giovedì 18 settembre 2014

Carissimo Luciano...

Carissimo Luciano,

è difficile scriverti questa lettera, mentre la testa s'affolla di ricordi un po' disordinati, quindi non in sequenza temporale, dei veri propri flash che emergono all'improvviso, ma che un po' alla volta tracciano il percorso che abbiamo vissuto insieme, in questi pochi, troppo pochi giri intorno alla nostra stella...

Mi manca il fatto di non essere riuscito a salutarti, che poi sarebbe bastato uno sguardo per riconfermarti il ringraziamento per il “lavoro” fatto insieme, invero tanta passione che ha unito il nostro tempo libero in un progetto così grande e bello.

Prima di tutto volevo ringraziarti, io credo che oggi l'Osservatorio sia un luogo decisamente più accogliente che un tempo, e non parlo certo dell'aspetto esteriore e degli arredamenti, ma dello spirito con cui l'amore per il cielo viene condiviso tra i soci e con il pubblico delle serate. E gran parte di questo spirito lo dobbiamo a te. Il semplice gesto di aprire una bottiglia di un buon bianco, e offrire questa tua passione agli altri, è oggi divenuto come un rito propiziatorio alle nostre serate osservative, un gesto semplice ma che unisce, che accoglie e che fa condividere una passione, la fa gustare in un modo più conviviale.

Non c'era bisogno d'aspettare la fine del crepuscolo per gustare i tesori del cielo, grazie ai piacevoli aperitivi al tramonto, da te assiduamente promulgati, la specola, un po' alla volta, è diventata un luogo da far “trebbo” in cui si va a condividere i vari aspetti della nostra vita, e non solo quelli un po' tecnici delle sedute osservative, dei parametri delle foto, delle forse sterili sigle degli oggetti astronomici.

Non che tu avessi problemi nell'uso della tecnologia, anzi l'informatica era per te una sorta di pane quotidiano, ma ho sempre apprezzato il tuo distacco dalle cose tecnologiche, bellissimi strumenti, in grado di far produrre cose grandiosi, ma che è bene usare come tali, come mezzi e non fini dello stare insieme.
E allora la webcam, capace di creare scatti notevoli di Luna e pianeti, grazie a te è divenuta un mezzo di condivisione, in grado di coinvolgere e catturare la fantasia di grandi e bambini. Ci ho messo un po' a capirlo, forse il mio insistere sul primato dell'osservazione visuale è stato eccessivo, e credo che avrei dovuto darti più soddisfazione riguardo all'applicazione della tecnologia durante le serate pubbliche... Prometto però che il collegamento “live” tra telescopio e schermo sarà uno dei prossimi obiettivi che cercheremo di portare avanti, anche se sarà doloroso ogni volta collegarci con questi ricordi...

Eh Luciano, ti volevo anche chiedere scusa, per le mie “battute” a commento della tua guida sulla mitica multipla, quando prendevo in giro il tuo “passo lento” tra le curve che salgono all'osservatorio... In realtà, credo, l'osservazione per te iniziava prima degli altri, ed ogni tornante, senza fretta, concedeva un panorama in più, regalava un momento di contemplazione che salendo veloci sarebbe stato negato dalla fretta. Si, vivere con i tempi giusti, per gustare la vita nelle sue sfumature e nei suoi attimi più belli. è una vera eredità che hai lasciato a me, e tutta l'associazione Antares, quella capacità di cogliere la bellezza dei piccoli gesti, di saperli condividere, di portare avanti gli obiettivi con pazienza, serenamente e renderli partecipi di tutti.

Ed allora Luciano ti aspetterò ancora alle prossime serate, con la consapevolezza che prima o poi ritornerò a vedere la tua multipla grigia comparire in cima alla strada, e sarà ancora festa sotto le stelle, saranno ancora brindisi in sala panoramica, sarà ancora il nostro viaggio che continua, con prospettive diverse e su rotte sempre nuove e misteriose...


Ciao Luciano...

1 commento:

Claudia ha detto...

Ciao Luciano, é un dolore grandissimo doverti salutare ora, anche se so che ti ritroveremo sempre a Monteromano, perché quello é il posto più vicino al cielo che conosciamo... ci vediamo li.
Claudia