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martedì 13 dicembre 2016

Cronache di una notte in osservatorio

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Dicono che le cose più belle avvengono per caso.

Sinceramente non so se questa generalizzazione sia valida, ma se dovessi giudicare sulla base di quello che è successo lo scorso giovedì, probabilmente direi che è verissima!

Erano quasi due mesi che per un motivo o per un altro non riuscivo più a guardare il cielo al telescopio, e questo naturalmente mi dispiaceva molto: d'altronde, avendo molto da studiare e un cielo autunnale poco collaborativo, tanto valeva mettersi il cuore in pace.
Così mi apprestavo a trascorrere un'altra serata come tante altre, quando sento vibrare il telefono: era una notifica di un tag su Facebook da parte di un'amica, sotto uno status del fotografo Luca Concas che chiedeva lumi sulle condizioni meteo di Monteromano. Un po' pessimista (in pianura la temperatura era prossima allo 0 con una nebbia fittissima), ma spinto dal desiderio di rispondergli, mi sono collegato con la webcam e la stazione meteo dell'osservatorio e, con mia immensa sorpresa, ho scoperto che lassù c'erano quasi 10 gradi, con solo 35% di tasso di umidità in progressiva diminuzione e niente vento. La cosa che mi ha fatto definitivamente scattare sulla sedia è stato però che proprio in quel momento attraverso la webcam si è visto passare luminosissimo un satellite artificiale, a nord-ovest: insomma, il cielo appariva davvero limpidissimo. 

Il "cannone" comodamente steso a riposare nella mia auto: non poteva
immaginare a cosa stava per andare incontro!
Così in un lampo un'idea ha fatto capolino nella mia testa: -tempo di mangiare una pizza al volo, e volo dritto in osservatorio!-

Per cui alle 21:30, caricata l'auto e vestitomi di tutto punto, sono partito alla volta di Monteromano, inghiottito dalla nebbia di Lugo, che mi ha accompagnato fino alle porte di Brisighella (e che pochi metri dopo Errano ha causato un grosso incidente stradale che mi ha costretto a fare un giro alternativo a dir poco "avventuroso"). Ad ogni modo, come per magia alle porte di Brisighella la nebbia scompariva nel nulla lasciando spazio a un cielo limpidissimo illuminato da una luna quasi al 70% di pienezza, e quando alle 23:10 finalmente riesco ad arrivare in cima all'osservatorio, mi rendo conto che raggiungerlo è stata una scelta fantastica: le luci della pianura sono quasi tutte oscurate dalla nebbia, e all'orizzonte si riescono a intravedere stelle molto più in basso rispetto al solito, grazie al minore inquinamento luminoso artificiale.

In 10 minuti scarico il telescopio dall'auto e mi appresto a dare il via alla serata osservativa: in origine avrei voluto iniziare da Urano, ma la Luna così luminosa nella vicina costellazione della Balena mi ha convinto a desistere dall'osservazione. Senza nessun pianeta a disposizione e con tutta quella luce lunare, ho deciso di passare un po' di tempo proprio sul nostro satellite naturale: molto ben evidenti il Mare Vaporum, il Mare Serenitatis e quel Mare Tranquillitatis dove per la prima volta degli uomini misero piede con la missione Apollo 11, e in penombra una piccola porzione di Mare Imbrium, dal quale sbucava la bella catena montuosa detta Montes Apenninus (e mi pare giusto, visto che prorio dall'Appennino conducevo le mie osservazioni!) saltando da un grande cratere ad un altro: Eratosthenes, Aristhoteles, Copernicus, Archimedes e, più verso est, il grande Ptolemaeus.
Purtroppo non avendo un filtro lunare, dopo una quindicina di minuti di osservazioni mi sono reso conto che gli occhi iniziavano a dolermi, e mi sono costretto a fare una pausa per preservare la vista. Così, mi sono ritrovato a studiare un attimo il cielo od occhio nudo: allo zenith, svettavano la bellissima costellazione di Perseo e la grande costellazione dell'Auriga, con la brillante "Capella" a fare da regina; verso ovest, dirette al tramonto, la grande costellazione di Pegaso e quella di Andromeda, mentre verso sud est già iniziavano ad essere parecchio alte le Pleiadi, la costellazione del Toro, e la  mia preferita, la costellazione di Orione. Tutto il "Triangolo invernale" era ben evidente nel cielo: "Betelgeuse" di Orione, "Procione" del Cane Minore e "Sirio" del Cane Maggiore formavano un triangolo quasi equilatero, come sempre nei cieli invernali. Dal canto suo l'Orsa Maggiore puntava dritta verso l'alto, mentre la Stella Polare era sempre fissa al suo posto. Accortomi della posizione della Luna, l'ho immortalata con lo smartphone prima che si abbassasse troppo sull'orizzonte. 

