(SeraAntares del 20 Ottobre 2012)
Avevo promesso di rendere merito all'ultima serata pubblica svoltasi all'osservatorio di Monteromano e quindi, anche se in ritardo, completo ciò che avevo iniziato. E' una lettura lunga e contiene varie riflessioni che desidero condividere, siete avvisati, ma spero che ciò non vi dissuada dal portarla a termine.
Foto Matteo Reggidori : il piazzale gremito di visitatori ! |
Sì, perchè ieri abbiamo vissuto l'ennesima straordinaria serata, diversa da tutte le altre, come sempre accade in quel luogo magico che non cessa mai di stupirci, e che non si sogna nemmeno lontanamente di annoiarci... termine quest'ultimo che non è contemplato nel virtuale vocabolario dell'osservatorio astronomico di Monteromano.
Lasciatemi questa anteprima: un mare di foschia densa e stratificata (nebbia) ha ammantato tutte le vallate sottostanti e la "sterminata" (licenza poetica) pianura che di solito acceca il nostro cielo, osservando verso Nord-Est, è scomparsa. La Luna, in fase appena crescente, rischiara le velature di nubi residue scendendo puntualmente verso l'orizzonte a Ovest mano a mano che ci si avvicina alla mezzanotte.
foto : 2012-10-20 R.Baldini - Il panorama di Monteromano al calar della Luna |
Dopo la mezzanotte, al termine dell'intensa attività divulgativa che abbiamo svolto incessantemente dalle prime ombre del far della sera per soddisfare la curiosità del costante flusso di visitatori, il Silenzio ovattato ha pervaso le menti di noi fortunati presenti e dei più tenaci fra i nostri ospiti.
Sensazioni difficili da esprimere a parole, prima di tutto perchè vanno vissute e poi perchè ogni volta che si sceglie un termine ci si sofferma lungamente a chiedersi se è adeguato a trasmettere al lettore la magia del momento.
Ma non solo, anche dei panorami mozzafiato, delle visuali perdute o da cogliere al volo... ZAK ! e VIA !.... perchè un minuto dopo non ci sono più, perchè la Terra gira senza sosta, perchè non c'è un giorno uguale all'altro, perchè solo in certi frangenti è possibile cogliere ciò che accade straordinariamente tutti i giorni senza più essere notato dal formicaio assorto dalla frenesia della vita moderna, abbagliato dall'illuminazione indiscriminata dettata dall'irrazionale astrazione da quanto di magico offre ancora, nonostante tutto, la natura intorno a noi.
foto R.Baldini - GIOVE, il Toro, Orione dopo la mezzanotte |
Dovete scusarmi se mi dilungo e se ricamo sulla serata in osservatorio, ma riuscire a descrivere e coinvolgervi in totale sincerità costituisce uno degli elementi fondamentali dei nostri obiettivi. Non abbiamo velleità di primeggiare in modo campanilistico tra paesi, città, associazioni di astrofili così come invece abbiamo visto fare spesso senza afferrarne senso utilità e valori positivi.
Abbiamo invece bisogno di trovare compagni, amici, simpatizzanti che trovino beneficio nel condividere con noi queste esperienze fino a sentirsi veri e propri "complici" intrisi a tal punto da desiderare di associarsi formalmente e attivamente alla nostra iniziativa collocando nuovi solidi tasselli sulla strada che abbiamo cominciato a lastricare 30 anni fa alimentando quindi le possibilità di mantenere viva la nostra opera nel tempo, il più a lungo possibile.
Potremmo molto più beatamente chiuderci nel nostro piccolo avamposto e godercelo egoisticamente in completa tranquilla solitudine no?! ...come in realtà fanno in molti, altrove, e spesso senza il benchè minimo "imbarazzo".
All'epoca della nostra costituzione, non sapevamo nulla degli astrofili lughesi che ci avevano preceduto in questo stesso territorio e fu grande l'emozione di sentirsi descritti da questi attempati (nelle membra ma intrepidamente giovani nello spirito!) come i loro eredi, avendo dimostrato loro lo stesso spirito di iniziativa e desiderio di aprire a tutti la possibilità di appassionarsi e partecipare (o viceversa).
Abbiamo quindi raccolto un testimone che contiene responsabilità ben maggiori di quelle che molti possono immaginare.
