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martedì 5 settembre 2017

La stella che sconvolgerà il nostro Sistema Solare

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Apparentemente è innocua, si chiama Gliese 710  ed è una piccola stella (più piccola del Sole con una massa pari a 0,67 masse solari) che brilla di magnitudine 9,69 nella costellazione del Serpente, più precisamente nella porzione della "coda" alla sinistra di Ofiuco.

I dati forniti da Hipparcus, il satellite che ha misurato le parallassi di oltre 118.000 stelle nel braccio della Via Lattea in cui si trova il Sole, indicano che questo astro si trova a 62 anni luce da noi.

Perchè allora questo titolo allarmistico? In realtà Gliese 710 è una stella che possiede un "blue shift" e cioè il suo spettro è spostato verso il blu, segno che questa stella si sta avvicinando al sistema solare.

Gli ultimi dati forniti questa volta dal satellite Gaia dell'ESA indicano che la stella si sta avvicinando con una velocità relativa di -13,8 km/sec e con una traiettoria che la porterà ad avvicinarsi molto  al Sole, per lo meno molto di più  rispetto a quanto si pensava dalla prima analisi dei dati di Hipparcos.

Niente paura, il transito di Gliese 710 avverrà tra 1,35 milioni di anni (!) quindi NESSUN PERICOLO fino allora per il nostro pianeta, ma lo scenario previsto è piuttosto interessante => all'epoca la stella andrà a splendere di magnitudine -2,7 (stima di Filip Berski e Piotr Dybczyńskim) e sarà quindi il secondo astro della sera dopo Venere! Questo perchè verrà a trovarsi ad appena 77 giorni luce dal Sole! Tenendo che adesso la stella più vicina si trova a poco meno di 4 anni luce, questo avvicinamento risulterà davvero straordinario.

77 giorni luce corrispondono a circa 0,2 anni luce di distanza, quindi nessun rischio di collisione, ovviamente, ma Gliese 710 andrà a spazzare la Nube di Oort, e questa cosa non sarà da sottovalutare: migliaia di "comete dormienti" in tranquilla orbita di parcheggio intorno al Sole potrebbero iniziare (e avranno già iniziato nei millenni precedenti) a muoversi verso l'esterno e l'interno del Sistema Solare

Se il lato positivo sarà quello che le generazioni di allora vedranno i loro cieli diventare altamente spettacolari, adornati dello splendore di Gliese 710 e dal transito sulla volta celeste di un numero crescente di comete, il rovescio della medaglia sarà un elevato rischio di pericolose collisioni di molte comete con i pianeti del Sistema Solare.

Alcuni calcoli preliminari, tutti da confermare, indicano che il transito di Gliese 710 potrà fare aumentare, da un mero punto di vista statistico, il numero totale di tutti crateri sulla Terra di circa un + 5% rispetto al numero totale attuale. Grosso modo il nostro pianeta potrà rischiare dalle 5 alle 10 collisioni cometarie? Forse no, ma tenete conto che la stessa Cintura di Kuiper potrebbe venire perturbata!

Sarà Gliese 710 la nostra Armageddon? E' una ipotesi sia affascinante che inquietante, anche se interesserà solo gli eventuali abitanti  di una Terra dal futuro lontanissimo, solamente  tra 1 e 2 milioni di anni a venire...chi vivrà vedrà! :-)

Ricordiamo, comunque, che altre stelle si avvicineranno al sole, più o meno una dozzina, ma Gliese 710 sarà quella che transiterà più vicino al nostro Sistema Solare...

***

martedì 24 novembre 2015

Catalina C/2013 US10: iniziamo a seguire la Cometa di Natale e gennaio

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Questo fine 2015 ci permetterà di osservare il passaggio di una nuova cometa, scoperta un paio di anni fa: si chiama C/2013 US10 Catalina e da metà dicembre fino a fine gennaio/ inizio febbraio potrebbe essere visibile ad occhio nudo dai nostri cieli.

Purtroppo da settembre la risalita di luminosità della cometa non è stata delle migliori e le iniziali stime, che vedevano arrivare l'astro chiomato alla terza magnitudine, sono state ridimensionate ad una 5a magnitudine, ma comunque una cometa potenzialmente visibile ad occhio nudo, e poi...non si sa mai, le comete sono sempre imprevedibili!

