venerdì 28 maggio 2010
ATLANTIS Rientrato a Cape Canaveral
Riporto una news lapidale :
Con un perfetto atterraggio sulla pista del Kennedy Space Center si è conclusa la vita operativa della navetta Atlantis. Dopo 32 missioni nello spazio, la prima nell’ottobre del 1985, il suo destino è ora in un museo americano.
Ha trasportato nello spazio 150 astronauti (tra questi 18 donne) molti dei quali più volte, fino ad un totale di 193 “viaggiatori”.
L’americano Jerry Ross con la navetta Atlantis ha compiuto 5 delle sue 7 missioni nello spazio.
Tra questi 150 anche il nostro primo astronauta italiano Franco Malerba che volò nel 1992 nel corso della 12esima missione della navetta.
GRAZIE ATLANTIS !
data :
28.5.10
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Atlantis STS-132
lunedì 24 maggio 2010
Cheese!!!! Un sorriso prego!
Vi passo direttamente un link... non oso commentare immagini del genere! :-)
http://legault.perso.sfr.fr/iss_atlantis_transit2_2010.html
data :
24.5.10
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mercoledì 19 maggio 2010
Parole sulla scienza (di Davide Amadori)
E poi dicono che non ci sono più bravi studenti...
Questo che riporto è il tema svolto pochi giorni fa da Davide, un mio carissimo ex studente (ora frequenta la quinta classe) e col quale condivido il piacere di parlare di scienza, arte e tutto ciò che riguarda l'uomo.
Pochi giorni fa, in un lungo tunnel sotterraneo costruito in Svizzera al confine con la Francia, degli scienziati hanno ricreato in scala ridotta le condizioni sviluppatesi un miliardesimo di secondo dopo l'esplosione del Big Bang. Pochi mesi fa si festeggiava l'anniversario dello sbarco dell'uomo sulla Luna. Pochi anni fa veniva pubblicata la teoria delle stringhe, che sostiene l'interconnessione di tutte le molecole di materia dell'Universo.
Se pensiamo a questi tre importanti avvenimenti ci rendiamo conto della dinamicità con la quale il nostro mondo cambia. Si scompone la materia nei suoi componenti infinitesimi, si svelano le origini più remote dell'Universo, l'Uomo si spinge oltre i suoi limiti terreni. Ormai la nostra visione della realtà è condizionata dalla scienza.
Questo solo perché la scienza ricerca l'attendibilità delle sue teorie. Questo modo di fare scienza nacque dalle idee di Galileo Galilei, che introdusse il metodo scientifico, e dalle teorie di Isaac Newton, che applicò le conoscenze umane a tutto l'Universo. Solo da questo momento la scienza assume la sua vera definizione: la scienza non è la "verità", ma un modo di descriverla e presentarla.
A questo punto, considerate le tante implicazioni della scienza nella vita moderna, possiamo parlare del suo potere.
La scienza e l'arte sono le più esplicite dimostrazioni delle potenzialità della nostra intelligenza. Questa incredibile capacità, che nell'uomo ha ormai superato tutte le altre, ha generato il bisogno della consapevolezza del mondo che ci circonda. E' appunto tale bisogno che ci spinge oltre i nostri limiti, quasi fosse la necessità più impellente. Ma forse non è solo questo bisogno che muove la scienza, dal momento che non ci siamo limitati solo a conoscere la struttura dell'atomo o del DNA, ma li manipoliamo a nostro piacimento, come per creare una "nostra" perfezione della Natura, pur sempre nel rispetto della stessa.
Questo secondo atteggiamento è particolarmente insito nella scienza contemporanea. La "teoria del tutto", la "particella di Dio", per fare alcuni esempi, sono le più chiare espressioni di una ambizione umana: quella di "sbirciare nella mente di Dio" come scrisse Stephen Hawking.
Tuttavia limiti forti impediscono la completa consapevolezza del nostro essere.
