disco del sole, ma che però non vide... Ma appena tornato all'albergo il pianeta si è rivelato subito ai miei occhi, nella magia del tramonto. Sullo sfondo si vede l'isola di Moorea!

Un caro saluto a tutti
Enrico

Aggiornamento del 29-5-10, ecco il cambiamento della configurazione dopo 24 ore!

Missione Italiana verso la stazione spaziale!

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NOTIZIE RELATIVE ALLA ISS - INTERNATIONAL SPACE STATION - STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE

Partirà stasera alle 22.31 in Italia, in piena notte anche nel Kazakistan (Bajkonour)una missione molto italiana diretta alla Stazione Spaziale Internazionale.

La Sojuz TmA-09M, è pronta per una nuova “spedizione” diretta alla Stazione Spaziale, che vede nell’equipaggio anche un astronauta italiano ovvero Luca Parmitano, 37 anni, del contingente dell’ESA.
Si appresta a diventare il secondo italiano a compiere un missione di lunga durata ovvero per sei mesi sulla ISS e sarà soprattutto il primo italiano a compiere l’operazione di “passeggiata spaziale” ovvero un intervento all’esterno, cioè nel vuoto, fuori dalla grande base orbitante. 

Luca Parmitano è maggiore e pilota dell’Aeronautica Militare Italiana e si appresta quindi a entrare nella navicella Sojuz. Ha trascorso, come di norma, le ultime settimane a Mosca, dove sorge il Centro Spaziale di addestramento dei cosmonauti russi, la cosiddetta “Star City” intitolata al famoso Jurij Gagarin e sulla cui tomba, come da tradizione, anche questo equipaggio ha lasciato dei fiori. 

Parmitano assieme ai suoi due compagni di “spedizione”, il russo Fedor Yurchikhin, comandante delle missione, e l’americana Karen Nyberg, ingegnere di bordo, salirà questa notte nella collaudata e versatile navicella russa che da lunghissimo tempo viene utilizzata per le missioni spaziali di trasporto astronauti. 

Il razzo vettore Sojuz era stato trasportato alla piattaforma di partenza nei giorni scorsi, alla base di Bajkonour, è stato “issato” in posizione verticale, pronto per il rifornimento di combustibile liquido nei suoi stadi. Il nostro astronauta, è primo ingegnere di bordo ed ha mansioni di secondo pilota.

"Non faremo più il lungo inseguimento di 48 ore per andare alla stazione spaziale, ma un quick rendez vous, cioè raggiungeremo la ISS dopo sole tre orbite. In meno di sei ore dovremmo approcciare e agganciare la Stazione Spaziale” ha dichiarato Parmitano.

La missione denominata ufficialmente “Volare”  

Il risultato di un concorso indetto dall’ASI per studenti italiani, dal titolo “Disegna e designa la missione di Luca Parmitano”, ha stabilito oltre al nome della missione anche lo stemma. E’ stata battezzata “Volare”, in omaggio alla celebre canzone di Domenico Modugno, da 53 anni conosciuta in tutto il mondo. I vincitori del concorso sono due giovani studenti: Norberto Cioffi (ideatore del nome) e Ilaria Sardella (che ha disegnato il logo). 

Come premio alla fine dello scorso mese di aprile hanno potuto visitare, a Mosca, Star City e assistere ad alcune fasi dell’allenamento finale di Parmitano presso il Centro di Addestramento “Gagarin”. 

La missione è molto italiana, e non solo per la presenza dell'astronauta. E’ la prima di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale (cioè di quelle che sono previste per un periodo di sei mesi), che la NASA ha assegnato all’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana.  

La missione nasce infatti da una collaborazione ASI-NASA, in base alla quale l’ASI ha fornito all’ente spaziale americano tre moduli pressurizzati di rifornimento MPLM (Leonardo, Raffaello e Donatello) e il PMM, cioè uno dei tre moduli trasformato in modulo abitativo, che ora è fisso sulla stazione spaziale.

