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giovedì 20 novembre 2014

L'impronta di orso sul Sole?!

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http://www.spaceweathergallery.com/full_image.php?image_name=Philippe-TOSI-tache19nov_1416428776.jpg&PHPSESSID=m548rokdgl3kqjsakmp7vinbr7
UNA GIGANTESCA ORMA SUL SOLE: Immaginatevi un artiglio di orso con le punte delle dimensioni della Terra.  

Ieri, Philippe Tosi di Nîmes, in Francia, ha osservato attraverso l'oculare del suo telescopio solare e ha visto esattamente quanto trovate nell'immagine.

E' la "solita e vecchia" AR2192 (ribattezzata AR2209), la protagonista tra le macchie solari di questa fine di 2014 e che  ora sta facendo il suo secondo passaggio sul lato visibile (da Terra) del Sole. 


Questa immagine in alta risoluzione è stata ottenuta mediante la combinazione di sei immagini secondo quanto dichiarato dall'astrofilo francese.

I campi magnetici che attraversano le dita e il palmo di questa gigantesca orma "urside" possiedono una energia strutturale in grado di generare potenti esplosioni di flares di classe M oltre che X flares solari.  


Tuttavia, la macchia solare è stand-by da quasi tre giorni, quindi i meteorologi "solari" del NOAA stimano una bassa probabilità ovvero del 5% di poter registrare X-flares nella giornata di oggi, 20 novembre

Non ci si può ovviamente aspettare che la situazione resti immutata nei prossimi giorni ma al momento non ci sono elementi utili per modificare le previsioni, eccezion fatta per le caratteristiche evidenti di AR2192.

giovedì 15 maggio 2014

Macchie solari e un canyon coronale sul Sole

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http://spaceweather.com/images2014/14may14/newspot_anim.gif?PHPSESSID=7u3d3o4m0ju14a357hf17k7lv2CRESCITA DI MACCHIE: Una nuova macchia solare sta emergendo nell'emisfero nord del Sole . In meno di un solo giorno, la regione attiva non ancora numerata si è evoluta da un granello appena visibile ad una regione attiva più che doppia ben cinque volte più grande della Terra.
 
Clicca sull'immagine per visualizzare i rapidi sviluppi.
La nuova macchia solare sta crescendo così rapidamente che il suo campo magnetico diventa instabile . L'arco magnetico della regione è irrequieto e mostra brillamenti solari di classe C, tra i quali un brillante C8 (fotografato da Andy Devey del sud della Spagna).


Esplosioni più forti potrebbero essere in vista, se gli sviluppi continuano a questo ritmo sostenuto.
CANYON CORONALE : Oggi , l'atmosfera del sole è divisa a metà da un consistente buco coronale a forma di canyon. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha fotografato l'abisso, che è posizionato quasi direttamente al fronte Terra come si vede nell'immagine.
I buchi coronali sono luoghi in cui il campo magnetico del Sole si apre e permette al vento solare di fuggire. Questo foro si trova a cavallo dell'equatore del Sole in un modo che consentirà al flusso di vento solare che emerge dalla regione di intersecare l'orbita della Terra verso il 16-17 maggio.


giovedì 23 maggio 2013

Esplosione Solare di classe M5 !

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Persiste la condizione di massima allerta sull'attività solare. Anche ieri 22 maggio è stata registrata un'altra intensa e spettacolare esplosione solare a riconferma del momento di irrequietezza della nostra stella.

INTENSIFICAZIONE DELLE RADIAZIONI : La tempesta di radiazioni solari in corso intorno alla Terra si sta intensificando. Si colloca attualmente nella scala di intensità a S3 (forti) secondo il NOAA. I passeggeri e gli equipaggi in volo ad alta latitudine e ad alta quota possono trovarsi ad essere esposti alle radiazioni. Nel frattempo, i satelliti orbitanti attorno alla Terra potrebbero subire interferenze anche forti, sia nel "rumore" nei sistemi di imaging sia ricevendo una leggera riduzione di efficienza nei pannelli solari.

Esplosione di 
Classe M5 : La tempesta di radiazioni in corso è cominciata il 22 maggio quando il flusso magnetico della macchia solare AR1745 è esploso. L'esplosione ha prodotto un brillamento solare di classe M5 che ha scagliato un "magnifico" CME sopra il lato occidentale del Sole.


Credit: the Solar and Heliospheric Observatory (SOHO)
Visionate il filmato e notate anche la presenza molto esplicita ed evidente delle PLEIADI nel campo inquadrato.

