mercoledì 30 giugno 2010

Tramonto ad ovest...con Eclittica!

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Complice la visuale ad ovest completamente aperta, stasera ho contemplato il crepuscolo ad ovest, dalla Puglia dove mi trovo in questi giorni, e non ho potuto non notare come fosse visibile in modo netto il percorso dell'eclittica: da Venere a Saturno erano in totale 4 gli astri che tracciavano con invidiabile allineamento il percorso su cui si muovono il Sole pianeti e Luna (anche se il nostro satellite coincide con essa solamente due volte all'anno, nel periodo dei nodi). Vi allego una foto scattata dove ho aggiunto le didascalie dei pianeti e della stella Regolo, la stella di prima grandezza più vicina all'eclittica. Regolo si trova molto vicina all'eclittica, tanto che può essere occultata da un pianeta od un asteroide. Ad esempio Regolo ogni 900 anni circa viene occultata proprio da Venere, che in questi giorni si trova ad ovest della stella alfa del Leone. Venere si trova ora circa alla sua massima elongazione serale, poi inizierà il suo avvicinamento alla Terra che culminerà nella congiunzione inferiore fra circa 3 mesi. Con l'autunno diventerà quindi l'astro più luminoso al mattino.

venerdì 25 giugno 2010

La Terra...vista dalla Luna!

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Una nuova immagine del nostro pianeta visto dallo spazio! Questa volta l'autrice di questo bel mosaico in bianco nero del nostro pianeta è la sonda americana Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), che durante una fase di testing ha puntato la sua camera in direzione del nostro pianeta. L'immagine si riferisce allo scorso 12 giugno, e ci mostra l'emisfero nord bene illuminato, nei giorni in prossimità (9 giornui prima) del Solstizio d'Estate. In alto a destra compare il polo Nord, completamente illuminato. Si riconsocono altri particolari, tra cui il Giappone, l'Australia in basso a sinistra, il Mar Caspio e il golfo Persico. Non male come risoluzione, vista la distanza dello scatto, pari a 372.335 km!

mercoledì 23 giugno 2010

Domani notte arrivano le Bootidi, le meteore di fine giugno

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E' giugno, e alla fine di questo mese si verifica una modesta pioggia di meteore, le Bootidi di giugno, che però ogni tanto riescono a stupire con un incremento imporvviso della loro attività. Quest'anno il fenomeno potrebbe verificarsi nuovamente e quindi il consiglio per mercoledì e al limite giovedì prossimo, è quello di tenere un occhio al cielo, anche se il disturbo della Luna sarà notevole...

Ma chi solo le cosiddette June Bootids? L'orbita della nostra Terra incrocia nella giornata del 23 giugno il percorso della 7a cometa periodica conosciuta: si tratta della 7P/Pons-Winnecke un astro chiomato dal periodio di rivoluzione intorno al Sole di circa 6 anni. E pro  prio ogni 6 anni lo sciame presenta un aumento cospicuo di attività. Personalmente ricordo con grande piacere la notte del 23 giugno 1998 quando trovandomi all'osservatorio in solitaria cominciai a vedere una serie continua di "stelle filanti" piuttosto lente (tutto sommato) e dalla lunga scia: era proprio l'outburst delle June bootids, che raggiusero per poco più di un'ora una discreta attività, anche superiore alle stesse Perseidi. Fu un momento davvero eccitante, ed imprevisto. Sei anni dopo, nel 2004 fu registrato un nuovo aumento di attività, e quindi e possibilità per uno scoppiettante 2010 sono davvero elevate!

La costellazione settentrionale di Boote (il Bifolco) è facile da trovare perché ospita la brillante stella arancione Arturo, la più luminosa dell'estate e la quarta in classifica, relativamente tra le stelle visibili ad occhio nudo.  Il radiante - punto nel cielo dove le meteore sembrano provenire da - si trova a circa 30 ° (un sesto del modo attraverso il cielo) a nord-nord-est di Arturo. Il radianti delle Bootidi è alto nel cielo del nord in prima serata anche se purtroppo, la più alta percentuale di meteore si verifica un paio d'ore prima dell'alba.

