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domenica 27 febbraio 2022

Il cielo del mese: marzo 2022

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Diamo uno sguardo ai principali eventi astronomici del mese di marzo 2022!

 Il Sole

il Sole, fotografato da Michele Brusai

01 marzo: sorge alle 06:50
transita alle 12:26
tramonta alle 18:02
durata del giorno 11 ore e 12 minuti
distanza dalla Terra alle 12:00: 0.990952288 U.A.

15 marzo: sorge alle 06:26
transita alle 12:23
tramonta alle 18:20
durata del giorno 11 ore e 54 minuti
distanza dalla Terra alle 12:00: 0.9945344235 U.A.
 
31 marzo: sorge alle 06:57
transita alle 13:18
tramonta alle 19:39
durata del giorno 12 ore e 43 minuti
distanza dalla Terra alle 12:00: 0.999090970 U.A
 
La Luna
La Luna, fotografata da Simone Zampilli
 
-2 marzo - Luna nuova
 
-10 marzo - Luna al primo quarto
 
-10 marzo, h 23:55 - Luna in apogeo (404.267,9 km)
 
-17 marzo - Luna piena
 
-24 marzo, h 2:29 - Luna all'ultimo quarto
 
-24 marzo, h 00:19 - Luna in perigeo (369.760 km)
 
I pianeti

Mercurio - Il pianeta Mercurio sarà inosservabile durante il mese di marzo, essendo troppo vicino al Sole;
 
Venere - Venere, stabilmente nelle vesti di Lucifero, sarà osservabile nel cielo che precede l'alba, verso Sud-Est. Il 20 marzo sarà nel punto di massima elongazione Est;
 
Terra - Questo mese citiamo anche la Terra poiché il 20 marzo, alle 16:33 (ora italiana), vi sarà l'equinozio di Primavera. Inoltre alle 2:00 di domenica 27 marzo entrerà in vigore l'ora legale, il che implica che dovremo spostare le lancette dell'orologio in avanti di un'ora (ATTENZIONE: gli orari indicati su questa pagina dal 27 al 31 marzo TENGONO CONTO dell'avvenuto spostamento, cioè fanno riferimento all'orario effettivamente in vigore);
 
Marte - Il Pianeta Rosso sarà visibile nel cielo che precede l'alba, verso Sud-Est;
 
Giove - Giove sarà inosservabile per tutto il mese, essendo troppo vicino al Sole. Il 5 marzo sarà in congiunzione;
 
Saturno - Il Signore degli Anelli sarà visibile intorno alla metà del mese a Sud-Est, appena prima dell'alba, anticipando progressivamente il suo sorgere;
 
Urano - Urano sarà, con molta fatica, osservabile al telescopio solo nella primissima parte della notte;
 
Nettuno - Il pianeta Nettuno non sarà osservabile in quanto sarà troppo vicino al Sole. Il 13 marzo Nettuno sarà in congiunzione).
 

Congiunzioni

Congiunzione tra Giove (a sinistra) e Venere (a destra) del Giugno 2015. Foto di Alfredo Lolli e Matteo Reggidori.
 
-6 marzo, h 6:30 - Congiunzione Venere-Marte; 

-Dal 25 marzo all'8 aprile, h 6 - Congiunzione Saturno-Venere-Marte. Nell'immagine, è riportata la configurazione visibile il 31 marzo alle 6;
 
-28 marzo, h 7 - Congiunzione Venere-Saturno-Marte-Luna.


   Sciami meteorici con picco d'intensità nel mese di marzo 
Ecco gli sciami meteorici attivi nel mese di marzo, divisi tra quelli che durante il mese mostrano il loro picco e quelli che pur non avendo in questo mese il picco presentano comunque una qualche attività.
Per maggiori informazioni, potete consultare la apposita rubrica UAI curata della Sezione Meteore, a questo link: http://meteore.uai.it/sciami/2022/mar2022.htm
 
 
1)Pi Virginidi/Virginidi di febbraio-marzo, sciame attivo dal 14 febbraio al 13 marzo, con picco il 6 marzo;
2)Eta Virginidi, sciame attivo dal 9 al 27 marzo, con picco il 19 marzo;
3)Virginidi Sud/Theta Virginidi, sciame attivo dal 10 marzo al 10 aprile, con picco il 20 marzo;
4)Beta Leonidi, sciame attivo dal 1 marzo al 25 aprile, con picco il 21 marzo.