Nel corso dell'ultimo mese la cometa era però inosservabile, stava viaggiano al perielio quindi troppo vicina al Sole, e c'era grande attesa per queste giornate di fine novembre per vedere l'attività del suo nucleo, come avrebbe reagito avvicinandosi alla nostra stella. Ebbene le prime immagini che arrivano dagli Stati Uniti (Arizona) sembrano interessanti, il nucleo sembra attivo e presenta ben due code!

Lo scatto che vi alleghiamo è stato effettuato da Chris Schur in Arizona, che con una posa di 90 secondi ha rilevato le due code. La foto è stata scattata in difficili condizioni, con la cometa molto bassa sull'orizzonte (foto tratta dal sito www.tucsonnewsnow.com).

La sua visibilità migliorerà in modo progressivo nei prossimi giorni, la cometa si avvicinerà alla Terra, e la notte di San Silvestro, il 31-12 si troverà a fianco della stella Arturo. Vi terremo informati, e organizzeremo a gennaio una osservazione pubblica della cometa da Monte Romano!

martedì 6 ottobre 2015

Secondo VENERDI' del mese al LICEO di LUGO !

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Si apre VENERDI' 9 OTTOBRE il nuovo tradizionale ciclo di appuntamenti serali presso il LICEO di LUGO, straordinaria sede che ci ospita da sempre rinnovando una collaborazione trentennale che ha dato grandi frutti.

Anche quest'anno l'appuntamento è confermato al SECONDO VENERDI' di ogni mese (salvo eventi imprevisti) e sarà occasione di incontro e di scambio di news, informazioni e approfondimenti tra i soci ANTARES e il pubblico che vorrà intervenire liberamente partecipando e sottoponendo quesiti ed argomenti.

Sarà occasione di racconti e di visione di filmati e immagini sul grande schermo accompagnando con il commento e le eventuali spiegazioni gli argomenti trattati.

I temi saranno le news del mese o di attualità, il cielo del mese e anche le previsioni meteo a cura di METEOROMAGNA.COM che rinnova il piacevole e appassionato connubio con il Gruppo Astrofili Antares di Romagna

Un anno speciale il 2015 per l'Astronomia e anche per il Gruppo ANTARES che vede grandi eventi astronomici e accessi record presso l'osservatorio astronomico di Monte Romano di Brisighella dove la stagione estiva ha offerto stupende serate ad una piacevole moltitudine di visitatori.

Quindi non mancate di essere presenti alle serate del LICEO di LUGO perchè le sorprese di ANTARES non finiscono mai !

e come lo scorso anno le ultime AVVERTENZE :

L'associazione degli astrofili ANTARES è contagiosa!!! 
Se avete intenzione di annoiarvi... 
restate pure a casa !          :-)

lunedì 17 novembre 2014

Stelle cadenti delle Leonidi ... (se fosse sereno)

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Il famoso bolide "LOVATO" - Leonidi 1998 da Monteromano
Oggi, la Terra passa attraverso un flusso di detriti della cometa 55P / Tempel-Tuttle, originante l'annuale pioggia meteorica delle Leonidi. 

Alcuni di noi che ricordano le tempeste di meteore Leonidi della fine degli anni '90 / primi anni 2000 dovrebbero sapere che questo non è un anno in cui ci si attendono grandi eventi.  

Le previsioni dichiarano di aspettare non più di 15 Leonidi per ora.

un gruppo di meteore la stessa notte del bolide (1998)
Fosse sereno (!),  sarebbe sempre e comunque interessante osservare ma a quanto pare il meteo inclemente sta vilmente impedendo qualunque attività degli astrofili (per non parlare dei danni presenti in tutte le cronache nazionali).

Qualche temerario ruba osservazioni tra una nuvola e l'altra traendo soddisfazione giocoforza, buon viso a cattiva sorte.

Speriamo che la cosa non persista ancora a lungo.

venerdì 8 agosto 2014

Cometa Jacques C/2014 E2 visibile presto in prima serata

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La mattina del 6 agosto alle ore 3:50 circa ho provato a fotografare la cometa C/2014 E2, conosciuta con il nome di Cometa Jacques, dal nome dell'astronomo brasiliano Cristóvão Jacques Lage de Faria che la scoprì il 13 marzo scorso dall'osservatorio SONEAR a Oliveira (Minas Gerais) in Brasile, specializzato nella ricerca di asteroidi di tipo NEO.