Parmitano sarà impegnato in più di 20 esperimenti scientifici fra i 130 in totale attivi sulla ISS, per conto di ESA e ASI e molti sono basati su tecnologia e attività di ricerca italiane. Tra i vari esperimenti di fisiologia umana, Parmitano lavorerà su “Diapason”, realizzato dall’italiana DTM, ovvero la rilevazione nell’aria della presenza di particelle di dimensione di pochi nanometri che dovrebbe aiutare nello studio di applicazioni per studi sull’inquinamento atmosferico.

Lo studio di combustibili innovativi a basso impatto ambientale è un esperimento ICE e in particolare, verrà analizzato il comportamento di un biocombustibile, la cui composizione è stata definita e proposta dall’Istituto Motori del CNR di Napoli.  

“Green Air”, è un programma realizzato nell’ambito di una joint venture tra l’ASI e la AGT Engineering, basata sulla formula della partecipazione “pubblico – privato” per l’utilizzo della ISS, e condurrà anche un innovativo test (su se stesso) per lo studio delle modificazioni della spina dorsale in condizioni di assenza di peso. 

Tra le curiosità legate alla missione, c’è quella dell’alimentazione. Il menù degli astronauti, certamente non è più quello (ancora oggi presente nell’immaginario collettivo) delle pillole e dei tubetti. Certo, la varietà dei cibi e il sapore non sono ancora paragonabili a quelli dei migliori ristoranti ma i passi avanti sono stati enormi. Luca Parmitano, avrà un menù che comprende ottimo cibo italiano: dalle lasagne al tiramisù, compresa la tipica “caponata siciliana” e il riso al pesto. Certo, non sarà un menù quotidiano ma rispetto al passato, cibo e bevande di qualità non mancano.  

Nel corso della missione, inoltre, gli astronauti a bordo della ISS gestiranno anche l’arrivo del modulo-cargo automatico europeo ATV. Parmitano non si limiterà ad operare all’interno della ISS, ma diventerà protagonista delle due attività extraveicolari (EVA, Extra Vehicular Activity) previste. Sarà la prima volta per un astronauta italiano.  

“In un momento di difficoltà per il Paese voglio ricordare che l’Italia ha un ruolo fondamentale nel mondo del volo umano spaziale: più del 50 per cento del volume abitabile della ISS è stato realizzato qui, nel nostro Paese” - ha commentato Parmitano - “vivere questa esperienza mi carica di un grande senso di responsabilità verso il mio Paese che mi ha preparato per questo momento”.  

“Mi sento un privilegiato – ha aggiunto l’astronauta italiano - pertanto mi sento di esprimere gratitudine verso coloro che hanno reso possibile realizzare questo sogno. Sono orgoglioso di rappresentare l’Italia nello spazio con il tricolore cucito sulla spalla”. 

... e noi diciamo : BUON VIAGGIO !!!

giovedì 23 maggio 2013

Esplosione Solare di classe M5 !

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Persiste la condizione di massima allerta sull'attività solare. Anche ieri 22 maggio è stata registrata un'altra intensa e spettacolare esplosione solare a riconferma del momento di irrequietezza della nostra stella.

INTENSIFICAZIONE DELLE RADIAZIONI : La tempesta di radiazioni solari in corso intorno alla Terra si sta intensificando. Si colloca attualmente nella scala di intensità a S3 (forti) secondo il NOAA. I passeggeri e gli equipaggi in volo ad alta latitudine e ad alta quota possono trovarsi ad essere esposti alle radiazioni. Nel frattempo, i satelliti orbitanti attorno alla Terra potrebbero subire interferenze anche forti, sia nel "rumore" nei sistemi di imaging sia ricevendo una leggera riduzione di efficienza nei pannelli solari.

Esplosione di 
Classe M5 : La tempesta di radiazioni in corso è cominciata il 22 maggio quando il flusso magnetico della macchia solare AR1745 è esploso. L'esplosione ha prodotto un brillamento solare di classe M5 che ha scagliato un "magnifico" CME sopra il lato occidentale del Sole.


Credit: the Solar and Heliospheric Observatory (SOHO)
Visionate il filmato e notate anche la presenza molto esplicita ed evidente delle PLEIADI nel campo inquadrato.

