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E' il caso di un recente studio di Juliana Kwan, Geraint F. Lewis e J. Berian James, che hanno recentemente caricato sul server internazionale per i preprint di astrofisica (arXiv.org) un lavoro dedicato a questo argomento intitolato "The Adventures of the Rocketeer: Accelerated Motion Under the Influence of Expanding Space". In questo studio, gli autori prendono in considerazione il fatto che l'Universo si espande e quindi, nel corso di un ipotetico viaggio a velocità prossime a quelle della luce, si avrebbe una "spinta" aggiuntiva. Questo si tradurrebbe nella possibilità di percorrere distanze maggiori in tempi umani. Per esempio, se si riesce a raggiungere una velocità pari 0.8c, si può viaggiare per circa 41 parsec (=134 anni luce) in "soli" 100 anni. Tenendo presente che la Via Lattea ha un raggio di circa 60 chiloparsec, questo vorrebbe dire la possibilità di esplorare almeno il "vicinato" del Sistema Solare e, nell'arco di diverse generazioni, anche la nostra galassia...
Ora, dobbiamo solo trovare un motore capace di raggiungere 0.8c, un'astronave in grado di resistere a quelle velocità e aumentare la vita media dell'uomo a oltre 100 anni... Quando si parte?
1 commento:
spesso la fanasienza si è rivelata la sienza del domani se l'uomo in qualche miglione di anni ha colonizzato tutto il globo probabilmente accadra snche per lo spazio... è solo una questione di tempo.
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