La Luna, tentativo numero 2
La Luna, tentativo numero 1


























Così, aspettando il tramonto della Luna, previsto per l'01:40, mi sono dato da fare mettendomi alla ricerca di stelle doppie, e così ho potuto apprezzare la bella "Delta Cephei", una doppia la cui stella principale appartiene a quella categoria di stelle variabili chiamate "Cefeidi".
Le Pleiadi, come riprese in istantanea
dal mio smartphone!

La tentazione di testare le capacità del mio smartphone era tanta, per cui ho deciso di tentare di fotografare l'ammasso aperto delle Pleiadi inquadrato a bassi ingrandimenti e con campo largo: naturalmente il risultato è stato abbastanza misero, ma era la prima volta che riuscivo a fotografare oggetti diversi dai pianeti o dalla Luna ed ero comunque molto contento.

Così, mentre stavo per girare il telescopio su Sirio per vedere se con 400X sarei riuscito a vedere la nana bianca, ecco un fascio di luce inondare il piazzale: era Luca Concas, accompagnato da Chiara, la sua ragazza, che nel frattempo mi avevano raggiunto armati di macchine fotografiche, pronti a cercare di tirare fuori le sue solite "superfoto". Purtroppo per lui (e per tutti noi), proprio in quel momento iniziava ad alzarsi un vento costante che soffiava tra i 20 e i 35 km/h, non molto salutare per la stabilità della macchina fotografica! Per cui, trovata una posizione il più riparata possibile, entrambi si sono messi di buona lena a fotografare. L'obiettivo dichiarato di Luca era la nebulosa Rosetta, una grande e luminosa nebulosa ad emissione nella costellazione dell'Unicorno, facilmente rinvenibile in cielo in quanto collocata tra le brillanti stelle "Betelgeuse" e "Procione".





La galassia di Andromeda, assieme alle piccole M32 e M110,
 immortalate un anno fa da Luca Concas
Intanto che loro sistemavano tutta l'attrezzatura fotografica, la Luna era oramai scesa sotto l'orizzonte, e finalmente il cielo iniziava via via a scurirsi, lasciando spazio ad una piccola porzione di Via Lattea estiva che dalla costellazione di Cassiopea scendeva a picco sull'orizzonte ad ovest. Così io guardavo subito alla galassia di Andromeda, con le due galassie nane che le orbitano intorno (M32 ed M110), poi mi dirigevo con lo sguardo nella costellazione del Triangolo dove riuscivo a vedere una debole macchiolina: puntata al telescopio si è rivelata la bella galassia Triangolo (M33). 

M42 ed M43, le due più famose nebulose della costellazioni di Orione, in uno scatto di Luca Concas
Finalmente mi decido ad estrarre il filtro nebulare UHC e passo alle nebulose in Orione, vere protagoniste del cielo invernale: M42, la grande nebulosa di Orione, sia col filtro che senza è un vero spettacolo: evidentissimo il cosiddetto trapezio composto da stelle giovanissime formatesi all'interno della nebulosa; con il filtro la nebulosa mostrava un'estensione di molto maggiore, con dei filamenti ben evidenti tutto intorno; subito sopra, anche M43 (Nebulosa de Mairan) era ben distinguibile, mentre non mi è stato possibile scorgere la nebulosa Testa di Cavallo. Incuriosito da Luca, ho portato il telescopio in direzione della Nebulosa Rosetta, e ho fatto bene! Una bella zona di nebulosità diffusa si stagliava davanti ai miei occhi, con al centro un brillante ammasso aperto a tema natalizio (viene infatti chiamato ammasso Albero di Natale) e già pensavo a quanto sarebbe apparsa bella in fotografia, con la sua tipica colorazione rossastra! In effetti non avevo torto, come dimostra l'immagine stessa scattata da Luca.

La Nebulosa Rosetta (NGC2237), immortalata da Luca Concas
Intanto io, avendo ancora il filtro nebulare inserito, non rinunciavo certamente a proseguire il mio mini tour delle nebulose, passando dalla carinissima Nebulosa Palla di neve (NGC7662), proseguendo per la debolissima nebulosa Eskimo Clown (NGC2392) nei Gemelli e sostando a lungo su M97, la nebulosa Gufo, di cui si vedevano bene gli "occhioni" rapaci. Per ultima ho lasciato M1, ciò che resta di una supernova esplosa nell'anno 1054 d.C., che non riusciva a contrastare molto nemmeno nel cielo tutto sommato molto scuro di Monteromano.

