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mercoledì 6 maggio 2015

Esplosione solare causa disturbi alle comunicazioni

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X-FLARE: il Sole che pareva assopito, non è più tranquillo. Le macchie solari emergenti del gruppo AR2339 hanno scatenato un brillamento solare di classe X2 particolarmente intenso il 5 maggio alle 22:11 UT

Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha catturato il flash ultravioletto nell'immagine riportata.

Un impulso di radiazione UV e raggi X dal flare ha causato un forte blackout radio sul lato dell'Oceano Pacifico della Terra. 


Questa mappa mostra l'estensione del blackout, che ha colpito le frequenze inferiori a 20 MHz. Marinai, aviatori e operatori delle radiocomunicazioni sono coloro che potrebbero aver notato il forte disturbo.



L'esplosione ha anche scagliato un CME (Espulsione di massa coronale) nello spazio (vedasi filmato)


Il flusso viaggia più veloce di 1100 km / s (2,5 milioni mph) e la nube in espansione non sembra essere in traiettoria diretta verso la Terra.

domenica 27 aprile 2014

Radio Black Out

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RADIO BLACKOUT : Un brillamento solare di classe X avvenuto il 25 aprile ha irradiato l'atmosfera superiore della Terra con delle intense radiazioni ultraviolette.  

Ondate di ionizzazioni si sono riscontrate sul lato diurno del pianeta, registrando un blackout diffuso delle trasmissioni radio ad onde corte. 

Il radio astronomo Dick Flagg ha registrato l'evento dal suo osservatorio presso il College Windward in Oahu.
 
"Questo è uno spettro dinamico", spiega Flagg. "L'asse verticale rappresenta la frequenza (MHz) e l'asse orizzontale rappresenta il tempo (UTC)." Tutte le linee orizzontali corrispondenti alle stazioni radio terrestri sono scoparse a seguito del flare.

La regione attiva responsabile del flare lanciato fuori dal disco solare ieri, quindi, anche se emettesse di nuovo, è improbabile che si verifichi un altro blackout radio in questo fine settimana. Previsori NOAA stimano le probabilità di una emissione X con uno scarso 1%.

giovedì 3 aprile 2014

Brillamento solare di classe M6

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FLARE SOLARE DI CLASSE M6 : La macchia solare AR2027 è esplosa il 2 aprile alle 14:05 UT, producendo un significativo brillamento solare di classe M6. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato l'esplosione nella lunghezza d'onda degli ultravioletti estremi:

http://sdowww.lmsal.com/sdomedia/h264/2014/04/02/SSW_cutout_20140402T1313-20140402T1420_AIA_131-193-171_N10E52.mov
 




Nel filmato si può vedere il materiale che viene scagliato nello spazio dalla potente esplosione. Questa è la genesi di una spettacolare CME che si allontana dal bordo orientale del Sole. Il nostro pianeta non si trova sulla "linea di fuoco" ma la nube in espansione potrebbe tuttavia avere una componente diretta verso la Terra. La situazione è in costante aggiornamento poichè sono attesi nuovi brillamenti.

martedì 25 febbraio 2014

Potente esplosione solare

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X - FLARE ! Tornando sul lato visibile da Terra, il 25 febbraio alle 00:59 UTC, la macchia solare AR1967 ha scatenato una potente esplosione ovvero un brillamento solare di classe X4.9. Questo è il più intenso brillamento del 2014 registrato finora ed è uno dei più intensi verificatisi durante il ciclo solare corrente.

La sonda Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato il flash estremo ultravioletto :


Anche se questo brillamento è stato impressionante i suoi effetti sono stati mitigati dalla posizione in cui ha avuto luogo l'esplosione ovvero il lato sud-est del Sole, e quindi non di fronte alla posizione della Terra. 

Infatti, la luminosa espulsione di massa coronale ( CME ) che è partita dal Sole poco dopo il flare, sembra destinata a non colpire il nostro pianeta.

Emissioni radio provenienti dalle onde d'urto ai margini del CME suggeriscono una velocità di espansione di circa 2000 km/s. Se una nube in così rapido movimento colpisse la Terra, le conseguenti tempeste geomagnetiche potrebbero essere gravi. Tuttavia, poichè la sua traiettoria è così lontana dalla linea Sole-Terra, la CME assegnerà solo un colpo di striscio nella peggiore delle ipotesi e molto più probabilmente non riuscirà a eseguire nessuna interferenza.

La fonte dell'eruzione è la longeva macchia AR1967 che ora comincia il suo terzo viaggio sul "lato Terra" del Sole. 

Questa regione è stato un produttore molto attivo di esplosioni durante i transiti precedenti e sembra che anche per questa terza volta sarà ben poco diverso. 

Per tradizione, le macchie solari ricevono una nuova numerazione ogni volta che ritornano sul lato Terra, quindi AR1967 avrà presto una nuova designazione.

