I due gruppi di ricerca citati nel post precedente hanno basato le loro conclusioni su un numero piuttosto limitato di osservazioni: 17 supernovae per l'High-Z Cosmology Team e 42 per il Supernova Cosmology Project. In ogni caso i risultati convergono verso la medesima conclusione e cioè che l'Universo sembra accelerare la sua espansione.
I risultati ottenuti dalle prime 60 supernovae sono stati giudicati talmente interessanti da essere già stati pubblicati in tre recenti articoli. In particolare nel terzo articolo si sostiene che, con i dati disponibili al momento, il modello più probabile pare essere quello della costante cosmologica.
Da quando l'esistenza dell'energia oscura è stata dimostrata, si è scatenata una corsa per proporre teorie, spesso assai esotiche, che potessero spiegarne la natura. Due sono in particolare le teorie più accreditate:
- la costante cosmologica, che prende il nome dal "più grande errore" di Einstein, ovvero una densità costante di energia che riempie in modo omogeneo tutto lo spazio,
- la quintessenza, un campo dinamico la cui densità d'energia varia nello spazio e nel tempo.
Nel 2005 si è costituito un team internazionale di 28 cosmologi, denominato ESSENCE, che prevede di studiare fino al 2008 ben 200 supernovae ad elevato redshift, cioè molto lontane, con i più potenti strumenti attualmente a disposizione come il VLT e il telescopio spaziale.
I risultati ottenuti dalle prime 60 supernovae sono stati giudicati talmente interessanti da essere già stati pubblicati in tre recenti articoli. In particolare nel terzo articolo si sostiene che, con i dati disponibili al momento, il modello più probabile pare essere quello della costante cosmologica.
Einstein introdusse questo termine per rendere statico l'Universo, come a quel tempo si credeva, dal momento che la sua equazione della Relatività Generale prevedeva invece un Universo non statico. Quando Edwin Hubble scoprì che l'Universo è in espansione, egli stesso bollò la costante cosmologica come il peggior errore della sua vita; tuttavia oggi questo suo "errore" sembra essere proprio il modello che meglio si adatta ai dati. Oggi la costante cosmologica viene identificata con l'energia del vuoto, che svolge un ruolo fondamentale in altre moderne teorie fisiche.
Vedere anche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_oscura
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