Tempesta geomagnetica: Una forte tempesta geomagnetica (Kp = 7) è in corso dopo l'impatto di un CME intorno alle 11:30 UT del 9 settembre.
Questo potrebbe essere il primo di molti impatti di una serie di CME che dovrebbe raggiungere la Terra durante il fine settimana. Ad alta latitudine gli astrofili dovrebbero stare in allerta per aurore, dopo il tramonto.
Aggiornamento: Correnti elettriche nel terreno causate dalla tempesta sono state rilevate in Norvegia.
MACCHIE SOLARI ATTIVE: il gruppo di macchie 1283 sta producendo getti così intensi che sono visibili attraverso i telescopi solari dei giardini di casa a 93 milioni di miglia. L'Astrofilo Andy Devey ha fotografato questa eruzione di classe M6, dal Barnsley in Gran Bretagna il giorno 8 settembre:
Il campo magnetico delle macchie solari del gruppo 1283 ha una configurazione instabile "beta-gamma-delta". Questa porta energia per le eruzioni più potenti. Le previsioni del NOAA suggeriscono una stima di probabilità del 75% di registrare getti di classe M e una probabilità del 25% di getti di classe X durante le prossime 24 ore.
CME DIRETTO VERSO MERCURIO: L' 8 settembre alle 23:00 UT circa, la sonda SOHO e i veicoli spaziali "STEREO" hanno rilevato un significativo CME emergere dalla parte esterna del Sole. La Terra non è sulla "linea di fuoco", ma il pianeta Mercurio lo è. Gli analisti del Goddard Space Weather Lab stimano che la nube raggiungerà il pianeta più interno del sistema solare il 9 settembre alle 12:00 UT (più meno 7 ore).
Clicca per visualizzare un filmato del modello CME:
La Sonda MESSENGERdella NASA che è in orbita attorno a Mercurio avrà così un posto in prima fila per "provare" l'impatto. I ricercatori sono ansiosi di sapere come la magnetosfera di Mercurio risponderà al CME. In particolare, si chiedono se le CME possono sopraffare il campo magnetico di Mercurio e distruggere atomi sulla superficie del pianeta. Grazie alla previsioni del Centro di Goddard, i controllori di MESSENGER sono al corrente del CME in arrivo e quindi possono prepararsi a osservarne l'impatto.
Le "previsioni del tempo" nello spazio interplanetario sono una cosa nuova.
Sono divenute possibili solo nel 2010-2011 quando la NASA e altri veicoli spaziali dell'ESA hanno "circondato" il Sole.
Lavorando insieme, SOHO, il Solar Dynamics Observatory, STEREO-A e STEREO-B hanno ora la stella intera sotto sorveglianza.
I CME possono essere monitorati ovunque vadano e questo è un grande progresso per ottenere importanti risultati nello studio del "meteo" spaziale.
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