L'International Meteor Organization prevede anche un possibile aumento dell'attività di quest'anno. Gli astronomi dell'IMO suggeriscono tassi più elevati a causa dei detriti della cometa Pons-Winnecke rilasciati molti passaggi fa, nel 19 ° secolo. Il picco dovrebbe però verificarsi la mattina del 24 giugno e non sembra quindi favorevolissimo dalle nostre longitudini.

Enrico

martedì 22 giugno 2010

Grandi Eruzioni Solari

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ERUZIONI DEL WEEKEND: Durante il fine settimana, il sole ha prodotto due enormi eruzioni. La prima è iniziata il 19 giugno, quando sono esplose vecchie macchie solari sul lato più lontano del sole. Il NASA's Solar Dynamics Observatory (SDO) ha osservato enormi pennacchi salire in torsione oltre il lembo nord-occidentale del Sole:



movie formats: 3.4 MB mpeg , 1.1 MB iPad , 0.9 MB iPhone formati video: MPEG 3,4 MB , 1,1 MB iPad , iPhone 0,9 MB

Abbiamo avuto la possibilità di osservare queste eruzioni perchè la sonda Ahead STEREO-NASA è di posizionata verso la parte occidentale il Sole, ed aveva una vista diretta sul luogo dell'esplosione: film .

L'evento successivo è stato più facile da vedere. Il 20 giugno, i campi magnetici che corrono lungo la parte orientale del Sole sono divenuti instabili e vedete cosa è successo. L'esplosione risultante è stata una delle più grandi degli ultimi anni. E 'stata così grande che ha superato il campo di vista ad alta risoluzione delle telecamere di SDO. Gli scienziati della missione SDO stanno ora elaborando i dati per ottenere il maggior numero di informazioni. Nel frattempo, godetevi questa anteprima.

ALTRE IMMAGINI : da Rogerio Marcon of Campinas, Brasil; da Andy Devey of Barnsley, England; da Peter Desypris of Syros, Greece; da Alan Friedman of Buffalo, NY; da Les Marczi of Welland, Ontario, Canada; da Larry Alvarez of Flower Mound, Texas.

ARCOBALENO di MEZZANOTTE

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Eh sì... che spettacolo! Certo non capita tutti i giorni, infatti è una prerogativa del periodo del solstizio d'estate e ovviamente vale solo per la zona del circolo polare artico. Diciamo che a noi difficilmente capiterà di poterlo ammirare salvo trasferte e/o una buona dose di fortuna.
"Ho recentemente assistito ad un 'arcobaleno di mezzanotte,'", riferisce MP Markkanen di Kuusamo, in Finlandia. "Torreggiava alta nel cielo ed è rimasta visibile dalle 10 della sera fino alle ore 03:00 della mattina (ora locale) del 12 giugno." L'autore della foto ha colto l'attimo con una Nikon D80.

Vi ricordo che a questo link potete trovare tantissime informazioni sugli "effetti speciali" della nostra atmosfera!

www.atoptics.co.uk


Curiosate... vi stupirete e magari sarete più attenti a cogliere momenti "speciali" :-)

