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martedì 5 settembre 2017

La stella che sconvolgerà il nostro Sistema Solare

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Apparentemente è innocua, si chiama Gliese 710  ed è una piccola stella (più piccola del Sole con una massa pari a 0,67 masse solari) che brilla di magnitudine 9,69 nella costellazione del Serpente, più precisamente nella porzione della "coda" alla sinistra di Ofiuco.

I dati forniti da Hipparcus, il satellite che ha misurato le parallassi di oltre 118.000 stelle nel braccio della Via Lattea in cui si trova il Sole, indicano che questo astro si trova a 62 anni luce da noi.

Perchè allora questo titolo allarmistico? In realtà Gliese 710 è una stella che possiede un "blue shift" e cioè il suo spettro è spostato verso il blu, segno che questa stella si sta avvicinando al sistema solare.

Gli ultimi dati forniti questa volta dal satellite Gaia dell'ESA indicano che la stella si sta avvicinando con una velocità relativa di -13,8 km/sec e con una traiettoria che la porterà ad avvicinarsi molto  al Sole, per lo meno molto di più  rispetto a quanto si pensava dalla prima analisi dei dati di Hipparcos.

Niente paura, il transito di Gliese 710 avverrà tra 1,35 milioni di anni (!) quindi NESSUN PERICOLO fino allora per il nostro pianeta, ma lo scenario previsto è piuttosto interessante => all'epoca la stella andrà a splendere di magnitudine -2,7 (stima di Filip Berski e Piotr Dybczyńskim) e sarà quindi il secondo astro della sera dopo Venere! Questo perchè verrà a trovarsi ad appena 77 giorni luce dal Sole! Tenendo che adesso la stella più vicina si trova a poco meno di 4 anni luce, questo avvicinamento risulterà davvero straordinario.

77 giorni luce corrispondono a circa 0,2 anni luce di distanza, quindi nessun rischio di collisione, ovviamente, ma Gliese 710 andrà a spazzare la Nube di Oort, e questa cosa non sarà da sottovalutare: migliaia di "comete dormienti" in tranquilla orbita di parcheggio intorno al Sole potrebbero iniziare (e avranno già iniziato nei millenni precedenti) a muoversi verso l'esterno e l'interno del Sistema Solare

Se il lato positivo sarà quello che le generazioni di allora vedranno i loro cieli diventare altamente spettacolari, adornati dello splendore di Gliese 710 e dal transito sulla volta celeste di un numero crescente di comete, il rovescio della medaglia sarà un elevato rischio di pericolose collisioni di molte comete con i pianeti del Sistema Solare.

Alcuni calcoli preliminari, tutti da confermare, indicano che il transito di Gliese 710 potrà fare aumentare, da un mero punto di vista statistico, il numero totale di tutti crateri sulla Terra di circa un + 5% rispetto al numero totale attuale. Grosso modo il nostro pianeta potrà rischiare dalle 5 alle 10 collisioni cometarie? Forse no, ma tenete conto che la stessa Cintura di Kuiper potrebbe venire perturbata!

Sarà Gliese 710 la nostra Armageddon? E' una ipotesi sia affascinante che inquietante, anche se interesserà solo gli eventuali abitanti  di una Terra dal futuro lontanissimo, solamente  tra 1 e 2 milioni di anni a venire...chi vivrà vedrà! :-)

Ricordiamo, comunque, che altre stelle si avvicineranno al sole, più o meno una dozzina, ma Gliese 710 sarà quella che transiterà più vicino al nostro Sistema Solare...

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mercoledì 15 ottobre 2014

Marte- Cometa Siding Spiring : ci siamo

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Domenica 19 Ottobre , la cometa Siding Spiring  , “sfiorerà” letteralmente Marte  , passando a 139.000 km di distanza dal pianeta rosso , circa la metà della distanza terra-luna  .
Incontro impegnativo anche per le sonde in orbita intorno al Pianeta Rosso , che dovranno evitare l’impatto con  la scia di detriti della cometa C/2013 A1
 I calcoli ultimi , dicono  di un rischio più basso di quanto previsto in precedenza, rimane massima  però , l’attenzione da parte dei tecnici della Nasa e dell’agenzia spaziale europea .   Da questo evento rarissimo , si spera di poter raccogliere informazioni importanti , sulla nascita del sistema solare . La cometa Siding Spring , proviene dalla nube di Oort , ai confini del nostro sistema solare  . La nube di Oort , è una regione enorme e “sferica” , che ospita innumerevoli corpi ghiacciati , probabilmente resti della formazione del sistema planetario che
ci ospita .



