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venerdì 17 luglio 2020

Una quercia per due comete: dalla Hale-Bopp alla NEOWISE!

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Correva l’anno 1997, notte del Sabato Santo; quell’anno la Pasqua veniva “presto”, come si dice quando la più importante festività cristiana cade nel mese di marzo…
La cometa C/1995 O1 doveva ancora transitare nel punto più vicino al Sole, il perielio, (lo farà due giorni più tardi, il primo aprile, e mai pesce d’aprile fu più gradito!) ma stava già facendo impazzire gli appassionati del cielo. La crescita della sua luminosità sembrava inarrestabile e da settimane la sua magnitudine era diventata negativa. Ormai era chiaro a tutti che la cometa C/1995 O1, meglio nota come Hale-Bopp dai nomi dei due scopritori, non solo era la “Grande Cometa del 1997” ma aveva tutte le caratteristiche per diventare la “Cometa del XX Secolo”.
Dicevo: correva l’anno 1997, notte del 30 marzo. Enrico Montanari, direttore dell’Osservatorio di Monteromano, scattava quella che il compianto Thomas Bopp etichettò come una delle foto più belle della sua cometa: “La cometa e l’albero”.
Anno 2020, anno bisesto… Il cielo ci fa dono di una nuova bellissima cometa: si chiama C/2020 F3 o più semplicemente NEOWISE, dal nome del telescopio spaziale che l’ha scoperta. L’albero, la giovane quercia che vide la Hale-Bopp, è sempre là e la nuova cometa è sempre in cielo. Perché non riprovarci? Infatti Enrico non si è lasciato sfuggire l’occasione per immortalare nuovamente il legame empatico tra Cielo e Terra.
Sono passati oltre vent’anni. La giovane quercia è cresciuta. E mi piace pensare che per oltre venti volte si sia vestita e spogliata della sua chioma, in attesa che un nuovo astro chiomato tornasse a farle visita.
Soprattutto sono cambiate le macchine fotografiche. Si è passati dalla cara e vecchia pellicola agli efficienti sensori elettronici. Eppure il fascino e la bellezza dello scatto sono inalterati.

Dalla comparazione tra le due foto (per cortesia di Roberto Baldini) si evidenzia come la cometa Hale-Bopp rimanga inarrivabile, un gradino sopra alla pur bella NEOWISE e alle altre comete più luminose che hanno solcato i nostri cieli negli ultimi decenni. Tutto merito del suo enorme nucleo, almeno dieci volte più grande di quello della NEOWISE.
Il 23 luglio la cometa NEOWISE sarà alla minima distanza dalla Terra, anche se la sua luminosità sta già diminuendo. Poi si allontanerà verso le zone più esterne del Sistema Solare. Tornerà a visitare la Terra tra quasi 7000 anni. A nessuno di noi è concesso rivederla; chissà se la giovane quercia sarà ancora lì ad aspettarla…

Angelo Venturelli


mercoledì 30 marzo 2016

Schianto su Giove!

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Giovedì 17 Marzo 2016, alle 00:18:45 UTC (in Italia era l'01:18:45), due astrofili che stavano riprendendo Giove in differenti location (Irlanda ed Australia), hanno catturato un momento davvero incredibile: un improvviso brillamento sul pianeta, segno di un'improvviso schianto sul gigante gassoso di un asteroide o di una cometa!

Giove ha dimostrato ancora una volta di meritarsi l'appellativo di "spazzino del Sistema Solare", affibbiatogli a causa del fatto che è il pianeta che viene più spesso colpito da oggetti vaganti nello spazio grazie al suo immenso pozzo gravitazionale, che attira verso di sé una enorme quantità di asteroidi e comete.

I danni arrecati alla superficie di Giove dall'impatto con la cometa Shoemaker-Levy 9: le macchie nere impiegarono mesi ad essere
riassorbite dall'atmosfera gioviana!
In effetti alcuni di voi potrebbero ricordare di come già in passato Giove si fosse reso protagonista di eventi simili, il più clamoroso dei quali è stato certamente lo schianto della cometa Shoemaker-Levy 9, che nel periodo tra il 16 ed il 22 Luglio 1994 "bombardò" letteralmente il pianeta facendo precipitare sulla superficie del pianeta gli svariati frammenti in cui si era disgregata, e causando enormi macchie nere visibili per diversi mesi anche dalla Terra con dei buoni telescopi! 
Dobbiamo ringraziare Giove e la sua immensa forza di gravità se questi oggetti non riescono ad arrivare fino a noi, divenendo potenzialmente pericolosissimi per il nostro ecosistema: quando non si schiantano sul pianeta infatti, vengono deviati dalla loro traiettoria ed allontanati (quasi sempre) dalla Terra: la vita qui non sarebbe probabilmente stata possibile senza la presenza del gigante gassoso!

