Una delle prove indirette dell'esistenza della materia oscura è l'esistenza stessa dei cluster di galassie. Fritz Zwichy, nel 1933, studiando i moti delle galassie di alcuni ammassi, scoprì che per mantenere in equilibrio queste enormi strutture occorreva una massa molto maggiore di quella osservata. In pratica, la velocità delle galassie sembra essere troppo grande e gli ammassi dovrebbero disgregarsi in breve tempo se non ci fosse una quantità enorme di massa non visibile a tenere legate gravitazionalmente le galassie stesse.
E' notizia di alcuni giorni fa che un gruppo di ricercatori della NASA e dell'ESA è riuscito a individuare grazie allo Hubble Space Telescope un anello di materia oscura nel cluster ZwCl0024+1652 (nell'immagine), distante 5 miliardi di anni luce.
Formata probabilmente da qualche tipo di particella elementare non ancora conosciuta, la materia oscura è totalmente invisibile dal momento che non emette radiazione elettromagnetica. Tuttavia interagisce gravitazionalmente con la materia e la radiazione, e la sua presenza può essere desunta osservando il modo in cui distorce la traiettoria dei raggi di luce provenienti da galassie poste molto più lontano lungo la linea di vista. Come nelle lenti gravitazionali.
"Questa è la prima volta che abbiamo rilevato la materia oscura come dotata di una struttura propria, differente da quella dei gas e delle galassie presenti nel cluster", ha osservato James Jee, uno dei membri del team. "La materia oscura è già stata osservata in altri cluster di galassie, però mai così nettamente separata dalle nubi di gas caldo e dalle galassie. Osservando una struttura di materia oscura che non è tracciata da gas caldi e galassie, possiamo studiare quanto differentemente essa si comporti rispetto alla materia normale."
Vedere l'articolo: http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2007/17/full/
Secondo i ricercatori, il cluster ZwCl0024+1652 dovrebbe essersi formato circa 2 miliardi di anni fa, in seguito alla collisione di due cluster di dimensioni inferiori, una circostanza che potrebbe aver concorso a conferire una struttura più evidente alla materia oscura presente nei cluster genitori (nell'immagine la ricostruzione simulata della collisione fra due piccoli cluster nella vista da sopra, a sinistra, e nella linea di vista dalla Terra, a destra).
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