La storia delle esplorazioni spaziali da parte dell'uomo ebbe inizio il 04 Ottobre 1957,
quando l'Unione Sovietica mandò in orbita lo Sputnik 1, primo
satellite artificiale intorno alla Terra, lanciato da quel cosmodromo
di Bajkonur in Kazakhstan che negli anni ha visto il lancio di
moltissime missioni spaziali (anche la Expedition 42 di Samantha
Cristoforetti!).
Oggi, quasi 58 anni dopo quella storica
data, l'esplorazione spaziale sta per raggiungere un nuovo
strabiliante traguardo: mi riferisco alla sonda spaziale New
Horizons, sviluppata dalla NASA al fine di raggiungere ed esplorare
il pianeta nano Plutone e il suo satellite maggiore, Caronte, ai
confini del Sistema Solare!
Traiettoria della sonda New Horizons nel suo viaggio verso Plutone (e oltre) |
Ma, in attesa del momento tanto agognato, facciamo un po' di storia della missione: il 19
Gennaio 2006 alle 14:00 EST (20:00 ora italiana) la sonda viene
lanciata dalla base di Cape Canaveral in Florida;
Fotografia di 132524 APL |
il 7 Aprile dello stesso anno alle 10
UTC (12:00 ora italiana) la sonda supera l'orbita di Marte (velocità
di crociera 21 km/s, distanza dal Sole 243 milioni di km) e fotografa
l'asteroide “132524 APL”;
il
4 Settembre 2006 la camera della sonda inizia a fotografare Giove e
nel Dicembre inizia a studiare il gigante gassoso e le sue lune,
monitorando l'attività vulcanica di Io, studiando la “piccola
macchia rossa” di Giove e migliorando il tracciamento delle orbite
delle lune gioviane.
Animazione che mostra pennacchi vulcanici sulla luna gioviana Io |
L'avvicinamento
a Giove non è casuale: la sonda infatti sfrutterà l'immenso effetto
gravitazionale del pianeta per approfittare dell'effetto fionda
gravitazionale che le permetterà di aumentare la propria velocità
di crociera e soprattutto la sua traiettoria di volo, in modo da
essere in grado di raggiungere il proprio obiettivo. Il 28 Febbraio
2007 (05:43:40 UTC) è il momento in cui la “fionda” lancia la
sonda a 25 km/s;
il
27 Giugno 2007 la sonda entra in ibernazione, in attesa di
riattivarsi quando sarà più vicina a Plutone; l'8 Giugno 2008
supera l'orbita di Saturno, il 18 Marzo 2011 quella di Urano, il 25
Agosto 2014 quella di Nettuno;
La prima immagine a colori del sistema Plutone-Caronte |
il
6 Dicembre la sonda si “risveglia” dal torpore e ricomincia a
comunicare con la Terra: ciò gli consente di inviare sulla Terra, a
partire dal 14 Aprile 2015, le prime immagini “ravvicinate” e a
colori del lontanissimo pianeta nano e della sua luna principale,
prime di una lunga serie di scatti che ci riveleranno sempre più
dettagli della superficie di Plutone (che a quanto pare è di un bel
colore beige;
Immagine composta da foto scattate in quatro giorni diversi che ci mostra dettagli mai visti prima della superficie di Plutone e delle sue differenti "facce" dovute alla sua rotazione |
il
14 Luglio 2015 la sonda raggiungerà il suo obiettivo, il sistema
Plutone-Caronte, situato a quasi 5 miliardi di km dal Sole, e oltre a
inviare foto ravvicinatissime del pianeta si occuperà di scansionare
la sua atmosfera, in modo da mapparne la superficie, scoprirne le
composizioni chimiche e caratterizzarne l'atmosfera;
successivamente,
la sonda entrerà nella fascia di Kuiper e cercherà di studiarne
alcuni elementi; si prevede che la sua missione terminerà nel 2026.
Inutile
sottolineare l'importanza che questa missione ha per la conoscenza
del nostro Sistema Solare e per il grandissimo valore simbolico che
ha per la conquista dello spazio da parte dell'uomo: è incredibile
pensare a quanti passi avanti sono stati compiuti da quando nel 1232
i cinesi adoperarono a fini bellici le prime frecce a razzo, per poi
nei secoli affinare sempre di più una tecnologia che ci ha
consentito di vedere immagini del nostro pianeta “dall'alto”,
mondi inesplorati, i primi passi e balzi sulla Luna, e ora stiamo per
raggiungere Plutone, degna conclusione di un percorso meraviglioso.
Tra
meno di un mese si chiuderà idealisticamente un epoca, quella
dell'esplorazione del nostro sistema Solare, e chissà che non si
possa aprire una nuova fase esplorativa, che possa portare l'uomo a
calpestare nuovi suoli!
In
chiusura, una curiosità sulla sonda New Horizons: essa trasporta con
sé parte delle ceneri di Clyde Tombaugh, l'astronomo statunitense
che nel 1930 scoprì Plutone, morto il 17 Gennaio del 1997. Un degno
tributo per colui che compì questa straordinaria scoperta!
Se
volete restare informati sulla missione, ecco alcuni link utili:
http://www.nasa.gov/
(sito NASA)
http://pluto.jhuapl.edu/index.php
(sito NASA dedicato alla missione New Horizons)
http://app.plutosafari.com/
(sito dedicato alla missione sviluppato da SkySafari4, che ha
prodotto anche la medesima app per smartphone Android e Apple:
cercate “pluto safari” nello store!)
https://www.facebook.com/new.horizons1
(pagina Facebook ufficiale della missione)
https://www.youtube.com/user/NASANewHorizons
(canale Youtube ufficiale della missione)
Dario
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