Sagittarius A, una radiosorgente famosissima, che grazie ad uno studio dellESO è stata dimostrata essere prodotta dalla presenza di un buco nero enorme, di oltre 3 milioni e 800 mila masse solari, torna di nuovo alla ribalta!
Quello che è emerso dall'ultimo meeting dell' AAS (American Astronomical Society) è che il nostro "mostro" cioè il buco nero da quasi 4 milioni di masse solari che si trova al centrro della Via Lattea, non è un divoratore indefesso di materia, ma anzi rimani quasi sempre a... dieta, con qualche...spuntino occasionale! Per dimostrare ciò sono state fornite alcune immagini e filmati ottenuti con il telescopio spaziale Chandra che lavora nelle lunghezze d'onda dei raggi X e riesce quindi a vedere attraverso le ploveri interstellari che, nel visibile, ci precludono la visibilità del centro galattico. Da queste immagini e dal filmato si vedono degli "echi di luce", cioè il variare di luminosità in 3 anni su alcuni nubi interstellari intorno a Sagittarius A, luce prodotta da materia mentre veniva divorata dal mostro. Tenendo conto delle distanze tra nubi e buco nero e delle variazioni di luminosità, il pasto dovrebbe essere stato visibile circa 50 anni fa, con un banchetto di materia pari a circa la massa di Mercurio, ma ora vediamo solamnte degli effetti di fluorescenza indotti sulle nubi dall'evento energetico. Quindi tempi duri per i buchi neri, con lunghi periodi di astinenza, e qulche snack di tanto in tanto!
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