Ecco un time-lapse che mostra nuovamente lo schianto sul pianeta: notate anche la presenza dei satelliti galileiani che stavano compiendo un doppio transito sul gigantesco pianeta!

venerdì 1 gennaio 2016

Il cielo del mese: Gennaio 2016

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Diamo uno sguardo ai principali eventi astronomici del mese di Gennaio 2016! 



Il Sole

Il Sole, fotografato da Alfredo Lolli e Matteo Reggidori


1 Gennaio : sorge alle 07:49
transita alle 12:17
tramonta alle 16:45
durata del giorno 8 ore e 56 minuti


15 Gennaio: sorge alle 07:46
transita alle 12:23
tramonta alle 17:00
durata del giorno 9 ore e 14 minuti


31 Gennaio: sorge alle 07:33
transita alle 12:27
tramonta alle 17:21
durata del giorno 9 ore e 35 minuti






La Luna

01 Gennaio, h 16:57 - Luna all'ultimo quarto

02 Gennaio, h 12:40 - Luna all'apogeo (404.277,3 km)

10 Gennaio, h 02:31 - Luna nuova
La Luna, fotografata da Alfredo Lolli e Matteo Reggidori

15 Gennaio, h 03:18 - Luna al perigeo (369.621 km)

16 Gennaio, h 13:16 - Luna al primo quarto

24 Gennaio, h 00:40 - Luna piena

30 Gennaio, h 09:61 - Luna all'apogeo (404.553 km)






I pianeti


Mercurio Ad inizio di Gennaio il piccolo pianeta vicino al Sole sarà visibile per poco più di un'oretta dopo il tramonto in direzione Ovest, accorciando però giorno dopo giorno la sua distanza apparente dal Sole e sparendo già prima di metà del mese, ma niente paura: nella seconda metà del mese lo rivedremo fare capolino ad est poco prima dell'alba! Il pianetino la sera del primo del mese passerà dal Sagittario al Capricorno, dove stazionerà fino alla sera dell'ottavo giorno di Gennaio, quando farà il suo ritorno nel Sagittario, dove lo ritroveremo per tutto il resto del mese.

Venere - Troveremo Venere come sempre a Est, prima dell'alba, fulgente con una magnitudine apparente sempre sotto i -4 fino alla fine del mese, anche se il tempo per vederlo cala progressivamente. Il primo Gennaio passa dalla Bilancia allo Scorpione, il 5 lo ritroviamo nell'Ofiuco, la notte del 20 passa nel Sagittario. dove lo ritroveremo per il restante tempo.

Terra - Questo mese citeremo anche la Terra poiché alle 23:21 del 2 Gennaio si troverà al perielio, cioè nel punto della sua orbita in cui è più vicina al Sole. Per la precisione, la Terra disterà dal Sole circa 0.983304624 Unità Astronomiche, pari a circa  147.100.278 chilometri!

Marte - Il Pianeta Rosso anticipa la sua levata durante tutto il mese, rimanendo comodamente osservabile durante tutta la seconda parte della notte. Fino al 17 Gennaio lo ritroveremo nella Vergine, dopodiché passerà nella Bilancia dove lo ritroveremo tutto il mese.

Giove - Il Gigante gassoso si comporta esattamente allo stesso modo di Marte, anticipando la levata e rendendosi ben visibile già ben prima della mezzanotte a inizio mese. Grazie alla sua magnitudine apparente sotto il -2.3, sarà facilmente riconoscibile. Lo troveremo per tutto Gennaio nella costellazione del Leone.

Saturno - Il Signore degli Anelli sarà presente prima dell'alba in direzione Est nei nostri cieli, anticipando giorno dopo giorno il suo sorgere fino ad essere osservabile per oltre 3 ore alla fine del mese. Saturno stazionerà nella grande costellazione di Ofiuco.