Dall’osservazione della cometa , si spera di ottenere dati  sulle sostanze chimiche presenti 4,5 miliardi di anni fa , nel bel mezzo della creazione del sistema solare .
Questo incontro ravvicinato , consentirà inoltre , di approfondire gli studi sulla debole atmosfera marziana , grazie alle perturbazioni generate dal passaggio della cometa stessa .
Le sonde Mars Odissey , Maven ( partita il 18 novembre 2013 e in orbita intorno al pianeta rosso dal mese scorso…)  e  Mars Reconnaissance Orbiter , sono “incaricate” di raccogliere le informazioni .
Per domenica alle 20:27 , è previsto l’avvicinamento massimo del nucleo  ad una velocita’ di 56 km al sec.  
Non è previsto nessun danno per i rover che stanno setacciando la superficie marziana , Opportunity e Curiosity , che dovrebbero essere salvaguardati dall’atmosfera marziana .


martedì 25 settembre 2012

Una cometa molto chiacchierata : C/2012 S1 ISON

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COMETA CHIACCHIERATA : I forum di Astronomia brulicano di speculazioni in merito alla recente scoperta della cometa C/2012 S1 (ISON). Attualmente oltre l'orbita di Giove, la Cometa ISON si sta dirigendo verso un incontro molto ravvicinato con il nostro Sole previsto per il prossimo anno. Infatti, nel novembre del 2013, passerà a meno di 0,012 UA (1,8 milioni di km) dalla superficie solare. L'enorme riscaldamento che sperimenterà in quel momento la cometa potrebbe farla trasformare in un luminoso oggetto visibile anche a occhio nudo.

Gran parte di questa cometa, nonchè il suo destino finale, resta sconosciuto. "In questa fase stiamo solo facendo congetture", dice Karl Battams della NASA Sungrazer Comet Project, e stabilisce due possibilità:

La Cometa ISON fotografata da E. Guido, G. Sostero & N. Howes il 24 Settembre
"Nel migliore dei casi, la cometa sarà grande, luminosa e sfiorerà il Sole nel novembre 2013. Potrebbe essere estremamente luminosa, fino a magnitudini negative forse e quindi visibili a occhio nudo per gli osservatori dell'emisfero nord per almeno un paio di mesi ."

"In alternativa, le comete possono (e spesso lo fanno) fare fiasco! La Cometa Elenin resta alla memoria come un esempio recente, ma ci sono anche esempi più famosi di comete che hanno tenuto la comunità astronomica costantemente attenta ad un serio lavoro per molto tempo per poi rivelarsi una clamorosa delusione. Questa cometa è probabilmente un 'nuovo arrivo' proveniente dalla nube di Oort, il chè significa questo potrebbe essere il suo primo incontro con il Sole. Se così fosse, con tutti i suoi strati di polveri e ghiacci tanto volatili ancora intatti, non essendo mai stata veramente sottoposta a stress termicamente e gravitazionalmente, la cometa potrebbe anche trovarsi in condizioni tali da disgregarsi settimane o mesi prima di raggiungere il Sole. Nessuno può ancora capire la consistenza di questo oggetto."

"Dagli scenari di cui sopra è possibile derivare ogni tipo di possibilità", afferma Battams. "Non c'è dubbio che la cometa ISON sarà strettamente sorvegliata. Poiché la cometa è così lontana, la nostra conoscenza non si svilupperà più per almeno un altro paio di mesi."

Nel frattempo, il noto 
ricercatore di comete John Bortle ha fatto osservare come una somiglianza curiosa tra l'orbita della cometa ISON e quello della Grande Cometa del 1680.

Vedremo nei prossimi mesi come progredisce la conoscenza di questo visitatore che, per ora, risulta inaspettato.