Comporta un impegno che travalica la semplice passione personale e coinvolge le persone fino al senso civico, all'impegno sociale, alla difesa di valori che rischiano di andare pericolosamente perduti e tutto questo deve avvenire nel rispetto degli scopi scritti nel nostro statuto. Non possiamo permetterci equilibrismi e non possiamo esimerci dall'assumerci le nostre responsabilità.
E' in serate come quella del 20 ottobre che si rivivono emozioni o se ne recupera la memoria e la consapevolezza. Momenti felici riescono a stimolare le menti e il desiderio di poter rivivere o migliorare quanto già provato, fa anche capire ciò che va difeso.
Articolo su Rete Resistenza Crinali |
E da queste esperienze si deve imparare, si devono trovare risposte e stimoli, motivazioni e ragioni razionalmente ineccepibili come quella che ci spinge in questi mesi a contrastare con tutte le nostre forze il progetto di sfregio, vero e proprio, del nostro "santuario". Non ridete adesso e non sfottetemi per ciò che ho scritto, ve ne prego. Non siamo estremisti, ecologisti sfegatati o anacronistici e contraddittori osteggiatori del progresso tecnologico (noi???!), delle risorse di energia alternativa o, ancor peggio, dei moralizzatori politicizzati schierati contro o a favore di qualcosa o di qualcuno senza giustificazioni razionali.
Abbiamo diffuso le nostre contestazioni e scritto in modo razionale le nostre ragioni.
Un progetto di EOLICO a Monte Romano, così com'è stato progettato e finora "colpevolmente" avvallato da chi ne ha gestito richieste e autorizzazioni (preliminari, provvisorie o definitive non fa alcuna differenza) mette a repentaglio in modo esplicito ed inequivocabile non solo il luogo, l'ambiente e la sua originale e importante caratteristica panoramica ma anche la nostra attività e soprattutto può inficiare lo strumento principale con il quale da tanti anni lavoriamo svolgendo volontariato culturale, scientifico e sociale basandoci solo sulle nostre forze.
Sì, perchè è giusto riconoscere che istituzioni ed enti locali hanno sempre avvallato e spronato il nostro impegno ma soprattutto a parole o con piccole (per loro) agevolazioni ad impatto zero sui loro bilanci e le poche, pochissime, risorse economiche pervenute non ci avrebbero permesso nemmeno di costruire un banale silos per collocarci uno strumento.
"We have a dream"... è oggi una frase inflazionata, ma noi lo abbiamo scritto 30 anni fa ed ora ne abbiamo condiviso la realizzazione e ne stiamo assaporando i primi, timidi ma assolutamente "succosi" e stimolanti risultati. Se solo avessimo un minimo di collaborazione e qualche risorsa economica in più potremmo ambire a ben altri progetti valorizzando ulteriormente sito, osservatorio e quant'altro. Ma questa è un'altra storia... ed è ora di chiudere la parentesi ma lo faccio chiedendo a voi tutti di aiutarci ad impedire che sorgano torri enormi, grandi o piccole tutto intorno all'osservatorio, alterando la visuale tanto faticosamente cercata prima di realizzarlo e immettendo rumori costanti e anche alcuni inquietanti rischi in un luogo che non è nemmeno tecnicamente adeguato ad ospitare tali installazioni. Sì perchè a conti fatti, si sta speculando su progetti che nemmeno finanziariamente hanno una valida giustificazione e questo non fa altro che aumentare la nostra opposizione.
foto R.Baldini - Giove, il Toro, le pleiadi, Orione e l'orizzonte annebbiato a EST. |
Se servirà raccoglieremo firme, faremo petizioni o quant'altro, ma non lasceremo di certo strada libera a chi irride (sfrontatamente) al nostro impegno, sfregiando senza ragioni valide il territorio e offendendo il sacrosanto senso civico che la gente deve recuperare se non vogliamo più sopportare angherie, soprusi, inefficienze, sprechi, speculazioni e quant'altro quotidianamente viene perpetrato a causa dell'indifferenza generalizzata. Frasi del tono di "Chi volete mai che prenda le vostre difese?", "Ma a chi importerà mai di un banale osservatorio di fronte all'utilità degli impianti eolici" sono state puntualmente ascoltate ma hanno provocato effetti ben diversi da quelli che si proponevano di realizzare.