Urano - Urano rimane fermo nella costellazione dei Pesci, ma anticipa ancora il suo tramonto: rimarrà comunque comodamente osservabile (con un buon telescopio, si intende) per tutta la prima parte della notte.

Nettuno - Anche Nettuno anticipa sempre più il suo tramonto: a fine mese la finestra utile per le osservazioni si ridurrà a meno di due orette. Staziona stabilmente nella costellazione dell'Acquario.



Congiunzioni

Congiunzione tra Giove (a sinistra) e Venere (a destra) del Giugno 2015. Foto di Alfredo Lolli e Matteo Reggidori.



01 Gennaio, h 01:10: Luna passa vicinissima a Zavijava (nota anche come Alaraph o come Beta Virginis), nella costellazione della Vergine
La Luna sfiora la stella Zavijava nella Vergine


01 Gennaio, h 01:30: la cometa Catalina (C/2013 US10) si trova vicinissima ad Arturo, stella Alfa della costellazione del Bootes. Sarà sicuramente osservabile con un binocolo, anche se la vicinanza della Luna potrebbe disturbare le osservazioni.

La cometa Catalina a capodanno passerà vicino ad Arturo: procuratevi dei binocoli!

02 Gennaio, h 02:30: la Luna si affianca a Porrima (Gamma Virginis), la stella più brillante della costellazione della Vergine dopo Spica,

La Luna sfiora Porrima nella Vergine: la stella è una binaria sdoppiabile al telescopio)

04 Gennaio, h 03:30: la Luna è in congiunzione con il pianeta Marte

La Luna si affianca a Marte: il fenomeno sarà visibile fino al sorgere del Sole

05 Gennaio, h 05:00: la Luna si trova allineata con Zubeneschamali (Beta Librae) e Zubenelgenubi (Alfa Librae) nella costellazione della Bilancia

La Luna nella Bilancia, tra Zubenelgenubi (che in arabo significa "chela del Sud), una doppia visuale, e Zubeneschamali (che in arabo sta per "chela del Nord).

07 Gennaio, h 06:00: La Luna si porta vicino a Venere e al pianeta Saturno, restando uniti in un balletto cosmico che sarà visibile fino all'alba.

La Luna affianca Venere e sovrasta Saturno; il tutto a non molta distanza dalla bellissima stella Antares nella costellazione dello Scorpione

09 Gennaio h 06:00: Venere e Saturno in congiunzione, i due pianeti si "baceranno" e sembreranno essere una cosa sola! Questo è un evento davvero imperdibile, se avete occasione non lasciatevela sfuggire!

La mattina del 9 Gennaio Venere e Saturno sono in congiunzione perfetta, al punto da sembrare a occhio nudo "una cosa sola".

15 Gennaio, h 01:30: La cometa C/2013 Catalina US10, la nostra Catalina, passa sotto Alkaid (Eta Ursae Majoris) nell'Orsa Maggiore

La cometa Catalina "saluta" Alkaid nell'Orsa Maggiore: munitevi di binocolo!

19 Gennaio, h 21:00: la Luna occulta Gamma Tauri, stella in realtà non luminosissima (l'undicesima per luminosità nella costellazione del Toro) facente parte dell'ammasso aperto delle Iadi. La serata però non finisce qui! Infatti sarà necessario tenere d'occhio i movimenti della Luna per tutta la notte, poiché alle 00:00 Gamma Tauri tornerà visibile ma la Luna occulterà Theta Tauri, e intorno alle 02:30 inizierà l'occultamento di Aldebaran (Alfa Tauri) che durerà fino al tramonto della Luna prima delle 04:00!

La Luna darà spettacolo con occultazioni multiple: prima Gamma Tauri, poi verso mezzanotte Theta Tauri, infine intorno alle 02:30 Alfa Tauri (Aldebaran)

24 Gennaio, h 20:00: la Luna in congiunzione con Acubens (Alfa Cancri), la stella più luminosa della costellazione del Cancro.

La Luna sfiora Acubens (Alfa Cancri)

26 Gennaio, h 03:30: la Luna si pone sotto la stella Regolo (Alfa Leonis), la stella più brillante della costellazione del Leone

La Luna sovrastata da Regolo (Alfa Leonis)

28 Gennaio, h 01:00: la Luna in congiunzione con il pianeta Giove

La Luna in congiunzione con Giove: la direzione dell'evento sembrerà "indicata" dalla costellazione della Vergine!

