Il 21 marzo, appena 21 minuti dopo la mezzanotte tempo locale, si celebra l’
Equinozio di Primavera, uno dei quattro momenti astronomici che scandiscono il susseguirsi delle stagioni. Nell'
aequus nox  (da cui deriva il termine equinozio), il dì e la notte hanno la stessa  durata e da questa giornata in avanti le ore di luce di un giorno  superano le ore di oscurità, continuando a crescere fino al Solstizio  d'Estate. L'Equinozio di Primavera segna quindi l'inizio della "
metà chiara dell'anno"  e nella cultura popolare rappresenta l'inizio della stagione della  rinascita. La Primavera era per gli uomini antichi la stagione degli  accoppiamenti rituali, delle nozze sacre in cui il Principio maschile e  quello femminile si accoppiavano per propiziare la fertilità. Si  accendevano dei fuochi rituali (
Lom a Merz) e più a  lungo ardevano più fruttifera sarebbe stata la terra.Il periodo che dal  Solstizio d'Inverno porta all'Equinozio di Primavera, dall'antichità ai  nostri giorni, è all'insegna di feste di tipo opposto. Il Carnevale e la  Mezzaquaresima o Segavecchia, di tipo allegrotto, la Candelora, le  Ceneri e la Quaresima per ricordarci che non siamo fatti di sola  carne... Forse per sostituire gli antichi riti pagani, nel 325 d.C. il  Concilio Cattolico di Nicea stabilì che la solennità della Pasqua  sarebbe stata celebrata "
nella domenica seguente il primo plenilunio dopo l'Equinozio di Primavera", legandola di fatto a questo evento astronomico.

Astronomicamente parlando, all'Equinozio di Primavera il Sole, visto dalla Terra, attraversa il piano dell'
Equatore Celeste in un punto detto 
Punto Gamma (una volta denominato anche 
Punto d'Ariete).  Per effetto del moto di precessione dell'asse terrestre, il punto  gamma non si trova più nella costellazione dell'Ariete ma è "preceduto"  verso la costellazione dei Pesci e tra circa 600 anni entrerà  nell'Acquario (vedere: 
http://antaresnotizie.blogspot.com/2007/03/lera-dellacquario-speriamo-arrivi.html).  Il terminatore, la linea di demarcazione fra luce e buio, passa  esattamente per i due poli geografici terrestri, per cui in tutti i  luoghi della Terra ci sono 12 ore di luce e 12 ore di buio. Nel suo  passaggio al meridiano, il Sole si trova allo zenit all'Equatore, mentre  in ogni altro luogo della superficie terrestre raggiunge un'altezza  sopra l'orizzonte pari a (90°-latitudine luogo); nel nostro caso (90° -  44°08') = 45°52'.Vedere in proposito: 
http://it.wikipedia.org/wiki/Equinozio.
Nei  giorni che precedono e seguono l'Equinozio di Primavera, le ore di luce  aumentano con la massima velocità: quasi 3 minuti ogni giorno.
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