mercoledì 31 gennaio 2007

Eventi del mese - Febbraio 2007

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Questi i principali eventi astronomici per il mese di febbraio.
2 febbraio: Luna piena
Distanza Terra-Luna: 392.458 Km
Dimensione apparente della Luna: 30'53"
2 febbraio: Luna e Saturno vicinissimi verso la mezzanotte nella costellazione del Leone
Distanza angolare minima: meno di 15', quindi si vengono a trovare nella stessa inquadratura telescopica fino a 80-100 ingrandimenti
7 febbraio: Mercurio alla massima elongazione Est
E' quindi possibile osservare il pianeta più interno del Sistema Solare alla sera a 18° dal Sole con una magnitudine di -0,46
10 febbraio: Luna all'ultimo quarto
Distanza Terra-Luna: 400.394 Km
Dimensione apparente della Luna: 30'01"
17 febbraio: Luna nuova
Distanza Terra-Luna: 363.493 Km
20 febbraio: Saturno all'opposizione
Distanza dalla Terra: 1.226.000.000 Km pari a 8,2 UA
Magnitudine: -0,04
23 febbraio: Mercurio in congiunzione inferiore, quindi non visibile

24 febbraio: la Luna tramonta (circa alle 01h) nelle Pleiadi
Fase lunare: 47% (vedi simulazione con StarryNight alla mezzanotte del 23 febbraio)


24 febbraio: Luna al primo quarto

Distanza Terra-Luna: 376.706 Km

Dimensione apparente della Luna: 32'11"

martedì 30 gennaio 2007

Il punto sulle missioni (seconda parte)

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La missione New Horizons

http://pluto.jhuapl.edu/

Partita il 19 gennaio 2006, la missione si propone di visitare l'ex ultimo pianeta del Sistema Solare, Plutone con il suo satellite Caronte, per poi concludersi tra gli oggetti transnettuniani della Fascia di Kuiper. Come tutte le sonde che devono sfuggire alla gravità del Sole per raggiungere le zone più estreme del Sistema Solare, anche la New Horizons sfrutterà la potente gravità di Giove che raggiungerà tra un mese, il 28 febbraio 2007. I tecnici della NASA ne approfittano anche per mettere alla prova le strumentazioni di bordo della navicella. Ecco la prima immagine del gigante gassoso, ripresa il 24 gennaio da una distanza di 57 milioni di chilometri.

In alto Io e Ganimede, la cui ombra si proietta sull'atmosfera di Giove. Ricevuta la spinta gravitazionale, la sonda verrà "ibernata" fino al 2015, quando nel mese di luglio raggiungerrà il sistema Plutone-Caronte.

La missione Rosetta

http://sci.esa.int/science-e/www/area/index.cfm?fareaid=13

La sonda europea Rosetta, realizzata dall'ESA, è la prima sonda destinata ad entrare in orbita attorno ad un nucleo cometario e a rilasciare un lander per posarsi su di esso. Partita il 2 marzo 2004, dopo un rinvio di oltre un anno per la non affidabilità del razzo vettore inizialmente scelto, la sonda ha ricevuto un primo assist gravitazionale dalla Terra nel marzo 2005. Tra circa un mese, il 25 febbraio 2007, passerà invece ad appena 250 chilometri da Marte, da cui riceverà un'altra piccola spinta per "cadere" verso la Terra. Dal nostro pianeta riceverà le due ultime e decisive spinte gravitazionali per raggiungere il nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nel maggio 2014, quando la cometa si troverà al perielio ad una distanza di 194 milioni di chilometri dal Sole.

Durante tutto questo viaggiare nel Sistema Solare interno, la sonda incontrerà anche due asteroidi: il piccolo 2867 Steins il 5 settembre 2008 e il più grande 21 Lutetia il 10 luglio 2010. Proprio Lutetia è stato inquadrato dalla camera a bordo della sonda nei giorni scorsi: è appena un puntino luminoso che si muove in cielo, trovandosi ancora ad una distanza di 245 milioni di chilometri. Per vedere il filmato http://sci.esa.int/science-e/www/object/index.cfm?fobjectid=40590

lunedì 29 gennaio 2007

Il punto sulle missioni (prima parte)

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Facciamo una breve panoramica sulle principali missioni planetarie attualmente in essere.

