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venerdì 18 agosto 2017

Il Sole di oggi 18 agosto 2017

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In questi giorni la regione attiva AR2671 si estende attraverso la superficie del Sole con i suoi 160.000 Km di larghezza. Un motivo più che sufficiente per preparare stamattina il mio telescopio solare in h-alpha , un Lunt80 con una lente di 8cm di diametro. Come dispositivo fotografico niente webcam o reflex, ma un semplicissimo smartphone Samsung J7, con la possibilità di fissarlo all'oculare tramite apposito accessorio.




Una volta centrato il Sole e accostato l'occhio all'oculare, ho avuto una bellissima sorpresa: una enorme mano spettrale, formata da plasma modellato dai forti campi magnetici, si estendeva fuori dal disco del Sole,  come a volere accogliere la Luna mentre si sta avvicinando per l'eclissi di lunedì.


Sul suo lembo est, il Sole ha fatto mostra di sé in tutta la sua gloria atomica. Una luminescenza gassosa  grande e allungata per diverse decine di migliaia di Km, detta protuberanza, si è sporta all'infuori della nostra stella come un'esca da pesca, filamento nebuloso che sfida la gravità e lotta per liberarsi dal Sole.
In questa bella e calda giornata di Sole, il mondo in cui viviamo sembra proprio perfetto per noi. Ed è proprio per questo che dobbiamo ringraziare il nostro amico Sole.
Non mancate quindi l'appuntamento per domenica 20 agosto presso l'Osservatorio di Monteromano, dalle 9:30 alle 12:30: il Sole promette davvero bene per i prossimi giorni!


mercoledì 16 agosto 2017

ATTIVITA' SOLARE DI AGOSTO 2017

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L'attuale ciclo solare, il ventiquattresimo da quando vengono studiati, è iniziato nel 2008 ed ha raggiunto il suo massimo nel 2014 con intensi flare solari e con numerose e grandi macchie solari.
Da allora sta marciando sempre più velocemente verso il suo minimo, il che vuol dire che osservato al telescopio ci appare immacolato (spotless), senza macchie.
Quando il Sole si va man mano avvicinando al minimo solare, inizialmente fa qualche periodo senza macchie di qualche giorno, periodi che però diventano sempre più lunghi fino a diventare di mesi.
Un esempio: nel 2016 il Sole ha chiuso con 26 giorni senza macchie, ma nel 2017 siamo già a 58 giorni spotless, e mancano ancora 4 mesi e mezzo alla fine dell'anno.

8 i giorni spotless di gennaio, 16 a marzo, di cui gli ultimi 15 consecutivi, 5 in aprile 9 a maggio 4 a giugno e 16 a luglio di cui 12 consecutivi.
Il prossimo minimo si prevede intorno al 2020, poi seguirà un nuovo ciclo, il 25esimo, con costante aumento dell'attività.
In questi giorni il Sole non è spotless, ma presenta una regione attiva, la AR 2671, con alcune piccole macchie, quindi vale la pena di osservarlo al telescopio con appositi filtri solari, meglio ancora se il telescopio è in h-alpha, in quanto ci mostrerà anche alcune protuberanze e filamenti.


Però la sorpresa più grande di questo mese il Sole ce la regalerà il 21 agosto, quando verrà completamente eclissato dalla Luna.
Questa eclissi è visibile negli Stati Uniti, dove ogni centimetro del suo territorio sperimenterà un'eclissi solare. In molti luoghi l'eclissi sarà parziale, cioè la Luna attraverserà il Sole fuori centro lasciando una porzione a forma di mezzaluna del disco solare esposto.
Ma lungo una linea larga solo 113 Km,  l'oscurità all'interno del percorso della totalità avrà un aspetto alieno. Poiché l'ombra è larga solo 113 Km, è possibile vedere la luce del giorno ai bordi anche mentre si sta nel nucleo scuro dell'ombra. Questa lontana luce sparsa produce un leggero bagliore rossastro ed effetti inusuali. Molti uccelli smettono di cantare, i fiori fioriti di giorno iniziano a chiudersi come per la notte e le api ritornano alle loro alveari. Sarà possibile vedere Venere e diverse stelle luminose, come Sirio, Procione e pure l'intera costellazione d'Orione.
Una idea di questo scenario ce la può dare questa splendida foto di Tunc Tezel apparsa su Apod dell'11 agosto di quest'anno, scatta durante l'eclissi totale dell'11 agosto 1999.








lunedì 18 maggio 2015

Torre di fuoco solare

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TORRE INFERNALE: Il 15-16 maggio un filamento magnetico che gli astronomi hanno monitorato per vari giorni si è innalzato ed è esploso.  