Le interferenze che
danzano sullo schermo sono causate dai protoni solari ad alta energia che colpiscono la camera CCD del coronografo di SOHO. Quei protoni vengono guidati verso la Terra da linee di campo magnetico che collegano il nostro pianeta al luogo dell'esplosione. La pioggia di protoni è ciò che i previsori indicano come una "tempesta di radiazioni."

Anche se l'esplosione non era esattamente orientata verso la Terra, la CME sarà probabilmente "geoeffective" ovvero interagente con la Terra. La nube di espansione sembra destinata a eseguire un colpo di striscio al campo magnetico terrestre il 24 maggio verso le 12:00 circa UT. Secondo i modelli di previsione NOAA, l'impatto sarà equivalente più del doppio della densità del plasma solare normalmente diretto attorno alla Terra e vedrà aumentare la velocità del vento solare a ~ 600 km / s. Ad alta latitudine si allerta per possibili aurore.

mercoledì 22 maggio 2013

Aggiornamento asteroidi pericolosi per la Terra

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AL 22 MAGGIO 2013esistono 1397 asteroidipotenzialmente pericolosi.

Prossimi incontri previsti
Asteroid Date(UT) Miss Distance Size
2013 JM22 May 16 7.9 LD 95 m
2013 KQ1 May 16 6.6 LD 19 m
2013 KA May 17 2.1 LD 10 m
2013 KT1 May 21 3.2 LD 22 m
2013 KB May 22 3.2 LD 16 m
2013 KS1 May 22 4.8 LD 18 m
2004 BV102 May 25 69.9 LD 1.4 km
1998 QE2 May 31 15.2 LD 1.8 km
2009 FE Jun 4 9.6 LD 230 m
2000 FM10 Jun 5 50.3 LD 1.3 km
2002 KL3 Jun 6 66.4 LD 1.1 km
1999 WC2 Jun 12 39.2 LD 1.9 km
2006 RO36 Jun 18 70.9 LD 1.2 km
2001 PJ9 Jul 17 29.2 LD 1.1 km
2006 BL8 Jul 26 9.3 LD 48 m
2003 DZ15 Jul 29 7.6 LD 153 m

Notes: LD significa "Lunar Distance." 1 LD = 384,401 km, la distanza tra la Terra e la Luna. MAG è la magnitudine visuale al momento del massimo avvicinamento.

Asteroide in avvicinamento il 31 MAGGIO

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ASTEROIDE: L'asteroide Near-Earth 1998 QE2 si sta avvicinando al sistema Terra-Luna dove avverrà un flyby il 31 maggio. Non c'è pericolo di collisione, in avvicinamento l'asteroide passerà a 3,6 milioni di chilometri di distanza

Tuttavia, la roccia spaziale di circa 1,7 miglia di diametro sarà un facile bersaglio per i telescopi amatoriali di medie dimensioni

Utilizzando un Celestron da 14 pollici, Alberto Quijano Vodniza di Nariño, Colombia ha preso questa immagine del 1998 QE2 il giorno 17 maggio (vedi a lato).

Il lato
illuminato dell'asteroide si girerà più esattamente verso la Terra durante la prima settimana di giugno. A quel tempo si raggiungerà una luminosità massima di 11 ° magnitudine.

La NASA con i radar eseguirà il monitoraggio del passaggio ravvicinato. "L'Asteroide 1998 QE2 sarà un obiettivo di imaging radar al Goldstone e ad Arecibo e ci aspettiamo di ottenere una serie di immagini ad alta risoluzione che potrebbero rivelare una grande ricchezza di caratteristiche della superficie", dice il radioastronomo Lance Benner del JPL. "Ogni volta che un asteroide si avvicina a queste distanze, fornisce un'importante opportunità scientifica per studiare in dettaglio e per capire la sua dimensione, forma, rotazione, caratteristiche della superficie, e queste possono dirci molto circa la sua origine."

sabato 18 maggio 2013

Il Tripletto del Leone

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Raggiungendo l’osservatorio con la calda luce della nostra stella ancora presente, ho potuto effettuare con la necessaria tranquillità il setup dei telescopi rifrattore e Cassegrain.

