venerdì 1 gennaio 2010

Se solo l'Uomo capisse...

Carl Sagan è stato grande scienziato, geniale pensatore e impareggiabile divulgatore.
Le sue lezioni alla Cornell University, sempre affollate oltre ogni limite, erano illuminanti e gli studenti si mettevano in lista per potervi partecipare. Cito spesso alcune sue frasi, mirabili sintesi di profondi concetti scientifici e non.
Oggi è il primo giorno di un nuovo anno e vorrei proporvi un suo intervento. Sagan prende spunto dalla famosa immagine della Terra, il nostro pianeta, ripresa da 6,4 miliardi di chilometri dalla sonda Voyager 1 che si stava allontanando dal Sistema Solare. Titolo: un pallido puntino azzurro.


“Da questo lontano punto di vista la Terra può non sembrare molto interessante. Considerate ancora quel puntino. È qui. È casa. Siamo noi. Su di esso, tutti quelli che amate, tutti quelli di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e suddito, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì su un granello di polvere sospeso dentro ad un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria ed il trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un punto. Pensate alle crudeltà senza fine impartite dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti i loro malintesi, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto ferventi i loro odii. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è nessuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.
La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è nessun altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Abitare, non ancora.
Che vi piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto.”

Sento queste parole come una preghiera e un augurio…
Se solo l’Uomo capisse… guerra, fame, terrorismo, integralismi crimini contro gli esseri viventi e l'ambiente sarebbero banditi da questo piccolo puntino azzurro, la nostra astronave e l’astronave dei nostri figli in questo Universo grande e vuoto oltre ogni immaginazione.
Buon 2010 a tutti!

4 commenti:

Annarita ha detto...

Straordinario! Buon 2010 Antares.

annarita

Roberto Baldini ha detto...

Buon 2010 anche da parte mia a tutti i nostri lettori e simpatizzanti.

Il post di Angelo sottolinea uno degli aspetti fondamentali per i quali la nostra passione si eleva al di sopra del "semplice" piacere personale.

L'astronomia in sè e soprattutto il saper capacitarsi di ciò che ci mostra, di ciò che ci insegna e di ciò che continua a stimolarci a cercare e studiare, racchiude e riepiloga in ogni più recondito aspetto il senso e il significato reale che dovrebbe pervadere ogni essere vivente del nostro "atomico" pianeta. (NdR: "atomico" inteso per le dimensioni rispetto anche alla nostra sola Galassia!)

Purtroppo, oltre a condividere gli auspici presenti nel Post di Angelo che non va considerato con banalità un suggerimento retorico, è doveroso fare un ragionamento anche nei confronti di cosa sarebbe necessario affinchè si potessero realizzare quegli stessi auspici.

Ritengo che la base stia nella alfabetizzazione degli uomini. E' il primo gradino per concedere a tutti la possibilità di crescere condividendo e mettendo a frutto quanto la storia e la scienza hanno potuto raccogliere nel corso dell'avventura dell'uomo su questo pianeta.

Il discorso è evidentemente di dimensioni spropositate rispetto ad un blog di informazione astronomica ma ... non è nostra intenzione essere sterili latori di "risposte" quanto ispiratori di riflessioni, magari anche profonde.

L'Astronomia è per me da sempre fonte di ispirazione e credo che i nostri soci condividano questa sensazione ogni volta che si immedesimano nella loro opera di divulgazione.

Su quel piazzale in cima al monte dove c'è il nostro osservatorio, mentre con un raggio di luce verde tocchiamo le stelle spiegandone configurazione, dimensioni, distanze e colore, si finisce sempre con l'ascoltare il pubblico che comincia a capacitarsi, con inquieto stupore, della propria dimensione e posizione nell'universo e del valore reale che si dovrebbe dare a questo pianeta ed ai propri simili.

...ma questo non sarebbe il compito di precise discipline soprattutto "politiche" ? :-)

Di nuovo Buon Anno e Auguri a tutti.

PS: "Politica" ha un significato che va considerato in modo adeguato. Il fatto che la si viva perennemente inquinata da deviazioni e quant'altro non deve farci perdere il vero significato che possiede e che va assolutamente recuperato.

Annarita ha detto...

Condividuo completamnete la tua anlisi, Roberto, perché è quello che tento di fare attraverso Scientificando nei confronti dei lettori, e a scuola con gli alunni.

Il significato di "Poliica" è da intendersi nel suo originario significato aristotelico che la associa alla "πόλις".

Ancora auguri di un 2010 ricco di saggezza, serenità, salute, speranza,soddisfazioni.
annarita

Train ha detto...

Bellissimo, grazie.
E Buon 2010 a tutti