La cometa di magnitudine 6 circa, si trovava nella costellazione di Auriga, ma sta procedendo velocemente verso Perseo e Cassiopea, anticipando ogni giorno  la levata di circa una mezz'ora.  La sera della prossima serata pubblica, il 14 agosto, la cometa sarà sopra all'orizzonte prima delle 23, vicino alla stella alfa del Perseo, Mirfak, e in teoria potremo osservarla con il telescopio Diemme. La cometa transiterà "vicino" alla Terra (0,4 UA) a fine agosto, e fine allora si manterrà intorno alla 6a magnitudine.

La foto che vedete è una posa di 60 secondi a focale 400 mm f:4 con sensibilità 1600 ISO (Nikon D5000). Si intravede una coda sottile verso destra, ma purtroppo per problemi tecnici non sono riuscito a fare una serie di pose accettabili, per tentare una loro sommatoria ed una elaborazione migliore.

Per finire vi allego una foto della levata di Venere, spettacolare come sempre, con le luci della pianura, e le stelle dei Gemelli, appena sopra!


***

giovedì 26 dicembre 2013

La cometa Lovejoy fotografata da Monteromano

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La notte del 5 dicembre io e Matteo abbiamo compiuto una bella serie di osservazioni (Orione M42, Rigel, Giove), con il gran finale dell'Osservazione della cometa Lovejoy, mentre si apprestava ad entrare nella costellazione di Ercole.

A causa degli eventi che si sono succeduti, non eravamo riusciti a postare nulla, ma ecco ora, finalmente, uno scatto dell'astro chiomato, realizzato con la Nikon di Matteo, collegata al rifrattore Borg! Ve lo regaliamo per Natale!

Spero vi piaccia!

Buon Natale!

da
Enrico & Matteo

martedì 24 dicembre 2013

La Cometa di Natale Lovejoy

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14-12-2013 UT 4.30 - Leica-Apo 180/4.0
Sigma 6303 LRGB 450/600/600/600
sec and Esprit 80/400 Moravian
G3-11002 two fields L-2x500sec blue
 21-12-2013 UT 16.50
Esprit 80/400 Moravian G3-11002
L-4x240sec UV/IR 2x2 bin
RGB 3x180sec 4x4 bin
La cometa di Natale è sopravvissuta al passaggio al Perielio. Pur non essendo protagonista del nostro cielo percepibile ad occhio nudo, c'è chi è riuscito a immortalarla in modo sopraffino regalandoci una visuale fotografica tutta da gustare. 

Ad esempio Michael Jäger il 14 dicembre 2013 da Jauerling, Austria come si può ammirare qui a fianco. L'oggetto (stupendo) che si nota in basso a destra è

Nel video che riportiamo a seguire, potrete vedere riepilogate le riprese video eseguite dalle sonde che hanno monitorato il suo passaggio vicino al Sole.

Si tratta sempre di un evento pericoloso per una cometa poichè le temperature alle quali viene ad essere sottoposta raggiungono livelli che ne mettono a repentaglio la sopravvivenza. 

D'altra parte parliamo sempre di oggetti definiti "palle di neve sporca"... e nella definizione è contenuto tutto il senso di precarietà di questi straordinari oggetti che raccolgono tanta attenzione.


Purtroppo la cometa di trova molto bassa sull'orizzonte al tramonto e anticipa sempre prima la sua uscita di scena serale mentre al mattino riappare verso le 5 lasciando poco tempo a chi vuole eseguire foto (per ottenere buoni risultati). Nell'altra immagine che segue abbiamo un'altro fotogramma spettacolare ripreso al 21 dicembre mentre nel negativo ottenuto da un'altro fotografo (by Christoph Otawa on December 14, 2013) appare un colpo d'occhio importante che lascia capire le dimensioni in cielo.


Continueremo ad aggiornarvi in merito se ci saranno nuovi sviluppi.


mercoledì 27 novembre 2013

La cometa c'è ! Sopravviverà? the show must go on ...