Ora si poneva davanti a me un grande dilemma: cosa osservare nell’attesa dell’arrivo di Diletta?
Dopo un battito di ciglia ecco la risposta… Giove! Sì, devo ammettere che un’elevazione di circa 15°, soprattutto nelle vicinanze del Sole, non aiuta certo la visione (la luce che proviene dal pianeta si trova a dover attraversare più atmosfera rispetto a quando l’oggetto si trova sulla perpendicolare dell’osservatore) ma la tentazione di vedere il gigante gassoso del sistema solare, forse per l’ultima volta fino a fine anno, era troppo forte: con un ingrandimento di circa 80 volte, il telescopio rifrattore riportava un’immagine sufficientemente stabile da distinguere le caratteristiche bande colorate ma essendo il pianeta immerso nelle luci del tramonto, i colori erano appena visibili.
Affacciandomi dalla cupola per vedere se appariva già qualche stella, ho notato un punto molto luminoso che di lì a poco sarebbe tramontato dato che era a non più di 5° dall’orizzonte. Venere emetteva gli ultimi bagliori prima di sparire alla vista. La visuale ingrandita dal telescopio non è servita a far vedere la fase del pianeta (simile a quella della Luna) dato che l’immagine era disturbata dagli eccessivi movimenti dell’atmosfera ma è stata una sorpresa trovare questo pianeta poco prima che tramontasse. Sua principale caratteristica è avere una temperatura media superficiale di circa 450°C, dovuta ai tipi di gas presenti nell’atmosfera… quando si dice effetto serra! Inoltre ha un’albedo molto elevata, in pratica un’alta percentuale della luce che lo colpisce viene riflessa, in questo caso il 65%.
La Luna, inquadrata subito dopo dal telescopio, dava bella mostra della sottile falce: crateri e ombre erano ben visibili sulla sua superficie, evidenziati dalla luce radente del Sole.
Diletta mi ha poi raggiunto, dando un’occhiata veloce al nostro satellite ed aiutandomi a decidere quale oggetto fotografare. Consultando carte stellari ed il cielo stesso, la scelta è caduta sul Tripletto del Leone nell’omonima costellazione. Nella foto visibile sotto potete vedere il gruppo di tre galassie a spirale composto da NGC3628 in alto, M66 in basso a sinistra - entrambe alla distanza di 35 mln di anni luce circa e M65 visibile poco più a destra rispetto a M66, distante da noi 22 mln di anni luce.
Nella parte destra della somma di scatti è visibile NGC3593. Questi oggetti hanno una magnitudine apparente compresa fra 9 e 11.


Tripletto Leone (8 fotogrammi totale 64 minuti @ 200 ISO - Borg 600mm + riduttore)
 
Poco dopo la mezzanotte non rimaneva che visionare lui, il signore degli anelli del cielo, ovvero Saturno la cui caratteristica principale, gli anelli appunto, è costituita da frammenti di ghiaccio e roccia che ruotano attorno al pianeta all’altezza dell’equatore.
Al Cassegrain con ingrandimento di 180x, il pianeta appariva leggermente mosso, ma restando qualche minuto all’oculare era possibile intravedere per qualche attimo la divisione di Cassini.
Quanto prima io o Alfredo provvederemo a pubblicare le foto di un dettaglio lunare e Saturno.
Ciao!

Matteo e Diletta

mercoledì 15 maggio 2013

Sole irrequieto !

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Riprendiamo gli aggiornamenti relativi al nostro Sole in quanto negli ultimi tempi si sta dimostrando particolarmente irrequieto e "scoppiettante".

Infatti siamo già alla quarta esplosione significativa in pochissimi giorni e questo fa sì che le agenzie di stampa e la nasa stessa diffondano con una certa frequenza comunicati e notizie riferite alla nostra Stella.


Anche se la macchia solare artefice di questi flares non si trova rivolta direttamente verso la Terra, questo brillamento potrebbe aver prodotto un CME con una componente diretta alla Terra. 

Siamo in attesa di dati dal coronografo di SOHO e le sonde gemelle STEREO per verificare questa possibilità. Restate sintonizzati per gli aggiornamenti.