La missione CASSINI
Continua con grande successo la missione che studia il complesso sistema planetario costituito da Saturno e dai suoi innumerevoli satelliti (recentemente saliti a 56). Giunta a destinazione, come previsto ben 7 anni prima al momento del lancio, il 1 luglio 2004, la sonda completerà fino alla fine di agosto 2008 ben 74 orbite attorno al Signore degli Anelli, 44 passaggi ravvicinati al maggiore dei suoi satelliti, Titano, e numerosissimi altri flyby con le numerose lune minori. Per maggiori dettagli sugli eventi della Cassini vedere i seguenti link:

La missione MARS RECONNAISSANCE ORBITER (MRO)

http://mars.jpl.nasa.gov/mro/

Lanciata nell'agosto 2005, ha iniziato le osservazioni del Pianeta Rosso nel novembre 2006, dando di fatto il cambio alla storica sonda Mars Global Surveyor che proprio all'inizio di novembre cessava di comunicare con i tecnici della NASA. Obiettivo della missione sarà quello di analizzare la superficie di Marte con una risoluzione decisamente superiore a quella delle pur sensazionali immagini riprese dalla MGS. I tecnici ritengono di arrivare a risoluzioni dell'ordine di 20-30 centimetri. Le operazioni scientifiche si protrarranno fino al novembre 2008.

domenica 28 gennaio 2007

Ultime dall 'Australia...

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Ho ficcanasato sulle pagine degli australiani...

22 gennaio


24 gennaio


25 gennaio

mercoledì 24 gennaio 2007

La "nursery" stellare in cui nacque il Sole

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Il Sole sembra aver avuto origine in una regione affollata di stelle, almeno stando all’osservazione che uno degli astri più vicini è diventato una supernova.
Dall’analisi degli isotopi radioattivi identificati in alcuni meteoriti, nel 2003 si concluse che tale supernova esplose in prossimità del Sistema Solare nascente, quando era ancora una palla di gas.
Un gruppo di astronomi ha trovato recentemente un semplice modo per stimare l’intervallo delle possibili distanze tra il Sistema Solare e l’esplosione. È risultato così che la supernova era con tutta probabilità a poca distanza dalla stella a noi più vicina, Proxima Centauri. L’elemento chiave è il livello della radioattività depositata nel Sistema Solare. Quando una supernova esplode, rilascia un materiale radioattivo la cui concentrazione diminuisce con la distanza, così come fa l’intensità di luce di una lampadina.
Le dimensioni del proto-Sistema Solare e la sua distanza dall’esplosione determinano in che modo i getti di materiale radioattivo si mescolano. Sulla base dei campioni di meteorite di una tipica supernova, è stato calcolato il rapporto tra la distanza di esplosione e il diametro del Sistema Solare, che è risultato pari a 66:1. Da questo valore è stato possibile ricavare la distanza: 5 anni-luce, veramente pochi se si pensa che Proxima Centauri si trova a quattro anni luce.
Con tutta probabilità, anche il Sole si trovava nella stessa ‘nursery stellare’. Sono stati osservati molti di questi ammassi, contenenti ciascuno centinaia o migliaia di stelle. Ma poiché le stelle sono legate solo debolmente, possono facilmente separarsi. Sfortunatamente, una volta che ciò è avvenuto è impossibile sapere quali stelle si sono trovate nella stessa zona di origine stellare del Sole.

martedì 23 gennaio 2007

Ancora dall' "altro mondo"...

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La cometona ripresa da Città del Capo da un paio di valorosi soci (di Cortina) che sono andati a passare un week end piuttosto avventuroso in Sudafrica. Un vento fortissimo ha reso difficili le riprese con i tele ma questa immagine grandangoalre rende abbastanza l'idea di che razza di bestia sia la Mc Naught. (tratto dalla mailing list ITASTRO)

domenica 21 gennaio 2007

E qualcuno ci provò... da Monteromano!

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E l'indomito Ferruccio Zanotti del gruppo astrofili Columbia (FE), non sazio della visione Dolomitica... ha provato anche dal nostro sito di MOnteromano il 19 gennaio!

