Qualche tempo fa, a fine maggio, ci fu la pubblicazione della scoperta di raggi gamma da una sorgente anomala, PMN J0948+0022 (vedi post di Roberto e alcune considerazioni mie postate qualche tempo dopo). La cosa importante era che questa sorgente è una Narrow-Line Seyfert 1 (NLS1), un tipo di nucleo galattico attivo che era noto per non avere un getto relativistico, che generalmente produce i raggi gamma osservati poi da strumenti come LAT a bordo di Fermi.
Fu subito attivata una campagna osservativa che ha coinvolto, oltre a Fermi, anche diversi altre strutture a terra e satelliti, i cui risultati hanno confermato la presenza di un getto relativistico in PMN J0948+0022 (si veda il preprint).
Poteva sempre rimanere il dubbio di un'anomalia, un caso isolato, ma da oggi anche questo dubbio è stato spazzato via. Infatti, in un nuovo lavoro appena accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters, la Collaborazione Fermi/LAT riporta la scoperta di raggi gamma da altre 3 sorgenti di tipo NLS1 (il preprint è disponibile da oggi). Quindi, man mano che i dati LAT si accumulano si scoprono altre di queste sorgenti, il che indica proprio che sta emergendo una nuova classe di nuclei galattici attivi emettitori gamma. Maggiori dettagli e implicazioni di questa scoperta, potere leggerli in un articolo più esteso che è pubblicato sull'ultimo numero della rivista divulgativa Darwin, in edicola in questi giorni (qui c'è una scansione dell'articolo).
Fu subito attivata una campagna osservativa che ha coinvolto, oltre a Fermi, anche diversi altre strutture a terra e satelliti, i cui risultati hanno confermato la presenza di un getto relativistico in PMN J0948+0022 (si veda il preprint).
Poteva sempre rimanere il dubbio di un'anomalia, un caso isolato, ma da oggi anche questo dubbio è stato spazzato via. Infatti, in un nuovo lavoro appena accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters, la Collaborazione Fermi/LAT riporta la scoperta di raggi gamma da altre 3 sorgenti di tipo NLS1 (il preprint è disponibile da oggi). Quindi, man mano che i dati LAT si accumulano si scoprono altre di queste sorgenti, il che indica proprio che sta emergendo una nuova classe di nuclei galattici attivi emettitori gamma. Maggiori dettagli e implicazioni di questa scoperta, potere leggerli in un articolo più esteso che è pubblicato sull'ultimo numero della rivista divulgativa Darwin, in edicola in questi giorni (qui c'è una scansione dell'articolo).
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