Jett Aguilar di Quezon City, nelle Filippine, ha ripreso un frammento di massa di plasma scagliarsi per oltre 350.000 km di altezza dal Sole come si può ammirare in questa immagine comprensiva della comparazione con le dimensioni del nostro pianeta.

"Ho usato un telescopio solare Lunt per immortalare la l'evento", dice Aguilar. "E 'stato magnifico."

Il Solar Dynamics Observat
ory della NASA (SDO) ha registrato anche l'eruzione


Puoi guardare il filmato.

SDO non ha catturato solo uno degli eventi ma ben due filamenti del magnetismo esplodere. 
http://spaceweather.com/images2015/17may15/20150517030153_512_aia_0304.mp4?PHPSESSID=vh8bei24ce4jhtbajvja5pc6b4

Entrambi hanno scagliato CME (espulsioni di massa coronali) nello spazio tuttavia, nessuna di queste dovrebbe colpire la Terra in quanto hanno traiettorie diverse.

L'attività del Sole continua quindi ad offrire piacevoli occasioni di eventi che, per quanto lontani possano sembrare, interagiscono comunque con il nostro pianeta.


mercoledì 22 aprile 2015

Il Sole fa gli sberleffi : attività in spolvero?

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http://sdowww.lmsal.com/sdomedia/h264/2015/04/18/SSW_cutout_20150418T1358-20150418T1454_AIA_131-193-171_N07W15.mov
Lingua solare. Attività in gran spolvero sul nostro Sole. Sabato scorso, 18 aprile un filamento magnetico agganciato al gruppo di macchie solari denominato AR2321 è esploso, producendo un brillamento solare di classe C5. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha osservato il filamento dividersi dall'atmosfera del Sole ed espellersi fuori dal punto dell'esplosione come si può vedere nel filmato.

Parte del filamento sfuggito avrebbe costituito il nucleo di un debole CME, che ora si sta dirigendo quasi direttamente verso la Terra. La nube dovrebbe raggiungere il nostro pianeta durante le ultime ore del 21 aprile e l'inizio del 22. In combinazione con un flusso di vento solare già in viaggio, l'impatto potrebbe innescare tempeste geomagnetiche intorno ai poli il 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra.


Un altro CME (più piccolo) è stato lanciato da un flare minore sempre di classe C, per cui è naturale aspettarsi tempeste solo lievi quando questo CME arriverà. Da notare, tuttavia, che la forte tempesta magnetica del 17 marzo 2015 è stata innescata da un riflesso di flare di classe C combinato con una CME (espulsione di massa coronale) solo un po' più intensa di questa. Il "Giorno della tempesta di San Patrizio" ci ricorda che l'eventuale impatto di un CME può produrre un notevole disturbo. 


In effetti, i meteorologi NOAA stimano una probabilità del 65% di tempeste magnetiche polari quando il CME arriverà. Aurore per la Giornata della Terra visibili per chiunque ?


AGGIORNAMENTO LAST MINUTE  22-04-2015 : 

Il gruppo di macchie AR2322 vicino al bordo occidentale del Sole ha scatenato quattro eruzioni solari di classe M solo nelle ultime 14 ore, mentre un filamento magnetico è salito dal bordo orientale del sole, creando un magnifico pennacchio come si può vedere nell'immagine a lato ripresa da un gruppo di studenti di una scuola di Columbus, Georgia.

giovedì 20 novembre 2014

L'impronta di orso sul Sole?!

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http://www.spaceweathergallery.com/full_image.php?image_name=Philippe-TOSI-tache19nov_1416428776.jpg&PHPSESSID=m548rokdgl3kqjsakmp7vinbr7
UNA GIGANTESCA ORMA SUL SOLE: Immaginatevi un artiglio di orso con le punte delle dimensioni della Terra.  

Ieri, Philippe Tosi di Nîmes, in Francia, ha osservato attraverso l'oculare del suo telescopio solare e ha visto esattamente quanto trovate nell'immagine.

E' la "solita e vecchia" AR2192 (ribattezzata AR2209), la protagonista tra le macchie solari di questa fine di 2014 e che  ora sta facendo il suo secondo passaggio sul lato visibile (da Terra) del Sole. 


Questa immagine in alta risoluzione è stata ottenuta mediante la combinazione di sei immagini secondo quanto dichiarato dall'astrofilo francese.