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http://secchi.nrl.navy.mil/movies/ison/hi1a_ison_inbound.mov
Mentre la suspence si impadronisce dei cuori degli astrofili, la cometa si conferma protagonista di momenti indimenticabili che comunque la consacreranno alla storia.

Siccome non si deve mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso... e la speranza è sempre l'ultima a morire... e non si dice gatto se non ce l'hai nel sacco... (citazioni dotte), la ISON ha riconfermato la tradizione popolare e si spera quindi che, pur ridimensionando le aspettative, possa comunque sopravvivere ulteriormente (!) e dare spettacolo.

Vi propongo quindi, per sfatare gli annunci funerei e anche per "ingannare" l'attesa, un fotogramma del monitoraggio che ritrae la ISON e la ENCKE in stile "Formula1" sul rettilineo che precede la curva a gomito (giro di boa) e che vi consiglio di gustare nel filmato del quale vi segnalo il link (click to see).



Poi, per non negarci nulla vista la ricchezza di contenuti che il web ci offre (nel 1997 con la Hale-Bopp non eravamo così ben forniti!!!), ecco anche un filmato da youtube :



e se questo non è sufficiente a rinsaldare le speranze e coprire il black-out visivo che la vicinanza al Sole della cometa ci impone... vi propino un bellissimo filmato (Mpeg4) della C/2011 L4 (PANSTARRS) auspicando di poter assistere a qualcosa di simile o comunque degno di essere vissuto !


... e se ancora non l'avete capito... restate sintonizzati con il nostro blog se non volete perdervi lo spettacolo :-)

sabato 23 novembre 2013

Comete ISON ed ENCKE inquadrate dalle sonde solari !

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http://spaceweather.com/images2013/22nov13/encke_ison_crop_srem_lr.gif?PHPSESSID=gaivlu8pi84ra2vf7ftitpht31
LA FLOTTA "SOLARE" INQUADRA ISON : Le sonde gemelle "STEREO A e B della NASA sono progettate per osservare il Sole e quindi possono vedere le comete "sundiving" anche quando il bagliore della nostra stella diventa intenso.

Ieri, la Cometa ISON insieme a Terra, Mercurio ed anche la Cometa Encke sono entrate nel campo di vista dello strumento di STEREO-A, ovvero l'Heliospheric Imager.

Clicca sull'immagine per zoommare e visualizzare il filmato decisamente eccezionale.

"Le 'nuvole' scure di materiale che si vede provenire da destra sono i flussi più intensi del vento solare e sono proprio questi che stanno causando tutte le increspature che potete osservare nella coda della cometa di Encke", spiega Karl Battams del team
della campagna osservativa della NASA della cometa ISON. "Posso quasi promettere che stiamo per vedere la coda di ISON fare altrettanto in un paio di giorni, ma su scala molto più grande !"

Battams sottolinea un altro sviluppo interessante : sia la Cometa Encke che la Comet ISON stanno convergendo in un 
"fotogenico" incontro ravvicinato. "Non stanno andando a colpirsi tra loro - in realtà sono a milioni di chilometri di distanza - ma come si è visto dalla sonda STEREO-A, stanno per apparire prospetticamente molto vicine" dice. "Siamo probabilmente ad un paio di giorni dal vedere le due comete quasi side-by- side in quella inquadratura, con lunghe code che scorrono dietro di loro frustate del vento solare. Dire che una tale immagine sarà senza precedenti, è piuttosto un eufemismo."

Intanto altre immagini da luoghi privilegiati catturano la nostra attenzione e alimentano la nostra smania di poter ammirare lo spettacolo dal vivo. Eccovi la ISON mentre si sta tuffando verso il Sole a meno sette giorni dal pericoloso momento del perielio. Juan Carlos Casado ha fotografato dall'Osservatorio del Teide alle Canarie :

una stupenda immagine di ciò che avremmo potuto osservare se non fossimo assediati dalle perturbazioni meteorologiche di questi giorni!


giovedì 21 novembre 2013

Cometa Lovejoy 2013 R1 visibile nella costellazione dell'Orsa Maggiore

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Stamattina qualche timido squarcio di sereno mi ha permesso di osservare, alle 5:45 circa la cometa Lovejoy, che si vede più alta rispetto alla ISON, che purtroppo è rimasta coperta da densi strati di nuvole all'orizzonte.

