Philae è attivo
Le batterie del “lander” sono attive nonostante la scarsa illuminazione
dei pannelli solari. Le perforazioni sembrano riuscite (50 cm di escursione dello strumento), gli scienziati aspettano risultati da Rosetta.
In un primo momento sembrava che il lander Philae fosse andato in “stand by” dopo aver comunque trasmesso preziosi dati scientifici ora invece si aspetta di capire se il trapano SD2 sia riuscito a perforare il suolo della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.
La risposta ce la darà soltanto l’analisi dati da parte dei
responsabili della missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e del
lander Philae ovvero l'Agenzia spaziale italiana, quella francese (Cnes)
e la tedesca (Dlr).
Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston ha dichiarato che «soltanto l’analisi dei dati potrà dirci se il trapano ha perforato il terreno sulla base dell’energia utilizzata».
I responsabili italiani sono ii costante contatto con i centri di controllo della missione Rosetta (Esoc) a Darmstadt e del lander Philae a Colonia.
I dati che stanno arrivando indicano che tutti gli strumenti hanno funzionato, che il robot si è comportato come progettato e adesso siamo ansiosi di sapere se il trapano ha toccato la cometa.
Sta diventando una missione appassionante, piena di suspance ma a quanto pare tutta la missione finora svolta possiede questa caratteristica. La tecnologia italiana sta dimostrandosi ottima, all'avanguardia, resistente ed affidabile.
Aspettiamo quindi altre news.
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