28 Gennaio, h 23:00: la Luna sorge occultando Zaniah (Eta Virginis), e la "nasconderà" agli occhi di chi osserva fino alle 03:30

La Luna occulta Zaniah


Sciami meteorici con picco d'intensità nel mese di Gennaio




















1)Quadrantidi: questo sciame meteorico è il principale del mese grazie al tuo tasso orario zenitale di ben 120 meteore l'ora che lo rendono lo sciame più prolifico insieme a quello delle Geminidi di Dicembre. Le meteore appartenenti a questo sciame sfrecciano a circa 41 km/s e prendono il loro nome da una antica costellazione, quella del "Quadrante murale", poi andata a integrare quella del Bootes. Questo sciame è stato forse generato dal passaggio di un corpo minore del Sistema Solare, (196256) 2003 EH1, forse una cometa "morta", che ha tra l'altro attraversato il perielio nel Marzo dell'anno scorso. Sarà attivo dal primo giorno di Gennaio fino al giorno 5, con picco nella notte del 3.

2)Delta Cancridi, che sarà visibile durante tutto Gennaio con picco il 19 con un ZHR pari a 4. L'origine di questo sciame è tutt'ora sconosciuta, anche se si ipotizza possa essere stato generato dall'asteroide 2001 YB5. Le meteore sfrecciano a "soli" 28 km/s.
Una curiosità: questo sciame è stato scoperto da astronomi italiani nel Gennaio del 1872!


Altri sciami meteorici che hanno già raggiunto/devono ancora raggiungere la massima intensità sono costituiti da:

1)Coma Berenicidi


Che cosa cercare nel cielo invernale

Pianeti: tutti osservabili, seppur in momenti ed orari diversi! (Per una guida più approfondita, fare riferimento alla sezione "I pianeti" che trovate più in alto in questo post).

Oggetti del cielo profondo:
1)M31, la Galassia di Andromeda, con le sue compagne M32 e M110, nella costellazione di Andromeda;


2)M33, la Galassia Triangolo, nella costellazione del Triangolo;


3)M35, un ammasso aperto "ai piedi" di Castore, nella costellazione dei Gemelli;


4)M36+M37+M38, un terzetto di ammassi aperti nella costellazione dell'Auriga;


5)M41, noto anche come Piccolo Alveare, è un ammasso aperto nella costellazione del Cane Maggiore;


6)M42, nota anche come la Grande Nebulosa di Orione, splendida al telescopio ed apprezzabile al binocolo, spicca anche a occhio nudo.


7)M44, noto anche come Ammasso del Presepe, è un ammasso aperto visibile nella costellazione del Cancro.


8)M45, meglio note col nome di Pleiadi, o "Sette sorelle", un ammasso aperto visibile ad occhio nudo e molto apprezzabili con un binocolo! Si trovano ai confini della costellazione del Toro + L'ammasso aperto delle Iadi, del Toro, che costituisce l'ammasso aperto più vicino a noi (distando solo 151 Anni Luce), apprezzabile ad occhio nudo ed anche con un piccolo binocolo.


9)Ammasso doppio del Perseo, noti anche come NGC 869 e NGC 884: due degli oggetti più belli del cielo, si trovano ai confini della costellazione del Perseo, questi ammassi aperti sono visibili anche a occhio nudo a patto di trovarsi sotto un cielo buio e si apprezzano meglio al binocolo o a un telescopio a patto di usare pochissimi ingrandimenti e campi larghi.

10) La cometa C/2013 Catalina US10, osservabile per tutto il mese con un binocolo o al telescopio!