Le interferenze che
danzano sullo schermo sono causate dai protoni solari ad alta energia che colpiscono la camera CCD del coronografo di SOHO. Quei protoni vengono guidati verso la Terra da linee di campo magnetico che collegano il nostro pianeta al luogo dell'esplosione. La pioggia di protoni è ciò che i previsori indicano come una "tempesta di radiazioni."

Anche se l'esplosione non era esattamente orientata verso la Terra, la CME sarà probabilmente "geoeffective" ovvero interagente con la Terra. La nube di espansione sembra destinata a eseguire un colpo di striscio al campo magnetico terrestre il 24 maggio verso le 12:00 circa UT. Secondo i modelli di previsione NOAA, l'impatto sarà equivalente più del doppio della densità del plasma solare normalmente diretto attorno alla Terra e vedrà aumentare la velocità del vento solare a ~ 600 km / s. Ad alta latitudine si allerta per possibili aurore.

mercoledì 15 maggio 2013

Sole irrequieto !

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Riprendiamo gli aggiornamenti relativi al nostro Sole in quanto negli ultimi tempi si sta dimostrando particolarmente irrequieto e "scoppiettante".

Infatti siamo già alla quarta esplosione significativa in pochissimi giorni e questo fa sì che le agenzie di stampa e la nasa stessa diffondano con una certa frequenza comunicati e notizie riferite alla nostra Stella.


Anche se la macchia solare artefice di questi flares non si trova rivolta direttamente verso la Terra, questo brillamento potrebbe aver prodotto un CME con una componente diretta alla Terra. 

Siamo in attesa di dati dal coronografo di SOHO e le sonde gemelle STEREO per verificare questa possibilità. Restate sintonizzati per gli aggiornamenti.

In sintesi, la macchia AR1748 ha prodotto una fiammata di classe X1.7 alle 02:17 UT del 13 maggio, un bagliore di classe X2.8 alle 16:09 UT sempre del 13 maggio(!), un bagliore di classe X3.2 alle 01:17 UT del 14 maggio e un altro flare di classe X1 alle 01:52 UT del 15 maggio.

Questi sono i primi e contemporaneamente i più forti brillamenti registrati dall'inizio dell'anno e segnalano un significativo aumento dell'attività solare.

LAST MINUTE : X-FLARE DEL 15 MAGGIO - Quando la settimana è iniziata, era notizia risaputa che il Sole non aveva ancora scatenato flares X dall'inizio dell'anno. Ora, in soli due giorni, la macchia solare AR1748 ne ha prodotto addirittura quattro!
L'ultimo X-FLARE scaturito da questa macchia solare attiva e che si è verificato il 15 maggio alle 01:52 UT è immortalato dal NASA Solar Dynamics Observatory che ne ha catturato il lampo nell'ultravioletto estremo come si vede nella foto.

lunedì 24 settembre 2012

Espulsione di massa coronale del 23 settembre 2012

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ESPLOSIONE SOLARE : una regione attiva sul lato nascosto del sole è esplosa il 23 settembre, scagliando una luminosa espulsione di massa coronale dal bordo orientale del sole. Orbitando al Punto di Lagrange L1, il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) ha filmato la nube in espansione come si può osservare a lato.

La nube non si sta dirigendo verso la Terra e
 non ci sono altri pianeti lungo la "linea di tiro" sulla quale si sta propagando.

In pochi giorni, però, la rotazione del Sole porterà il sito da cui è scaturita l'esplosione nella direzione della Terra. In funzione di ciò, ogni nuova eruzione potrebbe diventare geointeragente.

domenica 29 luglio 2012

Eruzione Solare del 28 luglio

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M6-CLASS FLARE: L'attività solare si sta riprendendo e cresce di intensità. Per il secondo giorno di fila, il gruppo di macchie solari classificato AR1532 ha scatenato una "moderatamente forte" eruzione solare, un flare di classe M6, avvenuta il 28 luglio 20:56 UT (Tempo Universale). NASA Solar Dynamics Observatory ha catturato il flash con le telecamere che registrano in estrema radiazione UV:
E' troppo presto per dire se l'eruzione ha prodotto una espulsione di massa coronale (CME). Se così fosse, la Terra probabilmente non riceverebbe più di un colpo di striscio dalla nube poichè la macchia solare è troppo lontana dal centro del disco solare rivolto verso di noi per essere molto geo-interagente. Questa situazione potrebbe ovviamente cambiare nei giorni a venire, mano a mano che il gruppo di macchie solari si sposta con la rotazione della nostra stella posizionandosi verso la Terra.

mercoledì 25 luglio 2012

Un ponte magnetico tra le macchie solari

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MAGNETICO PONTE: Le macchie solari AR1528 e AR1529 sembrano essere distanti tra loro.