Senza amor proprio si diventa amorfi e, conoscendo i nostri soci, non mi risulta che tale termine possa essere associato a nessuno di noi... ribadisco : se così fosse, non avreste mai potuto mettere piede in un osservatorio astronomico a Monte Romano... men che meno esisterebbe oggi un'associazione che celebra un trentennale.
foto R.Baldini - visuale verso la pianura dopo mezzanotte. La nebbia lascia filtrare le luci |
Ho cercato di far scattare foto durante la serata (oltre a eseguirne qualcuna io stesso) oltre alle immagini che le webcam catturano sistematicamente ma in modo meno efficace in certi frangenti per documentare l'inaspettato afflusso di pubblico ma anche la magia creatasi con la concomitanza di condizioni meteorologiche, astronomiche e climatiche.
Mi sono avvalso della preziosa collaborazione di Matteo, il quale,con l'assistenza della neo-socia Diletta, ha accolto la mia richiesta ed entrambi si sono prodigati nell'impresa (non facile) di realizzare immagini adeguate ed i risultati devo dire che sono stati piacevolmente interessanti e ne avete prova nelle immagini a supporto di questo corposo diario!
Se eravate tra i presenti, spero che possiate rivivere quell'atmosfera e riconoscerla nelle immagini, se non eravate con noi e state leggendo il diario spero che possiate comunque capacitarvi di ciò che abbiamo vissuto : un planetario naturale ci sovrastava, ricco di scintillanti oggetti che ci hanno mostra lo scorrere del tempo, le abissali distanze che la stessa luce faticosamente copre in tempi a noi difficili da credere. E ogni tanto, gli intermezzi di stupore quasi infantile ogni qualvolta una stella cadente, una meteora, solcava senza preavviso ma con vezzo vanitoso lo scenario, catturando l'attenzione e la fantasia della gente che non riusciva a trattenersi da esclamazioni di meraviglia.
E la Via Lattea non ha concesso nemmeno il beneficio del dubbio a chi, da tempo, aspirava di poterla riconoscere in modo inequivocabile... era lì... allo Zenit scolpita sulla volta celeste nel fulgore dei suoi miliardi di sistemi stellari, di polveri oscure, nebulose e ammassi stellari. Come non restare ammaliati da tale spettacolo?
E questo è ciò che accadeva all'esterno dell'osservatorio, ciò che era e resta disponibile a tutti senza la necessità di alcuno strumento. All'interno invece era attiva la sala panoramica con l'ausilio del video proiettore che mostrava sotto l'attenta guida del nostro presidente (Angelo) il simulatore del cielo, immagini e lezioni di astronomia su vari argomenti, a supporto di chi era al telescopio o di chi aveva ascoltato introduzioni a vari argomenti e desiderava approfondire.
In specola, al telescopio, il direttore dell'osservatorio (Enrico) affiancato da Daniela, Luciano e Matteo a turni era affidato il compito di gestire il difficile afflusso di persone da guidare all'osservazione strumentale. Ardua impresa dati gli spazi e soprattutto la quantità di persone ma queste difficoltà fanno parte dell'attività.
Pranzo all'aperto il 20 ottobre |
Eh beh... cosa credete? A Monte Romano si fa Astronomia e G-Astronomia! E quindi perchè non concedersi il lusso di un pranzo luculliano (coi fiocchi) all'aperto illuminati e scaldati da una stella (Sole) e in Ottobre, in cima a un monte (!) visto che la giornata è da favola? Ragazzi, se non l'avete ancora capito... peggio per voi! ...essere soci Antares ha un valore non indifferente e... come recitano i famosi spot ... "UNA GIORNATA IN OSSERVATORIO... NON HA PREZZO".
Vi lascio con qualche altra immagine per stimolare, bassamente, l'invidia generale e invitare quanti di voi si siano smossi dal torpore a proporsi in qualità di soci (attivi, possibilmente!).
SCORDAVO !!!
SIETE STATI CON NOI? VOLETE ESPRIMERE IL VOSTRO PARERE SUL DIARIO O SULLE SERATE IN OSSERVATORIO?
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