I campi magnetici che attraversano le dita e il palmo di questa gigantesca orma "urside" possiedono una energia strutturale in grado di generare potenti esplosioni di flares di classe M oltre che X flares solari.  


Tuttavia, la macchia solare è stand-by da quasi tre giorni, quindi i meteorologi "solari" del NOAA stimano una bassa probabilità ovvero del 5% di poter registrare X-flares nella giornata di oggi, 20 novembre

Non ci si può ovviamente aspettare che la situazione resti immutata nei prossimi giorni ma al momento non ci sono elementi utili per modificare le previsioni, eccezion fatta per le caratteristiche evidenti di AR2192.

domenica 27 aprile 2014

Radio Black Out

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RADIO BLACKOUT : Un brillamento solare di classe X avvenuto il 25 aprile ha irradiato l'atmosfera superiore della Terra con delle intense radiazioni ultraviolette.  

Ondate di ionizzazioni si sono riscontrate sul lato diurno del pianeta, registrando un blackout diffuso delle trasmissioni radio ad onde corte. 

Il radio astronomo Dick Flagg ha registrato l'evento dal suo osservatorio presso il College Windward in Oahu.
 
"Questo è uno spettro dinamico", spiega Flagg. "L'asse verticale rappresenta la frequenza (MHz) e l'asse orizzontale rappresenta il tempo (UTC)." Tutte le linee orizzontali corrispondenti alle stazioni radio terrestri sono scoparse a seguito del flare.

La regione attiva responsabile del flare lanciato fuori dal disco solare ieri, quindi, anche se emettesse di nuovo, è improbabile che si verifichi un altro blackout radio in questo fine settimana. Previsori NOAA stimano le probabilità di una emissione X con uno scarso 1%.

venerdì 11 aprile 2014

SOLE: nuova attività attesa

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QUALCOSA in vista: Nelle ultime 24 ore, i pennacchi di plasma caldo sono aumentati sul lato sud-est del Sole.

Il 10 aprile ha avuto inizio questa eruzione registrata dal Solar Dynamics Observatory della NASA. 

L'ondata registrata annuncia l'avvicinarsi di una nuova macchia solare

Poiché noi non possiamo ancora scorgere la complessità del campo magnetico della regione, la sua potenza rimane sconosciuta. 

Tuttavia, il fatto che essa produca flare C mentre è ancora parzialmente eclissata suggerisce che ne potrà emettere di molto più forti quando la regione emergerà pienamente nei giorni a venire.

mercoledì 2 aprile 2014

Flare solare interrompe i segnali radio

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FLARE SOLARE interrompe SEGNALI RADIO: Sabato 29 marzo, l'arco magnetico delle macchie solari AR2017 è esploso, producendo un breve ma intenso brillamento solare di classe X1. Un impulso di radiazione UV estrema è partito inviando ondate di ionizzazione che ondeggiando attraverso l'atmosfera superiore della Terra hanno disturbato la normale propagazione delle trasmissioni radiofoniche terrestri. L' Ingegnere Radio Stan Nelson di Roswell, Nuovo Messico, stava monitorando WWV a 20 MHz quando il segnale ha traballato per poi sparire del tutto per alcuni minuti:

"Lo spostamento Doppler del segnale WWV (l' 'oscillazione' poco prima del blackout) era quasi 12 Hz, il massimo che abbia mai visto", dice Nelson.

Il flare ha oscurato non solo i segnali radio, ma anche prodotto alcuni segnali radio propri. L'esplosione al di sopra delle macchie solari AR2017 ha inviato onde d'urto che hanno corso attraverso l'atmosfera del Sole a velocità alte. Si considera che possano aver raggiunto 4.800 km / s (11.000 mila miglia all'ora). Emissioni radio indotte da tali shock hanno attraversato i 93.000 milioni di miglia che separano la Terra dal Sole, causando interferenze a ricevitori radio ad onde corte. Ecco la traccia audio rilevata da Nelson utilizzando un ricevitore RadioJove 20.1 MHz. Altrove, le forti raffiche sono state registrate a frequenze alte ovvero 2800 MHz. E 'stato un evento che ha coperto una banda molto ampia.

Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato un bel film del flare :

Il flash che avete appena visto era la radiazione UV estrema, il tipo di radiazione che ionizza gli strati superiori della nostra atmosfera. In questo caso, l'azione ionizzante del riflesso ha portato ad un evento magnetico raro (MAGNETIC CROCHET), misurato 17 nT dal magnetometro di Boulder, in Colorado.