Più di 200.000 km di superficie stellare separa le due formazioni. 

Tuttavia, esse sono collegate da un ponte tubolare di magnetismo.

Il NASA Solar Dynamics Observatory (SDO) ha fotografato la vasta struttura il 24 luglio come vedete nell'immagine.
Questa immagine nella radiazione ultravioletta ritrae il ponte tramite il bagliore del plasma caldo che contiene. Il materiale può scorrere avanti e indietro all'interno del "tubo", permettendo alle macchie solari di interagire con ciò che l'altro sta facendo. In passato ricercatori hanno pensato che le macchie solari fossero operatori indipendenti, ma la SDO ha dimostrato più e più volte che, anche se ampiamente distanziate, le macchie solari possono essere collegate. Un'eruzione in una di esse può provocare un'esplosione in un'altra, portando ad una reazione a catena che può diffondersi attorno alla circonferenza del Sole.

L'eruzione globale che avvenne nel mese di agosto 2010 è un esempio memorabile.

sabato 12 maggio 2012

IL SOLE DA' SPETTACOLO

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POSSIBILI FLARES : Le previsioni NOAA stimano una probabilità del 75% di brillamenti solari di classe M e una probabilità del 20% di brillamenti di classe X nelle prossime 24 ore. Le eruzioni sono suscettibili di essere orientate verso la Terra perché la fonte, il gruppo di macchie AR1476, è rivolto perfettamente verso il nostro pianeta.
Il 10 maggio, David Maidment astrofilo di Sohar (Oman) ha catturato l'immagine della regione attiva nel corso di un forte brillamento di classe M5 (vedi immagine).
L'esplosione, che ha quasi varcato la soglia X, non ha prodotto una significativa espulsione di massa coronale (CME). 


Altre immagini : da Sylvain Chapeland del Pays de Gex, Francia; da David Cortner di Rutherford College, NC; da Jett Aguilar di Quezon City, Filippine, da Rogerio Marcon di Campinas SP Brasil, da Paul Maxson di Surprise, in Arizona, da Venture Rusty di Naperville, Illinois, da Richard Wagner del Lincolnshire, Illinois, da Larry Alvarez di Flower Mound, Texas


ASTRONAVE NEL SOLE : Il numero di macchie solari è brevemente aumentato quando una sagoma alata ha attraversato il disco solare mentre veniva osservato da Hampshire, Regno Unito. James West stava guardando il Sole con un filtro solare al telescopio quando si è verificato  il transito :
ISS in transito davanti al disco solare

"La Stazione Spaziale Internazionale passava proprio davanti al gigantesco gruppo AR1476", spiega West. "Il cielo era parzialmente nuvoloso, ma sono riuscito ugualmente a riprendere il transito."

L' evento è stato una sorpresa per West. Era però stato previsto in precedenza da CalSky.org. I lettori che desiderano riprendere questo tipo di foto dovrebbero controllare CalSky per le predizioni di transito e leggere i consigli di osservazione.


Photo details: Canon Eos 5D Mark II; Focal length:700mm; Exp: 1/8000 sec; F/40; ISO:50
SUNSPOT SUNRISE: Sunspot AR1476 è così grande che la gente se ne dovrebbe accorgere anche senza l'aiuto di un telescopio solare. Il colosso appare all'alba e al tramonto quando la luce del Sole meno forte e quindi più alla portata della visibilità umana. 
Stefano De Rosa ha pubblicato questa foto da Torino, Italia.
"Questa mattina la vista del maestoso gruppo di macchie solari AR 1476 è stato visibile non appena il Sole stava sorgendo accanto alla prospettiva della Basilica di Superga!" dice De Rosa.

La macchia solare assomiglia come forma alle isole Hawaii, ma è molto più grande della Terra. Da un capo all'altro la regione attiva è circa 160.000 km, o se preferite una dozzina di volte più grande rispetto al nostro intero pianeta. Se si dispone di un telescopio con FILTRO (!!!), dare un'occhiata è meritevole. La vista è magnifica. NON OSSERVATE IL SOLE SENZA SEGUIRE LE PRECAUZIONI DI PROTEZIONE DELLA VISTA ! BASTANO POCHI ISTANTI PER DANNEGGIARE I PROPRI OCCHI !

martedì 17 aprile 2012

Aggiornamento sull'eruzione del 16/04/2012

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La spettacolare eruzione solare, vera e propria esplosione che si percepisce molto chiaramente anche dalle immagini, è stata immortalata anche da astrofili che stavano monitorando il Sole.