Complimenti... e grazie per averci lasciato una testimonianza "casalinga"!!!

Un buco nero...a dieta!

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Sagittarius A, una radiosorgente famosissima, che grazie ad uno studio dellESO è stata dimostrata essere prodotta dalla presenza di un buco nero enorme, di oltre 3 milioni e 800 mila masse solari, torna di nuovo alla ribalta!
Quello che è emerso dall'ultimo meeting dell' AAS (American Astronomical Society) è che il nostro "mostro" cioè il buco nero da quasi 4 milioni di masse solari che si trova al centrro della Via Lattea, non è un divoratore indefesso di materia, ma anzi rimani quasi sempre a... dieta, con qualche...spuntino occasionale! Per dimostrare ciò sono state fornite alcune immagini e filmati ottenuti con il telescopio spaziale Chandra che lavora nelle lunghezze d'onda dei raggi X e riesce quindi a vedere attraverso le ploveri interstellari che, nel visibile, ci precludono la visibilità del centro galattico. Da queste immagini e dal filmato si vedono degli "echi di luce", cioè il variare di luminosità in 3 anni su alcuni nubi interstellari intorno a Sagittarius A, luce prodotta da materia mentre veniva divorata dal mostro. Tenendo conto delle distanze tra nubi e buco nero e delle variazioni di luminosità, il pasto dovrebbe essere stato visibile circa 50 anni fa, con un banchetto di materia pari a circa la massa di Mercurio, ma ora vediamo solamnte degli effetti di fluorescenza indotti sulle nubi dall'evento energetico. Quindi tempi duri per i buchi neri, con lunghi periodi di astinenza, e qulche snack di tanto in tanto!

sabato 20 gennaio 2007

Altra immagine da ricordare

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Link: http://www.mso.anu.edu.au/~gordon/C2006P1/C2006P1-20mmGJG20070120.jpg

Direttamente da Robert McNaught

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Immagine strepitosa da Siding Spring,
ottenuta dallo scopritore della cometa, con esposizione di 50 secondi.
La coda è fantastica, una delle più belle delle ultime anni, con i pennacchi a ventaglio quasi fossero un copricapo indiano...
Complimenti!!!!
In basso un dettaglio della coda, altre immagini le trovate nel seguente sito:


venerdì 19 gennaio 2007

Esagerando... con una posa "stellare" !!!

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Ciò che si fantasticava e ciò che si realizzava... fantastica foto comprensiva di bolide oltre che della fantasmagorica e "straripante" coda della McNaught !



Autore : Ratkowski (restanti dati non disponibili)

Non riuscendo a trattenermi... ho provato a "tirare" e "battezzarvi" un pò la foto...

giovedì 18 gennaio 2007

La storia....si ripete

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Quando nei libri si leggeva della cometa di De Cheseaux, con le sue 6 code, abbiamo sempre pensato ad una storia irripetibile... ma oggi un immagine dal Colorado ci riporta a quel momento, con la coda sfrangiata della Mc Naught che emerge dall'orizzonte con i suoi pennacchi. Qualche somiglianza con la cometa di 262 anni fa? In piccolo...forse!

La danza del Sole (seconda parte)

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Nell'emisfero boreale, il giorno del solstizio d'Estate corrisponde al (parte del giorno con il Sole sopra l'orizzonte) più lungo e alla notte più corta, viceversa il solstizio d'Inverno. Nell'emisfero australe accade esattamente il contrario. Alle nostre latitudini (circa 45° N) la durata del dì è all'incirca:
15ore 38minuti al solstizio d'Estate
8ore 46minuti al solstizio d'Inverno
Ai solstizi, quando il Sole termina di scendere (Inverno) o di salire (Estate), esattamente come un pendolo che si ferma per invertire il movimento quando si trova agli estremi della sua traiettoria, le ore di luce aumentano (Inverno) o diminuiscono (Estate) molto lentamente: circa 3 secondi al giorno.
Invece agli equinozi, l'equivalente del punto centrale della traiettoria di un pendolo per continuare l'analogia, le ore di luce aumentano (Primavera) o diminuiscono (Autunno) molto velocemente: circa 3 minuti al giorno.
Per concludere, sempre per effetto della differente velocità orbitale della Terra attorno al Sole, la levata e il tramonto anticipati o ritardati del Sole stesso non coincidono mai con i giorni dei solstizi. In pratica, tenendo anche conto della rifrazione dell'atmosfera, il giorno in cui il Sole sorge prima è il 16 giugno, mentre il giorno in cui sorge più tardi è il 2 gennaio. Per contro il giorno in cui il Sole tramonta più tardi è il 26 giugno, mentre il giorno in cui tramonta prima è il 10 dicembre.

