venerdì 29 giugno 2007

Evento Tunguska 1908: forse ritrovato il cratere da impatto!

(Ricostruzione 3D del cratere da impatto del lago Cheko in Gasperini et al., "A possible impact crater for the 1908 Tunguska Event", Terra Nova (2007) - dal sito Tunguska dell'Università di Bologna)


E' ormai ben noto che il 30 giugno 1908, "qualcosa" accadde a Tunguska, in Siberia. Un'esplosione da 10 Megaton che devastò oltre 2000 chilometri quadrati di taigà siberiana. In quasi 100 anni di studi, sono state elaborate molte teorie, che - eliminando quelle più strampalate - si sono poi ridotte a due: impatto di una cometa o di un asteroide. I sostenitori della prima ipotesi si sentivano rafforzati dal fatto che non erano mai stati ritrovati frammenti del corpo originario, che quindi doveva essersi completamente vaporizzato in atmosfera. Non si riusciva a pensare a un asteroide, anche se dal punto di vista astrofisico sembrava l'unica ipotesi plausibile.

Ora, sembra che una traccia dell'impatto - precisamente un cratere - sia stato ritrovato dalla spedizione italiana Tunguska99. Dopo anni di studi sui dati raccolti da quella spedizione, Luca Gasperini et al. hanno raggiunto la conclusione che il lago Cheko potrebbe essere il residuo del cratere generatosi in seguito all'impatto di un pezzo dell'asteroide originario. L'articolo è stato pubblicato sulla rivista Terra Nova.

Le analisi dei dati sonar rivelano che il lago Cheko ha una forma a imbuto, in fondo al quale si trova un "qualcosa" che riflette le onde soniche. Questo "qualcosa" è compatibile sia con i resti del corpo cosmico che ha causato l'impatto, che con la compressione di materiale terrestre in seguito alle pressioni generate durante la formazione del cratere. Il dilemma potrà essere risolto andando là con una nuova spedizione a scavare sul fondo del lago.

Maggiori informazioni sul sito dell'Università di Bologna. Si veda anche la news apparsa su Nature.

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