"L'esplosione di ieri sul lembo orientale del Sole è stato uno dei più grandi degli ultimi anni, di breve durata, si è quasi completamente dispersa in poche ore", dice Lafferty. "E 'stata una splendida vista nell'oculare e per la macchina fotografica!"




sabato 24 marzo 2012

L'atmosfera scaldata come un marshmallow !

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ABSTRACT: L'attività solare registrata ai primi di marzo ha scaricato una quantità di calore nella parte superiore dell'atmosfera della Terra pari ai consumi di energia di ben 2 anni (!) di una megalopoli come New York (!). Il calore si è dissipato da allora ma il ciclo solare si intensifica e quindi dovremo attenderci di registrare nuovamente situazioni analoghe.



Rilancio in versione italiana l'articolo del 22 marzo pubblicato da NASA Science News :

Una recente raffica di eruzioni avvenute sul "nostro" Sole ha causato ben più delle scintillanti aurore ammirate attorno ai poli terrestri. Ricercatori finanziati dalla NASA affermano che le tempeste solari dall'8 marzo al 10, hanno riversato nell'atmosfera superiore della Terra energia parificabile al consumo BIENNALE di New York, ovvero svariati miliardi di gigawatt.

"Questo è stata la più grande dose di calore che abbiamo ricevuto da una tempesta solare dal 2005 ad oggi", spiega Martin Mlynczak del NASA Langley Research Center. "E 'stato un grande evento, e mostra come l'attività solare può influire direttamente sul nostro pianeta."

Mlynczak è il ricercatore associato che cura lo strumento principale SABER a bordo del , il satellite TIMED della NASA. SABER monitora le emissioni infrarosse provenienti da strati superiori dell'atmosfera terrestre, in particolare anidride carbonica (CO2) e l'ossido nitrico (NO), due sostanze che svolgono un ruolo chiave nel bilancio energetico di centinaia di km di aria al di sopra della superficie del nostro pianeta.


"L'anidride carbonica e l'ossido nitrico sono termostati naturali", spiega James Russell della Hampton University. "Quando l'atmosfera superiore (o 'termosfera') si scalda, queste molecole vengono messe a dura prova nel loro compito di far sì che il calore venga respinto verso lo spazio."

Questo è quello che è accaduto l'8 marzo quando una espulsione di massa coronale (CME), spinta verso di noi da un brillamento solare di classe X5, ha colpito il campo magnetico terrestre. Nella "Scala Richter dei brillamenti solari", gli X-class flares sono il tipo più potente. Le particelle energetiche piovute sulla parte superiore dell'atmosfera, hanno scaricato la loro energia nei punti dove hanno colpito. L'azione ha prodotto aurore spettacolari attorno ai poli e il significativo riscaldamento della "superficie atmosferica" in tutto il mondo.


"La termosfera si è illuminata come un albero di Natale", dice Russell. "Ha cominciato a brillare intensamente a lunghezze d'onda infrarosse."

Per il periodo di tre giorni, dall'8 marzo al 10, la termosfera ha assorbito 26 miliardi di kWh di energia. I due refrigeranti più efficienti presenti nella termosfera ovvero CO2 e NO, hanno re-irradiato nello spazio il 95% della radiazione infrarossa ricevuta.

In termini "umani", questa è una quantità spropositata di energia. Secondo l'ufficio del sindaco di New York, una famiglia media di NY consuma "poco meno di 4700 kWh all'anno". Ciò significa che la tempesta geomagnetica ha scaricato abbastanza energia in atmosfera pari ai consumi biennali della Grande Mela.

"Purtroppo, non c'è un modo pratico per sfruttare questo tipo di energia", dice Mlynczak. "E' troppo diffusa come distribuzione e fuori della portata in alto sopra la superficie terrestre. Inoltre, la maggior parte è stata respinta nello spazio dall'azione di CO2 e NO. "

Durante l'impulso di riscaldamento, la termosfera si gonfia come un marshmallow riscaldato su un fuoco da campo, aumentando temporaneamente la resistenza dei satelliti in orbita. Questo è allo stesso tempo un bene e un male. Da un lato, la resistenza in più aiuta ad allontanare la spazzatura spaziale fuori dell'orbita terrestre. D'altra parte, diminuisce la durata orbitale dei satelliti avvicinandoli anticipatamente al giorno di "rientro".

La tempesta è finita, ma Russell e Mlynczak si aspettano molto altro a breve termine.

"Stiamo uscendo solo ora da un profondo minimo solare," dice Russell. "Il ciclo solare sta acquistando forza progressivamente e si attende il massimo nel 2013."

Più aumentano le macchie solari e più si registreranno CME lanciati verso la Terra. Tali condizioni offrono maggiori opportunità a SABER per studiare l'effetto di riscaldamento generato dalle tempeste solari.