Davvero una grande cometa!

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Cominciamo ad avere delle immagini davvero spettacolari! Questa ricorda la grande cometa West del 1975. La foto è stata scattata in Nuova Zelanda... Non ve la ricordate la West?


Ecco qua un flashback di 31 anni fa....


Davvero una bella cometa questa.... vediamo come evolve!

mercoledì 17 gennaio 2007

La danza del Sole (prima parte)

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La combinazione del moto di rivoluzione del nostro pianeta attorno al Sole con l'inclinazione dell'asse terrestre di circa 23,5° produce un movimento del Sole, nei suoi passaggi al meridiano giorno dopo giorno, simile a quello di un pendolo che oscilla in Cielo.
In questo movimento si possono distinguere 4 punti fondamentali: 2 equinozi e 2 solstizi. Il significato etimologico della parola "equinozio" significa "uguale alla notte", mentre il termine "solstizio" significa "sole fermo".
Questi 4 fenomeni astronomici che scandiscono le stagioni nel 2007 saranno:
Equinozio di Primavera 21 marzo alle 00h 07min TU
Solstizio d'Estate 21 giugno alle 18h 06min TU
Equinozio d'Autunno 23 settembre alle 09h 51min TU
Solstizio d'Inverno 22 dicembre alle 06h 08min TU
Le stagioni quindi non dividono l'anno in 4 parti uguali: la Primavera dura meno di 93 giorni, l'Estate quasi 93 giorni, l'Autunno 92 giorni e l'Inverno 89 giorni.
Ciò è dovuto all'orbita ellittica e non circolare che la Terra percorre nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole; questo implica che la Terra non si muove sempre alla stessa velocità lungo la sua orbita (seconda legge di Keplero). Infatti la stagione più breve è l'Inverno quando la Terra si trova vicino al perielio e si muove più velocemente; al contrario la stagione più lunga è l'Estate quando la Terra si trova in prossimità dell'afelio e si muove più lentamente.
La diversa velocità della Terra nel percorrere la sua orbita è responsabile della figura in Cielo che si ottiene fotografando il Sole nei diversi giorni dell'anno sempre alla stessa ora e nella stessa località: l'analemma.

Saluti dall'Australia

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Mentre si allontana rapidamente, e diminusce di luminostà la McNaught continua a dare spettacolo dall'emisfero australe: cartolina dall'Australia Occidentale!

http://www.rogergroom.com/rogergroom/productImages/000667.jpg

martedì 16 gennaio 2007

Conferma: La supernova di Keplero era di tipo Ia

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Il 9 ottobre1604, una nuova stella comparve nel cielo, turbando i sogni degli astronomi. Lo scopritore, il boemo Brunowski avvisò Keplero che il 17 di ottobre compì la sua prima osservazione di quella che risuterà, fino ad oggi, l'ultima sueprnova della nostra Galassia. la stella raggiunse la luminosità di Giove, circa magnitudine -2,2 secondo le stime e rimase visibile ad occhio nudo fino al marzo 1606. Grazie alle osservazioni di Keplero, che continuarono nel 1605, la supernova porta da allora il suo nome. Fino ad oggi molti sospettavano che fossimo in presenza di una supernova di tipo Ia, cioè una esplosione dovuta all'accrescimento di una nana bianca a spese di una compagna, fino al raggiungimento del limite di Chandrasekhar 1,4 masse solari. Ora grazie al telescopio spaziale Chandra (immagine della SN1604 nel riquadro) che lavora nelle lunghezze d'onda dei raggi X, si è scoperto un abbondanza di ferro e una relativa mancanza di ossigeno, quest'ultimo prodotto in quantità nel caso di esplosione di supernova di tipo II, e cioè dovuto al collasso finale di una stella massiccia. Questa osservazione è consitente con la mancanza di una stella di neutroni, e quindi la prova definitiva che 403 anni fa un nana bianca esplose in un lampo di luce, l'ultimo che fino ad oggi ha rischiarato la nostra via lattea.

