lunedì 5 novembre 2007

I Costi dello Spazio per Italia ed Europa ( Pane e Cipolle ? )

Mi permetto di rilanciare dal Blog di "Le Scienze" un interessante intervento della Dr.ssa Claudia Di Giorgio. Lascio a voi tutti decidere se seguire e approfondire l'argomento o meno, ma ritengo che contenga delle considerazioni di cui è opportuno prendere coscienza... ammesso che i dati citati siano "veritieri", in quanto... appaiono alquanto "incredibili". Sicuramente, si può dire che il rapporto tra "spesa" e "risultato" è interessante pur lasciando tutte le "inquietanti" perplessità relative al "cosa si potrebbe fare con un serio impegno economico"... o no?




Una delle cose importanti che ho riportato a casa dal viaggio in Florida per il lancio del Discovery è una frase di Alan Thirkettle, responsabile del programma ESA per la stazione spaziale, durante una conferenza stampa prima del decollo. Parlando dell’importanza del Nodo 2, e più in generale della stazione, Thirkettle ha detto “l’Europa ha speso 5 miliardi di euro per la stazione spaziale, equivalenti a circa 100 chilometri di autostrada“.

Lo ammetto, ho sobbalzato. Di autostrade non so un piffero, salvo il fatto che le evito più che posso, e non mi era mai venuto in mente di fare un confronto tra i costi dello spazio e quelli delle strade. Credo però di poter affermare con una certa sicurezza che la costruzione di un’autostrada non comporti l’uso, né tantomeno lo sviluppo, di tecnologie particolarmente avanzate. In termini di ricerca applicata, innovazione tecnologica, vantaggio competitivo e progressi della società delle conoscenze, insomma, lo spazio dovrebbe rendere più delle autostrade…

Su questo punto siamo d’accordo? Mi rivolgo in particolare ad Andrea, il cui commento mi ha dato la scusa per scrivere questa cosa che mi sta sullo stomaco da tempo, e a tutti coloro che pensano, in assoluta buona fede (con quelli in malafede non serve molto discutere, no?), che spendere soldi per lo spazio sia un colpevole lusso: l’equivalente di andare a cena in un ristorante a cinque stelle lasciando i figli a casa a mangiar pane e cipolle.

Il problema è che, mettendo da parte confronto tra spazio e autostrade rispetto ai vantaggi di cui sopra, il denaro investito nello spazio corrisponde a pane e cipolle, non al ristorante di lusso. In numeri assoluti.

Come dicevo, di autostrade non so nulla, ma dato che a fare giornalismo scientifico qualcosa si impara, sono andata a cercare una conferma della cifra citata da Thirkettle. Ora, non so lui a quali autostrade si riferisse; io ho chiesto direttamente al nostro Ministero delle Infrastrutture, dove un gentilissimo signore ha speso alcuni minuti del suo tempo per spiegarmi che, facendo una media e senza entrare nel dettaglio, costruire un’autostrada italiana costa tra i 20 e i 25 milioni di euro al chilometro. Attenzione: SOLO la costruzione, e solo del piano preliminare, quindi senza costi aggiuntivi quali adeguamenti a infrastrutture esistenti o compensazioni a comuni, privati e così via, nel qual caso il costo magari raddoppia. Allora: lasciando perdere il secondo tipo di costi, (e quelli causati da ritardi, errori, intrallazzi e amenità varie), diciamo che 100 km di autostrada costano, nella migliore delle ipotesi, 2 miliardi di euro. (In realtà, spesso va peggio: date un’occhiata alle cifre di questo comunicato della Società Autostrade).

Per cui, Thirkettle si è sbagliato: l’Europa, tutta insieme, e nell’arco di quasi dieci anni, ha speso per la Stazione spaziale l’equivalente della costruzione del piano preliminare per 200 chilometri di autostrade italiane.

Pane e cipolle, appunto.

P.S. Si vede che certi confronti sono nell’aria. Nel numero di dicembre di Le Scienze, nella rubrica Astri & particelle, Roberto Battiston riferisce che la sonda spedita dalla Cina verso la luna è costata 130 milioni di euro: quanto due km di metropolitana a Pechino…

P.P.S. A scanso di equivoci, non sto dicendo che non bisogna costruire le autostrade. Sto solo cercando di mettere in prospettiva i famosi “miliardi dilapidati nello spazio”… Volendo continuare a giocare con le autostrade, per esempio, con il costo complessivo del programma COSMO-SkyMed, il più costoso mai intrapreso dall’Italia, non si arriva nemmeno da Roma a Santa Severa.

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