"Questa è una nuova frontiera nello studio dell'interazione Sole-Terra", dice Mlynczak, e i dati che stiamo raccogliendo sono senza precedenti."

Author:Dr. Tony Phillips| Production editor: Dr. Tony Phillips | Credit: Science@NASA

mercoledì 7 marzo 2012

Nuova tempesta geomagnetica e forte X-Flare

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TEMPESTA GEOMAGNETICA: tempeste geomagnetiche polari sono in corso dopo l'arrivo di una espulsione di massa coronale (CME) avvenuto il 7 marzo alle 04:00 UT. Ad alta latitudine gli osservatori sono allertati per le aurore.

Poco dopo l'impatto CME, una raffica di Northern Lights sono apparse sul confine USA-Canada. Shawn Malone ha fotografato dalle rive del Lago Superiore:


"Sono stato fortunato a riprendere questa esplosione di attività di aurora brillante che è rimasta molto attiva per quasi un'ora", afferma l'autore che ha anche fatto un video. "L'aurora non ha avuto problemi a splendere nel cielo nonostante il chiaro di Luna".

MAJOR SOLAR FLARE: il grande gruppo di macchie solari AR1429 ha scatenato un altro consistente FLARE. Questo è è stato ancora più forte ovvero una eruzione di classe X5 avvenuta il 7 marzo alle 00:28 UT. Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il flash nell'estremo UV:


L'eruzione ha lanciato un luminoso CME nello spazio, come si vede qui nel filmato ripreso dal Solar and Heliospheric Observatory. Anche se la CME non è diretta esattamente verso la Terra, sembra abbia una direzione sufficiente per dare un colpo di striscio al campo magnetico del nostro pianeta verso l'8-9 marzo. Questo dovrebbe aggiungersi ai distrubi già in corso alle alte latitudini.

Il flare ha anche accelerato i protoni energetici diretti verso la Terra, innescando una tempesta solare di classe S3 con radiazioni in aumento. Tale tempesta è soprattutto un fastidio per i satelliti, in quanto può causare riavvii occasionali dei computer di bordo e l'aggiunta di rumore nei sistemi di imaging che riprendono il pianeta o comunque che stanno eseguendo immagini.

lunedì 5 marzo 2012

Forte attività solare con brillamenti

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FORTE ATTIVITA' SOLARE: L'attività solare è nuovamente aumentata. AR1429, il gruppo delle macchie solari che è emerso il 2 marzo, si sta facendo notare con esplosioni di un certo rilievo. La più forte finora, una eruzione X1-class , si è verificata questa mattina, 5 marzo alle 04:13 UT. Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il flash nell'estremo ultravioletto:


L'esplosione ha anche generato una espulsione di massa coronale molto intensa (CME) lanciata ora nello spazio: filmato SOHO.


La nube in espansione sarà probabilmente in grado di eseguire un colpo di striscio al campo magnetico della Terra il 6 o il 7 marzo. Si potrà essere più precisi solo nelle prossime ore ricevendo nuovi dati e aggiornamenti su questa possibilità in quanto i dati necessari alla previsione sono ancora frammentari.

Come sempre, alle alte latitudini gli osservatori del cielo sono già allertati per le aurore possibili nelle notti a venire.

Quando il CME generato con l' X-flare arriverà, una tempesta geomagnetica potrebbe essere già in corso. Infatti un precedente CME è già in rotta verso il nostro pianeta. Secondo gli analisti presso il Goddard Space Weather Lab, la nube, che era stata prodotta da una eruzione di classe M2 delle macchie solari AR1429 il 4 marzo, potrebbe riuscire a eseguire un colpo di striscio al campo magnetico terrestre il 6 marzo alle 04:30 UT (+ / - 7 ore).
Vedasi traccia animata previsioni del CME.

giovedì 1 marzo 2012

SOLE : quiete apparente

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ESPLOSIONI sul lato nascosto: Il lato "terrestre" del Sole, ciò quello che guarda il nostro pianeta, è al momento tranquillo ma dall'altra parte la situazione è ben diversa.
Ieri, 29 febbraio, una macchia solare posizionata sul bordo del disco solare scoppiata più volte, lanciando ben tre CME dal lembo occidentale del Sole. L'Osservatorio Solar and Heliospheric ha registrato le esplosioni in espansione:


Le probabilità che si verifichino altre eruzioni sul lato nascosto del Sole anche oggi sembrano elevate mentre per il lato che ci riguarda direttamente sono esattamente l'opposto.
Le previsioni del NOAA dicono che le probabilità di eruzioni solari-M e di classe-X non sono più del 1%.