Ho avuto davvero pochi secondi a disposizione per rintracciarla con il mio binocolo 9x63 e mi è apparsa come una batuffolo, condensato in basso, ed elongato verso l'alto, dal diametro di circa 20-25 primi, una visione che ricordava tutto sommato la vista dell'ammasso del Presepe, quando osservato ad occhio nudo. Ho effettuato un paio di fotografie con il grandangolo, e quindi la cometa risulta piuttosto piccola, come potete vedere, ma non c'era tempo di utilizzare focali più grandi.

Vi aggiungo anche uno schizzo fatto al PC per meglio spiegare quello che si riusciva a vedere al binocolo! Ed ora aspettiamo solo che questo tempo finalmente riesca  a regalarci qualche giornata migliore, nella prossima settimana...

venerdì 8 novembre 2013

Asteroide-cometa con sei code !?

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7 Novembre 2013 : Gli astronomi hanno monitorato la cintura di asteroidi presente nel nostro sistema solare con il telescopio spaziale Hubble della NASA e hanno trovato per la prima volta un asteroide con ben sei code di polveri come accade alle comete. Denominato P/2013 P5 , l'asteroide somiglia ad un irroratore a rotazione per il prato.

"Siamo stati letteralmente sbalorditi quando l'abbiamo trovato", ha detto il ricercatore David Jewitt dell'Università della California a Los Angeles . " Ancora più sorprendenti sono le sue strutture della coda che cambiano enormemente in soli 13 giorni poichè eietta grandi quantità di polveri. Anche questo ci ha colto di sorpresa . E 'difficile credere di osservare un asteroide!"

Questo insieme di immagini del NASA Hubble Space Telescope rivela una serie di sei code cometarie mai vista prima che si irradiano da un corpo inserito nella fascia degli asteroidi.

Jewitt guida un team il cui resoconto di ricerca compare online sul numero del 7 novembre dell' Astrophysical Journal Letters.

P/2013 P5 ha emesso espulsioni di polveri periodicamente per almeno cinque mesi.
Gli astronomi credono che sia possibile che la velocità di rotazione dell'asteroide sia aumentata ad un punto tale che la sua superficie abbia iniziato a... "volare". Non credono che le code siano il risultato di un impatto con un altro asteroide, perché non hanno osservato una grande quantità di polvere espellersi nel vuoto improvvisamente in unica occasione.

Gli scienziati che utilizzano il telescopio per la survey Pan-STARRS nelle Hawaii hanno annunciato la loro scoperta dell'asteroide il 27 agosto e P/2013 P5 è apparso subito come un oggetto insolitamente anomalo già nelle prime immagini. Le molteplici code sono state scoperte solo quando Hubble è stato utilizzato per fare una immagine più dettagliata il 10 settembre .

Quando Hubble ha riosservato l'asteroide il 23 settembre, il suo aspetto era completamente cambiato . Appariva come se l'intera struttura avesse oscillato su se stessa.

"Eravamo completamente allibiti", ha detto Jewitt .

Una attenta modellazione eseguita da un membro del team, Jessica Agarwal del Max Planck Institute per le ricerche sul sistema solare a Lindau, in Germania, ha dimostrato che le code potrebbero essere formate da una serie di eventi impulsivi di espulsione di polveri. Si calcola che gli eventi di espulsione si siano verificati il 15 aprile, 18 luglio, 24 luglio, 8 agosto, 26 agosto e 4 settembre. La pressione della radiazione solare avrebbe poi allungato le polveri facendole divenire code.

E' plausibile che la radiazione solare abbia potuto torcere i movimenti di P/2013 P5. Jewitt afferma che il tasso di rotazione potrebbe essere aumentato a sufficienza per far sì che la debole gravità dell'asteroide non potesse più mantenerlo compatto. Se ciò fosse avvenuto, le polveri avrebbero potuto scivolare verso l'equatore dell'asteroide, frantumarsi e cadere alla deriva nello spazio generando una coda. Finora, si tratta solo da circa 100 fino a 1000 tonnellate di polvere, ovvero una piccola frazione della massa principale di P/2013 P5.

Il nucleo dell'asteroide, che misura 1.400 metri di larghezza, è migliaia di volte più massiccio della quantità osservata di polvere espulsa .