( Aggiornamento: il nuovo nome di questa macchia solare è AR1990).

giovedì 24 ottobre 2013

Forte brillamento solare del 24 ottobre

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FLARE SOLARE : L'attività solare si è innalzata. 

Il 24 ottobre, alle 00:30 UT, la macchia solare AR1877 è esplosa sul lato frontale del Sole ovvero quello orientato verso la Terra, producendo un forte brillamento solare di classe M9. 

Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato l'esplosione come si può osservare nell'immagine e nel video.:

Un lampo di radiazione UV estrema ha ionizzato l'atmosfera superiore della Terra e ha creato un breve blackout radio HF sul lato soleggiato in quel momento (Pacifico) del pianeta. Il blackout si è rapidamente esaurito. 

Un CME (espulsione di massa coronale) potrebbe essere in rotta verso la Terra, ma si stanno ancora aspettando i dati del coronografo di SOHO per confermare questa possibilità.

Nel frattempo, altre possibili esplosioni sono in vista. I campi magnetici di due grandi macchie solari, AR1875 e AR1877, hanno già mostrato emissioni 'beta-gamma-delta' che anticipano la presenza di energia sufficiente a determinare forti eruzioni. 

Le previsioni del NOAA stimano una probabilità del 40% di flares di classe M e una probabilità del 5% di X-flares durante le 24 ore successive alle eventuali esplosioni.

mercoledì 21 agosto 2013

Agosto, cometa si tuffa nel Sole

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TUFFO NEL SOLE : Una piccola cometa si è immersa nel Sole durante la mattina del 20 AGOSTO e appena poco prima che arrivasse, il Sole ha espulso un magnifico halo CME. 

Clicca per vedere il filmato dal Solar and Heliospheric Observatory (SOHO). 

Nei fotogrammi finali del filmato, la cometa è visibile prima di essere vaporizzata. Infatti, quelli erano fotogrammi finali della cometa che non è emersa dal suo flyby che l'ha portata a lambire il caldo Sole.

"Con un diametro di forse poche decine di metri, questa cometa era chiaramente troppo piccola per sopravvivere all'intenso bombardamento della radiazione solare", commenta Karl Battams del Naval Research Lab, che studia le comete sungrazing ("accarezza Sole"). 

Il CME (espulsione di massa coronale) proveniva da una esplosione avvenuta nel lato nascosto del Sole. Sebbene il CME e la cometa sembrino interagire, non c'è stata alcuna interazione tra i due. La cometa è in primo piano e la parte nascosta del CME è dietro dello stesso. 

Di tanto in tanto, i lettori chiedono se le comete sundiving possono innescare esplosioni solari. 

Non c'è nessun meccanismo noto che dimostri che le comete possano suscitare brillamenti solari. Si ritiene che le comete siano troppo piccole e fragili per destabilizzare il campo magnetico del Sole. Inoltre, questa cometa era ancora a milioni di chilometri dal Sole, quando l'esplosione si è propagata nello spazio.

La cometa (defunta...) era un membro della famiglia "Kreutz". Le Sungrazers Kreutz sono frammenti originati dalla rottura di una sola, ma gigante, cometa di molti secoli fa. Essi prendono il nome dall'astronomo tedesco del 19 ° secolo Heinrich Kreutz, che li studiò in dettaglio. Diversi frammenti Kreutz passano dal Sole e si disintegrano ogni giorno (!). 

La maggior parte, che misura meno di un paio di metri di diametro, sono troppo piccoli per essere visti, ma di tanto in tanto un frammento più grande come questo attira l'attenzione.

martedì 19 febbraio 2013

Potente brillamento solare del 17 febbraio

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M-CLASS SOLAR FLARE : il 17 febbraio, la nuova macchia solare AR1675 ha scatenato il brillamento più intenso dell'anno finora registrato ovvero un classe M1.9. Il NASA Solar Dynamics Observatory catturato un doppio lampo di radiazione UV estrema provenire dal punto dell'esplosione come si vede nelle immagini.




Immagini del coronografo della sonda/osservatorio SOHO e delle sonde gemelle "STEREO" mostrano che questa esplosione non ha prodotto una espulsione di massa coronale (CME). Tuttavia, ci sono stati alcuni effetti diretti verso la Terra come ad esempio i raggi UV del brillamento che hanno prodotto un'ondata di ionizzazione nell'atmosfera superiore della Terra. Ascoltatori radio in Europa e Nord America hanno rilevato il disturbo improvviso nella zona ionosferica.


BUCHI CORONALI al 19/02/2013 

L'immagine a fianco vi mostra i due buchi coronali attualmente presenti sulla nostra stella.

Uno sguardo burlesco potrebbe mostrarvi un "viso polifemico" dotato di baffetti oppure altre bizzarre forme che la fantasia può associare liberamente ! :-D

Sbizzarritevi :-)

venerdì 8 febbraio 2013

Sole irrequieto, pennacchi di plasma "nero"

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Attività Solare : espulsione di massa coronale del 31/01/2013



In questo periodo il Sole mostra la sua attività evidenziando buchi coronali ed emettendo espulsioni massa coronale. 