sabato 11 febbraio 2012

video ISS Earth view e update attività solare

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La vista dall'alto: Venerdì, 10 Febbraio, la NASA ha rilasciato una nuova serie di video ripresi dalla Stazione Spaziale Internazionale che sono stati descritti dai funzionari NASA "le immagini notturne più spettacolari, mai riprese dallo spazio, degli Stati Uniti". Il filmato che segue rende difficile dichiararsi in disaccordo:


Come la NASA descrive il filmato: "La sequenza di scatti è stata ripresa il 30 gennaio 2012 alle 6:13:36-06:23:09 GMT, durante un passaggio dal nord del Messico fino a nord-ovest di New Brunswick Il video comincia a cercare a nord-est del Texas, dove. città come San Antonio, Houston e Dallas dove può essere visto anche Fort Worth.
Oklahoma City, Kansas City e St. Louis sono facilmente distinguibili quando la ISS continua il passaggio a nord-est, sulle Grandi Pianure.
Il video si conclude con Chicago che illumina il bordo meridionale del lago Michigan, e con aurore che brillano in lontananza sul Canada."

L'aurora che appare nel video, è relativa ad una notte relativamente tranquilla, geomagneticamente parlando, quando una CME ha completamente superato la Terra. A quanto pare, anche le notti che sono "tranquille" risultano molto affascinanti a bordo della ISS. Non c' dubbio alcuno.


ERUZIONE NORD-ORIENTALE: L'attività solare si sta riprendendo. Durante le ultime ore della giornata del 9 febbraio, un filamento magnetico scuro in avvolgimento sulla parte nord-orientale del Sole si è alzato ed esploso. Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato l'azione:


L'eruzione lancia una espulsione di massa coronale luminosa (CME) di distanza dal Sole come mostra il filmato dalla sonda SOHO.


La nube in espansione non si sta dirigendo verso la Terra, ma potrebbe entrare in contatto con Venere, che sembra essere sulla "linea di fuoco".

La comparsa di una nuova macchia solare alla radice del filamento dell'eruzione, più la crescita rapida delle attuali macchie solari del gruppo AR1416, potrebbe prefigurare una maggiore attività nei prossimi giorni.

domenica 29 gennaio 2012

Tempesta di radiazioni ancora in corso

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Tempesta di radiazioni: Accelerati dal X-Flare di Venerdì, i protoni carichi di energia proveniente dal Sole continuano brulicare intorno alla Terra anche il 29 gennaio. La tempesta di radiazioni è comunque classificata S2 sulla scala del NOAA, il che significa che non è una tempesta "grave".
Tuttavia, può ancora influenzare veicoli spaziali e satelliti a livello di fastidio.

Clicca sull'immagine per animazione:

E' una immagine che proviene dal coronografo dal Solar and Heliospheric Observatory (SOHO). Le macchie e le striature sono i molti protoni carichi di energia che colpiscono la fotocamera digitale che si trova a bordo della SOHO.

Tempeste di radiazioni più forti (classe S4 a S5) possono riempire le immagini come queste con "neve", rendendole anche inutilizzabili per le normali operazioni.

La tempesta in corso, probabilmente diminuirà solo oggi verso il tardi e quindi bisognerà attendere per verificare il ripristino di una chiara visione delle immagini del Sole realizzate dalla sonda SOHO.

martedì 24 gennaio 2012

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TEMPESTA DI RADIAZIONI IN CORSO: Il flusso di protoni solari diretto verso la Terra è notevolmente aumentato da questa mattina a causa di un ulteriore brillamento solare di classe M9.
Sulla scala NOAA delle tempeste di radiazioni, questa raggiunge il livello S3.
Questo significa che potrebbe, ad esempio, causare isolati riavvii dei computer di bordo di satelliti in orbita attorno alla Terra satelliti e interferire con le comunicazioni radio polari.
Un esempio di effetti sui satelliti: la "neve" in questo filmato del coronografo SOHO è causata da protoni che colpiscono la telecamera a bordo dell'osservatorio.


AGGIORNAMENTO SU X FLARE E CME :
ieri mattina, 23 gennaio intorno alle 03:59 UT, la grande macchia solare 1402 è esplosa producendo un brillamento di lunga durata classificato di classe M9. L'esplosione M9 si colloca sulla soglia degli X-flare, ovvero il tipo più potente. Il NASA Solar Dynamics Observatory ha catturato un flare nell'estremo ultravioletto :


Il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) e la sonda NASA STEREO-B hanno rilevato una nuova espulsione di massa coronale (CME) in rapida emersione dal punto dell'esplosione: filmato.
Gli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard affermano che il CME raggiungerà la Terra il 24 gennaio alle 14:18 UT (+ / - 7 ore). La loro previsione animata dimostra che anche Marte è sulla linea di fuoco e che il CME colpirà il pianeta rosso nelle ultime ore del 25 gennaio.