La scienza è stata in grado di rispondere a moltissime domande su ciò che ci circonda. Ma quante risposte ci ha realmente fornito su noi stessi? La scienza ci ha chiarito come e di cosa siamo fatti, ci ha reso testimoni stupiti dell'incredibile perfezione della vita, ci ha dimostrato le nostre origini di primati mostrandoci la mutevole tenacia della Natura. Ma la domanda a cui si può ricondurre il pensiero di quasi tutti i filosofi della storia è: perché siamo qui?
Questa è forse l'unica domanda a cui la scienza non potrà mai rispondere, poiché il concetto è difficilmente dimostrabile, ma soprattutto è fortemente individuale. Citando Reichenbach: "Il mondo non ha alcuno scopo o significato, all'infuori di quelli che vi introduciamo noi".
Recentemente una nuova corrente di pensiero ha dettato le linee generali sul perché siamo qui: il Principio Antropico. Tale teoria cerca di dimostrare come nella vita di un Universo si senta il bisogno di essere in grado di apprezzarne le meraviglie; questo principio sostiene che la Natura ci ha messo a disposizione i mezzi per studiarla e ci ha posto in una posizione privilegiata, un punto di notevole rilevanza.
Il Principio Antropico è considerato dai più una tautologia; però ci spinge verso uno stile di vita basato sulla ricerca della verità e della bellezza. Come scrisse Dante: "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza".
A me piace tantissimo, e quella espressione (...la mutevole tenacia della Natura) mi ha commosso!
Lavori all'Osservatorio di Monteromano!
Sotto l'attenta e professionale supervisione di Franco, vicepresidente Antares, domenica 16 maggio sono proseguiti i lavori di manutenzione ordinaria, programmati nell'anno in corso all'Osservatorio di Monteromano.
Per l'occasione Franco aveva ai suoi ordini Claudia, Daniela e Luciano (in rigoroso ordine alfabetico), ovvero la "mano armata" del Circolo dell'Orizzonte degli Eventi (ex Banda del Buco Nero!).
Verniciatura delle travi metalliche della sala panoramica, registrazione delle finestre della sala stessa, levigatura della porta del bagno e pulizie generali sono stati i duri compiti svolti dal valoroso manipolo!
Naturalmente c'è stato anche il tempo per rinfrancarsi e rilassarsi.
Del resto il panorama è sempre splendido e concilia...
E' stata per tutti una bellissima giornata vissuta in semplicità e serenità; e domenica si replica. Chi vuole essere del gruppo... il lavoro è ancora tanto, ma la voglia di stare insieme ancor di più!!
Post scriptum: le pattine di Luciano sono entrate nella storia!
data :
19.5.10
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Osservatorio Monteromano
sabato 15 maggio 2010
Shuttle in orbita - STS 132 ATLANTIS
Vi ripropongo le fasi del decollo... sempre emozionante vedere decollate un "grattacielo" così come sentire la voce del comandante shuttle dire "rock and roll!" durante l'imponente ascesa!
Tutto sembra in perfetta regola e sono già in corso le operazioni standard di servizio in attesa di attraccare alla Stazione Spaziale.
Altri aggiornamenti a seguire.
data :
15.5.10
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Serata Pubblica Osservatorio - ANNULLATA
Purtroppo vi anticipiamo che la serata pubblica all'osservatorio di Monteromano, prevista stasera E' STATA ANNULLATA causa maltempo.
Ricordiamo che il prossimo appuntamento sarà il 5 giugno prossimo, seguito poi dalla serata del 12 giugno.
Vi sapettiamo numerosi per quella data!
Ricordiamo che il prossimo appuntamento sarà il 5 giugno prossimo, seguito poi dalla serata del 12 giugno.
Vi sapettiamo numerosi per quella data!
data :
15.5.10
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Serate Pubbliche
venerdì 14 maggio 2010
STS 132 : Missione Shuttle in partenza oggi
Fervono i preparativi finali per il countdown che prevede fra circa 5 ore (sono le 15:00 circa ora) del lancio dell'ATLANTIS, terz'ultimo prima del pensionamento navette.