Una volta sfilato il filtro nebulare, era inevitabile passare al tour degli ammassi stellari, a cominciare dal bellissimo Doppio ammasso di Perseo, passando per un'infilata di ben 4 ammassi aperti: salendo infatti da M35 nei Gemelli si possono raggiungere facilmente M37, NGC1960 ed M36 nell'Auriga. Dopodiché ho scelto di tornare sullo stagionale tema natalizio cercando l'ammasso Presepe, nel Cancro, immaginando di dover perderci qualche secondo in più a causa della debolezza delle stelle che costituiscono tale costellazione; quando però ho alzato gli occhi un po' ad est rispetto ai Gemelli, quasi mi è caduta la mascella quando ho visto apparire in cielo una macchiolona evidentissima già ad occhio nudo, rendendo da un lato la vista del cielo decisamente più spettacolare, dall'altro il lavoro di ricerca al telescopio sin troppo facile!
L'ammasso Presepe, noto anche come M44 ed NGC 2632

















La galassia a spirale M63, che ho "scoperto" per sbaglio e che da oggi per
questo chiamerò galassia C2 (C1 è M27, la mia prima "scoperta" casuale)




A questo punto ho deciso di tentare un oggetto che non guardavo da un po' di tempo: M51, la galassia Vortice presente nella costellazione dei Cani da Caccia, ed è stato allora che, finito di parecchio fuori rotta durante la ricerca, sono incappato in una "scoperta" del tutto inaspettata: sono infatti finito sopra M63, la galassia Girasole, la quale nonostante una magnitudine apparente di +9,3 (e una distanza di 37 milioni di anni luce), brillava come un piccolo faro dentro all'oculare del telescopio, lasciandomi di stucco a consultare la mappa stellare per capire cosa mi era capitato; per questo, ho approfittato anche della relativamente vicina presenza di M94, un'altra galassia a spirale che ricorda molto per forma un ammasso globulare.
Finalmente sono riuscito a giungere su M51, e grazie al cielo limpidissimo di Monteromano sono stato in grado di vederne perfettamente la struttura a spirale, dato che le due galassie si mostrano frontalmente nell'oculare, e si vedeva benissimo il braccio più esterno della galassia più grande avvinghiarsi in uno spettacolare abbraccio cosmico con la più piccola, con la quale è in rotta di collisione. 
Dopo M51 mi sono spostato dalla parte opposta della stella Alkaid per ritrovarmi su M101, la galassia Girandola, anch'essa luminosa come mai prima di allora ero riuscito a vederla.

Intanto in "zona fotografie" Luca Concas aveva finito con la nebulosa Rosetta, e stava pensando a che cosa fotografare successivamente: purtroppo per lui la galassia di Andromeda e quella Triangolo erano troppo basse per essere fotografate, mentre per fotografare Orione o le Pleiadi si sarebbe dovuto esporre al vento sferzante. A quel punto mi è venuta un'idea: "Che ne dici di tentare di fotografare M51? Si tratta di un oggetto debole e piccolino, non so se come foto riuscirà come si deve, ma d'altronde tentare non costa nulla, no?". Luca ha preso la palla al balzo e mi ha chiesto quale zona di cielo doveva puntare, dopodiché si è messo subito all'opera: e l'azzardo alla fine è stato certamente premiato, come dimostra il sensazionale risultato finale! 

M51, o galassia Vortice, una coppia di galassie a spirale in rotta di collisione, fotografata da Luca Concas
A quel punto, stavamo per rientrare in sala panoramica per scaldarci un caffè prima di caricare nuovamente le auto e ripartire verso casa, quando notiamo con stupore una stellona luminosa ad est: non si trattava tuttavia di una stella, bensì del pianeta Giove, che trovandosi a tale altezza attestava che si erano già fatte le 4 di mattina! Al telescopio è apparso bellissimo, con i 4 satelliti allineati tre a sinistra e Ganimede a destra, con Io talmente vicino a Giove da proiettare sulla superficie del gigante gassoso la sua stessa ombra, segno di un transito imminente, e nel contempo la Grande Macchia Rossa che svettava nel centro del pianeta più grande del Sistema Solare. Non incontravo Giove da parecchi mesi, e non c'era davvero modo migliore per rivederlo nuovamente!