lunedì 21 giugno 2010

Il Solstizio d'Estate

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Oggi 21 giugno, alle ore 13e27 tempo locale, è il solstizio d'Estate, un giorno che riveste un passaggio fondamentale nello scorrere del tempo e nel susseguirsi delle stagioni.
Nel suo passaggio al meridiano, il Sole (che si trova nella costellazione dei Gemelli ai confini delle costellazioni del Toro e di Orione) raggiunge la massima altezza rispetto all'orizzonte: la colatitudine (90°-latitudine) del luogo più l’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano orbitale (circa 23°30'). In pratica alle nostre latitudini (circa 44°10'), il 21 giugno il Sole si verrà a trovare alle 13e15 (ora del passaggio al meridiano) a 45°50'+23°30'=69°20' sopra l'orizzonte. Al Tropico del Cancro invece il Sole sarà allo zenit.
Il percorso del Sole in cielo sarà il più lungo di tutto l'anno: in Romagna, il Sole sorgerà poco prima delle 05e30 e tramonterà alle 21 circa, rimanendo sopra l'orizzonte ben 15ore e mezza.
E' l'apoteosi della "metà chiara dell'anno" (vedi post del 21 marzo); da domani le giornate inizieranno ad accorciarsi, inizialmente di appena 3 secondi poi sempre di più fino ai circa 3 minuti all'equinozio d'Autunno, dove luce e buio si equivarranno!
E' questo anche un periodo che testimonia gli antichi rapporti fra l'Uomo e il Cielo. (vedi post Stonehenge e il solstizio d'Estate).
Durante la prima parte della notte campeggia verso sud-ovest la costellazione della Vergine, la Spigolatrice, con la sua stella più luminosa, Spica; mentre alto sopra l'orizzonte il Pastore, con la sua stella principale Arturo, conduce per il cielo i "septem triones", i sette buoi del Grande Carro.
Giugno, Zogn per noi romagnoli, è il culmine della stagione primaverile, la stagione della rinascita. Giungono a maturazione i primi frutti, il grano inizia ad ingiallire e si ritorna a celebrare i matrimoni. Cita un antico proverbio, tradotto letteralmente dal dialetto: "per San Barnaba (l'11 giugno) il grano perde il piede (la radice); secca di notte quanto di giorno".
Infine legata al solstizio d'Estate è l'altrettanto antica festività di San Giovanni Battista, che viene sei mesi esatti dopo la festa di San Giovanni Evangelista del 27 dicembre, cinque giorni dopo il solstizio d'Inverno. La notte tra il 23 e il 24 giugno era piena di valenze astrali e credenze superstiziose. I defunti scorazzavano ovunque, dal momento che i giorni ”si fermavano” incominciando ad accorciarsi. Le popolane e i popolani cercavano di praticare l’arte divinatoria attraverso la rugiada, la guaza: Guaza d'San Zvan/ cla è bona pr' corp e pr' e' gran!

venerdì 18 giugno 2010

Bellissima oggi all'alba la cometa C/2009 R1 Mc Naught

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Bellissimo spettacolo anche questa mattina all'alba, pur sofferto per nuvolette diaboliche che si formavano senza preavviso proprio tra il Perseo e l'Auriga, dove si trova la 2009/R1 da qualche giorno. Nonostante tutto, qualche scatto sono riuscito a produrlo! La coda di ioni era ben visibile, quella di polveri accennata, in fotografia si gustano decisamente meglio, il seeing tutto sommato decente, anche se la cometa è oramai piuttosto bassa.... credo che questo sia il mio ultimo saluto alla C/2009 R1 Mc Naught!
Le foto sono state fatte con la reflex D50 Nikon, scatto singolo da 1 minuto, e composito di 11 scatti da 30" l'uno il tutto a 1600 iso e fuoco diretto del Newton da 50 cm. Non ho perso molto tempo nell'elaborazione, credo si possa fare di meglio!

Buona giornata!!!
***

martedì 15 giugno 2010

Migrazione dei pianeti e nuove lune: il Sistema Solare che evolve

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L’intero cosmo è in costante evoluzione, non c’è più alcun dubbio. Nuove stelle si stanno continuamente accendendo mentre altre stanno morendo, in maniera più o meno violenta. Eppure il Sistema Solare sembrava rimanere quello di sempre, quello che ho studiato ormai svariati decenni fa (purtroppo!): una manciata di pianeti con il corredo di numerose lune e una miriade di corpi minori, dalle comete agli asteroidi.

Solo recentemente, con la scoperta degli oggetti transnettuniani, la successiva introduzione di una nuova classe di oggetti (i pianeti nani) e il declassamento di Plutone, il vecchio quadro di un Sistema Solare statico e formatosi quasi 5 miliardi di anni fa ha iniziato a vacillare. Nuove scoperte e recenti studi dimostrano come il nostro angolo galattico è stato ed è tuttora decisamente più dinamico di quanto si pensasse.

