La notizia ha quasi dell'incredibile:
esattamente a 20 anni di distanza dall'impatto della cometa
Shoemaker-Levy 9, che nel 1994 impattò sul pianeta Giove, un altro
pianeta rischia di essere centrato da una cometa! Segnatevi la data:
il 19 ottobre 2014 il pianeta Marte avrà un incontro ravvicinato con
la cometa C/2013 A1 (Siding Spring), e con i dati attuali a
disposizione non è da escludere un rischio di collisione tra il
nucleo cometario e il Pianeta Rosso!
Nuove misure astrometriche, condotte
dall'osservatorio ISON nel nuovo Messico sulla cometa scoperta il 3
gennaio scorso dal grande Robert McNaught, confrontate con
osservazioni precedenti (pre-scoperta) condotte dal team del
Catalina Sky Survey indicano che fra 1 anno e mezzo circa, appunto il 19-10-2014, la cometa transiterà ad "appena" 50.000 km da Marte! La distanza è
minima dal punto di vista astronomico, circa 8 diametri marziani, ed ovviamente andrà meglio definita nei prossimi mesi, ma di certo sembra che almeno la chioma della cometa possa coinvolgere Marte, e con il rischio di una collisione che rimane attualmente davvero serio!
Infatti quando la cometa si avvicinerà
al Sole e aumenterà l'attività del suo nucleo, i getti di gas
potrebbero correggere leggermente la traiettoria della C/2013 A1 e si
vedrà se questi aggiustamenti potranno far aumentare o meno il
rischio di un collisione planetaria.
In questo momento, la cometa si trova
ad oltre un miliardo di chilometri dal Sole, tuttavia è già
visibile una piccola attività cometaria, con un rilascio di gas e
polveri, e quando il prossimo anno si troverà più vicina alla nostra stella è
facile che maggiori quantità di gas e polveri possano essere
rilasciati dal suo nucleo. Se lo farà, la sua orbita potrà cambiare
abbastanza per spingerla lontano da Marte, oppure per avvicinarla
ulteriormente fino alla collisione. Non avremo certezze almeno fino
alla fine dell'estate 2013, quando grazie ad un numero maggiore di
osservazioni avremo più dati per meglio dettagliare la sua orbita.
La cometa C/2013 A1, con i dati a
disposizione, sembra muoversi con un velocità superiore a quella di
fuga del sistema solare, quindi potrebbe provenire al di fuori di
esso, e di certo, se sopravviverà al passaggio ravvicinato con
Marte, non la rivedremo mai più. Le conseguenze di un impatto su
Marte sarebbero comunque devastanti: la cometa viaggia a quasi
200.000 km/h e avendo un nucleo stimato tra i 10 e 50 km di diametro,
l'energia cinetica in gioco sarebbe enorme, e una collisione
libererebbe energie pari a 25 milioni di volte a quella della bomba
all'idrogeno più potente costruita dall'uomo. Una eventuale
collisione potrebbe creare un cratere di impatto su Marte, largo fino a
500 km di diametro, se il nucleo sarà vicino ai 50 km di diametro, e
ovviamente se la sua traiettoria verrà corretta di qui pochi
chilometri che mancano all'impatto.... I prossimi mesi saranno
decisivi....
Nessun commento:
Posta un commento