A questo punto, sfiniti ma contenti, siamo rientrati in osservatorio per berci l'agognato caffè caldo prima della ripartenza verso la "Valle delle nebbie", senza negarci un ultimo sguardo al meraviglioso cielo di Monteromano che, in un'infinità di stelle, dava già spazio alla levata delle principali costellazioni primaverili, il Leone e la Vergine, con le costellazioni invernali in discesa verso il tramonto: salendo in auto, ero conscio che un simile spettacolo sarebbe rimasto impresso indelebile nella mia mente per tutta la vita. Queste sono cose che non si possono dimenticare.

Sono epifanie del genere che mi suggeriscono la risposta ad una domanda che Luca, nello spirito  da vero fotografo insito in lui, mi ha posto durante la serata: 

-Come fai ad appagare il tuo spirito solamente guardando il cielo, senza potertelo "portare a casa" tramite la fotografia?-.

La risposta, caro Luca, si trova proprio in quei paesaggi, in quelle immense distese di stelle che solo a guardarle ti fanno sentire piccolo piccolo e del tutto in balìa della natura, e allo stesso tempo del tutto sperduto e alla deriva in un Universo decisamente non a misura d'uomo, fin troppo grande e misterioso per noi; ma non è una risposta che mi riesce di dare con le parole: la risposta è più una sensazione che mi coglie nel profondo, è lo Stimmung che mi assale quando mi trovo di fronte a tutto questo, mentre sono da solo, al buio, con il mio telescopio, e che mi fa sentire per qualche momento veramente in armonia con me stesso e con il mondo intero. 
Se tu trovi qualcosa di paragonabile a questo nella fotografia, capisco perché ci metti tanta passione, e si evince dalla bellezza dei tuoi scatti. Come si suole dire, unicuique suum: quello che davvero conta è che questa sensazione che ci spinge come benzina a portare avanti le nostre passioni, qualunque esse siano, non ci abbandoni mai e poi mai!

L'osservatorio astronomico di Monteromano in uno scatto di Luca Concas



"Bottino" della serata:
  • Un sacco di nebbia;
  • Luna
  • Delta Cephei;
  • M45 (Pleiadi);
  • M31-M32-M110 (Galassia di Andromeda+galassie nane che le orbitano intorno);
  • M110 (Galassia Triangolo);
  • M42 (Grande Nebulosa di Orione);
  • M43 (Nebulosa de Mairan);
  • NGC2237+NGC2244 (Nebulosa Rosetta+ammasso aperto al suo centro);
  • NGC7762 (Nebulosa Palla di Neve);
  • NGC2392 (Nebulosa Eskimo/Clown);
  • M97 (Nebulosa Gufo);
  • M1 (Nebulosa Granchio);
  • Una tisana bollente ai frutti di bosco
  • NGC869+NGC884 (Doppio ammasso di Perseo);
  • M35;
  • M37;
  • NGC1960 (Ammasso Girandola);
  • M36;
  • M44 (Ammasso Presepe);
  • M63 (Galassia Girasole);
  • M94;
  • M51 (Galassia Vortice);
  • M101 (Galassia Girandola);
  • Giove e le sue lune galileiane
  • Un caffè bollente
  • Una girella salata + un bombolone alla Nutella da C.& P. a Faenza: la meritata colazione!


Possa ripetersi ancora mille volte una serata così, speriamo ci assistano dei...

Cieli sereni (a tutti quanti)!



domenica 22 febbraio 2015

Doppia serata fotografica al monte....