Gli astronomi continueranno ad osservare P/2013 P5 per vedere se la polvere lascia l'asteroide dal piano equatoriale . Se lo farà, questo sarebbe una forte evidenza di una disgregazione rotazionale. L'interpretazione di Jewitt implica che la disgregazione da rotazione possa essere un fenomeno comune nella fascia degli asteroidi. Potrebbe anche essere il modo principale per il quale i piccoli asteroidi si distruggono.

"In astronomia, dove trovi qualcosa, puoi trovare molto di più", dice Jewitt . "Questo è certamente un oggetto incredibile per noi, e altrettanto certamente sarà solo il primo di molti altri futuri."

martedì 15 ottobre 2013

Immagini della ISON !

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Non possiamo esimerci dal postare alcune immagini recenti e condividerle con i nostri soci e simpatizzanti lettori del blog ANTARES :

I nostri complimenti per l'immagine animata a fianco eseguita dagli astrofili italiani Riccardo Furgoni, Davide Lodi, Vanni Missora il 13 ottobre 2013 dall'Osservatorio di  S. Benedetto Po, Mantova, Italy.

Veramente una realizzazione interessante e coinvolgente!




Intanto la mattina del 14 Ottobre si è verificata una configurazione molto originale e decisamente accattivante come la potete ammirare in questa stupenda immagine di Martin Gembec dalla Repubblica Ceca (MARTE e REGOLO):


che poi è sicuramente più apprezzabile come qui sotto riportata con l'infilata cometa, Marte, Regolo!


Complimenti anche a Chris Schur da  Payson, AZ
 

sabato 24 agosto 2013

Un altro tuffo nel Sole !

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Un'altra cometa si è tuffata nel Sole a pochi giorni di distanza dalla precedente.

Sempre della stessa famiglia di comete Kreutz, il frammento si è reso visibile nel coronografo di SOHO il quale ha immortalato l'evento insieme ad un ennesimo CME in atto prima che la cometina raggiungesse il Sole.

Anche Mercurio è inquadrato apparendo come elemento di spicco data la sua posizione attuale.

Poichè questi frammenti possono anche viaggiare nello spazio a gruppi non saremmo sorpresi di osservarne altri nei prossimi giorni.


mercoledì 21 agosto 2013

Agosto, cometa si tuffa nel Sole

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TUFFO NEL SOLE : Una piccola cometa si è immersa nel Sole durante la mattina del 20 AGOSTO e appena poco prima che arrivasse, il Sole ha espulso un magnifico halo CME. 

Clicca per vedere il filmato dal Solar and Heliospheric Observatory (SOHO). 

Nei fotogrammi finali del filmato, la cometa è visibile prima di essere vaporizzata. Infatti, quelli erano fotogrammi finali della cometa che non è emersa dal suo flyby che l'ha portata a lambire il caldo Sole.

"Con un diametro di forse poche decine di metri, questa cometa era chiaramente troppo piccola per sopravvivere all'intenso bombardamento della radiazione solare", commenta Karl Battams del Naval Research Lab, che studia le comete sungrazing ("accarezza Sole"). 

Il CME (espulsione di massa coronale) proveniva da una esplosione avvenuta nel lato nascosto del Sole. Sebbene il CME e la cometa sembrino interagire, non c'è stata alcuna interazione tra i due. La cometa è in primo piano e la parte nascosta del CME è dietro dello stesso. 

Di tanto in tanto, i lettori chiedono se le comete sundiving possono innescare esplosioni solari. 

Non c'è nessun meccanismo noto che dimostri che le comete possano suscitare brillamenti solari. Si ritiene che le comete siano troppo piccole e fragili per destabilizzare il campo magnetico del Sole. Inoltre, questa cometa era ancora a milioni di chilometri dal Sole, quando l'esplosione si è propagata nello spazio.

La cometa (defunta...) era un membro della famiglia "Kreutz". Le Sungrazers Kreutz sono frammenti originati dalla rottura di una sola, ma gigante, cometa di molti secoli fa. Essi prendono il nome dall'astronomo tedesco del 19 ° secolo Heinrich Kreutz, che li studiò in dettaglio. Diversi frammenti Kreutz passano dal Sole e si disintegrano ogni giorno (!). 