STS-132 è una missione spaziale del Programma Space Shuttle, la 34° la Stazione Spaziale Internazionale e il volo di assemblaggio ULF4. Il lancio dell'Atlantis è previsto per oggi 14 maggio 2010.
L' Atlantis trasporterà sulla stazione il componente russo Mini-Research Module 1 e l' Integrated Cargo Carrier-Vertical Light Deployable (ICC-VLD).
L'equipaggio installerà anche un braccio robotico costruito dall'ESA sul modulo russo, una estensione per il braccio robotico Dextre e sei batterie di riserva.
La missione STS-132 è attualmente pianificata come l'ultima missione dello Shuttle Atlantis... e sono sempre meno quelle che mancano alla fine dell'era shuttle (?).
giovedì 13 maggio 2010
SERANTARES al Liceo Scientifico di Lugo
Ultima serata dedicata all'astronomia al Liceo Scientifico di Lugo, domani 14 maggio alle ore 20e45, prima della pausa estiva.
Tempo permettendo si va sul tetto dell'edificio per fare osservazioni con il mitico telescopio "Roccati". In caso di cielo coperto, è sempre pronta una presentazione. Magari quella sulla fine del mondo...
Sabato 15 maggio inizia invece la lunga serie delle aperture pubbliche all'Osservatorio di Monteromano; potete trovare il calendario in formato pdf a questo link o in formato doc a quest'altro link.
Vi aspettiamo numerosi sia domani sera che alle serate in Osservatorio!
data :
13.5.10
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Serantares
martedì 11 maggio 2010
La Medaglia Zeldovich di Astrofisica ad un ricercatore italiano
Per la prima volta è un italiano, Vito Sguera dell'INAF, ad aggiudicarsi la Zeldovich Medal per l'astrofisica, un ambìto riconoscimento internazionale per ricercatori under35.
Vito Sguera, originario di Barletta, si trovava a Southampton per il PhD quando ha avuto l'intuizione vincente che gli ha permesso di identificare gli SFXT, acronimo di “Supergiant Fast X-ray Transients”, ovvero sistemi binari della nostra galassia che, a differenza dei loro parenti più comuni, non emettono raggi X in modo persistente, ma solo ogni tanto e per tempi brevissimi.
Sono i velocisti della galassia! Si attivano e disattivano in modo così repentino da essere sfuggiti allo sguardo degli astronomi per anni. Ma non a quello tenace di Vito Sguera, ricercatore all'INAF-IASF Bologna. Spulciando uno ad uno i fotogrammi ripresi dallo strumento IBIS a bordo del satellite dell'ESA Integral, Sguera alla fine è riuscito a inchiodarli con le mani nel sacco.
«Nel campo delle alte energie, di solito i dati si integrano», spiega Sguera, «perché più il tempo di osservazione è lungo e più segnale si riesce ad accumulare. Io ho seguito il percorso opposto: invece di sommare le osservazioni, le ho spezzettate in intervalli via via sempre più piccoli. È così che sono riuscito a isolare il comportamento anomalo di queste sorgenti. Un po' come avviene in fotografia: i tempi d'esposizione lunghi sono perfetti per ritrarre un gufo nella notte, immobile sul ramo d'un albero. Ma se vuoi immortalare l'istante in cui aggredisce la preda, devi passare a tempi molto più brevi».
Per il suo contributo fondamentale alla scoperta di questa nuova classe di sorgenti, l'Accademia Russa delle Scienze e il Comitato internazionale per la ricerca spaziale (COSPAR) hanno deciso di assegnare proprio a Sguera la Zeldovich Medal, un premio internazionale istituito in memoria del fisico sovietico Yakov Borisovich Zeldovich, scomparso nel 1987, e conferito ogni due anni a ricercatori under-35 che si siano distinti nel loro campo di ricerca. La cerimonia di premiazione si terrà a Brema (Germania) il prossimo 19 luglio, durante l'assemblea internazionale del COSPAR. E per la prima volta da quando il premio è stato istituito, a ricevere l'ambìta medaglia, per la sezione astrofisica, sarà un ricercatore italiano.