Ormai è certo che i pianeti gassosi, in particolare Saturno, Urano e Nettuno, non si sono formati dove oggi li osserviamo. Una serie di indizi (crateri da impatto sulla Luna, satelliti Troiani e oggetti della cintura di Kuiper) ci fanno ipotizzare che circa 3,9 miliardi di anni fa una serie di eventi ha plasmato il nostro Sistema esterno come oggi lo conosciamo. Gomes, Levison, Tsiganis e l’italiano Morbidelli hanno proposto nel 2005 quello che oggi è noto come il Modello di Nizza (vedere anche: http://en.wikipedia.org/wiki/Nice_model), secondo il quale i quattro grandi pianeti Giove, Saturno, Nettuno e Urano (proprio in questo ordine…), orbitarono tranquilli per svariati milioni di anni dopo la loro formazione, circondati da una fascia di planetesimi abbastanza affollata. Quando Giove e Saturno entrarono in risonanza 2:1, l’orbita di Saturno aumentò pericolosamente la sua eccentricità interagendo fortemente con quella di Nettuno, allora più interno di Urano. L’effetto finale fu un intenso bombardamento del Sistema Solare interno (il Grande Bombardamento Tardivo), lo spostamento di una grande quantità di planetesimi verso l’esterno a formare la fascia di Kuiper, la cattura dei satelliti Troiani da parte di Giove e l’aumento del raggio orbitale di Urano e Nettuno, con la migrazione di quest’ultimo che divenne il pianeta più lontano.

E se nuove stelle si stanno formando nelle nebulose della nostra galassia, così sembra che nuove lune si stiano formando attorno ai giganti gassosi del Sistema Solare. In particolare intorno a Saturno ce ne sono sette piuttosto bizzarre: Atlante, Pandora, Prometeo, Epimeteo, Giano, Mimas, Encelado e Teti. Orbitano nelle vicinanze degli anelli principali di Saturno, quelli visibili con un telescopio da terra, e hanno forme piuttosto irregolari. Si è sempre pensato che siano stati catturati dal pianetone, poi però le misure della sonda Cassini hanno dimostrato che così non può essere…
Un recente lavoro di un gruppo di studiosi francesi ed inglesi, guidati da Sébastien Charnoz, dimostra che le sette piccole lune di Saturno si sono formate aggregando il materiale degli anelli. E neppure tanto tempo fa: la loro età non supera i 10 milioni di anni!
Attorno ad ogni pianeta esiste un confine invisibile, detto limite di Roche, all’interno del quale un satellite, purché di sufficiente dimensione, si frammenta per effetto delle forze mareali dovute al gradiente gravitazionale.




Per Saturno il limite di Roche equivale a 147mila chilometri, e non a caso si trova appena oltre l'anello F. Naturalmente vale anche il contrario: quando il materiale degli anelli supera il limite di Roche, allontanandosi dal pianeta, tende ad aggregarsi, fino a formare un corpo di dimensioni tali da poter essere considerato un satellite. Et voilà: la luna è servita!

lunedì 14 giugno 2010

E lo spettacolo sulla stella SOLE continua...

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Eh beh, che dire? Un trittico di tutto rispetto realizzato da SOHO e soprattutto madre natura, ricco di effetti speciali e "fuochi d'artificio" di grande pregio.

La circonferenza del nostro Sole è affollata di protuberanze oggi, alcune delle quali sono esplose in modo spettacolare come potete osservare nelle immagini di SOHO. Queste manifestazioni sono i principali obiettivi per i telescopi "solari".

Pete Lawrence ha invia questo esempio, dal suo osservatorio privato in Selsey Regno Unito al sito di SpaceWeather.com :



"Il 14 giugno è, ovviamente, un fantastico giorno!", Dice Lawrence. "Questa imponente eruzione appare come un muro di fiamme che tenta di raggiungere lo spazio. Se avete un telescopio solare , cercare di dare uno sguardo perché è ancora in via di sviluppo", dice all'intervistatore.

Un weekend con la cometa Mc Naught R1

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Tempo variabile e molto ventoso questo weekend, non il massimo per le osservazioni e tanto meno per la fotografia.... In ogni caso era il weekend della cometa Mc Naught R1/2009 che raggiungeva la costellazione del Perseo con una luminosità che la faceva intravedere ad occhio nudo. Stamane nelle foto (quello che si poteva a causa del seeing pessimo e del forte vento) appaiono bene le due code, quella rettilinea formata da gas ionizzato e quella di polveri, più debole e leggermente incurvata.

Ecco qua una serie di scatti di sabato mattina e luned' mattina!





Ciao Enrico

HAYABUSA - Sonda rientrata e report su Asteroidi Pericolosi

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La sonda Hayabusa (falco pellegrino in giapponese) è una sonda automatica lanciata nel 2003 dalla JAXA, l'agenzia spaziale giapponese, con lo scopo di atterrare sull'asteroide 25143 Itokawa (delle dimensioni di 540mx270mx210m) e prelevare dei campioni di suolo da riportare sulla Terra.