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Viste le buone previsioni meteo  per la serata, potevamo osare e riprendere qualche oggetto “difficile”, più o meno esteso e luminoso. Matteo aveva fatto , una lista di possibili candidati (io avevo le idee più chiare), da scegliere poi in base alla configurazione di ripresa.
Arrivati on site ed appostati con tutto l’occorrente, cominciano esperimenti sull’accoppiata migliore per fotografare, vale a dire quale telescopio unito a quale dispositivo di cattura. Dopo circa un’ora, la scelta di Matteo è ricaduta sul rifrattore@444 mm accoppiato con la ccd Atik 11000 (raffreddata a -15°C) in dotazione all’associazione, io ho optato per la solita accoppiata astrografo 200-800 e reflex sony a 57 .  Dato che la combinazione scelta da Matteo ha un grande campo di ripresa (poco più di 5° in diagonale) la scelta per il tipo di oggetto è caduta sulla nebulosa Cono (NGC2264), visibile nella costellazione dell’Unicorno, a sinistra di Orione; questa nebulosa ad emissione si trova sulla linea immaginaria che partendo da Bellatrix prosegue oltre Betelgeuse, ad una distanza angolare da quest’ultima di poco superiore a quella che separa le due stelle del Cacciatore.
Facendo io foto "veloci" senza autoguida , ho puntato telescopio e reflex su parecchi oggetti .
Il risultato visibile sotto è la somma di 8 serie di foto riprese nei tre colori principali (R-G-B) e nella banda Ha per un totale di circa 2 ore e 40 minuti della spettacolare nebulosa cono .
Qui sotto , proponiamo il magico tripletto del Leone , tre galassie visibili nella stessa inquadratura ,  sono 60 da 1 min 1600 iso   le galassie sono M66M65 e NGC 3628.questo gruppo di galassie dista circa 35 milioni di al da noi
Di seguito , l'ammasso della vergine ( detto anche "gli occhi"...chissà perché..) , che conta circa 1500 galassie ..ma nella nostra foto...contatele voi...sempre 60 foto da 1 min 1600 iso
riproponiamo la coppia M 81-82 , con l'ospite NGC 3077 , 60 foto da 1 min 1 1600 iso . 
le galassie del grande carro , distano circa 12 milioni di al da noi e sono visibili come macchioline , anche con telescopi amatoriali .
Ora , la bellissima galassia M 33 o galassia triangolo ,  ripresa già bassa e tramontante.....33 foto da 1 min a 1600 iso .  questa galassia a spirale , ospite della costellazione del triangolo , dista da noi circa 3 milioni di al . 

Non poteva mancare uno scatto alle scintillanti pleiadi , ancora dominanti nel cielo della prima parte della serata . 45 scatti a 1600 iso. questo giovane ammasso aperto , nella costellazione del toro , dista da noi 440 al circa . 
Ic 405 o stella fiammeggiante è l'ultima foto che vi proponiamo . Oggetto insolito , nell'auriga , dove si può ricavare sicuramente di più , ma impressionante è il campo stellare...a 1630 al da noi , immortalata con 60 scatti  da 1 minuto a 1600 iso.
Come potete ben vedere ingrandendo le foto fatte al newton , spostandosi dal centro foto , le stelle si deformano sensibilmente , è un difetto tipico dei telescopi newton , migliorabile o eliminabile con degli appositi correttori......quindi in attesa che l'associazione ci passi un buon correttore di coma  :) :) , o arrivi giù dal cielo....per migliorare sempre le foto....vi salutiamo e alla prossima.


Alfredo e Matteo

martedì 27 gennaio 2015

Collimazione e foto a monteromano

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Serata di "lavori" ieri a monte romano.
Con la consueta voglia di fare esperimenti fotografici , con l'attrezzatura mia e di Matteo, ieri sera mi sono recato in osservatorio , nonostante il freddo e la luna , piuttosto invasiva .
Avevo in mente di migliorare le ultime foto delle pleiadi , allungando esposizione e scatti , poi sarei andato a ruota libera , alla ricerca di un oggetto....( paradossale eh )
In prima serata , vengo raggiunto da Enrico , il diretur , giunto in osservatorio con l'intenzione , lodevole , di collimare le ottiche bisognose del telescopio in cupola .
Nel mezzo dei lavori , Enrico , si ricorda della cometa ( Lovejoy C2014 Q2 ) , e mi invita caldamente a puntarla per un occhiata e perché  no, fotografarla...ma il mio occhio non la scorge , cosi , senza esitare , quasi a occhi chiusi , Enrico la punta .
Inizia cosi una veloce sessione fotografica... ( io volevo le Pleiadi ) , nel mentre ci raggiunge Diletta , che si butta in cupola a guardare e fotografare la cometa con Enrico .
Io intanto inizio gli scatti alle pleiadi e in cupola , dopo la cometa , proseguono i lavori di collimazione del telescopio , ma ora c'è l'aiuto della Dilly.
...Per farla breve....a newton collimato , Rigel , la stella beta di Orione , era bellissima e si palesava con la sua compagna nitida e luminosa .
La prova del nove per la buona riuscita della collimazione del cassegrain , era Giove ,  che si stagliava dominante nel cielo freddo e ventilato di ieri ...
Casualmente , giove si presentava con la macchia rossa ben visibile in primo piano e la fine dell'occultazione di io , che pian piano si mostrava quasi venir fuori dal gigante pianeta gassoso .
Ma ecco gli scatti di ieri. In sequenza , le Pleiadi , la cone nebula o ngc 2264 , la cometa lovejoy e Giove .
Buona visione .