Vito Sguera, originario di Barletta, si trovava a Southampton per il PhD quando ha avuto l'intuizione vincente che gli ha permesso di identificare gli SFXT, acronimo di “Supergiant Fast X-ray Transients”, ovvero sistemi binari della nostra galassia che, a differenza dei loro parenti più comuni, non emettono raggi X in modo persistente, ma solo ogni tanto e per tempi brevissimi.
Sono i velocisti della galassia! Si attivano e disattivano in modo così repentino da essere sfuggiti allo sguardo degli astronomi per anni. Ma non a quello tenace di Vito Sguera, ricercatore all'INAF-IASF Bologna. Spulciando uno ad uno i fotogrammi ripresi dallo strumento IBIS a bordo del satellite dell'ESA Integral, Sguera alla fine è riuscito a inchiodarli con le mani nel sacco.
«Nel campo delle alte energie, di solito i dati si integrano», spiega Sguera, «perché più il tempo di osservazione è lungo e più segnale si riesce ad accumulare. Io ho seguito il percorso opposto: invece di sommare le osservazioni, le ho spezzettate in intervalli via via sempre più piccoli. È così che sono riuscito a isolare il comportamento anomalo di queste sorgenti. Un po' come avviene in fotografia: i tempi d'esposizione lunghi sono perfetti per ritrarre un gufo nella notte, immobile sul ramo d'un albero. Ma se vuoi immortalare l'istante in cui aggredisce la preda, devi passare a tempi molto più brevi».
Per il suo contributo fondamentale alla scoperta di questa nuova classe di sorgenti, l'Accademia Russa delle Scienze e il Comitato internazionale per la ricerca spaziale (COSPAR) hanno deciso di assegnare proprio a Sguera la Zeldovich Medal, un premio internazionale istituito in memoria del fisico sovietico Yakov Borisovich Zeldovich, scomparso nel 1987, e conferito ogni due anni a ricercatori under-35 che si siano distinti nel loro campo di ricerca. La cerimonia di premiazione si terrà a Brema (Germania) il prossimo 19 luglio, durante l'assemblea internazionale del COSPAR. E per la prima volta da quando il premio è stato istituito, a ricevere l'ambìta medaglia, per la sezione astrofisica, sarà un ricercatore italiano.
data :
11.5.10
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sabato 1 maggio 2010
Eventi del mese - Maggio 2010
Questi i principali eventi astronomici del mese di maggio 2010.
Luna
6 maggio: ultimo quarto di Luna (ore 06e14 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 400.744 km
Dimensione apparente della Luna: 29'50"
14 maggio: Luna nuova (ore 03e04 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 384.259 km
21 maggio: primo quarto di Luna (ore 01e42 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 369.662 km
Dimensione apparente della Luna: 32'47"
28 maggio: Luna piena (ore 01e06 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 382.596 km
Dimensione apparente della Luna: 31'14"
6 maggio: ultimo quarto di Luna (ore 06e14 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 400.744 km
Dimensione apparente della Luna: 29'50"
14 maggio: Luna nuova (ore 03e04 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 384.259 km
21 maggio: primo quarto di Luna (ore 01e42 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 369.662 km
Dimensione apparente della Luna: 32'47"
28 maggio: Luna piena (ore 01e06 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 382.596 km
Dimensione apparente della Luna: 31'14"
Piogge meteoriche
5-6 maggio: Eta Acquaridi.
Date attive: dal 24 aprile al 20 maggio. Corpo progenitore: la cometa di Halley 1/P, il cui ultimo passaggio risale al 1986. Frequenza massima: fino a 15 meteore/ora.