La sonda, nota precedentemente come MUSES-C, fu lanciata il 9 maggio 2003 con un vettore M-V, raggiungendo il suo obiettivo verso la metà di settembre del 2005.

Durante la sua permanenza di 30 minuti, avvenuta nel novembre 2005, un malfunzionamento di uno dei dispositivi di frantumazione potrebbe non aver permesso l'ingresso nella capsula di una grande quantità di materiale, quindi rimane il dubbio su ciò che la sonda abbia effettivamente raccolto.

Durante il suo viaggio nello spazio, la sonda fu spenta con delle avarie a bordo quasi devastanti: ben 2 dei 3 giroscopi di bordo erano guasti, ma il team è riuscito a recuperare il controllo della sonda utilizzando il giroscopio rimanente, i motori a ioni e i pannelli solari come se fossero vele contro il vento solare.

Il 6 febbraio 2009 è stato avviato uno dei 4 motori a ioni che ha accelerato la sonda fino a marzo 2010. Da aprile a giugno 2010 Hayabusa è stata indirizzata verso la Terra con maggiore precisione, con l'intento di predisporre accuratamente il rientro nell'atmosfera della sua capsula di 40 cm di diametro.

Il rientro è avvenuto come programmato il 13 giugno 2010 in Australia, prevedendo l'atterraggio della capsula nell'area "proibita" di Woomera, ed è avvenuto all'ora prevista. Un aereo DC-8 appositamente predisposto e in volo nelle vicinanze dell'area prevista ha ripreso in un video la disintegrazione della navicella principale.

La JAXA ha confermato la ricezione del segnale dal radiofaro presente nella capsula e la seguente localizzazione della capsula.




Gli Asteroidi potenzialmente pericolosi ( PHA ) sono rocce spaziali più grandi di circa 100m che possono avvicinarsi alla Terra di 0,05 UA.

Nessuno dei PHA conosciuto è in rotta di collisione con il nostro pianeta, anche se gli astronomi ne stanno registrando continuamente dei nuovi.

Al 14 giugno 2010 vengono catalogati 1.133 asteroidi potenzialmente pericolosi.

Nel mese di Maggio 2010 sono citati i seguenti passaggi ravvicinati di asteroide nelle vicinanze della Terra:

Asteroide -- Data (UT) -- Distanza -- Mag. -- Dimensione
============================================
Asteroide 2010 JR34 Data (UT) 14 maggio Distanza 5,8 LD Mag. 21 Dimensione 12 m
Asteroide 2003 HR32 Data (UT) 17 maggio Distanza 55,2 LD Mag. 17 Dimensione 1,0 km
Asteroide 2010 JN71 Data (UT) 26 maggio Distanza 8,2 LD Mag. 18 Dimensione 245 m
============================================

Note: LD significa "Lunar Distance" (Distanza Lunare) 1 LD = 384,401 mila km, equivale quindi alla distanza tra la Terra e la Luna.
LD =1 corrisponde anche a 0,00256 UA.
MAG è la magnitudine visuale dell'asteroide, alla data di massimo avvicinamento.

Brillamenti Solari

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Nei pressi della parte sud-occidentale del Sole è stato registrato un "flare" che ha dato spettacolo concludendo un fine settimana ricco di eruzioni di classe C. Clicca qui per visionare il filmato SDO intitolato "Blowing Bubbles".



Potete verificare anche da queste immagini le impressionanti dimensioni che raggiungono le eruzioni.



[ fotogramma ] [filmati: MPEG 1,6 MB , 1.3 MB iPad ; iPhone 0,6 MB ]

venerdì 11 giugno 2010

Le comete sono oggetti Extra-Solari? Lo rivela uno studio americano

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Un recente articolo sulla rivista Science sembrerebbe svelare il mistero sull'origine della nube di Oort, il cosiddetto “serbatoio” delle comete a lungo periodo. Secondo il recente studio sembra che il nostro Sole, quando era ancora una giovane stella, potrebbe aver catturato gravitazionalmente una " polverosa nube di comete" che si era formata in altre parti della galassia. Questa novitò contraddice la teoria precedente che indicava la maggior parte delle comete fossero nate nel disco protoplanetario formatosi con la formazione del Sole.