Un crochet magnetico è un'increspatura nel campo magnetico terrestre causata da correnti elettriche che scorrono in aria da 60 chilometri a 100 chilometri sopra le nostre teste. A differenza dei disturbi geomagnetici che arrivano con i CME giorni dopo una fiammata, questo fenomeno si verifica mentre il flare è in corso. Essi tendono a verificarsi durante veloci esplosioni impulsive come questa.

Il campo magnetico della macchia solare AR2017 sta ridimensionandosi ora, ma rappresenta ancora una potenziale fonte di altre eruzioni.

mercoledì 9 ottobre 2013

Sole in ripresa : nuove esplosioni

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M -CLASS SOLAR FLARE : l'attività solare è in ripresa . Un nuovo gruppo di macchie denominato AR1865 è scoppiato questa mattina ( 9 ottobre alle 01:48 UT) , producendo la più forte eruzione solare degli ultimi due mesi . Dal NASA Solar Dynamics Observatory hanno registrato l' eruzione di classe M2.8 : vedasi filmato . La Terra non si trova sulla "linea di fuoco", ma le future eruzioni potrebbero essere interattive con il nostro pianeta non appena la macchia solare girerà verso di noi nei giorni a venire . 



IMPATTO CME con tempesta geomagnetica : un'onda d'urto interplanetaria, forse il bordo esterno di una CME, ha colpito il campo magnetico terrestre l'8 ottobre circa alle 20:15 UT ( 13:15 PDT ) . L'impatto ha scatenato una tempesta geomagnetica (ancora in corsodi classe G1 e aurore luminose intorno al Circolo Polare Artico. Lana Rupp ha fotografato questa splendida immagine (vedi sopra) piena di colore nel cielo di Borgarnes , Islanda , durante le prime ore del 9 ottobre.

La Terra sta attraversando la scia di un CME ovvero una regione nel quale imperversa vento solare ad alta velocità che continua a schiaffeggiare il campo magnetico del nostro pianeta. Le previsioni del NOAA sospettano che una seconda CME potrebbe arrivare verso il 9 ottobre e stimano una probabilità del 65 % di registrare tempeste geomagnetiche polari durante le 24 ore successive . Ad alta latitudine è attiva l'allerta aurore boreali.

giovedì 26 settembre 2013

Sole : eruzione

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ERUZIONE MAGNETICA: un filamento magnetico sul lato nord-orientale del Sole è esploso il 24 settembre intorno alle 20:30 UT. Dall'osservatorio NASA "Solar Dynamics Observatory" è stato catturato l'immagine che vede la struttura scagliare parte di se stessa nello spazio:



Osservando il filmato e prestando attenzione alla base dell'esplosione, si notano dei "canyon di fuoco" formarsi a tagliare dal filamento attraverso bassa atmosfera del Sole. Le pareti incandescenti del canyon suggeriscono il canale originale sul quale il filamento è stato sospeso dalle forze magnetiche sopra la superficie stellare.

Come accade sovente, durante le eruzioni di filamenti magnetici, anche questo ha lanciato una espulsione di massa coronale (CME) nello spazio. La Terra non pare essere in traiettoria e quindi non dovrebbe subire nessun impatto.

martedì 19 febbraio 2013

Potente brillamento solare del 17 febbraio

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M-CLASS SOLAR FLARE : il 17 febbraio, la nuova macchia solare AR1675 ha scatenato il brillamento più intenso dell'anno finora registrato ovvero un classe M1.9. Il NASA Solar Dynamics Observatory catturato un doppio lampo di radiazione UV estrema provenire dal punto dell'esplosione come si vede nelle immagini.




Immagini del coronografo della sonda/osservatorio SOHO e delle sonde gemelle "STEREO" mostrano che questa esplosione non ha prodotto una espulsione di massa coronale (CME). Tuttavia, ci sono stati alcuni effetti diretti verso la Terra come ad esempio i raggi UV del brillamento che hanno prodotto un'ondata di ionizzazione nell'atmosfera superiore della Terra. Ascoltatori radio in Europa e Nord America hanno rilevato il disturbo improvviso nella zona ionosferica.


BUCHI CORONALI al 19/02/2013 

L'immagine a fianco vi mostra i due buchi coronali attualmente presenti sulla nostra stella.