Carte del cielo del mese di Gennaio


Carte del cielo del 01 Gennaio 2016, h 23:00

Carta del cielo del 15 Gennaio 2016, h 23:00

sabato 21 febbraio 2015

INSOLITA COMETA ESCE INDENNE DAL FLY-BY CON IL SOLE

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http://www.spaceweather.com/images2015/20feb15/comet_anim2.gif?PHPSESSID=jtjqeme0hsdgev7llfs4kplrn7
INSOLITA COMETA ESCE INDENNE DAL FLY-BY CON IL SOLE: gli astronomi sono rimasti "sconcertati" da una cometa che è passata "follemente vicino" al Sole il 19 febbraio. A prima vista sembrava essere un piccolo oggetto, non più grande di una cometa-asteroide, destinato a disintegrarsi a causa della temperatura elevata che avrebbe subito. Invece, è riemerso apparentemente intatto ed è rimasto visibile mentre si allontana dal Sole. Il filmato post-flyby registrato il 20 febbraio dal Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) è quello che trovate qui a fianco.Ufficiosamente, il visitatore ghiacciato è stato chiamato "SOHO-2875," perché è la 2875ma cometa scoperta dalla SOHO.Karl Battams del Naval Research Lab spiega cosa c'è di strano in SOHO-2875: "E' una cometa "senza gruppo", ovvero significa che non sembra essere correlata a qualsiasi altra cometa o famiglia di comete che abbiamo registrato."La maggior parte delle comete che SOHO scopre, appartengono alla famiglia Kreutz. Le Sungrazers Kreutz sono frammenti derivanti dalla frammentazione di una sola cometa gigante avvenuta molti secoli fa. Esse prendono il nome dall'astronomo tedesco Heinrich Kreutz del 19 ° secolo, che li studiò in dettaglio. SOHO-2875, tuttavia, non è uno di quei frammenti."Comete senza gruppo come questa appaiono un paio di volte l'anno, quindi sotto questo aspetto non è troppo insolito," continua Battams. "Ma questo oggetto è relativamente brillante. La grande domanda che la maggior parte delle persone si farà ora è, posso vederlo, o sarò in grado di vederlo, dalla Terra? In un primo momento ho pensato che la risposta sarebbe è stata NO. Ma io sono ora molto sorpreso e scioccato poichè la cometa si è illuminata drasticamente e ora sfoggia una coda sempre più impressionante. La visibilità dalla Terra, allo stato attuale, fra un paio di settimane non è più fuori questione, anche se ancora non ci scommetterei sopra. ""Continuerò a tweettare aggiornamenti sul mio feed twitter.com/SungrazerComets, così la gente potrà seguire anche lì." è l'ultima dichiarazione di Battams.

...stiamo a vedere anche noi? :-D


giovedì 15 gennaio 2015

Massima luminosità per la Cometa Lovejoy

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Questa è una buona settimana per guardare la Cometa Lovejoy che sta raggiungendo la massima luminosità proprio a metà del mese di Gennaio. Gli osservatori affermano che la cometa è ormai splendente come una stella di magnitudine 3,8.  

In altre parole, si tratta di un obiettivo facile per binocoli e anche visibile ad occhio nudo da siti dark-sky cioè senza inquinamento luminoso. Tanto per darvi un'idea aggiornata a Mercoledì sera (ieri), Ehsan Rostamizadeh di Bidkhoun, Iran, ha fotografato il passaggio della cometa sotto alle Pleiadi.

Questa immagine offre agli osservatori appassionati un punto di riferimento molto facile: Se si riescono a vedere le Pleiadi, probabilmente si può vedere anche la cometa.


Lunedì scorso appariva molto evidente con un binocolo 20x60 ed era molto intensa per quanto "batuffolosa" nel suo insieme :-)

Ricordatevi che i colori non si possono percepire ad occhio nudo (la visione resta quindi come un "bianco e nero") e che invece possono essere rilevati eseguendo una foto, anche senza telescopio di inseguimento (20"-30" di posa max) tuttavia in assenza di inseguimento non sarà possibile immortalare la coda.

Comet C/2014 Q2 Lovejoy 14/01/2015 Date: 14 01 2015 UT 22h20m
Gerald Rhemann from: Weienkirchen, Lower Austria
Telescope: ASA H8 f 2.9
Camera: FLI PL 6803
Mount: ASA DDM60
Exposure time: L 3x200 seconds
Un telescopio puntato sulla cometa Lovejoy rivela infatti una coda fantastica, lunga ben oltre 10°. Gli osservatori più continuativi segnalano dinamiche notevoli nell'evoluzione: all'inizio di questo mese, una tempesta magnetica ha causato un "evento di disconnessione" e un "blob" di plasma nella coda della cometa alterando la lunga struttura gassosa. Ogni volta che un colpo di vento solare o una CME colpisce la coda della cometa, accade qualcosa di interessante. Per monitorare gli sviluppi, consultare le classiche finder-maps della Cometa Lovejoy pubblicate da Sky & Telescope. Inoltre anche il Minor Planet Center ha pubblicato le effemeridi per il puntamento più accurato dei telescopi.

venerdì 9 gennaio 2015

La cometa perde la coda?

