
Cosa dice questa nota? Che le ultime analisi chimiche effettuate a bordo della sonda Phoenix hanno accertato che sul suolo marziano esplorato è stata rilevata la presenza di perclorato, un sale altamente ossidante che lo renderebbe meno ospitale del previsto.
Come ha dichiarato Peter Smith, il responsabile scientifico della missione: "Allo stato attuale, non sappiamo se l'aver trovato perclorato è una buona o una pessima notizia per l'esistenza di una possibile vita sul pianeta Marte".
Insomma, è ancora troppo presto per trarre conclusioni affrettate.

La cosa buffa è che, come viene citato nella nota, il perclorato si trova anche nel suolo terrestre in luoghi come il deserto di Atacama in Cile, uno dei luoghi più aridi della Terra!
Come dire che ... la storia si ripete!
Anche le sonde Viking, che nel 1976 scesero sul suolo marziano, erano dotate strumenti per eseguire tre esperimenti volti ad evidenziare una volta per tutte la presenza di una seppur elementare forma di vita, passata o presente. E' noto però che i risultati dei Viking furono alquanto contradditori e dettero vita ad una serie di possibili spiegazioni pro e contro la presenza di vita sul pianeta, nessuna delle quali ha trovato la definitiva consacrazione! E quando gli stessi strumenti furono portati nel deserto di Atacama per verificare cosa osservavano, gli scienziati rimasero stupiti nel verificare l'incapacità degli strumenti di rivelare la presenza di materiale organico! In altre parole, se i Viking fossero atterati sulla Terra nel deserto di Atacama... avrebbero scoperto che il nostro pianeta è inospitale alla vita.
Questa è la scienza. Non certezze assolute, ma un lungo, anzi interminabile e per questo ancor più affascinante, percorso alla ricerca della verità!
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