Lo scorso 23 aprile, il satellite per l'astrofisica gamma AGILE è stato lanciato dalla base Shriarikota dell'Agenzia Spaziale Indiana (Chennai-Madras, India) per mezzo di un vettore indiano PSLV. AGILE è un satellite tutto italiano, frutto della collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Dopo circa un mese di commissioning phase, cioè il periodo immediatamente dopo il lancio in cui si provano tutti gli strumenti a bordo e si verifica che funzionino entro i parametri nominali, verso la fine di maggio AGILE è stato puntato sulla prima sorgente cosmica, la pulsar Vela, ottenendo così la prima immagine scientifica. Si può vedere l'immagine sul sito del centro dati dell'ASI (ASI Science Data Centre).
Buone notizie, quindi, che testimoniano come l'astrofisica italiana goda di ottima salute. Nei prossimi anni AGILE osserverà l'universo nella banda dei raggi gamma di altissima energia (da 100 MeV a 50 GeV), un universo dominato dai blazars e dalle pulsars, più un cospicuo numero di sorgenti non ancora identificate sulle quali si spera che AGILE possa contribuire a comprenderne la natura.
AGILE è ora l'unico satellite attivo in questa banda di energia. In precedenza, avevano esplorato l'universo a queste energie il satellite americano SAS2 (che però funzionò per pochi mesi e poi un guasto pose fine alle operazioni), il satellite europeo COS-B (che per primo fornì una mappa di tutto il cielo nella banda gamma e rilevò i primi fotoni gamma da una sorgente extragalattica, 3C 273), e infine il Compton Gamma-Ray Observatory, che cambiò letteralmente la nostra visione ai raggi gamma dell'universo.
Ora viene AGILE e ci si augura fortemente che il suo periodo operativo sia altrettando fruttuoso. La prima luce sembra di buon auspicio!
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