mercoledì 11 febbraio 2009

Bel cielo sul nostro Appennino!

Un ringraziamento, anzi direi una "standing ovation" :-) alla nostra socia Daniela, che mi ha inviato questa foto, scattata nella scorsa giornata di sabato dalle campagne intorno a Lugo, e che ha immortalato uno straordinario cielo "favonico", formatosi quando forti correnti umide sud-occidentali hanno creato spettacolari nuvole stazionarie a ridosso della catena appenninica.

Quella specie di "UFO" che vediamo in evidenza è un esempio di altocumulo lenticolare, causato da una giustapposizione di ondulazioni dei venti atmosferici causati dalle montagne: l'aria proveniente dalla Toscana incontra l'Appennino, lo scavalca provocando delle onduluzioni.
In corrispondenza della prima cresta di queste onde, l'aria condensa creando delle nuvole che rimangano fisse in quella posizione, creando un effetto tipo dei "cuscini impilati", reso ancora più suggestivo dai colori caldi del tramonto. Si potrebbe azzardare una definizione di "Altocumulus lenticularis quadruplicatus".

Una nota classificativa. Il nome delle nuvole secondo i dettami di Luke Howard, l'inglese del 18° secolo che per primo applicò una classificiazione "alla Linneo" alle nuvole, vede la presenza di nomi composti. La prima parte del nome può essere di 3 tipi e cioè Cirro, Alto e Strato e ciascuno dei 3 indica una quota: Alta (Cirro) Media (Alto) e Bassa (Strato. La seconda parte del nome indica un aspetto o uno stato: Strato, Cumulo, Nembo (Stratificato o a maggior sviluppo orizzontale, più a sviluppo verticale, e con piogge). Poi seguono delle descrizioni morfologiche accessorie.
Allora il procedimento è questo: partendo dalla foto di Daniela si vedono nuvole molto alte, sovrastanti. Saranno quindi del genere Cirro (molto alte) ed avendo una forma stratificata risulteranno quindi dei Cirrostrati. A metà strada ci sono le nuvole a UFO: essendo situate a mezza quota diventano degli Alto-cumuli perchè hanno una morfologia più alta che estesa (viceversa sarebbero altostrati), e sono inoltre lenticolari, a forma di lente (descrizione accessoria).
Più in basso abbiamo nuveoe sull'Appennino: sono basse quindi genere strato, ma l'aspetto presenta anche uno sviluppo verticale, sono quindi degli Stratocumuli.
Mancano le precipitazioni, in caso ci fossero le due nuvole che ne producono in abbondanza sono il Nembostrato, da Nembo=precipitazione e Strato per la sua forma più estesa rispetto all'altezza, e il Cumulonembo, e cioè una nuvola molto sviulppata in altezza rispetto alla base, e con piogge associate. Quest'ultime sono anche le nuvole temporalesche, sede di intensi fenomeni elettrici.
Questo in pratica il succo della classificazione delle nuvole!

Rinnovo l'invito a tutti, esortandovi ad inviarci le vostre foto, che saremo lieti di pubblicare, anche se non perfettamente a tema astronomico, quando esse raffigurano qualche fenomeno naturale del nostro caro pianeta Terra!

Complimenti ancora a Daniela!!!

Enrico