Altri sciami meteorici che hanno già raggiunto/devono ancora raggiungere la massima intensità sono:
 
1)Delta Leonidi: attive dall'1 febbraio al 5 marzo, con picco il 24 febbraio;
2)Sigma Leonidi: attive dal 9 febbraio al 13 marzo, con picco il 25 febbraio;
3)Tau Draconidi: attive dal 13 marzo al 17 aprile, con picco il 2 aprile;
4)Alfa Virginidi: atttive dal 22 marzo al 30 aprile, con picco l'11 aprile;
5)Ursae Majoridi di aprile: attive dal 18 marzo al 9 maggio, con picco il 19 aprile.
 
Carte del cielo del mese di marzo 
Il cielo del 01 marzo, alle ore 23
 
  
Il cielo del 15 marzo, alle ore 23

martedì 21 aprile 2020

TEMPESTA GEOMAGNETICA A SORPRESA

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TEMPESTA GEOMAGNETICA A SORPRESA: La prima tempesta geomagnetica del 2020 (categoria G1) ha sorpreso oggi gli space-meteorologi quando un importante CME ha scatenato luminose aurore sul Canada e su alcuni stati degli Stati Uniti del nord.

Al momento della stesura di questa news, il campo magnetico terrestre sta ancora riverberando per l'impatto, aumentando la possibilità di nuove aurore alle alte latitudini stasera (21/04).

(fonte : https://spaceweather.com )

lunedì 16 novembre 2015

L'astronomia e PARIGI

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La Romagna è piccola 
e il mondo par grande, 
la Terra è un puntino 
nell'universo che si espande.

Venerdì 6 Novembre, abbiamo incontrato un uomo "speciale" che è tra i pochi che hanno potuto vivere lo spazio e ammirare il nostro pianeta dalla stazione spaziale, l'astronauta Maurizio Cheli. Nella straordinarietà della sua esperienza risalta l'umiltà e la schiettezza della persona unità alla praticità del suo pensiero che, inevitabilmente, lo ha ricondotto al termine della sua missione, ad un'unica conclusione : viviamo in un pianeta unico ed eccezionale sul quale resistono in un fragile equilibrio condizioni straordinarie e non replicabili se non in luoghi irraggiungibili sperduti nello spazio ed a noi ancora sconosciuti. Ascoltare queste parole che corrispondono alle stesse identiche che durante le nostre serate pubbliche pronunciamo instancabilmente da anni ha provocato un brivido improvviso in molti di noi, riconfermandoci che non si tratta di semplice divulgazione ma di un'attività particolarmente significativa, specialmente se svolta con sincera passione. Molti ascoltano e annuiscono ma poi si smarriscono chiedendosi cosa mai si possa fare personalmente per i problemi che affliggono il pianeta e che sono così importanti ma troppo grandi per le singole persone "normali".

Cheli ci ha offerto un aneddoto interessante sul quale invitiamo tutti a riflettere, specialmente utile per tutti coloro che hanno l'abitudine di pronunciare frasi del tipo: "Ah, ma tanto non cambia mai nulla... cosa vuoi che conti quello che faccio io?" oppure "Tanto nessuno farà mai qualcosa". Ebbene, il piccolo Colibrì, avvedutosi dell'incendio scoppiato nella foresta, corre veloce al fiume, preleva una goccia di acqua e la porta sull'incendio. Gli altri uccelli, sbalorditi, l'osservano e gli chiedono cosa pensa di fare con quella misera goccia. Il Colibrì imperterrito prosegue la sua opera rispondendo : "Io dò il mio contributo nei limiti delle mie capacità. Se tutti faranno la stessa cosa, poichè siamo in tanti, tanti piccoli contributi sommati tra loro produrrano un grande risultato e anche il fuoco più grande potrà essere spento." 

Quindi se vogliamo veramente vedere qualcosa che cambia occorre abbandonare il fatalismo e la rassegnazione e mettersi in gioco, contribuire nei limiti delle proprie capacità, ma contribuire ogni giorno e non aspettare che "altri" provvedano.

Vedere la Terra e ciò che c'è nello spazio e prendere coscienza di ciò unitamente al conoscere ciò che accade sulla superficie del pianeta, rende ancora più drammatico arrivare alla conclusione che se non saremo in grado di proteggerlo da noi stessi metteremo a repentaglio l'esistenza del genere umano. 