Questo CME è relativamente veloce e corposo viaggiando a circa 2200 km/s. I satelliti in posizione geosincrona, in orbite polari e altri che transitano in orbite che attraversano le regioni dell'anello di correnti aurolali della Terra potrebbero risentire dell'arrivo della nube. Inoltre, forti tempeste geomagnetiche sono possibili, e gli osservatori presenti ad alta latitudine sono allertati per aurore.

IMPATTO DEL 22 ECM: Per chi non è aggiornato, ricordiamo che una espulsione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico terrestre il 22 gennaio alle 06:17 UT. Secondo gli analisti del "Goddard", il CME ha compresso fortemente il campo magnetico della Terra ed esposto brevemente i satelliti in orbita geostazionaria al plasma del vento solare. Per le prossime 24 ore, il campo magnetico terrestre riverbererà l'impatto, agitando luminose aurore intorno al Circolo Polare Artico. Bjørn Jørgensen ha osservato dal vivo lo spettacolo mostrato nell'immagine qui a fianco, da Tromsø, Norvegia.
"E 'stato incredibile", dice. "E 'stata un'esperienza meravigliosa vedere queste splendide aurore."

Le previsioni NOAA stimano dal 10% al 25% le possibilità di continuare ad osservare tempeste geomagnetiche. Le probabilità aumenteranno di nuovo verso il 24-25 gennaio non appena la nuova CME (M9) si avvicinerà alla Terra.

lunedì 23 gennaio 2012

Sole - Terra : impatto CME del 22 gennaio 2012

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IMPATTO CME: E' arrivata con un lieve ritardo rispetto alle previsioni.
Una espulsione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico terrestre alle UT 0617 del 22 gennaio.
Secondo gli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard, l'impatto ha fortemente compresso il campo magnetico della Terra ed ha esposto i satelliti in orbita geostazionaria al plasma del vento solare solo brevemente.
In Norvegia è stato registrato un forte spostamento delle linee di forza magnetica indotta da correnti al suolo ed ha scatenato spettacolari aurore nei cieli del Nord America.

Questa è una documentazione in immagini di quanto apparso su Chatanika, in Alaska:



"Abbiamo potuto apprezzare alcuni dei più incredibili spettacoli verificatisi negli ultimi anni. Il CME ha fatto notare la sua presenza!" dice il fotografo Ronn Murray.

L'impatto ha anche disturbato la ionosfera terrestre. Ad Atlanta, in Georgia, l'ingegnere radio Pieter Ibelings ha monitorato attraverso i CODAR (radar costieri) da 4,5 MHz come il segnale ha interferito negli strati di ionizzazione lungo la costa orientale degli Stati Uniti. "Il momento dell'impatto è chiaramente visibile sul grafico radar CODAR" :


"I trasmettitori CODAR si trovano tutti lungo la costa e sono utilizzati per mappare le correnti oceaniche ad una distanza di circa 200 miglia ", ha spiegato l'ing. Ibelings.
"Questi segnali si sono propagati attraverso la ionosfera in modo tale da poter essere rilevati in tutto il mondo. I segnali sono decisamente perfetti per far rilevare effetti ionosferici poichè si evidenziano come trilli lineari. Ho catturato questi segnali con un ricevitore agganciato a GPS sia in frequenza che nel tempo. Ho poi decodificato la forma d'onda in modo da poter estrarre il momento d'arrivo delle informazioni alla mia postazione."
"Gli echi CODAR visualizzano lo spostamento verticale dei livelli di ionizzazione e questi cambiamenti hanno sicuramente influenzato la propagazione dei segnali radio HF nei momenti dell'impatto".

Ulteriori approfondimenti potete trovarli seguendo questo link : Codar 22-01-2012

lunedì 14 novembre 2011

Attività solare intensa : protuberanze ed esplosioni

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CME INVESTE MERCURIO: Una significativo espulsione di massa coronale (CME), è partita dall' emisfero orientale del Sole intorno al 12 Novembre.
Gli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale del Goddard S.C. affermano che la nube raggiungerà Mercurio il 13 novembre alle 1800 UT (+ / - 7 ore), e proseguirà verso Venere il giorno dopo.
I pianeti più interni del sistema solare stanno per vivere una particolare esperienza di meteorologia spaziale. [CME: vedi filmato, traccia previsione]

NOTEVOLE ATTIVITA' SOLARE: Non si sono verificati forti brillamenti solari negli ultimi giorni, tuttavia, sono in corso alcune attività impressionante sul Sole.
Per prima cosa, un muro enorme di plasma ha dominato l'orizzonte sud-est del Sole. Stephen Ramsden di Atlanta, in Georgia (U.S.A.), ha scattato questa foto il giorno 11 Novembre:


"I forum degli osservatori del Sole in tutto il mondo sono pieni di astrofili che stanno affermando che questa è la più grande protuberanza solare che molti di loro abbiano mai visto", dice l'autore.