La maggior parte, che misura meno di un paio di metri di diametro, sono troppo piccoli per essere visti, ma di tanto in tanto un frammento più grande come questo attira l'attenzione.

martedì 9 luglio 2013

Le comete nella storia e la grande Ison in arrivo

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E' il titolo del mio intervento che terrò stasera alle ore 21, al Museo Osservatorio R.Bendandi, di Faenza, in Via B.Manara 14. 

Si tratta di un appuntamento de I martedì di luglio al Museo Bendandi (Info: tel. 3389586837 – 3388188688)

Se volete aggiornamenti sulla grande cometa (speriamo) in arrivo, è l'occasione giusta!

martedì 9 aprile 2013

VENERDI' 12 APRILE : Comete e asteroidi contro la Terra !

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Appuntamento importante e di grande attualità (anzi... è SEMPRE di attualità anche se ve ne volete dimenticare!).

Il consueto appuntamento con le stelle di questo SECONDO VENERDI' del mese di APRILE è confermato con l'autorevole partecipazione del Dr. LUIGI FOSCHINI, ricercatore dell' INAF - ISTITUTO NAZIONALE di ASTROFISICA all'Osservatorio Astronomico di BRERA.

Ad accrescere il nostro piacere personale va ricordato che il Dr. Foschini è anche uno dei fondatori della nostra associazione e quindi, a maggior ragione, riveste anche un ruolo di socio particolarmente prestigioso del quale amiamo essere orgogliosi.

Scusateci se sottolineiamo cose che possono sembrare vanesie (?) ma ai nostri giorni, riteniamo raro che una passione per la scienza e soprattutto per la ricerca scientifica possa divenire anche il vero e proprio ambito lavorativo... ed i riconoscimenti ed attestati di stima accumulati dal nostro Dr. FOSCHINI ci permettono di non essere soggetti a "critiche" quando ci permettiamo di lodarlo.

A parte l'incensamento, restano l'importanza del tema e il peso scientifico delle argomentazioni e delle spiegazioni tecniche del relatore che ha un'esperienza nel merito.

IMPATTI DI ASTEROIDI E COMETE CON LA TERRA !

Non mancate quindi all'appuntamento (ditelo anche agli amici!) che non mancherà anche di fare il punto della situazione sul recentissimo e importantissimo evento meteoritico/asteroidale russo che ha riportato alla ribalta in modo clamoroso e senza precedenti la tematica dei rischi di impatto che il nostro pianeta vive costantemente difeso dalla sua preziosa atmosfera ma che non può esimersi da una soglia di attenzione assoluta e continua, in barba a budget e crisi economiche di chichessia.

...vi basta come spunto di riflessione?

VI ASPETTIAMO !!!

AULA MAGNA LICEO DI LUGO
Ore 20.45
Viale degli Orsini, 6 - 48022 Lugo
(nel viale della Stazione per intenderci!!!)

NOTE : L'Istituto Nazionale di Astrofisica (o INAF) è il principale ente di ricerca italiano per l'Astronomia e l'Astrofisica. Raccoglie l'eredità culturale, e anche storica, degli osservatori astronomici ed Istituti italiani già del CNR che vi afferiscono.
Il campo delle ricerche svolte in ambito INAF si estende a tutto l'arco delle scienze dell'Universo, dagli studi del sistema solare alla cosmologia, sia dal punto di vista osservativo e sperimentale che teorico. L'INAF mantiene anche una stretta collaborazione con gli altri organismi che svolgono ricerca astronomica in Italia e all'estero, in particolare con l'INFN, per l'astrofisica delle particelle, l'ASI, l'ESA e la NASA.

giovedì 4 aprile 2013

Una cometa fotogenica : una cometa... galattica!

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COMET-GALAXY : Dove finisce la cometa e dove inizia la galassia? Non c'è nessuna chiara linea di demarcazione in questa immagine della cometa Pan-STARRS e la Galassia di Andromeda ripresa ieri sera dall'astrofilo Vesa Vauhkonen di Rautalampi, Finlandia:



"La Cometa PanSTARRS e Andromeda quasi si toccavano!", dice Vauhkonen. "E 'stato uno spettacolo impressionante eseguire la foto dal lago ghiacciato di Konnevesi, vicino a Rautalampi."