Tutte le divisioni e le "frivolezze" umane si rivelano inconsistenti di fronte a tali considerazioni... eppure accade ciò che accade e la pura follia di "pochi" rende il mondo attuale come una polveriera pronta ad esplodere. Bisognerebbe che la miccia provocasse una esplosione inversa, ovvero generasse l'unione e la collaborazione dei popoli eclissando la follia e rilanciando una sincera unitarietà di intenti... ma questa idea, per nulla originale, appare ancora come fantascienza.

[RB]

NEWSLETTER UAI - 16 NOVEMBRE 2015
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I tragici e sconvolgenti eventi di venerdì notte scorsa, ci fanno tutti stringere idealmente attorno ai familiari ed amici delle vittime di questo ennesimo vigliacco attacco terroristico e di nuovo in uno dei cuori pulsanti della civiltà umana, la “ville lumière”…

Come Europei, come cittadini e come uomini non possiamo che provare sentimenti di smarrimento e profonda tristezza nel dover constatare che purtroppo esistono altri “uomini” in grado di concepire e portare, ahimè, a termine, azioni di questo tipo.

Ed ancor più come astrofili ed appassionati della scoperta dell’universo che ci circonda e del pianeta che ci ospita, ci chiediamo: perché tutto ciò ?

Non siamo tutti "sotto lo stesso cielo?"


Un cielo – e ovviamente una Terra (forse molte Terre…) con la moltitudine di esseri viventi che la popolano - bellissimo, affascinante ed emozionante, sia che lo guardiamo con gli occhi dello scienziato e dell’appassionato, sia che lo guardiamo con gli occhi del più ignaro e semplice uomo, e persino se lo guardiamo con gli occhi di un terrorista, accecato da una fanatica rabbia verso la vita e, in fondo, anche verso sé stesso.Forse, è anche un po’ questo il senso del nostro impegno come associazione: dare un piccolo contributo affinchè siano sempre di più a farsi queste domande e trovare le giuste risposte, al di là ed oltre ogni “credo”, ogni fanatismo, ogni odio.

Continuando ad augurarci “cieli sereni”…

UAI - Unione Astrofili Italiani

venerdì 24 luglio 2015

Scoperto pianeta simile alla Terra!

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Riproduzione artistica di Kepler-452b
Quella di cui sto scrivendo è una di quelle scoperte che tutti noi attendevamo da tanto tempo. Per certi versi si trattava di una cosa abbastanza scontata, viste le dimensioni della nostra Galassia, ma ancora non si erano trovati casi così tanto eclatanti come quello in questione in grado di stuzzicare certe recondite fantasie in merito alla presenza della vita dell'universo.

La NASA ha annunciato ufficialmente la scoperta di un pianeta extrasolare che presenta alcune evidenti caratteristiche di similitudine con la Terra!

Il pianeta, soprannominato amichevolmente "Terra 2.0", prende il nome di Kepler-452b, orbita intorno ad una stella distante circa 1402 anni luce da noi collocata nella costellazione del Cigno; tale stella è un po' più grande del nostro Sole ma sempre di tipo G2, con la stessa temperatura, ma è il 20% più luminosa e ha un diametro maggiore del 10%; Kepler-452b si trova poi ad una distanza tale da "abitare" quella zona perfetta per il mantenimento sulla superficie planetaria di acqua allo stato liquido, con un orbita intorno alla sua stella del 5% più estesa rispetto a quella della Terra intorno al Sole, in un tempo del 5% maggiore (circa 385 giorni terrestri per compiere una rivoluzione, contro i nostri circa 365).
Descrizione del sistema di Kepler-452 paragonato al Sistema Solare e
 al sistema di un altro esopianeta, Kepler-186f: le zone circolari verdi
 rappresentano le zone "abitabili", in cui il pianeta può supportare la presenza
di acqua allo stato liquido e dunque dove potrebbero esistere forme di vita.
Per quanto concerne le sue dimensioni, il suo diametro misura circa 1,6 volte quello della Terra (si tratta pertanto di una cosiddetta "superterra"), e sebbene non siano ancora disponibili dati sulla composizione del pianeta, i precedenti studi dimostrano come un pianeta di tali dimensioni dovrebbe essere roccioso.
Questo pianeta si mostra molto interessante anche per un altro motivo: è infatti parte di un sistema più vecchio di un miliardo e mezzo di anni rispetto a noi, una sorta di "vecchio cugino" che per un periodo di tempo molto più lungo rispetto a noi ha mantenuto le condizioni ideali per lo sviluppo della vita e che pertanto potremmo studiare per conoscere meglio il futuro -ipotetico- del nostro pianeta. 
La stella intorno cui orbita questo esopianeta sta diventando sempre più calda e grande, segno che il pianeta corre incontro a un destino infelice, che lo porterà nel tempo a una sicura desertificazione e a una distruzione delle eventuali forme di vita eventualmente presenti sulla superficie.

