La sonda Messenger della Nasa è entrata con successo in orbita attorno al pianeta Mercurio, è la prima sonda a farlo in assoluto, e grazie alla manovra condotta con successo il Messenger sarà in grado di registrare una mole enorme di dati che ci consentirà di conoscere in modo più approfondito le caratteristiche del pianeta più vicino al sole.
La temperatura sarà uno dei problemi più ostici da affrontare: essendo così vicino al Sole, Mercurio è infatti un luogo ostile per fare scienza. La temperatura della superficie sarebbe in grado di fondere il piombo, e per questo motivo il Messenger è dotato di uno scudo termico per proteggerlo dalla luce piena della nostra stella, mentre gli strumenti sono fatti per resistere all'intenso calore di ritorno riflesso della superficie di Mercurio . Ad esempio i pannelli solari sono costituiti sia da celle fotovoltaiche che da specchi, in modo da evitare il surriscaldamento o la fusione degli stessi!
La sonda si trova ora ad orbitare intorno a Mercurio, e cioè a circa 46 milioni di km dal Sole, e poco più di una unità astronomica dalla Terra (circa 155 milioni km) ed è previsto che inverà dati per circa 15 anni. Le prime immagini orbitali sono previste per il prossimo 29 marzo 2011. Riuscire a posizionare la sonda in orbita si è rivelata una vera sfida! Per raggiungere i parametri orbitali necessari all'impresa (ricordiamoci della vicinanza con il Sole!) sono stati necessari ben 6 flyby planetari, uno con la Terra, due con Venere e tre con Mercurio, in modo da ottenere la velocità giusta e la traiettoria perfetta per l'inserimento in orbita.
Mercurio non è solo un mondo desolato e dalle escursioni termiche più elevate del sistema solare. La sua elevata densità fa supporre abbondanza di metalli, cosa che lo rende interessante in prospettiva futura, quando ci sarà forse una corsa mineraria allo spazio. Per ora però attendiamo le fotografie e i dati che il Messanger raccoglierà, che ci sveleranno alcuni dei segreti del pianeta più difficile da osservare del Sistema Solare, a causa della sua vicinanza con la nostra stella.
L'ultimo flyby aveva permesso uno scatto straordinario di Mercurio, che potete vedere nell'immagine a questo link: Foto di Mercurio dal Messenger
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