Finora, infatti, gli astronomi pensavano che questa nube sferica di comete situata sul bordo più esterno del sistema solare potesse essersi formata all'interno del disco protoplanetario del Sole, una nube di gas e materia ,che ha dato origine ai pianeti, circa 4,6 miliardi di anni fa. Ma questa ipotesi è stata contestata da un gruppo internazionale di astronomi guidato dal dottor Harold Levison del Southwest Research Institute del Colorado, USA. Un membro di questo team, il dottor Ramon Brasser presso l'Università di Nizza-Sophia Antipolis, ha spiegato ai giornalisti che il Sole non è nato da solo, ma si pensa si sia formato all'interno di un ammasso di circa un migliaio di altre stelle, tutte membri di questo antico ammasso aperto della nostra Galassia. 

Quando il grande ammasso aperto contenete il Sole si è disperso, la nostra stella è rimasta da sola, ma il suo campo gravitazionale secondo i calcoli può essere stato così forte da attirare una grande nube di comete che si era originariamente formata in altri sistemi solari. Le comete quindi, per la maggioranza sarebbero corpi extra-solari. L'idea che le comete della nube di Oort fossero extra-solari era stato suggerito in precedenza, nei primi anni '90. Ma allora, i metodi usati non erano abbastanza precisi per dimostrare la teoria, che perciò era stata abbandonata.

Secondo gli scienziati di questo studio, se si suppone che il disco osservato proto-planetario del sole possa essere utilizzato per stimare la popolazione indigena della nube di Oort, allora si può concludere che oltre il 90% delle comete osservate provenire dalla nube di Oort hanno un'origine extra-solare. E non solo, i risultati delle simulazioni portano all'eccitante possibilità che la nube di Oort contenga un pot-pourri di materiale cometario proveniente da un gran numero di stelle “sorelle” del Sole". Allora anche comete famose come quella di Halley Halley, Hale-Bopp e le recenti comete di McNaught, potrebbero essere comete che vengono da molto, molto lontano, frammenti di ghiacci e polvere diversi dal nostro Sole.

giovedì 10 giugno 2010

Il Sole offre spettacolo al NASA Solar Dynamics Observatory

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Spettacolare foto solare con un "grande" filamento ripresa dal NASA Solar Dynamics Observatory rilasciata solo poche ore fa.



L'immagine nell'ultravioletto estremo mostra una "eruzione" di plasma ( si parla di temperature intorno a 60.000° K) tenuta sospesa sopra la superficie stellare da filamentose forze magnetiche.

La struttura è cinque volte più grande della Terra in altezza rispetto alla superficie della nostra stella ed almeno 20 volte più lunga o "larga", volendo valutarne l'estensione.

Queste dimensioni rendono di conseguenza questi eventi degli straordinari soggetti per il pubblico che apprezza i telescopi solari e l'osservazione del Sole.

Se il filamento diventa instabile e collassa (come i filamenti magnetici spesso fanno), il plasma che colpisce la superficie stellare potrebbe esplodere, causando un tipo di flare chiamato "flare Hyder."

Per stuzzicare "l'appetito" e quindi l'osservazione del Sole, gustatevi il filamento in una splendida risoluzione 4096x4096.

Potrete seguire questi eventi dal sito http://sdo.gsfc.nasa.gov/ .



Altri appassionati si dilettano in modo significativamente apprezzabile :

Pete Lawrence da Selsey, West Sussex, UK; Robert Arnold dall'Isola di Skye, Scozia; Pavol Rapavy dall'Observatory Rimavska Sobota, Slovakia.

... complimenti !

APPROFONDIMENTI IN MATERIA DI METEOROLOGIA SPAZIALE :

ingv.it tematiche meteorologia spaziale ionosferica

martedì 8 giugno 2010

Cometa McNaught 2009 R1 - SHOW !!!

