Questa è una buona settimana per guardare la Cometa Lovejoy che sta raggiungendo la massima luminosità proprio a metà del mese di Gennaio. Gli osservatori affermano che la cometa è ormai splendente come una stella di magnitudine 3,8.
In altre parole, si tratta di un obiettivo facile per binocoli e anche visibile ad occhio nudo da siti dark-sky cioè senza inquinamento luminoso. Tanto per darvi un'idea aggiornata a Mercoledì sera (ieri), Ehsan Rostamizadeh di Bidkhoun, Iran, ha fotografato il passaggio della cometa sotto alle Pleiadi.
Questa immagine offre agli osservatori appassionati un punto di riferimento molto facile: Se si riescono a vedere le Pleiadi, probabilmente si può vedere anche la cometa.
Lunedì scorso appariva molto evidente con un binocolo 20x60 ed era molto intensa per quanto "batuffolosa" nel suo insieme :-)
Ricordatevi che i colori non si possono percepire ad occhio nudo (la visione resta quindi come un "bianco e nero") e che invece possono essere rilevati eseguendo una foto, anche senza telescopio di inseguimento (20"-30" di posa max) tuttavia in assenza di inseguimento non sarà possibile immortalare la coda.
Un telescopio puntato sulla cometa Lovejoy rivela infatti una coda fantastica, lunga ben oltre 10°. Gli osservatori più continuativi segnalano dinamiche notevoli nell'evoluzione: all'inizio di questo mese, una tempesta magnetica ha causato un "evento di disconnessione" e un "blob" di plasma nella coda della cometa alterando la lunga struttura gassosa. Ogni volta che un colpo di vento solare o una CME colpisce la coda della cometa, accade qualcosa di interessante. Per monitorare gli sviluppi, consultare le classiche finder-maps della Cometa Lovejoy pubblicate da Sky & Telescope. Inoltre anche il Minor Planet Center ha pubblicato le effemeridi per il puntamento più accurato dei telescopi.
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