In sintesi, la macchia AR1748 ha prodotto una fiammata di classe X1.7 alle 02:17 UT del 13 maggio, un bagliore di classe X2.8 alle 16:09 UT sempre del 13 maggio(!), un bagliore di classe X3.2 alle 01:17 UT del 14 maggio e un altro flare di classe X1 alle 01:52 UT del 15 maggio.

Questi sono i primi e contemporaneamente i più forti brillamenti registrati dall'inizio dell'anno e segnalano un significativo aumento dell'attività solare.

LAST MINUTE : X-FLARE DEL 15 MAGGIO - Quando la settimana è iniziata, era notizia risaputa che il Sole non aveva ancora scatenato flares X dall'inizio dell'anno. Ora, in soli due giorni, la macchia solare AR1748 ne ha prodotto addirittura quattro!
L'ultimo X-FLARE scaturito da questa macchia solare attiva e che si è verificato il 15 maggio alle 01:52 UT è immortalato dal NASA Solar Dynamics Observatory che ne ha catturato il lampo nell'ultravioletto estremo come si vede nella foto.

mercoledì 8 maggio 2013

SerAntares al Liceo Scientifico di Lugo

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Era il 12 settembre 1940 quando quattro ragazzi di Montignac, insieme al loro cane Robot, provarono a intrufolarsi in quella che all'apparenza sembrava la tana di una volpe.
Si trattava delle Grotte di Lascaux, la Cappella Sistina del Paleolitico, con gli oltre 600 murales raffiguranti cavalli, bisonti, cervi e altri animali, alcuni dei quali estinti, e risalenti quasi tutti a circa 17˙500 anni fa.
Chi ci è entrato ha commentato con queste parole: “E’ una visione che mi ha straziato il cuore!”.
Perché raccontano la nostra storia, l’inizio del lungo cammino della nostra specie.
La nostra grotta di Lascaux è la volta celeste: lo stretto legame tra l'essere umano, l'universo e la sua storia.
L’Universo degli antichi era piuttosto semplice, essenzialmente limitato a quello che si può osservare a occhio nudo.
E non potendolo capire a fondo, lo raccontavano con storie, disegnandovi figure fantastiche, personaggi e protagonisti di miti immortali.
Anche la scienza è una narrazione, però lo fa con metodo, per selezionare le narrazioni più aderenti alla realtà.
Oggi, la scienza può raccontare l’Universo, dalla sua nascita alla civiltà umana, in queste quattro immagini!
2013: la radiazione cosmica di fondo;
2004: il residuo di una supernova;
1986: la cometa di Halley;
1968: tre uomini vedono la Terra sorgere dietro l’orizzonte lunare.

Di questo si parlerà venerdì sera, al tradizionale secondo venerdì del mese dedicato all'Astronomia al Liceo Scientifico "Gregorio Ricci Curbastro" di Lugo. Titolo della conferenza: "Dal Big Bang alla civiltà - La storia dell'Universo in 4 immagini".
L'appuntamento è per le ore 20e45 nell'aula magna della scuola.
Intervenite numerosi!