In ogni caso, la scoperta è un'ottima notizia che dimostra come la nostra condizione nell'Universo non è affatto "unica", ed è l'ultimo di una lunghissima serie di 4696 "candidati pianeti" scoperti fino ad oggi, molti dei quali dal telescopio spaziale Kepler, dallo specchio principale di 1,40 metri, dal 2009 alla ricerca di pianeti extrasolari e che negli ultimi due anni ne ha scovati altri 521, compreso il nostro Kepler-452b: tuttavia la sua esistenza come pianeta e le sue caratteristiche sono finalmente state dimostrate, rendendolo il primo pianeta confermato ad avere caratteristiche quasi analoghe a quelle del nostro pianeta, a quasi venti anni dalla scoperta del primo pianeta extrasolare (il 05/10/1995).

Il SETI, programma dedicato alla ricerca di vita intelligente extraterrestre, ha già annunciato di avere invano cercato dei segnali provenienti da Kepler-452b: d'altronde è giusto non lanciarsi in sensazionalismi troppo grandi ed entusiasti, dato che ancora non conosciamo né la massa del pianeta né la presenza di un'eventuale atmosfera compatibile con la formazione della vita. 

Ma questo saranno altri strumenti a determinarlo; a noi non resta altro che stare a guardare, sempre ricordando di come la presenza di pianeti con caratteristiche analoghe alla Terra e che in un remoto passato, attualmente o magari in un futuro hanno ospitano, ospitano o ospiteranno la vita sia ormai certa, come ci ricorda l'arcinota "equazione di Drake", per cui a non essere né ottimisti né pessimisti, nella nostra Galassia al momento esisterebbero una cinquantina di civiltà intelligenti, che diventano 500 miliardi in un'ottica universale, anche se si tratta pur sempre di una teoria indimostrabile: ciò che oggi è invece certo, è che stiamo compiendo passi da gigante nella ricerca di pianeti extrasolari simili a noi, e quindi in un certo senso nell'esplorazione spaziale.

Rappresentazione artistica di un raffronto del sistema Terra-Sole con Kepler-452b e la sua stella.

Per maggiori informazioni sulla missione Keplero, dal sito della NASA:
http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/main/index.html

Per un approfondimento sull'equazione di Drake: 


mercoledì 22 aprile 2015

Il Sole fa gli sberleffi : attività in spolvero?

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http://sdowww.lmsal.com/sdomedia/h264/2015/04/18/SSW_cutout_20150418T1358-20150418T1454_AIA_131-193-171_N07W15.mov
Lingua solare. Attività in gran spolvero sul nostro Sole. Sabato scorso, 18 aprile un filamento magnetico agganciato al gruppo di macchie solari denominato AR2321 è esploso, producendo un brillamento solare di classe C5. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha osservato il filamento dividersi dall'atmosfera del Sole ed espellersi fuori dal punto dell'esplosione come si può vedere nel filmato.

Parte del filamento sfuggito avrebbe costituito il nucleo di un debole CME, che ora si sta dirigendo quasi direttamente verso la Terra. La nube dovrebbe raggiungere il nostro pianeta durante le ultime ore del 21 aprile e l'inizio del 22. In combinazione con un flusso di vento solare già in viaggio, l'impatto potrebbe innescare tempeste geomagnetiche intorno ai poli il 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra.


Un altro CME (più piccolo) è stato lanciato da un flare minore sempre di classe C, per cui è naturale aspettarsi tempeste solo lievi quando questo CME arriverà. Da notare, tuttavia, che la forte tempesta magnetica del 17 marzo 2015 è stata innescata da un riflesso di flare di classe C combinato con una CME (espulsione di massa coronale) solo un po' più intensa di questa. Il "Giorno della tempesta di San Patrizio" ci ricorda che l'eventuale impatto di un CME può produrre un notevole disturbo. 


