martedì 7 luglio 2015

Due aziende italiane per il telescopio più grande del mondo!

L'ESO (Osservatorio astronomico europeo) ha commissionato la costruzione di un telescopio con un apertura dello specchio primario di ben 39 metri, che quando sarà realizzato frantumerà il record attuale di 11 metri del SALT (Southern Africa Large Telescope), e ci sono due aziende italiane pronte ad occuparsi della costruzione di una parte di questo colosso, dal costo di 800 milioni di euro, che prenderà il nome di EELT (European Extremely Large Telescope, un nome parecchio esplicativo!).
Le due aziende in questione, che hanno battuto la concorrenza di veri e propri giganti del settore, sono la Microgate di Bolzano (pensate, con appena 35 dipendenti), che svilupperà tutta la parte tecnologica del progetto, mentre ai supporti meccanici penserà l'azienda Ads di Lecco.

Il logo dell'European Southern Observatory, che ha
commissionato la costruzione del telescopio più grande
del mondo cui collaboreranno due aziende italiane
Come è possibile creare uno specchio così grande, visto che il limite tecnologico per la costruzione di un singolo specchio arriva a 8 metri?

L'idea è stata quella di creare tanti specchi di forma esagonale e andare con essi a formare un unico grande specchio composito: tale tecnologia è stata usata per la realizzazione degli attuali telescopi più grandi del mondo, e sarà utilizzata anche per l'EELT.

Un telescopio così tanto grande deve tenere conto di contrastare le turbolenze atmosferiche che causano distorsione e degradazione delle immagini riflesse: per questo è necessario occuparsi di un sistema che consenta al telescopio di riflettere un immagine "pulita" dell'oggetto osservato: è per questo che si sono studiate le "ottiche adattive", un sistema cioè che, senza addentrarci nei tecnicismi, consente la deformazione degli specchi a seconda delle turbolenze atmosferiche presenti in quel preciso momento, in modo da annullarle e da consentire una vista perfetta.

Ed è proprio alle ottiche adattive che stanno lavorando le nostre Microgate e Ads: sarà grazie al lavoro di precisione di queste due aziende nostrane se tra qualche anno l'EELT ci regalerà immagini da sogno.

Il super telescopio sarà installato in Cile, sul Cerro Armazones, una montagna alta 3064 metri in pieno deserto di Atacama, un luogo dove ogni anno vi sono circa 350 notti completamente serene, dove non piove praticamente mai e priva di inquinamento luminoso: non è un caso che anche il complesso di telescopi chiamato VLT (Very Large Telescope) si trovi anch'esso nei paraggi, sul Cerro Paranal.

Il completamento del telescopio è previsto per il 2017 ma potrebbero esserci dei ritardi: in ogni caso quando entrerà in funzione ci regalerà, stando ai ricercatori dell'ESO, immagini dell'universo visibile con risoluzione migliore di quella fornitaci dal telescopio spaziale Hubble, e sarà in grado di studiare le atmosfere degli esopianeti, cioè dei pianeti "extrasolari" che orbitano intorno ad una stella diversa dal nostro Sole.

Ecco il trailer ufficiale del EELT caricato dall'ESO:




La Microgate è in lizza per ottenere la commessa per un altro telescopio gigante, il GMT (Giant Magellan Telescope), dal diametro di 25,4 metri e sempre in Cile, e le facciamo i migliori auguri, possa portare alto il nome delle aziende italiane nel mondo!

Nel frattempo, potete restare aggiornati sulle condizioni del EELT direttamente dal sito dell'ESO: https://www.eso.org/public/teles-instr/e-elt/

Mentre questo è la parte del sito della Microgate dedicata al progetto, in lingua inglese:  http://www.microgate.it/Engineering/Home?lang=en-US

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