60 foto da 1 min  800 iso newton 200-800 Sony a 57
 
60 foto da 1 min  800 iso newton 200-800 Sony a 57
 5 scatti da 20 sec 800 is0 newton 200-800 Sony a 57
Somma di 400 scatti a 0.05 sec , ccd atik telescopio Diemme 50 cm
Somma di 600 scatti a 0.05 sec , ccd atik telescopio Diemme 50 cm
Somma di 400 scatti a 0.05 sec , ccd atik telescopio Diemme 50 cm



Saluti a tutti e grazie ad Enrico e Diletta per il lavoro "sporco" della collimazione
Alfredo

venerdì 23 gennaio 2015

Scatti dalla serata pubblica in osservatorio

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La meravigliosa stellata con cometa , di sabato scorso , ha visto me e Matteo impegnati nel piazzale dell'osservatorio  a scattare fotografie . Cosi , mentre gli altri soci intrattenevano in cupola e nella sala panoramica il numeroso pubblico accorso , noi ci siamo dedicati alla fotografia , con i nostri strumenti  e la compagnia vai e vieni , della gente incuriosita dal nostro fare .
Ovviamente la protagonista assoluta della serata è stata la famosissima cometa Lovejoy C2014 Q2 ,  ma abbiamo avuto modo di immortalare altri splendidi oggetti dell'ineguagliabile cielo invernale .
Di seguito vi proponiamo il risultato della nostra passione stellare .

La cometa Lovejoy C2014 Q2 ( somma di 5 scatti al newton 200-800 , reflex Sony a 57 )
La maestosa nebulosa di Orione o M42 ,  più Ngc 1977 ( somma di 46 scatti al newton 200-800 ,reflex Sony a 57 )
Le brillanti Pleiadi , nel toro . ( somma di 30 scatti al newton 200-800 ,reflex Sony a 57 )
L'affascinante nebulosa fiamma o Ngc 2024 con la brillante Alnitak in Orione . ( somma di 28 scatti al newton 200-800 , reflex Sony a 57 )
Le galassie del grande carro M 81-M 82. ( somma di 35 scatti al newton 200-800 ,reflex Sony a 57 )
M1 , resto di supernova nel toro (ccd su rifrattore+riduttore 444mm , 5 foto da 4 min per 3 filtri RGB)

E in fine della nostra carrellata fotografica, ancora la cometa( somma di 50 foto a 1600 iso con obbiettivo 200mm F/4 , allineamento Deep sky stacker .


Saluti a tutti e cieli sereni
Alfredo & Matteo

sabato 17 gennaio 2015

Cometa Lovejoy, e non solo, Domenica 18 all'Osservatorio

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Siete tutti invitati alla magnifica serata di domani sera, Domenica 18 gennaio 2015,
per vedere la Cometa Lovejoy C/2014 Q2,

L'ammasso M45 delle PLEIADI
fotografato dall'osservatorio

che si troverà nelle vicinanze dell'ammasso aperto delle Pleiadi (M45)  
nella costellazione del Toro. 

Dalle ore 19 l'osservatorio metterà  a disposizione dei visitatori i propri strumenti, per osservare questa luminosa cometa che ha raggiunto la magnitudine 3,8, quindi visibile anche occhio nudo! 

Le foto che vedete sono state scattate con il telescopio più "piccolo" dell'osservatorio, il rifrattore da 102 mm di focale 400 mm. 

La chioma della cometa è chiaramente visibile ad occhio nudo, la coda probabilmente sarà percettibile solo con un buon binocolo!

LOVEJOY 2014 Q2
fotografata dall'osservatorio



Oltre alla cometa sarà l'occasione di vedere alcuni tra gli oggetti più belli del cielo, quelli invernali, che non possono essere mostrati durante le serate estive. 

Guarderemo l'ammasso delle Pleadi (vedi foto sopra scattata dall'osservatorio), un gruppo di stelle giovanissime, caratteristiche per il loro colore blu elettrico, avremo la possibilità di vedere una delle nebulose più belle del cielo.

Vedremo anche M42 la nebulosa d'Orione (vedi foto sopra scattata dall'osservatorio), e vedremo anche il fantastico pianeta Giove (foto Alfredo Lolli) che si sta alzando giorno dopo giorno ad est.



Considerato il tempo previsto, sereno e assenza di vento, è una ghiotta occasione per esplorare il cielo di inverno, e scoprire i suoi tesori come mai avete avuto possibilità di vedere!

Vi aspettiamo numerosi!!! (Ingresso offerta libera)

giovedì 15 gennaio 2015

Massima luminosità per la Cometa Lovejoy

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Questa è una buona settimana per guardare la Cometa Lovejoy che sta raggiungendo la massima luminosità proprio a metà del mese di Gennaio. Gli osservatori affermano che la cometa è ormai splendente come una stella di magnitudine 3,8.  