Sorprendentemente, però, questa non è la cosa più grande osservata in questi giorni.
Un filamento magnetico sta serpeggiando quasi interamente da una parte all'altra del Sole: vedasi immagine SDO.

Da un capo all'altro, si estende per oltre un milione di km ovvero circa tre volte la distanza tra la Terra e la Luna.

Se il filamento diventerà instabile, come filamenti solari sono inclini a fare, potrebbe "crollare" e colpire la superficie stellare sottostante, provocando una "Hyder Flare".
Nessuno può dire se l'eruzione di una tale imponente struttura potrebbe dirigersi verso la Terra.

«Non posso fare a meno di chiedermi cosa potrebbe avvenire prossimamente, in quanto siamo ancora a più di un anno di distanza dal massimo di attività solare previsto", aggiunge Ramsden. "Non c'è mai stato un momento migliore di adesso per possedere un telescopio solare!".

Seguiremo quindi con molta attenzione l'evolversi della situazione che si annuncia particolarmente degna di essere tenuta in considerazione.

mercoledì 26 ottobre 2011

Nuove esplosioni solari

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L'ESPLOSIONE: il CME che ha colpito il campo magnetico terrestre il 24 ottobre ha lasciato il Sole quasi due giorni prima. E 'stato spinto verso di noi da un filamento magnetico instabile, esploso intorno alle UT 01:00 del 22 ottobre. Questo filmato del Solar and Heliospheric Observatory mostra la nube di materia partita dal Sole espandersi verso la Terra nelle prime ore dopo l'esplosione:


Viaggiando più veloce di due milioni di miglia orarie, la nube ha impiegato circa 41 ore per attraversare la distanza che divide il sistema Sole-Terra.

Il CME è stato così interagente con il campo magnetico terrestre perché è riuscito ad annullare parzialmente lo "scudo" della Terra che punta a nord del campo magnetico all'equatore, permettendo al plasma del vento solare di penetrare profondamente nella magnetosfera terrestre. La dimostrazione inequivocabile la troviamo in questa foto realizzata in Alabama.

giovedì 29 settembre 2011

Una notte (boreale) da ricordare

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Assestamento MAGNETICO: una piccola tempesta geomagnetica, in data 28 settembre, ha provocato Mercoledì mattina fantastiche aurore boreali in Canada e in alcuni stati del nord degli Stati Uniti. Si tratta, in sostanza, scosse di assestamento dell'importante tempesta del 26 settembre. Anche per la serata sono possibili repliche.

UNA NOTTE DA RICORDARE: una espulsione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico della Terra intorno a mezzogiorno (Tempo Universale)del 26 settembre. L'impatto ha posto le basi per una notte memorabile. Non appena è calato il buio sulla Scandinavia, aurore hanno riempito il cielo con una tale intensità da essere visibili attraverso le nuvole di pioggia.
Fredrik Broms ha fotografato la scena da Kvaløya, Norvegia:


"Queste sono alcune delle aurore più incredibili che abbia mai visto", dice Broms, osservatore di lunga data delle luci dell'Artico. "I colori erano assolutamente splendidi, con dei viola e intensi rosso sangue, oltre al verde. E' stata una notte che non dimenticherò mai!"
Gli osservatori del nord europa sono allertati per altre aurore poichè il campo magnetico della Terra continua a riverberare l'impatto del CME.

ULTIME NEWS per il rientro del satellite UARS

UARS RE-ENTRY ZONA:
la NASA ha rilasciato una nuova dichiarazione in merito al rientro del satellite UARS del 24 settembre: "La Joint Space Center Operations presso la base aeronautica di Vandenberg in California, ha determinato che il satellite è entrato nell'atmosfera sopra l'Oceano Pacifico 14,1 gradi di latitudine sud e 189,8 gradi di longitudine est. Questa posizione si trova su una vasta, area dell'oceano, lontano da ogni centro abitato della Terra. Il campo di detriti si estende tra 300 e 800 miglia, in generale a nord-est del punto di rientro.
La NASA non è a conoscenza di avvistamenti di possibili detriti provenienti da questa area geografica. "[continua]