"L'ondata del flare X ha strapazzato accuratamente la ionosfera in modo tale che ha praticamente eliminato i segnali radio decametrici su questo lato del pianeta", dice Ashcraft. "La ionosfera ha iniziato a ristabilirsi solo dopo circa quindici minuti, momento in cui le stazioni hanno cominciato a riapparire. Ciò che era visibile durante il blackout era solo l'elettricità del mio osservatorio e non segnali esterni."
Una espulsione di massa coronale (CME) è stata proiettata nello spazio dall'esplosione.
Tuttavia, non sappiamo ancora se verrà colpita la Terra. Un colpo di striscio potrebbe essere possibile il 13 marzo o il 14. Si attende conferma con l'arrivo dei dati del coronografo di SOHO.
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