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lovejoy 08-01-2015 (c)Joseph Brimacombe
Taken with an 10.6-cm FSQ and STL-11000 from New Mexico Skies.
A single 30 min exposure.
LOVEJOY COMETA : ovviamente è una battuta! Le ultime immagini che stanno apparendo sul web e che risultano tra le più recenti scattate dagli osservatori sparsi per il globo mostrano un'apparente frattura nella coda della cometa. Si tratta di un classico distacco della coda di ioni a causa dell'interferenza tra il suo (debole) campo magnetico con quello del Sole.

Non ci sono pericoli di perdere lo spettacolare drappeggio posteriore dato che, ricordiamo, il materiale della coda è già di fatto staccato dalla cometa stessa. Ci penseranno nuove eruzioni di materiale dal nucleo cometario a  ripristinare quanto prima  l'appariscente strascico.


mercoledì 7 gennaio 2015

Brillante e splendida la cometa Lovejoy!

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BRILLANTE E SPLENDIDA COMETA: La Cometa Lovejoy (C / 2014 Q2) continua a aumentare di luminosità e ora può essere vista ad occhio nudo anche da zone urbane aventi inquinamento luminoso. Il giornalista scientifico ed esperto astrofilo Mariano Ribas riporta dal Planetario di Buenos Aires: "Ieri sera, ho potuto vedere la cometa Lovejoy con i miei occhi senza aiuto di strumenti nel cielo di Buenos Aires. Appena percettibile e usando la visione distolta... Ma l'ho vista!"

"Confrontando la cometa con stelle
di fondo vicine, ho stimato la magnitudine visuale della cometa essere circa 4,2", continua a spiegare. "La cometa era molto luminosa con il mio binocolo 10x50. Inoltre, ho potuto vedere un accenno di coda. L'atmosfera della cometa (o 'chioma') sembra chiaramente grigio / verde, e sembra più intensa di una settimana fa."

Ciò che è solo piacevole ad occhio nudo si trasforma in qualcosa di meraviglioso osserbvando al fuoco di un telescopio di medie dimensioni. Gerald Rhemann ha ripreso questa immagine con uno strumento da 12 pollici utilizzandolo a distanza (controllo remoto) sfruttando la Farm Tivoli, in Namibia.


Il blu coda della cometa è così lungo che solo 1/3 si inquadra nell'immagine. Il tutto si estende per ben oltre 7 milioni di km.

Il 7 gennaio, la Cometa Lovejoy sarà al suo massimo avvicinamento alla Terra: 0.47 unità astronomiche (70.000.000 km) di distanza. Sebbene la cometa si stia allontanando da noi, per il resto del mese continuerà a crescere di luminosità perché è ancora in movimento verso il Sole.

"Certamente il meglio deve ancora venire!" afferma Ribas.

Questa settimana, gli osservatori possono trovare la Cometa Lovejoy passando dalla costellazione di Orione verso il Toro.  


VENERDI' 9 gennaio saremo al Liceo di Lugo per il solito appuntamento astronomico e meteorologico e magari potrebbe essere possibile curiosare ?! Chissà se il meteo sarà favorevole...

sabato 3 gennaio 2015

Primo appuntamento del 2015 : al Liceo di Lugo ! Da non perdere

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Cominciate ad organizzarvi per il primo incontro al Liceo di Lugo del 2015. 

VENERDI' 9 GENNAIO - ORE 20.45
SERATA APERTA AL PUBBLICO


Dopo il piacevole "Numero Zero" di dicembre che ha visto il piacevole e interessante ingresso di Pierluigi Randi dello Staff di Meteoromagna.com tra i relatori quale curatore della sezione dedicata alla METEOROLOGIA non solo sotto l'aspetto previsionale ma anche didattico e divulgativo, si parte con nuovo rinnovato stimolo.

Tutti gli appassionati di meteorologia sono quindi caldamente invitati a partecipare!

Gli incontri del 2015 non avranno argomenti specifici ma saranno occasione di approfondimenti legati all'attualità astronomica e/o meteorologica anche se non mancheranno interventi mirati ad approfondire anche aspetti ed esperienze dell'attività del gruppo o argomenti particolari da stabilire magari durante gli stessi incontri mensili.