Reference image :http://media.skytonight.com/images/Kepler_f.jpg

domenica 14 gennaio 2007

La cometa di giorno!!!

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SENZA PAROLE
basta coprire il sole con una mano e la cometa si vede ad occhio nudo! Ovvio con il cielo ben terso...

Eventi del mese - Gennaio 2007

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La cometa C2006 P1 (McNaught) ha decisamente assorbito le nostre attenzioni fino ad oggi...
Siamo al 14 del mese, e forse è giunto il momento di "anticipare" gli eventi astronomici principali del mese.
3 gennaio: Luna piena
distanza Terra-Luna: 383.681 Km
dimensione apparente della Luna: 31'36"
3 gennaio: pioggia meteorica Quadrantidi
corpo genitore: cometa Macholz
date attive 1-5 gennaio
ZHR massimo: 100
illuminazione lunare: 99%
Il radiante è rappresentato nell'immagine.

3 gennaio: Terra al perielio
distanza del Sole: 147.093.602 km alle ore 20 TU
dimensione apparente del Sole: 32'32"
7 gennaio: Mercurio in congiunzione superiore

11 gennaio: Luna all'ultimo quarto
distanza Terra-Luna: 406.622 Km
dimensione apparente della Luna: 29'51"
12 gennaio: cometa C2006 P1 al perielio
distanza dal Sole: 0,171 UA
distanza dalla Terra: 0,854 UA
15 gennaio: la Luna sorge (circa alle 5e50) con Antares e Giove alla sua sinistra
19 gennaio: Luna nuova
distanza Terra-Luna: 376.615 Km
20 gennaio: la Luna tramonta (circa alle 18e13) vicino e sotto a Venere
26 gennaio: Luna in primo quarto
distanza Terra-Luna: 370.364 Km
dimensione apparente della Luna: 32'42"
27 gennaio: Luna immersa nelle Pleiadi

Aggiornamento da SOHO

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Le immagini si commentano da sole...



Fantastica !

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Definire questo scatto stupendo... mi pare quasi riduttivo !

venerdì 12 gennaio 2007

Ecco la McNaught P1 Live from LASCO C3

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Ecco la cometa che inizia il transito! Veramente luminosa, manda in saturazione il sensore! lo fece anche la Neat, ma questa volta la luminosità sembra superiore!




giovedì 11 gennaio 2007

Riassunto della giornata

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Come giustamente detto da Angelo il Panorama era davvero surreale oggi in Apennino....

Giochi di luci ed ombre....


Il binocolone, pronto in attesa dell'oscurità, il tramonto fa presagire ottime osservazioni.... ma cominciano ad arrivare SMS da Roberto che minaccia nuvole e nuvoloni....




Ed ecco la truppa alpina che compatta cerca di rubarci lo spettacolo tanto agognato... il cielo si colora di cirri che illuminati dal sole prendono letteralmente fuoco!




Ma la cometa non poteva andar via senza salutarci, ed allora eccola comparire, anche se non è ancora scesa la notte....



E questo è il nostro addio.... buon perielio C/2006 P1 !!!!








Alla ricerca di un orizzonte

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Ore 15: partenza da Lugo.
Destinazione: Monte Calderaro, alla ricerca di un balcone con vista sull'orizzonte.
Sosta a metà salita, appena usciti dalle nebbie che ci negano il Sole da qualche giorno...
Il panorama è surreale e bellissimo.
Lassù, sulla destra, la cima della montagna scelta.
Il tempo di montare la strumentazione e...
...il Sole è già sceso oltre il crinale.

I colori della sera si accendono; prima ci avvolgono in un abbraccio dolcissimo...

...poi esplodono con i colori del fuoco.

Là in mezzo appare la cometa!