mercoledì 14 novembre 2012

Monteromano: osservazioni e fotografia



Io ed Alfredo tenevamo d’occhio le condizioni meteo in osservatorio già da qualche settimana e la mancanza di osservazioni visuali e fotografia astronomica da circa un mese si faceva sentire. Ad inizio settimana avevo notato che le previsioni del vento per mercoledì 7 erano molto buone, di conseguenza ho allertato Alfredo per mettere in atto una spedizione fotografica-visuale.
Quest’ultimo, fin dalla mattinata di mercoledì, ha pensato bene di tenere d’occhio la velocità del vento che se alta, sarebbe risultata fastidiosa a livello di freddo avvertito e dannosa per quanto riguarda le riprese al telescopio ad alto ingrandimento. Con totale fiducia nei confronti delle previsioni, la velocità media reale del vento era circa 5 km/h, ben sopportabile dal sottoscritto e dalla sua strumentazione (che non sarebbe stata sottoposta a movimenti casuali indesiderati) quindi… “Alfredo, stasera dobbiamo andare su!”.
Giunti in osservatorio la situazione era decisamente buona, vento praticamente assente ed un cielo terso con alcune costellazioni già sorte come ad esempio Toro e Orione rispetto all’ultima “visita” a Monteromano: ciò è dovuto al movimento della Terra lungo la sua orbita (alla rispettabile velocità di circa 107000 km/h) attorno al Sole: con lo scorrere dei mesi possiamo vedere, alla sera, porzioni di cielo che in precedenza erano presenti solo di giorno, quindi non visibili.
Mentre io monto l’attrezzatura, Alfredo si dedica al puntamento del telescopio Marcon utilizzando come stella di riferimento alfa Tauris: Aldebaran, magnitudine 0,98, circa 500 volte più luminosa del Sole (quattordicesima stella più luminosa del cielo), è una gigante arancione distante 65 a.l. da noi che possiede una piccola compagna.
Nel mentre, fa capolino Diletta sempre contagiosa e trascinante con il suo entusiasmo e la sua voglia (pari alla nostra) di esplorare le meraviglie del cosmo.
Dopo l’ammirazione per la bella α Tau, secondo oggetto da puntare, ovvio… Giove… basta poco (la sua distanza angolare rispetto ad Aldebaran è piccola) ed il Gigante gassoso si staglia nella visione oculare in tutto il suo splendore, “abbracciato” dalle numerose bande che caratterizzano la sua atmosfera gassosa e con i suoi compagni di viaggio (i satelliti galileiani) danzanti al suo cospetto.
Ci sono voluti appena 15 secondi per cambiare oculare e passare così da 180 a 360 ingrandimenti, più altri 5 secondi di osservazione per capire che era visibile anche la tempesta più grande del sistema solare (sarebbe in grado di contenere circa 3 Terre) che perdura da almeno 300 anni, la Grande Macchia Rossa! Inutile raccontare il nostro stupore alla vista di cotanta meraviglia!
Preso dall’entusiasmo, Alfredo decide di effettuare qualche ripresa di questo bellissimo pianeta con la ccd a colori al fuoco dell’SC; nella foto seguente potete vedere la somma di circa 150 fotogrammi:


Con in mente la spettacolarità di Giove, quasi mi dimenticavo che dovevo ancora iniziare a scattare fotografie… ma… a quale oggetto? Data la vasta scelta non è semplice decidere, poi, scorrendo una lista di oggetti deepsky redatta in precedenza, vedo “Quintetto di Stephan”. Quale oggetto più debole per effettuare qualche test? La magnitudine delle galassie in oggetto varia da 12,6 a 13,9.
Di seguito potete vedere l’elaborazione di 6 pose da 6 minuti l’una scattate a 800 ISO (Nikon D300 + C8 + riduttore):


Ricordo che la galassia relativamente grande in alto a destra, NGC7331, non è legata al quintetto, rappresentato dalle cinque galassie ravvicinate in basso a sinistra: ingrandendo l’immagine è possibile scorgere, anche se con un po’ di attenzione, cinque batuffoli assai deboli, di cui due molto ravvicinati.
Un altro evento degno di nota e particolarmente emozionante è stato l’avvistamento di un bolide avvenuto casualmente: ero impegnato a controllare che l’autoguida facesse il suo lavoro, quando Diletta, uscita per controllare che fosse tutto a posto, grida: “Guarda!”. Ebbene, ho fatto in tempo a voltarmi e osservare per ben cinque secondi questo bolide luminosissimo fin quasi all’altezza delle montagne (in prospettiva ovviamente) verso sud, dove ha rallentato vistosamente per poi “spegnersi”… Un brivido mi ha percorso la schiena!!

Alfredo e Diletta hanno proseguito poi il tour visuale, andando a puntare oggetti in quantità, elencati di seguito:
M52, Sirio, Castore (formata da due stelle ravvicinate dove ognuna ha una compagna individuabile solo con rilevazioni spettroscopiche), Betelgeuse, Rigel, M42 (meravigliosa la nebulosa di Orione) Doppio Ammasso del Perseo (NGC869 + NGC 884), Galassia di Andromeda spaventosamente emozionante, M38, M36, M37, M35, M33, M1, NGC7318 (nulla in visuale).
In conclusione, è stata una bellissima serata astronomica e con la buona compagnia, il tempo vola via.
Rientro a casa... ore 03:00 circa.

Ciao a tutti!

Matteo e Alfredo.

3 commenti:

Unknown ha detto...

bravi ragazzi , racconto esaustivo e di forbito linguaggio , passate proprio delle belle serate...ihihihihihihih
serata magnifica , grazie al cielo , Matteo e Diletta
ciao
Alfredo

Unknown ha detto...

bellissima serata , racconto esaustivo..pur con qualche piccola "inesattezza"....linguaggio forbito e preciso al punto giusto , . . . . . insomma molto bene .
grazie a Matteo e Diletta che con il cielo di monte romano mi accompagnano in queste belle avventure
Alfredo

Enrico Montanari ha detto...

Grandissimi! Spero presto di tornare su a fare delle belle osservazioni e foto anche io! Purtroppo sono settimane molto intense e alla sera soccombo :(

Però leggendo i vostri resoconti ha rivissuto quelle emozioni.... ;)