Astronomia, Astronautica, Meteorologia... lo spettacolo della scienza abbinato alla sfida tecnologica, vissuto a livello internazionale e calato anche in ambito locale, nel nostro "piccolo" ma con la nostra smisurata passione che è sempre ben rappresentata dall'Osservatorio Astronomico (e Meteorologico) di Monte Romano di Brisighella!

domenica 28 dicembre 2014

Lovejoy 2014 Q2 nel cielo Boreale, dall'Italia 27-12-2014

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Le condizioni meteo sono proibitive in Italia e la situazione all'osservatorio di Monteromano la dice lunga solo guardando l'immagine delle webcam che mostrano un bianco panorama da ieri pomeriggio e che ancora oggi va incrementando l'accumulo a terra. 
 
Le previsioni non sono delle migliori tuttavia è bene stare in allerta se si desidera osservare la cometa poichè sembra ancora in grado di offrire spettacolo e quindi vale la pena di cogliere ogni piccola possibilità che dovesse presentarsi.

Intanto possiamo piacevolmente verificare che c'è ancora qualche astrofilo italiano coraggioso (e meteo-fortunato) che non demorde e che aggredisce le avversità sfidando anche le intemperie e che riesce a centrare l'obiettivo come possiamo ammirare nell'immagine che segue : 

C2014 Q2 Lovejoy Immagine di marco candotti - 27 Dicembre 2014 dal Mt.Matajur (1300m) FRIULI - Italia
2 x eos500D + 2x 85mm/1,8
26 x 100s , 1600iso , f:4
-7°C


Per settimane, questa cometa è aumentata di luminosità nel cielo australe, dove è diventato il bersaglio favorito per gli astrofotografi in Australia, Nuova Zelanda e Sud America. 


Ora ha attraversato l'equatore celeste in modo che anche gli osservatori settentrionali possano vederla meglio.

"Ho visto la cometa Lovejoy la notte scorsa", riferisce John Chumack di Yellow Springs, Ohio.


"E 'brillante, ~ 5.5 mag, e circa 13 gradi sopra l'orizzonte meridionale a mezzanotte. Nei nostri cieli inquinati, era appena visibile ad occhio nudo con visione distolta, ma era un facile bersaglio per il binocolo." 

Con dieci minuti di esposizione attraverso un telescopio amatoriale da 16 pollici Chumack spiega che si rivela non solo il vivo nucleo verde della cometa, ma anche i più delicati filamenti nella sua coda sinuosa.

Dal Lago di Misurina anche 
Giorgia Hofer on December 26, 2014 @ Misurina Lake (Italy) 
Nikon 200 mm f/5,6 (10x30 sec sky + 1x180 sec landscape)
"Non ho usato un telescopio per scattare la foto. Tutto quello che serviva era la mia macchina fotografica digitale Nikon," dice la fotografa Giorgia Hofer del Lago di Misurina, Italia. "Il cielo è un'esposizione 10x30 sec, e il paesaggio è 1x180 sec."
 
Intanto dalla Nuova Zelanda arriva anche questa :
Immagine di Minoru Yoneto del 28 Dicembre 2014 da Queenstown, New Zealand
Commento : Ancora difficile vedere la coda 

Canon EOS Kiss X7i SEO-SP4, 
Tomytec Borg77ED2+ED Reducer F4DG, ISO3200, 300s x 1

martedì 18 novembre 2014

Philae : la discesa immortalata da rosetta

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La image camera Osiris, una delle camere montate sulla sonda dell'ESA Rosetta, è riuscita a cogliere i momenti della prima fase di accometaggio del piccolo lander. Ecco la sommatoria delle immagini che mostrano la discesa del lander prima del suo primo rimbalzo. 

Al momento resta comunque sconosciuto il punto esatto in cui si trovi philae e il lander é confermato in stato di ibernazione. 

La perforazione della cometa é avvenuta ma non c'è stata sufficiente energia per completare l'analisi del campione. Dovremo quindi attendere il momento più opportuno o una idea geniale del "fantastic team" per poter sentire nuovamente i tweets del lander. 
Nel frattempo la cometa si avvicinerà al Sole...

lunedì 17 novembre 2014

Rosetta : tutto tace

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Nelle ultime 24 ore non sono pervenute novità in merito alla missione del lander "perforatore" a parte il fatto che avrebbe compiuto l'impresa e trasmesso in extremis i risultati del proprio lavoro al centro di controllo di missione.