Uno sguardo burlesco potrebbe mostrarvi un "viso polifemico" dotato di baffetti oppure altre bizzarre forme che la fantasia può associare liberamente ! :-D

Sbizzarritevi :-)

mercoledì 20 giugno 2012

Tripla macchia solare

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TRIPLO SUNSPOT: Sunspot 1504, il gruppo di macchie origine delle aurore del 16 giugno e del 17, si sta deteriorando. Tuttavia, il colosso è ancora un facile bersaglio per i telescopi "solari" amatoriali. L'astrofilo François Emond ha divulgato questa foto eseguita da Chorges, nelle Alpi francesi:
Foto : François Emond 
I nuclei scuri dell'immagine di Emond hanno dimensioni che corrispondono a circa il doppio delle dimensioni della Terra. Galleggiando in un mare di plasma caldo, queste grandi isole del magnetismo solare sono circondate dai granuli di ebollizione che invece hanno dimensioni abbastanza grandi da contenere ilo stato americano del Texas.

Non dovrebbe derivare nessuna sorpresa da tale struttura in visibile "decomposizione", tuttavia rappresenta ancora una minaccia di esplosioni solari. Le previsioni del NOAA stimano una probabilità del 25% di poter assistere a flares di classe M durante le prossime 24 ore.




martedì 12 giugno 2012

Gruppo di macchie solari AR1504

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SUNSPOT: Da come si apre e da come si esibisce con getti solari di basso livello, il gruppo macchie solari AR1504 evidenzia la sua rapida evoluzione. Durante le ultime 24 ore la regione attiva ha assunto una forma irregolare, è passata da un "manubrio" ad un anello scuro ed è sufficientemente ampia da poter contenere una mezza dozzina di pianeti Terra.

Al NOAA, le
previsioni stimano una probabilità del 55% di assistere a brillamenti solari di classe M non appena il campo magnetico delle macchie solari si sposterà e si destabilizzerà. Eruzioni alla fine di questa settimana potrebbero essere interagenti con la Terra non appena  le macchie solari saranno rivolte verso la Terra.

sabato 26 maggio 2012

Pennacchi e flares : 25 maggio

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SOLE : il lato sud-est del Sole ha ripreso attività. Le nuove macchie solari del gruppo AR1492, che hanno appena ruotato sulla "Earthside" del Sole sono "scoppiettanti" ed hanno emesso flares di classe C ed hanno lanciato spettacolari pennacchi di plasma oltre la superficie stellare.


Clicca sull'immagine per visualizzare la scena in movimento.

Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il filmato durante le ultime ore del 25 maggio. Secondo il notiziario di 3D SUN (App), un'altra regione attiva si sta avvicinando al bordo per orientarsi verso il lato osservabile direttamente dalla Terra e questo potrebbe far aumentare ulteriormente l'attività solare non appena emergerà nei giorni a venire.

giovedì 17 maggio 2012

Tempesta di protoni in corso

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Tempesta di radiazioni in corso: protoni energetici solari stanno turbinando intorno alla Terra a seguito di un brillamento solare di classe M5 partito dalle macchie solari del gruppo 1476. 

Le macchie solari sono esplose il 17 maggio alle 01:30 UT circa.

Questa tempesta di radiazioni si classifica S2 sulla scala delle tempeste del NOAA, il che significa che è un evento moderato in grado di confondere sistemi di imaging veicoli spaziali.

Al momento non sono disponibili altre informazioni specifiche.

Il grafico del NOAA evidenzia il flusso di protoni.

grafico relativo al monitoraggio del flusso di protoni
Seguiremo eventuali altri avvisi.

lunedì 30 aprile 2012

Giochi di forza sul Sole

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Colpo di frusta : L'attività solare è diminuita significativamente. Sono in corso solo lievi flares minori classificati di classe C provenienti da alcune delle regioni attive sparse per il disco solare. 


Un'eruzione del gruppo di macchie solari AR1465 del 29 aprile non è nemmeno riuscita a "decollare". Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il "tentativo di fuga" sventato:


clicca per vedere il filmato
L'attività solare dovrebbe restare bassa per le prossime 24 / 48 orecon non più di una probabilità dell'1% di registrare flares solari di classe X.

E' stato un duello tra AR1465 e la gravitàed ha vinto quest'ultima.


Tuttavia, come il filmato di cui sopra dimostraanche una eruzione debole del Sole vale la pena di essere osservata


Restate sintonizzati per ulteriori informazioni.


altre immagini: da Alan Friedman di BuffaloNY; da John Stetson di Falmouth, Maine