domenica 4 luglio 2010

Diario della Serata Pubblica

Finalmente una serata con il cielo apprezzabile! A dire il vero, si trova sempre il modo di gustare una serata in osservatorio, ma se il cielo è "favorevole"... tutto cambia.

La giornata afosa e umida nella quale siamo rimasti immersi in pianura fino al momento della partenza per Monteromano era stata pesante. Il pensiero di poterci concedere una pausa da questa cappa opprimente ci ha spronati a salire non appena è stato possibile.

La previsione meteo preavvisava di possibili velature anche consistenti a causa dei temporali alpini e croati che venivano "spazzati" in quota verso di noi. Un rischio quindi poco piacevole ma al quale avremmo fatto fronte in qualche modo adattandoci alla situazione. Le nostre mappe di previsione del vento indicavano pochi momenti di lieve ventilazione con frequenti momenti di calma di vento anche all'osservatorio, cosa che unita all'umidità dell'aria ed alle temperature elevate non risulta mai un cocktail gradevole ma se servito in osservatorio può offrire alcuni vantaggi.


Arrivati a Monteromano il traffico era più intenso del solito, segno evidente che in molti avevano cercato rifugio verso le rinomate frescure collinari.

Fortunatamente alcuni soci ci avevano preceduto ad aprire ed arieggiare la struttura che, a giudicare dalle temperature che aveva già abbondantemente ridimensionato, doveva essere stata pressochè rovente!

Trovarsi all'osservatorio in quelle condizioni è decisamente RARO. L'assenza di vento favorisce l'osservazione e rende piacevole la permanenza in osservatorio quando le temperature sono più "basse" ma ieri sera... il vento era quasi desiderato.

Fatto sta che le velature sono rimaste molto deboli e che l'osservatorio si è trovato proprio al limite dello stato di foschia che incombeva sulla pianura e quindi con il calare del buio tutto è andato per il meglio.

Piazzati alcuni strumenti anche sul piazzale al fine di diversificare le occasioni di osservazione degli attesi visitatori, ci si è cimentati nell'individuazione dei primi oggetti che si sarebbero resi visibili nella luce del tramonto. Venere ovviamente è stata la prima... come da rituale oramai consolidato.

Va poi citata la nuova dotazione del nostro piazzale realizzata dal nostro mitico socio Loris Pagani della quale vi lascio ammirare i risultati.

I primi visitatori arrivano alla spicciolata me in breve tempo l'osservatorio comincia a funzionare. Viene puntata Venere con lo strumento in specola, poi a seguire Saturno in attesa che il buio sopraggiunga in modo adeguato da permettere la visione delle stelle e quindi consentire la lezione/tour guidato delle costellazioni con l'ausilio del laser.

Non ci siamo fatti mancare nulla, tant'è che abbiamo avuto la possibilità di far osservare ben DUE passaggi della ISS (la stazione spaziale in orbita terrestre) !

Ricca la parata di costellazioni e piacevole l'osservazione della Via Lattea ancora con il cielo non buio e altrettanto divertente aver potuto far ammirare due meteore di cui una "arancione" molto lenta ma luminosa... quasi un bolide direi!

A conclusione della serata, dopo mezzanotte, la Luna che sorge sopra la verticale prospettica di Cesenatico... rossa mentre sulla costa si festeggia la "notte rosa". :-)

Un grazie a tutti i partecipanti e non mancate di lasciarci i vostri commenti o suggerimenti!

2 commenti:

Eric ha detto...

per quel che mi riguarda condivido le parole di Roberto sul discorso dell 'adattamento al tipo di serata, cioè un pò come l' ultima volta del resto, quando le nuvole ci davano solo qualche secondo di osservazione.E' stato comunque meglio aver goduto di un cielo apprezzabile.E' mancata la figura di Enrico ma al suo posto c'è stato un altrettanto bravissimo e gentilissimo sig. Angelo.Di sicuro all' osservatorio non mancano ottime persone.

Angelo Venturelli ha detto...

Mi piace “rubare” le parole a Umberto Broccoli (http://antaresnotizie.blogspot.com/2009/08/gli-eterni-pensieri-del-cielo.html). “Quando la luce dell’uomo annulla le luci del Cielo (aggiungo io, notte rosa o altre scemenze in perfetto stile consumistico) è bene lasciare l’una, la luce dell’uomo, e recuperare le altre, le luci del Cielo.”
I colori della Notte sono meravigliosi, incredibilmente dolci e pieni di energia; così la pensava anche Vincent Van Gogh quando dipinse il suo capolavoro “Notte Stellata”! E lassù, a Monte Romano, il Cielo, accecato dalla nostra civiltà artificiosa e artificiale che dimentica le sue origini, sembra veramente più vicino!
Angelo