In altre parole, si tratta di un obiettivo facile per binocoli e anche visibile ad occhio nudo da siti dark-sky cioè senza inquinamento luminoso. Tanto per darvi un'idea aggiornata a Mercoledì sera (ieri), Ehsan Rostamizadeh di Bidkhoun, Iran, ha fotografato il passaggio della cometa sotto alle Pleiadi.

Questa immagine offre agli osservatori appassionati un punto di riferimento molto facile: Se si riescono a vedere le Pleiadi, probabilmente si può vedere anche la cometa.


Lunedì scorso appariva molto evidente con un binocolo 20x60 ed era molto intensa per quanto "batuffolosa" nel suo insieme :-)

Ricordatevi che i colori non si possono percepire ad occhio nudo (la visione resta quindi come un "bianco e nero") e che invece possono essere rilevati eseguendo una foto, anche senza telescopio di inseguimento (20"-30" di posa max) tuttavia in assenza di inseguimento non sarà possibile immortalare la coda.

Comet C/2014 Q2 Lovejoy 14/01/2015 Date: 14 01 2015 UT 22h20m
Gerald Rhemann from: Weienkirchen, Lower Austria
Telescope: ASA H8 f 2.9
Camera: FLI PL 6803
Mount: ASA DDM60
Exposure time: L 3x200 seconds
Un telescopio puntato sulla cometa Lovejoy rivela infatti una coda fantastica, lunga ben oltre 10°. Gli osservatori più continuativi segnalano dinamiche notevoli nell'evoluzione: all'inizio di questo mese, una tempesta magnetica ha causato un "evento di disconnessione" e un "blob" di plasma nella coda della cometa alterando la lunga struttura gassosa. Ogni volta che un colpo di vento solare o una CME colpisce la coda della cometa, accade qualcosa di interessante. Per monitorare gli sviluppi, consultare le classiche finder-maps della Cometa Lovejoy pubblicate da Sky & Telescope. Inoltre anche il Minor Planet Center ha pubblicato le effemeridi per il puntamento più accurato dei telescopi.

sabato 1 novembre 2014

Eventi Astronomici del mese di Novembre

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Questi i principali eventi astronomici del mese di Novembre

Luna


Queste le fasi del nostro satellite in novembre :
6  Novembre  , Luna piena ore 00:23 tempo locale. Distanza dalla terra  370,000 km
14 Novembre , ultimo quarto ore 17:17 tempo locale. Distanza dalla terra 405,487 km
22 Novembre , Luna nuova  ore 14:32 tempo locale. Distanza dalla terra 380,718 km
29 Novembre , primo quarto ore 12:07 tempo locale. Distanza dalla terra 369,916 km

Piogge Meteoriche :
3 novembre: Tauridi
Corpo progenitore: cometa Encke. La Luna si presenterà quasi piena , per cui molto fastidiosa per le osservazioni
Date attive: 20 ottobre - 30 novembre. ZHR massimo: 5 meteore/ora.
In realtà lo sciame delle Tauridi ha due radianti diversi, ma vicini, (nord-Tauridi e sud-Tauridi) che si possono assimilare ad un unico sciame.
17-18 novembre: Leonidi

Corpo progenitore: cometa Temple-Tuttle.

Date attive: 15 - 20 novembre. ZHR massimo: 20 meteore/ora.
Le Leonidi possono offrire brevi picchi con frequenze di apparizioni molto elevate e possibilità di bolidi estremamente luminosi, essendo meteore piuttosto veloci.
Illuminazione lunare decisamente favorevole; nelle due notti interessate dal picco, un quarto di  Luna calante ,sorge oltre l’una di notte  , per cui le serate saranno ottimali .




Pianeti :