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Non ho resistito... dopo aver visto la news e soprattutto queste immagini... non potevo non riportarle anche alla vostra attenzione!!!

www.spaceweather.com !!!




lunedì 7 giugno 2010

La cometa R1 Mc Naught da spettacolo in osservatorio

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Sabato sera, dopo la bella serata pubblica, assieme ad Enrico Bezzi ho proseguito le osservazioni al telescopio, studiando anche la camera CCD sponsorizzata dalla DIEMME. Verso mattina la costellazione di Andromeda è salita dalla pianura oltre le foschie, permettando l'osservazione della cometa C/2009 R1 Mc Naught, che si trovava non distante dalla stella Gamma di Andromeda. Già al cercatore era ben evidente, al telescopio si stimava la presenza di una debole coda. In fotografia il verde acceso della sua chioma era ben visibile. C'era un po' di disturbo della Luna, che però al telescopio si è rivelata in tutta la sua bellezza. Giove anch'esso era ben visibile con la sua macchia rossa, orfana ancora della SEB. Giove non è stato fotografato dato che per la cometa avevamo installato la configurazione newton, una focale troppo corta per una ripresa planetaria! Vi allego però uno scatto di M13 efeetuato ieri sera durante le prove di settaggio del sistema di autoguida!
Enrico



sabato 5 giugno 2010

Nuove attrezzature in Osservatorio

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Martedì scorso (1 giugno) è stato collocato sul telescopio principale il BORG, rifrattore che verrà utilizzato per fotografia astronomica a largo campo.

Grande eccitazione e trepidazione nell'esecuzione dei fori di fissaggio dei supporti sul tubo del telescopio principale, eseguiti con grande attenzione e cura dal nostro "uomo di ferro" (Franco) !

Qualche immagine commemorativa scattata da Daniela a titolo di condivisione con i soci :




venerdì 4 giugno 2010

IMPATTO SU GIOVE !

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Un astrofilo australiano ha registrato un impatto avvenuto sul disco del grande pianeta GIOVE. Non risultano tracce residue dell'evento tuttavia è stata allertata la comunità internazionale al fine di verificare eventuali ulteriori elementi. Non è chiara la natura dell'evento ma è molto probabile un impatto asteroidale.

VIDEO

mercoledì 2 giugno 2010

Configurazione planetaria

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Come già scritto nel post “Eventi del mese – Giugno 2010”, in questi giorni si propone una particolare configurazione planetaria. I due pianeti più grandi del Sistema Solare, Giove e Saturno, si trovano in due posizioni opposte e importanti del cielo: mentre Giove si viene a trovare vicinissimo al Punto Gamma (dove cioè l’eclittica sale sopra l’equatore celeste, punto occupato dal Sole all’equinozio di primavera), Saturno si trova in prossimità del Punto Omega (dove cioè l’eclittica scende sotto l’equatore celeste, punto occupato dal Sole all’equinozio d’autunno).
Tutto ciò accade perché le posizioni dei due pianeti giganti, della Terra e del Sole sono come rappresentate nell’immagine fornita da Starry Night e per il fatto che ci troviamo in prossimità del solstizio d’estate.
Giove da una parte, Saturno dall’altra e la piccola Terra in mezzo…
Chissà se i catastrofisti se ne sono accorti, sempre pronti a cercare strane configurazioni planetarie o eccezionali allineamenti per predire immani cataclismi!

Mah!!

martedì 1 giugno 2010

Eventi del mese - Giugno 2010

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Questi i principali eventi astronomici del mese di giugno 2010.

Luna
5 giugno: ultimo quarto di Luna (ore 00e124 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 404.749 km
Dimensione apparente della Luna: 29'52"
12 giugno: Luna nuova (ore 13e13 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 365.774 km
19 giugno: primo quarto di Luna (ore 06e28 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 376.275 km
Dimensione apparente della Luna: 32'23"
26 giugno: Luna piena (ore 13e30 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 401.089 km
Dimensione apparente della Luna: 30'18"

Piogge meteoriche
Nessuna di particolare interesse.