NERA SPIRALE: dalla macchia solare AR1667 sono iniziate attività intense il 6 febbraio che hanno prodotto un doppio brillamento di classe C9  che è durato più di dieci ore dall'inizio alla fine. L'esplosione ha scagliato  nello spazio un pennacchio di plasma "nero" in lenta torsione.
NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato la spirale come vedete nel video.

L'oscurità della materia è un segno che il plasma era relativamente denso e con temperatura inferiore a quella che che circonda il Sole. Questa non è la prima volta che il Sole produce un'esplosione "scura". Dal lancio del Solar Dynamics Observatory, nel 2010, i ricercatori hanno catalogato molti casi di plasma "freddo" che emerge dai brillamenti. "Cool" ha un significato speciale, tuttavia, sul Sole. La temperatura delle macchie è infatti "solo" di circa 20.000 K contro quelle dai 40.000 fino a 1.000.000 K per i gas nell'atmosfera circostante.

Nelle sue fasi di evoluzione, la macchia solare AR1667 probabilmente non scoppiare di nuovo. Le previsioni NOAA inseriscono tra le probabilità un 10% o meno di nuove esplosioni.

martedì 23 ottobre 2012

Importante brillamento solare di classe X1

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NUOVO X-FLARE: I satelliti in orbita della Terra hanno appena rilevato un brillamento solare di classe X1 avvenuto oggi  23 ottobre alle 03:22 UT

L'origine è una grande macchia solare denominata AR1598. Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il flash nella lunghezza degli ultravioletti "estremi" come evidenziato nell'immagine a fianco.

La radiazione generatasi contestualmente al brillamento ha creato onde di ionizzazione nell'atmosfera superiore terrestre sulle aree dell'Asia e dell'Australia ovvero il lato che in quel momento era soggetto a illuminazione naturale della Terra ed ha generato black-out radiofonici probabilmente
 alle alte latitudini. E 'troppo presto per dire se l'esplosione abbia anche lanciato una espulsione di massa coronale (CME) nello spazio. Rimanete sintonizzati sul nostro notiziario per gli eventuali aggiornamenti.

domenica 21 ottobre 2012

Birllamento solare di classe M9

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X-FLARE : Il 20 ottobre alle 18:14 UT, i satelliti in orbita attorno alla Terra hanno rilevato un forte brillamento solare di classe M9.

La fonte è stata una nuova macchia solare, AR1598, che sta emergendo sul lembo sud-orientale del sole.

Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il flash nell'estremo ultravioletto (immagine), che ha inviato diverse onde di ionizzazione che hanno attraversato l'atmosfera superiore della Terra.

Altri FLARES sono previsti.

Le previsioni del NOAA stimano una probabilità del 40% di registrare brillamenti di classe M e una probabilità del 10% di X-flares durante le prossime 24 ore.
http://spaceweather.com/gallery/indiv_upload.php?upload_id=72847

domenica 29 luglio 2012

Eruzione Solare del 28 luglio

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M6-CLASS FLARE: L'attività solare si sta riprendendo e cresce di intensità. Per il secondo giorno di fila, il gruppo di macchie solari classificato AR1532 ha scatenato una "moderatamente forte" eruzione solare, un flare di classe M6, avvenuta il 28 luglio 20:56 UT (Tempo Universale). NASA Solar Dynamics Observatory ha catturato il flash con le telecamere che registrano in estrema radiazione UV:
E' troppo presto per dire se l'eruzione ha prodotto una espulsione di massa coronale (CME). Se così fosse, la Terra probabilmente non riceverebbe più di un colpo di striscio dalla nube poichè la macchia solare è troppo lontana dal centro del disco solare rivolto verso di noi per essere molto geo-interagente. Questa situazione potrebbe ovviamente cambiare nei giorni a venire, mano a mano che il gruppo di macchie solari si sposta con la rotazione della nostra stella posizionandosi verso la Terra.

venerdì 20 luglio 2012

Quasi un altro X-Flare !

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QUASI X-FLARE: il grande gruppo di macchie solari AR1520-1521 è esploso nuovamente il 19 luglio, questa volta producendo un brillamento solare di classe M7 che ha quasi varcato la soglia del territorio "X".

Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il flash estremo nell'ultravioletto.

L'esplosione ha prodotto una brillante espulsione di massa coronale: vedi filmato. La nube potrebbe colpire la Terra.

Anche se l'esplosione si è verificata sul bordo occidentale del Sole, il nostro pianeta potrebbe risentire di alcuni effetti.

Il luogo dell'esplosione è magneticamente collegato alla Terra da linee spiraliformi di forza magnetica.

I protoni accelerati dal flare sono guidati a noi per mezzo delle linee di magnetismo ed è in corso una tempesta di radiazioni al momento lieve.