In realtà, nessun contatto fisico è verificato... ovviamente!!! La cometa è "tranquillamente" nel sistema solare, mentre il sistema a spirale di stelle di Andromeda è "appena" a 2,5 milioni di anni luce di distanza. La congiunzione è solo apparente, siccome la Pan-STARRS passa a pochi gradi da Androme durante questa settimana.

Sia la cometa che la galassia sono appena visibili ad occhio nudo come deboli macchie sfocate nel cielo occidentale dopo il tramonto. Per trovarli, scrutate il cielo con un binocolo o impostate il telescopio con un "GO TO" per "Andromeda" (se l'avete computerizzato).

In ogni caso dovrete avere complice anche il meteo locale poichè l'Italia in questo periodo ha ben poco di che rallegrarsi sotto il punto di vista della possibilità di scorgere qualcosa di diverso da nuvole, pioggia e variabilità velate. 

Magari un colpo di fortuna potrebbe aprirvi una finestrella sulla luminosa coppia! 

Il colpo d'occhio che offre il cielo è sicuramente affascinante... riuscendo a scorgerlo...

Foto Vauhkonen - Cometa PanStarrs dalla Finlandia !



domenica 17 marzo 2013

Cometa Panstarrs C/2011 L4 fotografata venerdì da Bologna

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Approfitto per fare i complimenti a Matteo per le belle foto di ieri sera dall'Osservatorio! E' stata una bella ma fresca serata! La sera prima ero riuscito a beccare la cometa con un lungo giro alla caccia di un varco tra  le nubi, vi sottopongo il mio scatto effettuato nelle pianure ad est di Bologna! Quando la Panstarrs mi è comparsa per la prima volta tra le nuvole!

Ed ora incominciamo a tifare per la ISON! :)

Enrico

martedì 12 febbraio 2013

Asteroidi e Comete : conferenza del Dr.LUIGI FOSCHINI

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Venerdì 15 febbraio 2013
alle ore 20.30
presso la
Sala riunioni della 
Fondazione
Cassa di Risparmio e Banca del Monte
a Lugo
in via Manfredi 10

il Dott.Luigi Foschini
ricercatore presso
l'Osservatorio Astrofisico di Brera

ci illustrerà

ASTEROIDI E COMETE:
DALLE STELLE CADENTI
ALL'ESTINZIONE DEI DINOSAURI

sabato 27 ottobre 2012

Ops! Una cometa è ... nei guai?

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I Telescopi Faulkes,
Una cometa è... nei guai? Gli astrofili hanno tenuto d'occhio la Cometa 168P/Hergenrother dal 1° ottobre da quando, improvvisamente, è aumentata di intensità di ben 500 volte, passando repentinamente dalla magnitudine 15 alla magnitudine 8.

In quel momento, la cometa stava avvicinandosi al perielio (1,4 UA).

Alcuni osservatori hanno ipotizzato che il riscaldamento solare avrebbe causato la frattura del nucleo della fragile cometa . 

Ieri sera, gli amici astrofili dell'associazione friulana di astronomia di Remanzacco (ITALIA)  hanno trovato prove a sostegno di questa idea.

"Utilizzando in remoto il telescopio Faulkes North (Haleakala) abbiamo rilevato una frammentazione della Cometa 168P", scrive Ernesto Guido insieme ai suoi colleghi.




"Le nostre immagini, eseguite il 26 ottobre, rivelano la presenza di un nucleo secondario o di un frammento, a circa due secondi d'arco dalla  principale condensazione centrale della cometa 168P." Questo è probabilmente un pezzo di ghiaccio e roccia che emerge dalla nube di gas e polveri che circonda il nucleo principale, che resta ancora nascosto all'interno. 

Le comete sono notoriamente fragili, quindi il fatto che la cometa 168P/Hergenrother  si sia potuta spezzare in questo modo non costituisce motivo di sorpresa .

L'unica domanda è: che cosa accadrà dopo? Potrà la cometa dividersi in due, con due teste e due code, seguiremo il frammento e il corpo principale che si separeranno? O è il preludio ad una disintegrazione più completa? 

Tutti gli astrofili sono invitati a seguire gli sviluppi, mentre la cometa rimane abbastanza brillante da poter essere osservata attraverso telescopi amatoriali. 

Qui (LINK) ci sono le coordinate della cometa.