venerdì 7 settembre 2007

Attenti al sasso!

A partire dagli anni ottanta, dopo che Luis Alvarez suggerì che l'estinzione dei dinosauri, accaduta circa 65 milioni di anni fa, potesse essere stata causata dalle conseguenze catastrofiche dell'impatto di un asteroide con la Terra, si sono succeduti rapidamente e moltiplicati a dismisura i lavori per cercare di comprendere meglio la dinamica della catastrofe. E' stato trovato anche il cratere dell'impatto, a Chicxulub, nella penisola dello Yucatan, ma rimaneva sconosciuta l'origine dell'asteroide causa del disastro. Si sapeva genericamente che doveva provenire dalla fascia degli asteroidi, tra Marte e Giove, ma nulla di più.

A colmare questa lacuna, arriva oggi un lavoro di William Bottke, David Vokrouhlicky e David Nervorny, pubblicato sulla nota rivista Nature questa settimana. I ricercatori hanno notato che, per quanto si pensi che il tasso di craterizzazione della Luna e della Terra sia rimasto pressoché costante negli ultimi 3 miliardi di anni, ci sono diverse indicazioni di un incremento medio negli ultimi 100 milioni di anni di un fattore 2 nel flusso di corpi chilometrici verso la Terra.

Secondo Bottke e i suoi colleghi, la causa di ciò è da ricercare nella distruzione accaduta circa 160 milioni di anni fa dell'asteroide Baptistina, il quale doveva essere originariamente di dimensioni intorno ai 170 km. I frammenti furono poi convogliati lentamente, da vari processi dinamici, lungo orbite che hanno portato alcuni di questi a collidere con la Terra e con la Luna. In particolare, ci sono elevate probabilità (oltre il 90%) che uno di questi frammenti sia l'asteroide che ha poi causato l'estinzione di massa dei dinosauri nel periodo Cretaceo/Terziario.

(W. F. Bottke, D. Vokrouhlicky, D. Nervorny: "An asteroid breakup 160 Myr ago as the most probable source of the K/T impactor", Nature, vol. 449, p. 48)


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