Mercurio : Distanza media dal sole , 57,9 milioni di km . Nei primi giorni del mese , il piccolo pianeta , sorge 1 h e mezza prima del sole e si trova alla massima elongazione . Si può individuare  sull’ orizzonte orientale , alle prime luci dell’alba . Nella seconda parte del mese , si abbassa in modo sensibile , fino ad essere praticamente inosservabile .
Venere : Distanza media dal sole , 108 milioni di km . In congiunzione con il sole , resterà inosservabile per gran parte del ,mese. Tornerà a splendere nel cielo , verso fine mese , tramontando circa mezz’ora dopo il sole .
Marte : Distanza media dal sole . 227,94 milioni di km . Resta individuabile dopo il tramonto del sole , seppur basso , verso l' orizzonte sud-ovest .
Nel corso del mese , attraversa la costellazione del sagittario .
Giove : Distanza media dal sole , 778,34 milioni di km .  Anticipa sempre più il suo sorgere , a metà mese  , lo si può scorgere poco dopo le 23 ,  tra il leone e il cancro .  Il gigante gassoso , torna quindi a dominare la notte , forte della sua luminosità (magnitudine -1,73 a metà mese ).
Saturno : Distanza media dal sole ,1427 milioni di km . In congiunzione con il sole il 18 novembre  , il pianeta  sarà praticamente invisibile per tutto il mese , bisognerà attendere dicembre per scorgerlo poco prima dell’alba , molto basso sull’orizzonte .
Urano : Distanza media dal sole , 2900 milioni di km .  Ancora ottime le condizioni di visibilità del pianeta ghiacciato . Lo si può vedere nelle prime ore della notte , mentre culmina verso sud  . La sua visibilità ad occhio nudo resta molto difficoltosa ( magnitudine 6.08 ) , per scorgerlo è bene utilizzare un telescopio .
Nettuno : Distanza media dal sole , 4497,3 milioni di km .  Osservabile nella prima parte della notte  , verso sud-ovest , nella costellazione dell’acquario . Ma già intorno alla mezzanotte , risulterà inaccessibile  . Anche per osservare Nettuno , è bene usufruire di un telescopio . ( magnitudine 7.70 ) . 

Altri fenomeni :
                                        
 

7 Novembre : Congiunzione Luna-Pleiadi


14 Novembre : Congiunzione Luna-Giove


26 Novembre  : Congiunzione Luna-Marte ( il pianeta rosso sulla via del tramonto )





Saluti  Alfredo e Angelo

martedì 23 settembre 2014

Temporale sul Veneto fotografato da Lugo, con Pleiadi

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Buongiorno, oggi è il primo giorno d'autunno, e me ne sono accorto quando ho guardato la foto scattata ieri sera: un fronte temporalesco, che poi ho visto dalle news ha determinato una forte grandinata su Venezia, era ben visibile a nord, con una notevole attività elettrica.

Dalla finestra di casa, appoggiando la macchina fotografica sul davanzale ho provato questo scatto. Sarebbe stato meglio andare in campagna o sull'argine del fiume, ma la pigrizia ha vinto, quindi vi dovete "sorbire" anche il lampione!

Solo stamattina mi sono accorto che erano ben visibili  le Pleiadi sulla cima della nuvola, ma a causa delle fulminazioni non avevo notato il particolare!

E allora ho pensato, sono arrivate le pleiadi in prima serata...è arrivato l'autunno...

Buona giornata a tutti!

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venerdì 4 gennaio 2013

Ultime dall'osservatorio

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Ciao a tutti, sembra che la diretta vera e propria (di fotografie) non debba diventare realtà... Seppure con qualche ora di ritardo, ecco alcune istantanee prese 'di sfuggita' durante le osservazioni eseguite dai membri dell'associazione:

M31, M32, M110 - costellazione di Andromeda

Sopra potete vedere le tre galassie M31 (la grande centrale), M32 visibile poco più in basso a destra rispetto al nucleo di M31, M110 spicca invece più in alto delle altre due.

Di seguito è stata colta la bellezza delle Pleiadi (ammasso aperto) o M45. In visuale, seppure non si possa scorgere la nebulosità presente, esse incantano per la brillantezza e lo splendore che infondono nell'occhio dell'osservatore.
M45 (Pleaidi) - costellazione del Toro

Un altro stupendo ammasso aperto (doppio) è quello composto da NGC869 e NGC884: poterli osservare nella stessa visione oculare è assai appagante!
Doppio Ammasso nella costellazione del Perseo

La nebulosa Nord America non rende al meglio in una sola posa, come potete vedere dalla foto seguente, ma è sicuramente degna di nota.
Nebulosa Nord America (NGC7000) - costellazione del Cigno

Ultima come orario di ripresa ma non come luminosità e maestosità, M42:
M42 - Grande Nebulosa nella costellazione di Orione





La foto è una compositazione di 6 immagini singole; questo stupendo oggetto, parecchio gratificante anche in visuale, è sede di intensa formazione stellare.

Un saluto a tutti!

Aggiunta finale di Enrico: Ecco Giove fotografato da Daniela! Il tutto con una compattina tenuta "a mano" davanti all'oculare! Non è la qualità degli ultimi Giove visti...ma è cronaca della serata!
Forse si vede anche una seconda macchia rossa... Dal vivo era più evidente!