In effetti, i meteorologi NOAA stimano una probabilità del 65% di tempeste magnetiche polari quando il CME arriverà. Aurore per la Giornata della Terra visibili per chiunque ?


AGGIORNAMENTO LAST MINUTE  22-04-2015 : 

Il gruppo di macchie AR2322 vicino al bordo occidentale del Sole ha scatenato quattro eruzioni solari di classe M solo nelle ultime 14 ore, mentre un filamento magnetico è salito dal bordo orientale del sole, creando un magnifico pennacchio come si può vedere nell'immagine a lato ripresa da un gruppo di studenti di una scuola di Columbus, Georgia.

lunedì 8 dicembre 2014

Astronauti, iss, comete, sonde... piatto ricco mi ci ficco!

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Cari lettori di Antares Notizie... Eh sí! Dobbiamo ammetterlo. C'è una tale abbondanza di notizie che ci troviamo nel l'imbarazzo della scelta e fatichiamo a pubblicarle tutte!!! Il mese di novembre ha prodotto eventi a ripetizione e questo vogliamo interpretarlo come un buon auspicio per il futuro e, magari, come il primo sintomo di un cambiamento del pesante trend di crisi economica internazionale che stá imperversando da fin troppo tempo.

L' ESA (european space agency) sta mostrando una capacità di protagonismo abbastanza "nuova" da lasciar intravedere dei cambiamenti. Se nel passato si gestivano "solo" ambizioni di partnership con la NASA oggi sembra aumentare di importanza il ruolo. La semina lunga e faticosa svolta nei dieci anni della missione Rosetta ha mostrato in queste settimane una fioritura di successi che oseremmo definire senza precedenti.

Nonostante le ristrettezze economiche (non indifferenti) la collaborazione scientifica e industriale internazionale é riuscita a produrre e lanciare (in tutti i sensi) una sonda in un rocambolesco inseguimento di una cometa raggiungendola a 500 milioni di km dal pianeta Terra con un ritardo sulla tabella di marcia di circa un minuto (!), dopo aver viaggiato per 10 anni ed essere anche stata "ibernata" in attesa di raggiungere l'obiettivo.
Non paghi di tale risultato si é poi riusciti a sganciare un lander e raggiungere la superficie della cometa, non senza qualche imprevisto ma comunque dimostrando che il team di sviluppo del progetto aveva calcolato anche situazioni estreme in modo lungimirante e questo ha permesso di ovviare a problemi apparentemente impensabili.

Gli scienziati erano cosi entusiasti da sembrare essere tornati goliardici scolaretti ad ogni minimo avanzamento degli step di missione.

A distanza di pochi giorni avviene il lancio della Soyuz che porta sulla ISS la prima donna astronauta italiana (!) e se non bastasse questo per attirare l'attenzione sarebbe stato sufficiente il carisma e il contagioso e accattivante sorriso di AstroSamantha! Sprizza entusiasmo ed energia ad ogni apparizione e trasmette con semplicità estrema la passione e l'emozione con cui sta vivendo questa straordinaria esperienza dopo averla inseguita e desiderata con estrema dedizione.

Le notizie, considerate singolarmente, entrano ed escono dalla nostra testa filtrate e depurate di ciò che spesso ci fa comodo eliminare così come si fa spallucce sui significati da cogliere perchè "non c'è mai tempo"... bisogna sempre correre anche se si è persa di vista la domanda più elementare : dove stiamo correndo?!

- RIFLESSIONI -
Fermate il mondo che sta turbinosamente ruotando intorno a Voi e "sperperate" qualche istante per seguire le nostre riflessioni, senza pregiudizi e in modo "neutrale". Niente politica spicciola, preconcetti e banalizzazioni e nessuna pretesa oltre a quella di essere "stimolanti"... ok?

Speriamo che le sensazioni di "ripresa" siano esatte ma é bene sapere che ciò che vediamo realizzarsi in campo scientifico oggi sono RISULTATI di quanto si è stati capaci di seminare in tanti anni di duro lavoro. Se gli Stati (TUTTI) non comprenderanno che la ricerca scientifica è il motore trainante del progresso e che la tecnologia deve essere usata SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a vantaggio di tutti senza derive militari e orientandosi alla realizzazione di una vera collaborazione internazionale (non solo scientifica), il destino di questo sperduto globo terraqueo non sarà dei migliori ed i tempi necessari per arrivare a risultati negativi potrebbero essere molto più rapidi di quanto si possa immaginare.