mercoledì 1 maggio 2013

Eventi astronomici del mese - Maggio 2013

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Questi i principali eventi astronomici del mese di maggio 2013.
Luna
2 maggio: ultimo quarto di Luna (ore 13e17 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 375˙114 km
10 maggio: Luna nuova (ore 02e30 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 403˙905 km
18 maggio: primo quarto di Luna (ore 06e38 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 398˙449 km
25 maggio: Luna piena (ore 06e28 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 359˙813 km
31 maggio: ultimo quarto di Luna (ore 21e01 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 384˙238 km
Piogge meteoriche
5-6 maggio: Eta Acquaridi.
Date attive: dal 24 aprile al 20 maggio. Corpo progenitore: la cometa di Halley 1/P, il cui ultimo passaggio risale al 1986. Frequenza massima: fino a 15 meteore/ora.
Lo sciame è noto per offrire spesso meteore molto lunghe e dalla scia persistente. L’attività non eccezionale e il fatto che la costellazione dell’Acquario, dove è situato il radiante, sorge verso le 4 della mattina rendono assai relativo l’interesse per questa pioggia meteorica. La sottile falce calante di Luna che stazione proprio tra le costellazioni dell’Acquario e dei Pesci, non disturba molto le osservazioni.
Pianeti
Mercurio è in congiunzione superiore con il Sole l’11 maggio ed è quindi inosservabile almeno fino alla seconda decade del mese, quando riappare, tra le luci del crepuscolo serale, verso ovest-nordovest. E’ questa una delle migliori apparizioni serali dell’anno, in quanto l’eclittica verso ovest risulta abbastanza inclinata. Il giorno 25 maggio affianca e supera Venere nella sua apparente e veloce salita verso la costellazione dei Gemelli che va a tramontare.
Venere è visibile appena dopo il tramonto del Sole fin dai primi giorni del mese, ma solo verso fine mese tramonta un’ora dopo la nostra stella.
Marte è inosservabile per l’intero mese a causa della notevole vicinanza angolare al Sole
Giove risulta ancora osservabile al tramonto verso ovest-nordovest. Durante il mese si muove lentamente tra le corna del Toro, verso la stella El Nath (la stella in comune con la costellazione di Auriga) e viene affiancato, prima, e superato, poi, sia da Mercurio che Venere. La sua luminosità è in lenta diminuzione e a fine mese tramonta un’ora prima del Sole.
Saturno è visibile per l’intera notte tra le costellazioni della Vergine e della Bilancia. Essendo appena passato all’opposizione, offre in queste sere di fine primavera le migliori condizioni di visibilità: culmina infatti nelle prime ore serali e tramonta tra le luci dell’alba.
Urano, sempre nella costellazione dei Pesci, solo a fine mese risulta osservabile, naturalmente mediante un binocolo o un piccolo telescopio, prima dell’alba verso est, dal momento che sorge almeno un paio di ore prima del Sole. Da questa parte dell’orizzonte l’inclinazione dell’eclittica non è favorevole per cui il pianeta rimane piuttosto basso.
Nettuno è osservabile nelle ultime ore della notte, verso est-sudest, tra le stelle Lambda e Theta (Ancha) della costellazione dell’Acquario. Anche per Nettuno vale il discorso fatto per Urano, anche se quest’ultimo anticipa il secondo di circa un’ora e mezza.
Altri fenomeni
11 maggio: congiunzione Luna-Venere. Una sottilissima falce lunare (fase crescente al 3%) sovrasta il brillante pianeta Venere, mentre fanno da cornice le Pleiadi, poco più verso nord-ovest, e Aldebaran, appena ad ovest. Bellissima configurazione, anche se ancora immersa nelle luci crepuscolari del tramonto per la vicinanza del Sole.
12 maggio: congiunzione Luna-Giove. Una Luna ancora molto sottile (fase crescente al 7%) va a tramontare insieme al gigante del Sistema Solare verso ovest-nordovest, .Intorno alcune delle stelle più luminose del cielo invernale, come Aldebaran, Betelgeuse, Castore, Polluce e Capella.
22 e 23 maggio: congiunzione Luna-Saturno. Una Luna quasi piena (fase crescente oltre il 90%) fa compagnia al pianeta con gli anelli, entrambe le notti, mentre si sposta dalla costellazione della Vergine alla costellazione della Bilancia.
26 maggio: congiunzione Mercurio-Venere-Giove. Tra le corna del Toro si incontrano il pianeta più piccolo del Sistema Solare e i due pianeti più luminosi: Venere e Mercurio. Bellissima configurazione, anche se un po’ bassa sull’orizzonte (vedi immagine a fianco).
Attività Antares
Venerdì 10 maggio, ore 20e45 – SerAntares
Liceo Scientifico di Lugo “G. R. Curbastro"
Conferenza: “Dal Big Bang alla civiltà”
La storia dell’Universo in quattro immagini
(Seguirà locandina)

Sabato 18 maggio, ore 21e00 - 23e30
Serata pubblica Osservatorio di Monteromano
http://www.osservatorioastronomico.info/
“La Luna e il ritorno di Saturno”
Scarica il calendario delle serate pubbliche (pdf)
By Daniela e Angelo