Ecco un resoconto sulla splendida serata del 10 Settembre
passata all’osservatorio: salendo via Monteromano io ed Alfredo notavamo una
leggera nebbia che, al contrario di quello che succede solitamente non si
diradava, rimanendo della stessa consistenza. Fortunatamente, giunti a 765 m di quota, avevamo una
chiara visione delle cose: la foschia, seppure non così coprente, riempiva le
valli circostanti, mentre dall’osservatorio la volta stellata era libera da ogni
impedimento visivo.
Mentre i preparativi del telescopio Marcon sono stati portati
a termine da Alfredo, ci ha raggiunti Diletta, che voleva imparare ad
utilizzare il suo telescopio rifrattore. La messa in opera dell’attrezzatura ha
richiesto un po’ di tempo, dovuto a qualche errore di setup ma è stata grande
la soddisfazione di veder puntare con buona precisione la gigante arancione Arturo,
stella α della costellazione del Bifolco (Bootes), la galassia di Andromeda
(oggetto di Messier n. 31) nell’omonima costellazione e Albireo, stella doppia nella
costellazione del Cigno le cui componenti sono di colore giallo e blu… uno
spettacolo da vedere al telescopio!
Alfredo aveva già iniziato il tour visuale con M13 e M57, due
oggetti di Messier molto conosciuti del cielo estivo, ed ha pensato bene di
chiamarci per vedere nuovamente Albireo: la lucentezza e la nitidezza che
riportava il rifrattore erano semplicemente incredibili! All’oculare del
Cassegrain (180 ingrandimenti) era chiaramente visibile la distanza fra le due
stelle e nonostante il numero di ingrandimenti più elevato, la qualità
dell’immagine era decisamente buona.
Proseguendo nel tour delle stelle doppie Alfredo si è
diretto su Cor Caroli, stella principale doppia dei Cani da Caccia e
successivamente su Mizar e Alcor, visibili nell’Orsa Maggiore.
Dopo questa serie di stelle doppie era arrivatoil momento
degli oggetti deboli del cielo, per certi versi quelli che danno più
soddisfazione: l’ammasso globulare M92 nella costellazione di Ercole, le
galassie M81 ed M82 nell’Orsa Maggiore, la galassia Vortice M51 visibile nei
Cani da Caccia.
A mezzanotte circa si intravedeva un punto malfermo ancora
troppo vicino alle luci dell’orizzonte: Giove, il gigante del nostro sistema
solare e, scusate, come si fa a non aspettare 40-50 minuti per avere una
visione del pianeta non disturbata dall’atmosfera terrestre?? Così è stato, dopo
avere banchettato con succo d’arancia e biscotti vari, abbiamo rimesso l’occhio
al telescopio… dove dallo stupore, nessuno parlava! Semplicemente ognuno
continuava a rimirare ciò che aveva visto un attimo prima: le bande adiacenti
all’equatore erano ben visibili, mentre in alcuni momenti risultavano sufficientemente
chiare le zone polari! Non solo: dopo qualche minuto di visione c’è stato
qualcuno che ha detto “concentrati sulle bande rosso-arancioni” e... non potevo
credere ai miei occhi! Dentro le bande si potevano notare alcune macchie
ellittiche più chiare! Che serata, un Giove così nitido non si era mai visto!
Ricollegandomi al post di Luigi Foschini sull’impatto avvenuto su Giove, chissà
se abbiamo ‘rischiato’ di vederlo…
Parlando delle impressioni personali Alfredo io e Diletta
siamo arrivati con facilità alle 2, dove consultando il pc per scoprire qualche
nuovo oggetto da inquadrare, vedo la Luna sorta da poco: “Tutti fuori, la Luna
sta sorgendo!”. Uscire dall’osservatorio e trovarsi di fronte alla “barchetta
rossa inclinata” sopra le luci della pianura ha qualcosa di magico! Ancora una
volta abbiamo scrutato attraverso il binocolo le ombre presenti sulla Luna che
pian piano stava diventando giallastra.
Guardando le poche stelle visibili nei dintorni del nostro bellissimo
satellite, Alfredo ha notato la sua stella preferita, Betelgeuse, e se c’è la
stella α della costellazione di Orione significa che di lì a poco sarà visibile
(anche ad occhio nudo) pure M42, la Grande Nebulosa di Orione! Dal momento che
l’ora era tarda ma non si poteva chiudere la serata senza sbirciare questo stupendo
oggetto, abbiamo deciso di puntare il telescopio proprio in quella direzione:
la bassa elevazione dall’orizzonte ha fatto sì che la parte di nebulosa che
emette luce fosse leggermente confusa, ma il caratteristico trapezio di stelle
centrale era ben visibile!
Dopo questa nottata piena di sorpresa e meraviglia, era
infine giunto il momento di fare ritorno a casa, con la promessa di rivedere
M42 nel pieno splendore e… perché no, essere i primi ad osservare un evento
come quello capitato su Giove!
Cieli sereni a tutti!
1 commento:
bravooooo , ottima descrizione , in effetti giove "e' stato " straordinario.....senza dimenticare le pleiadi rimirate al borg.....
la serata davvero magnifica ha regalato emozioni , non dimentico l'immagina incredibilmente ferma , senza turbolenze di alcun tipo , della luna....ma giove.......ciao a tutti
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