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venerdì 29 maggio 2009

Galassie a "sorpresa" !!!

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Doppia sorpresa per noi... visto che tra i ricercatori che hanno fatto la scoperta troviamo anche il nostro Luigi Foschini!!! Complimentoni Luigi!!!




Comunicato INAF del 29/05/2009

Il satellite Fermi scopre raggi gamma emessi da un nuovo tipo di sorgente cosmica



Il satellite Fermi, di NASA, ha rilevato l’emissione di raggi gamma da un nucleo galattico attivo che, per quanto finora noto, non avrebbe avuto le caratteristiche per produrli. La scoperta è stata realizzata da un team internazionale di scienziati, tra cui vari ricercatori dell’INAF, utilizzando lo strumento LAT, montato a bordo di Fermi. LAT, Large Area Telescope, è stato realizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INFN, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana. I risultati della scoperta sono in corso di pubblicazione sulla rivista The Astrophysical Journal e una versione preliminare dell’articolo è già disponibile su Web.


“Fino a oggi, era nota l’esistenza di due soli tipi di nuclei galattici attivi (AGN) che emettono raggi gamma di alta energia, cioè oltre 100 MeV: i blazar e le radiogalassie, entrambi caratterizzati dalla presenza di un getto in movimento a velocità prossime a quella della luce” commenta Luigi Foschini, dell’Osservatorio Astronomico INAF di Brera, che ha effettuato la scoperta. “Con Fermi abbiamo rivelato l’emissione di raggi gamma anche da un terzo tipo di AGN, chiamato "radio-loud narrow-line Seyfert 1". Queste sorgenti sono già note per essere prive di getti, ma ora l'osservazione con lo strumento LAT di raggi gamma da una di queste sorgenti, il quasar PMN J0948+0022, ci segnala il contrario”.

Nei nuclei galattici attivi sono proprio i getti di particelle che viaggiano a velocità prossime a quelle della luce, detti “relativistici”, a produrre i raggi gamma che vengono registrati all’orbita terrestre. Essi vengono generati dall’urto fra elettroni molto veloci in allontanamento dal buco nero supermassiccio ospitato dall’AGN con i fotoni dell’ambiente ad esso circostante. Queste interazioni trasferiscono energia dagli elettroni ai fotoni che, via via, possono raggiungere energie fino a quelle dei raggi gamma.

La scoperta dell’emissione di raggi gamma dal quasar PMN J0948 apre nuovi ed affascinanti interrogativi per gli astrofisici, che saranno ora impegnati a capire come si inserisce questa nuova classe di oggetti celesti nello scenario proposto dalle attuali teorie sui blazar e le radiogalassie e quali sono i meccanismi che regolano la loro evoluzione.




Il quasar PMN J0948+0022 (al centro dell’immagine) osservato dallo strumento LAT, Large Area Telescope, a bordo del satellite Fermi. L’immagine è stata ottenuta registrando i raggi gamma con energia oltre 200 MeV emessi dal corpo celeste nell'arco di 5 mesi, dall'agosto al dicembre 2008
(Cortesia NASA/DOE/Fermi LAT Collaboration)




Per cercare di comprendere più a fondo la natura di PMN J0948, il team di scienziati della Collaborazione Fermi/LAT è di nuovo all'opera: sta infatti analizzando la grande mole di dati in costante arrivo dallo strumento LAT per individuare nuclei galattici attivi con caratteristiche analoghe a quello appena scoperto. Ma non solo. “Abbiamo organizzato una campagna di monitoraggio dettagliato di PMN J0948, iniziata lo scorso 26 marzo e che terminerà a fine giugno” prosegue Foschini. “Da questi dati raccolti in circa 3 mesi di osservazioni con strumenti e installazioni che coprono tutto lo spettro elettromagnetico, speriamo di raccogliere qualche informazione fondamentale per comprendere meglio la natura di questa nuova sorgente. Dalle analisi preliminari dei dati si vedono già cose molto interessanti, ma questa è un'altra storia che sarà "narrata" in un prossimo articolo...”



Gli altri scienziati INAF che hanno partecipato al lavoro che verrà pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal sono : Patrizia Caraveo (IASF-Milano), Gabriele Ghisellini (Osservatorio Astronomico di Brera), Marcello Giroletti (IRA Bologna), Laura Maraschi, Gianpiero Tagliaferri e Fabrizio Tavecchio (Osservatorio Astronomico di Brera).

