Da un discreto numero di settimane non si vedeva il ciel
sereno a Monteromano di venerdì, così dopo aver effettuato i preparativi
necessari e guardato velocemente la webcam dell’osservatorio decido di partire.
A favore dell’osservazione/ripresa celeste avevo la scarsa velocità del vento, sotto
i 5 km/h,
e nessun limite di tempo per quanto riguarda la nottata.
Giunto in vetta, sfrutto la luce del tramonto per effettuare
una serie di foto utili per realizzare un piccolo filmato in cui è possibile
scorgere i pianeti più interni Venere e Mercurio (il primo più in basso a
destra rispetto al secondo)…
…e preparare il telescopio Marcon in configurazione
Cassegrain per rendermi conto delle potenzialità della serata: Saturno, famoso
gigante con gli anelli, ingrandito 180 volte dava bella mostra di sé. La
divisione fra gli anelli scoperta da Giandomenico Cassini era chiara così come
le striature presenti sul pianeta, che voglio ricordare non ha superficie
solida essendo composto per la maggior parte da idrogeno ed elio.
Lo stesso Cassini scoprì inoltre quattro dei satelliti del
pianeta, più precisamente Giapeto, Rea, Dione e Teti.
La bellezza del signore degli anelli in versione celeste ha
fatto sì che mi attrezzassi per portare a termine l’immancabile servizio
fotografico: ecco il risultato finale dopo circa un migliaio di fotogrammi:
Ora non restava che la scelta di una galassia sulla quale
puntare l’occhio della CCD unita al telescopio in configurazione Newton: data
la bellezza e spettacolarità dei colori, visibili comunque solo in foto, il
soggetto preso in considerazione è stato M51, nominata anche Galassia Vortice,
all’interno della costellazione dei Cani da Caccia.
Mentre la strumentazione eseguiva istantanee in autonomia,
esco per ammirare la via Lattea, non visibile dalle città a causa
dell’inquinamento luminoso. In questa regione di cielo vi è un’altissima
concentrazione di stelle poichè direzioniamo lo sguardo proprio dove il loro
numero aumenta considerevolmente, cioè verso il centro della nostra galassia.
Nella prima foto con durata di 30 secondi, è possibile ammirare la quantità
indescrivibile di stelle presenti, mentre nella seconda sono state messe in
risalto le stelle maggiormente visibili, da cui emergono Vega, Deneb e Altair
(appartenenti rispettivamente alle costellazioni della Lira, del Cigno e
dell’Aquila) che formano il cosiddetto triangolo estivo.
Via Lattea - Nikon D300, 12-24mm @12mm, foto Matteo Reggidori |
Triangolo Estivo nella Via Lattea - foto Matteo Reggidori |
Le circa due ore di esposizione (suddivisi fra canali R-G-B, HA, OIII e dark frame, questi ultimi due poi non utilizzati) e la successiva elaborazione al pc hanno portato a questo risultato:
M51 - d=500mm, foc.2450mm, CCD Atik 11000 + autoguida - foto Matteo Reggidori |
Al termine delle riprese, intravedendo una discreta riuscita
delle immagini e vista l’ora tarda (circa le 3) ho chiuso la specola e
preparato tutto per il viaggio di ritorno, certo che la volta stellata di
Monteromano sia pronta ad accoglierci per un ulteriore ed emozionante viaggio
fra stelle, pianeti e oggetti del profondo cielo!
Ciao!
Matteo.
7 commenti:
grandissimo lavoro matto...la solititudine stimola e migliora le tue virtu' di fotografo !!!!!!
gran belle foto
alf
Grande Matteo, come sempre!
Ehilà Alfredo, ti aspettiamo presto all'osservatorio; ci manchi!
Angelo
Bellissime Matteo! Complimenti.....
Mi unisco ad Angelo: Alfredo ti aspettiamo!
Daniela
Foto stupende Matteo!!la tua grande pazienza e abilità danno sempre ottimi frutti!
Luciano
nn s era mai visto prima un fotografo ballerino .
pazzesco .
grazie ragazzi spero di unirmi a voi al piu' presto
alf
Grande Matteo!
Spero di ritornare presto a fare foto con te!
Posso dire che questa M51 è la migliore mai fatta dall'associazione, sri stato vermente bravissimo!! :)
Enrico
beh devo dire che matto , pur nn avendo un esperienza trentennale , fa' foto da paura vera
alf
ci vediamo venerdi
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