L'incremento demografico delle aree critiche del pianeta e lo sfruttamento intensivo delle risorse terrestri senza una accurata, attenta, puntuale e collegiale politica di gestione del pianeta ci porterà in tempi assurdamente rapidi al punto di NON RITORNO.

Sir Blake nella sua teoria sulla ricerca della vita nell'universo aveva sottolineato che una civiltà puó maturare ed estinguersi nell'arco di qualche migliaio di anni. Le variabili sono molteplici ma se quelle che gestisce l'uomo contemporaneo continuano ad essere banalmente ignorate  o bellamente sottostimate (vedasi Kyoto e Company...), i tempi si accorciano drasticamente.

Sono ancora troppi coloro i quali non si rendono conto della spasmodica accelerazione con la quale si stanno verificando situazioni antitetiche che invece di portare ad una maturazione della collettività mondiale, esasperano gli estremismi alla ricerca di valori ancestrali frutto di opaca mentalità e biechi interessi economici. Queste ultime tendono a mostrare risultati nel brevissimo periodo e solo per chi riesce a soverchiare altri.

E' evidente che la comunità internazionale (ma esiste veramente?) non ha ancora raggiunto una vera coscienza e non dispone della adeguata autorevolezza necessaria a raggiungere gli obiettivi comuni mentre i tempi si accorciano a ritmi serrati.

Le uniche collaborazioni internazionali che stanno dimostrando risultati eclatanti sono quelle di carattere scientifico e quelle, tra queste, che raggiungono traguardi tra i piú impensabili sono gestite da team composti da nazionalità che, politicamente, si sono spesso contrapposte nel passato e che si sono avvicinate a seguito di mutamenti di tali condizioni.

Non servono dei filosofi o i guru per capire i significati di queste riflessioni.



Noi per arrivarci continuiamo a vivere la nostra passione per l'astronomia e ciò facendo guardiamo SEMPRE TUTTO consapevoli di trovarci su un granello di polvere disperso nella sterminata spiaggia dell'universo e che, al momento non ha eguali e, se anche fosse, sappiamo di non possedere ancora la capacità di esplorare e spostarci con la necessaria rapidità più lontano della punta del nostro naso...fatte le debite proporzioni.

mercoledì 15 ottobre 2014

Marte- Cometa Siding Spiring : ci siamo

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Domenica 19 Ottobre , la cometa Siding Spiring  , “sfiorerà” letteralmente Marte  , passando a 139.000 km di distanza dal pianeta rosso , circa la metà della distanza terra-luna  .
Incontro impegnativo anche per le sonde in orbita intorno al Pianeta Rosso , che dovranno evitare l’impatto con  la scia di detriti della cometa C/2013 A1
 I calcoli ultimi , dicono  di un rischio più basso di quanto previsto in precedenza, rimane massima  però , l’attenzione da parte dei tecnici della Nasa e dell’agenzia spaziale europea .   Da questo evento rarissimo , si spera di poter raccogliere informazioni importanti , sulla nascita del sistema solare . La cometa Siding Spring , proviene dalla nube di Oort , ai confini del nostro sistema solare  . La nube di Oort , è una regione enorme e “sferica” , che ospita innumerevoli corpi ghiacciati , probabilmente resti della formazione del sistema planetario che
ci ospita .



Dall’osservazione della cometa , si spera di ottenere dati  sulle sostanze chimiche presenti 4,5 miliardi di anni fa , nel bel mezzo della creazione del sistema solare .
Questo incontro ravvicinato , consentirà inoltre , di approfondire gli studi sulla debole atmosfera marziana , grazie alle perturbazioni generate dal passaggio della cometa stessa .
Le sonde Mars Odissey , Maven ( partita il 18 novembre 2013 e in orbita intorno al pianeta rosso dal mese scorso…)  e  Mars Reconnaissance Orbiter , sono “incaricate” di raccogliere le informazioni .
Per domenica alle 20:27 , è previsto l’avvicinamento massimo del nucleo  ad una velocita’ di 56 km al sec.  
Non è previsto nessun danno per i rover che stanno setacciando la superficie marziana , Opportunity e Curiosity , che dovrebbero essere salvaguardati dall’atmosfera marziana .