Per informazioni: Luigi Foschini, INAF-Osservatorio Astronomico di Brera,
tel. 039 59 71 058, cell. 333 46 29 648, e-mail luigi.foschini@brera.inaf.it

Questo comunicato INAF esce allo stesso tempo della press release di NASA



La versione preliminare dell'articolo sulla scoperta dell'emissione di raggi gamma dal quasar PMN J0948+0022 è disponibile a questo indirizzo

mercoledì 11 febbraio 2009

Ottavo mese in orbita di Fermi

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Otto mesi. Sono passati esattamente 8 mesi da quel 11 giugno 2008 quando Fermi (allora si chiamava ancora GLAST) partì da Cape Canaveral. Quale modo migliore di festeggiare se non inondare la comunità scientifica con una entusiasmante messe di dati? L'altro ieri vi scrivevo del rilascio della lista delle sorgenti più brillanti rilevate dal Large Area Telescope (LAT) di Fermi nei primi tre mesi di operazioni. Oggi invece esce un preprint di un lavoro su un sottoinsieme di questa lista e precisamente i nuclei galattici attivi (AGN), che peraltro costituisce circa la metà della lista totale. Si tratta di 106 sorgenti gamma (delle 205 totali) che sono associate significativamente ad AGN e precisamente 104 a blazars e 2 radiogalassie (Centaurus A - di cui parlava Enrico qualche giorno fa - e NGC 1275). Da tenere presente che questa lista comprende solo gli AGN a latitudine galattica maggiore di 10°. Il piano galattico è stato escluso perché, come si vede dall'immagine del cielo nella banda gamma, in questa regione c'è una forte emissione diffusa, che deve essere studiata in maggiore dettaglio prima di essere sottratta e rivelare il cielo al di là del piano galattico.
Comunque, il restante cielo offre sicuramente novità interessanti: quattro nuovi blazars emettitori gamma sono stati scoperti e per la prima volta è stato possibile osservare differenze nelle due classi principali di blazars: i flat-spectrum radio quasar (FSRQ) e gli oggetti tipo BL Lac. Nella banda di energia osservabile con LAT (100 MeV - 300 GeV), i FSRQ hanno uno spettro molto soffice, mentre i BL Lac hanno uno spettro più duro. Questo era qualcosa di atteso, dato che i primi hanno il picco dell'emissione gamma nel MeV-GeV, mentre i secondi raggiungono il massimo nel TeV. In altre parole, se ci riferiamo a energie crescenti rispetto alla banda di LAT, i FSRQ hanno il massimo prima della banda LAT e quindi vengono osservati in un intervallo energetico in cui l'emissione sta calando (da cui lo spettro soffice, cioè che decresce rapidamente). I BL Lac hanno invece il picco oltre la banda di LAT per cui l'emissione ancora è in crescita.
Non male come "assaggio" delle capacità di LAT! Molto altro è in preparazione e uscirà a breve. Le promesse prima del lancio sinora si stanno mantenendo.
Buon Anniversario Fermi!

lunedì 9 febbraio 2009

Rivoluzione nel cielo ai raggi gamma!

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(Il cielo nella banda dei raggi gamma osservato da Fermi in soli 3 mesi! - Credits Fermi/LAT Team)
(HEASARC Picture of the Week)

Finalmente è pubblica la lista delle sorgenti osservate da Fermi durante i primi 3 mesi di attività. Per il momento, sono "solo" le sorgenti più brillanti e sono già 205! EGRET in tutta la sua vita (9 anni) ne ha osservate in tutto 271, mentre AGILE in un anno ne ha osservate 40. Già questi numeri danno un'idea delle prestazioni eccezionali che Fermi sta dimostrando, ridisegnando le nostre conoscenze del cielo osservato ai raggi gamma.
Molte le novità, a cominciare dalle sorgenti galattiche che ora non si limitano più alle pulsar, ma includono anche i microquasar (anche se già osservati al TeV). C'è anche un ammasso globulare, 47 Tucanae: si pensa però che l'emissione sia la somma delle pulsar all'interno dell'ammasso, piuttosto che qualche cosa dovuta all'ammasso stesso. C'è una nuova radiogalassia, NGC 1275 (Perseo) e diverse altre sorgenti non ancora identificate.
Comunque, la mole di informazioni che Fermi ha reso disponibile in soli 3 mesi è veramente impressionante e si preannuncia un vero e proprio El Dorado per tutti gli studiosi del settore.