Se si confermeranno le previsioni peggiori, dovremo attendere i prossimi mesi di avvicinamento della cometa al Sole per sperare di ricaricare le batterie a sufficienza per riavere comunicazioni.

Ma non sarà poi così facile. Gli imprevisti e l'avvicinamento della cometa comportano situazioni decisamente critiche. Quindi è bene restare vigili.

Intanto attendiamo i risultati delle analisi della perforazione.

giovedì 13 novembre 2014

Cometa conquistata : la sonda è riuscita nell'impresa epocale!

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ESA : "Riceviamo segnali dalla superficie".

Questo il tweet dell'Esa, l'Agenzia Spaziale Europea, che ha annunciato al mondo di aver raggiunto con il robot Philae la superficie della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.

La missione della sonda Rosetta, cominciata dieci anni fa, è dunque riuscita.

Ora si attendono dal lander Philae immagini e dati dalla cometa che potrebbero aprire scenari finora mai stati possibili sulla ricerca spaziale e l'origine dell'universo.

La zona di atterraggio, denominata Agilkia e che si trova sulla cima di un bizzarro oggetto a doppi lobi, è stata scelta appena sei settimane dopo l'arrivo, sulla base delle immagini e dei dati raccolti alla distanza di 30-100 km dalla cometa. 

Queste prime immagini hanno presto svelato la cometa come un mondo pieno di massi, alte scogliere e precipizi scoraggianti e buchi, con getti di gas e correnti di polvere dalla superficie. 

In questa missione epocale l'Italia è in prima linea. Nella (già oggi) lunga storia di Rosetta, l'Italia è sempre stata in prima fila. Inizialmente con la planetologa Angioletta Coradini, purtroppo scomparsa nel 2011 e poi con Agenzia Spaziale Italiana, con le università Parthenope e quella di Padova, il Politecnico di Milano, l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Non meno importante poi è la partecipazione dell'industria italiana con le "famose" aziende del gruppo Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex ES.

Non dimentichiamo poi che sono italiani i due ricercatori che si trovano in queste ore alla guida della missione, Paolo Ferri e Andrea Accomazzo. E degli 11 strumenti a bordo di Rosetta alcuni sono italiani : 

  • lo spettrometro Virtis (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer), di cui è responsabile Fabrizio Capaccioni, dell'Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell'Inaf (Iaps-Inaf); 
  • Giada (Grain impact analyser and dust accumulator), progettato da Luigi Colangeli e del quale è responsabile Alessandra Rotundi, dell'università Parthenope.
 Insomma... c'è di che essere orgogliosi e senza tanta falsa modestia no? :-D



mercoledì 6 agosto 2014

Rosetta arriva nell'orbita della cometa

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Dopo aver attraversato per 10 anni il Sistema Solare, rimbalzando fra Terra e Marte, oggi, mercoledì 6 agosto, la sonda dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) incontra la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, raggiungendola alla distanza record di 100 chilometri.

L'Italia ha contribuito in modo importante alla missione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e con l’industria, con la Thales Alenia Space. Da oggi Rosetta aggancia l'orbita della "sua" cometa-bersaglio. 

In realtà non è un’orbita vera e propria, ma eseguirà una serie di passaggi nei quali la sonda modifica continuamente la propria direzione attorno alla cometa, come ha spiegato il spiega il coordinatore scientifico dell’Asi, Enrico Flamini. Ad ognuna di queste manovre Rosetta comincerà ad avvicinarsi progressivamente alla cometa, fino a raggiungere la distanza di appena 10 chilometri quando saremo in settembre. 

Intanto sono già in funzione tutti gli strumenti della cometa, compresi quelli sviluppati dagli italiani come :
# Virtis (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) sotto la responsabilità scientifica dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Iaps-Inaf)
# la camera Wac (Wide Angle Camera) di Osiris (Optical Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System) sotto la responsabilità scientifica dell’Università di Padova
# Giada (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) sotto la responsabilità scientifica dell’Università Parthenope. 

Ulteriori informazioni potrete consultarle al link della wikipedia :
ROSETTA