Lo sciame è noto per offrire spesso meteore molto lunghe e dalla scia persistente. L’attività non eccezionale e il fatto che la costellazione dell’Acquario, dove è situato il radiante, sorge verso le 4 della mattina rendono assai relativo l’interesse per questa pioggia meteorica. La Luna con una fase superiore al 50% limita le osservazioni.
5-6 maggio: Eta Acquaridi.
Date attive: dal 24 aprile al 20 maggio. Corpo progenitore: la cometa di Halley 1/P, il cui ultimo passaggio risale al 1986. Frequenza massima: fino a 15 meteore/ora.
Lo sciame è noto per offrire spesso meteore molto lunghe e dalla scia persistente. L’attività non eccezionale e il fatto che la costellazione dell’Acquario, dove è situato il radiante, sorge verso le 4 della mattina rendono assai relativo l’interesse per questa pioggia meteorica. La Luna con una fase superiore al 50% limita le osservazioni.
Pianeti
Mercurio, passato in congiunzione inferiore proprio alla fine di aprile, si presenta a destra del Sole per cui è stella del mattino visibile est. Già a fine mese si trova alla massima elongazione ovest, il 26 maggio, ad oltre 25 gradi dalla nostra stella. Se però la configurazione serale presentatasi all’inizio del mese scorso era decisamente favorevole, quella che si presenta a est nelle mattine di fine maggio sarà assai sfavorevole. Con l’eclittica piuttosto “sdraiata” e con il pianeta sotto l’eclittica, Mercurio si troverà appena 5 gradi sopra l’orizzonte quando il Sole avrà spento ormai tutte le stelle in cielo.
Venere domina il cielo di inizio sera con la sua magnitudine che sfiora -4 e la distanza dal Sole che aumenta da 27 a 33 gradi. Passa dalla costellazione del Toro a quella dei Gemelli.
Marte, sempre protagonista con la sua rossa magnitudine nella prima parte della notte, si muove di moto diretto (da ovest verso est) appena sopra l’eclittica, passando a metà mese dal Cancro al Leone e puntando decisamente verso Regolo, con cui sarà in congiunzione stretta all’inizio di giugno.
Giove continuerà a mostrarsi solo a coloro che avranno la pazienza di aspettare la fine della notte. Si trova infatti sotto la testa occidentale dei Pesci. Anche se ancora lontano dall’opposizione di settembre la sua luminosità è già notevole: -2,2.
Saturno è prossimo al meridiano quando il cielo diventa scuro, ospite della parte occidentale della costellazione della Vergine. A fine mese sarà stazionario prima di riprendere il suo moto diretto verso est. Gli anelli sono ancora piuttosto di taglio, e questo favorisce la possibilità di osservare l’ombra prodotta dal transito di alcuni suoi satelliti davanti al disco del pianeta. Con un buon seeing e uno strumento da almeno 30 cm di apertura, attorno alla mezzanotte tra il 2 e il 3 maggio, non dovrebbe essere difficile osservare l’ombra di Rhea.
Urano condivide le condizioni di Giove, trovandosi pochi gradi più ad est. Purtroppo è decisamente meno luminoso del gigante del Sistema Solare, per cui meglio aspettare ancora alcuni mesi per osservarlo.
Nettuno precede di 30 gradi verso ovest la coppia Giove-Urano, trovandosi nell’Acquario. Dal momento che è ancora meno luminoso di Urano, meglio aspettare ancora un paio di mesi per provare ad osservarlo.
Mercurio, passato in congiunzione inferiore proprio alla fine di aprile, si presenta a destra del Sole per cui è stella del mattino visibile est. Già a fine mese si trova alla massima elongazione ovest, il 26 maggio, ad oltre 25 gradi dalla nostra stella. Se però la configurazione serale presentatasi all’inizio del mese scorso era decisamente favorevole, quella che si presenta a est nelle mattine di fine maggio sarà assai sfavorevole. Con l’eclittica piuttosto “sdraiata” e con il pianeta sotto l’eclittica, Mercurio si troverà appena 5 gradi sopra l’orizzonte quando il Sole avrà spento ormai tutte le stelle in cielo.