Pianeti
Mercurio è visibile poco e male nella sua presentazione mattutina ad est poco prima del sorgere del Sole anche ad inizio mese quando pure si trova ad oltre 23 gradi dalla nostra stella, a causa di una geometria sfavorevole: il pianeta si trova a sud dell’eclittica che è anche poco inclinata rispetto all’orizzonte. Durante il mese poi si avvicina rapidamente al Sole diventando rapidamente inosservabile. Il 28 giugno si trova in congiunzione superiore, per cui nel mese di luglio sarà osservabile la sera verso ovest.
Venere domina il cielo serotino con la sua magnitudine “monstre” di -4 e con la distanza dal Sole che aumenta da 34 a 40 gradi. Passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Leone, transitando velocemente per quella del Cancro. Buca il cielo ancora azzurro al tramonto del Sole, rimanendo sopra l’orizzonte ben oltre le ore 23. Uno spettacolo!
Marte è sempre protagonista nella prima parte della notte, con la sua rossa magnitudine che tuttavia va lentamente diminuendo. Passa dalla costellazione del Leone (il giorno 6 giugno sfiora Regolo) alla costellazione della Vergine.
Giove si muove lentamente di moto diretto (da ovest verso est) sotto al pentagono che rappresenta la testa occidentale dei Pesci. Occorre quindi attendere la fine della notte per poterlo osservare. Interessante la stretta congiunzione con Urano (ad appena 26 primi) la mattina dell’8 giugno.
Saturno è già transitato al meridiano quando il cielo si fa scuro, ospite della parte occidentale della costellazione della Vergine, per cui è protagonista della prima parte della notte. Praticamente a metà strada tra Spica e Regolo, riprende lentamente il suo moto diretto verso est. Curiosità: i due pianeti più grandi del Sistema Solare si trovano in due posizioni opposte del cielo. Mentre Giove si viene a trovare vicinissimo al punto Gamma (dove cioè l’eclittica sale sopra l’equatore celeste, punto occupato dal Sole all’equinozio di primavera), Saturno si trova al punto Omega (dove cioè l’eclittica scende sotto l’equatore celeste, punto occupato dal Sole all’equinozio d’autunno).
Urano condivide totalmente le condizioni di Giove, trovandosi vicinissimo al più grande compagno. Anche se occorre aspettare le ultime ore della notte, è un ottimo periodo per rintracciare in cielo questo remoto pianeta.
Nettuno precede di oltre 30 gradi, verso ovest, la coppia Giove-Urano, trovandosi nell’Acquario. E’ però sempre un oggetto per nottambuli, per cui meglio aspettare ancora un paio di mesi per osservare il pianeta più lontano del Sistema Solare.

Altri fenomeni
6 giugno: stretta congiunzione Marte-Regolo. Il pianeta rosso per eccellenza e la stella bianco-azzurra del Leone si vengono a trovare a meno di 1 grado: bellissimo il confronto cromatico! (vedere immagine)
8 giugno: stretta congiunzione Giove-Urano. Purtroppo i due pianeti sorgono dopo le ore 02 per cui l’osservazione è riservata ai nottambuli… (vedere immagine)
11 e 12 giugno: bella geometria al tramonto del Sole, tra ovest e nord-ovest. Castore, Polluce e Venere si vengono a trovare praticamente allineati.
14 e 15 giugno: dopo il tramonto del Sole, bella congiunzione tra una sottile falce lunare crescente e Venere.
20 giugno: Venere transita sul confine settentrionale dell’ammasso aperto del Presepe (M44).
21 giugno: solstizio d'Estate (ore 13e27 tempo locale). Il Sole raggiunge la massima altezza in cielo, alle nostre latitudini poco meno di 70° sopra l'orizzonte, per cui rimane sopra l'orizzonte il maggior numero di ore nell'arco di una giornata: quasi 15ore e 40minuti. Tuttavia, per effetto della differente velocità orbitale (seconda legge di Keplero), il giorno in cui il Sole sorge prima è il 16 giugno mentre il giorno in cui il Sole tramonta più tardi è il 27 giugno.
26 giugno: eclisse parziale di Luna, non visibile dalla Romagna, dal momento che inizia alle ore 12e17 e termina alle ore 15e00 (tempo locale) mentre da noi la Luna sorge alle ore 21e12.
Vedere: http://eclipse.gsfc.nasa.gov/OH/OHfigures/OH2010-Fig02.pdf

Attività Antares

Sabato 5 giugno
Serata pubblica Osservatorio Monteromano
Marte incontra Regolo

Sabato 12 giugno
Serata pubblica Osservatorio Monteromano
Tour della Via Lattea e dintorni"

By Daniela e Angelo