Venere domina il cielo di inizio sera con la sua magnitudine che sfiora -4 e la distanza dal Sole che aumenta da 27 a 33 gradi. Passa dalla costellazione del Toro a quella dei Gemelli.
Marte, sempre protagonista con la sua rossa magnitudine nella prima parte della notte, si muove di moto diretto (da ovest verso est) appena sopra l’eclittica, passando a metà mese dal Cancro al Leone e puntando decisamente verso Regolo, con cui sarà in congiunzione stretta all’inizio di giugno.
Giove continuerà a mostrarsi solo a coloro che avranno la pazienza di aspettare la fine della notte. Si trova infatti sotto la testa occidentale dei Pesci. Anche se ancora lontano dall’opposizione di settembre la sua luminosità è già notevole: -2,2.
Saturno è prossimo al meridiano quando il cielo diventa scuro, ospite della parte occidentale della costellazione della Vergine. A fine mese sarà stazionario prima di riprendere il suo moto diretto verso est. Gli anelli sono ancora piuttosto di taglio, e questo favorisce la possibilità di osservare l’ombra prodotta dal transito di alcuni suoi satelliti davanti al disco del pianeta. Con un buon seeing e uno strumento da almeno 30 cm di apertura, attorno alla mezzanotte tra il 2 e il 3 maggio, non dovrebbe essere difficile osservare l’ombra di Rhea.
Urano condivide le condizioni di Giove, trovandosi pochi gradi più ad est. Purtroppo è decisamente meno luminoso del gigante del Sistema Solare, per cui meglio aspettare ancora alcuni mesi per osservarlo.
Nettuno precede di 30 gradi verso ovest la coppia Giove-Urano, trovandosi nell’Acquario. Dal momento che è ancora meno luminoso di Urano, meglio aspettare ancora un paio di mesi per provare ad osservarlo.
Altri fenomeni
1 maggio: Altair, il vertice più basso del Triangolo Estivo, sorge prima della mezzanotte; l’estate si avvicina!
9 maggio: congiunzione Giove-Luna verso est; quando già inizia ad albeggiare, è possibile osservare una bella falce lunare (fase calante al 23%) 6 gradi sopra al gigante del Sistema Solare.
16 maggio: congiunzione Venere-Luna verso ovest; una sottile falce lunare (fase crescente al 9%) si trova, dopo il tramonto del Sole, 4 gradi sopra Venere. Poco più sopra è possibile rintracciare anche l’ammasso aperto M35.
21 maggio: Venere sfiora l’ammasso aperto M35.
1 maggio: Altair, il vertice più basso del Triangolo Estivo, sorge prima della mezzanotte; l’estate si avvicina!
9 maggio: congiunzione Giove-Luna verso est; quando già inizia ad albeggiare, è possibile osservare una bella falce lunare (fase calante al 23%) 6 gradi sopra al gigante del Sistema Solare.
16 maggio: congiunzione Venere-Luna verso ovest; una sottile falce lunare (fase crescente al 9%) si trova, dopo il tramonto del Sole, 4 gradi sopra Venere. Poco più sopra è possibile rintracciare anche l’ammasso aperto M35.
21 maggio: Venere sfiora l’ammasso aperto M35.
Attività Antares
Venerdì 14 maggio: Serantares
Liceo Scientifico di Lugo – ore 20e45
“Il Cielo di Primavera”
Osservazioni al telescopio
Venerdì 14 maggio: Serantares
Liceo Scientifico di Lugo – ore 20e45
“Il Cielo di Primavera”
Osservazioni al telescopio
(Seguirà locandina)
By Daniela e Angelo
data :
1.5.10
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eventi del mese
Una giovane astrofisica: Luisa Ostorero
data :
1.5.10
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