Poco importa, a giugno il frammentino cosmico uscirà definitivamente dagli influssi gravitazionali terrestri, e torneremo a possedere unicamente il nostro vecchio, caro satellite, la Luna.
mercoledì 25 aprile 2007
Un altra luna per la Terra...
Poco importa, a giugno il frammentino cosmico uscirà definitivamente dagli influssi gravitazionali terrestri, e torneremo a possedere unicamente il nostro vecchio, caro satellite, la Luna.
venerdì 20 aprile 2007
Leonardo e l'interpretazione della luce cinerea
E' il fenomeno della luce cinerea (in inglese ashen glow), detto anche "Luna vecchia tra le braccia della Luna nuova" (in inglese "the old Moon in the new Moon's arms").
In pratica la parte della Luna non illuminata dal Sole viene illuminata dalla luce riflessa dalla Terra; questa luce viene poi rimandata verso il nostro pianeta debolmente riflessa dalla superficie lunare che possiede un albedo (potere riflettente) non particolarmente elevato.
giovedì 19 aprile 2007
La Luna incontra le Pleiadi
giovedì 12 aprile 2007
Microcosmo e macrocosmo si guardano!
Il microcosmo e il macrocosmo si guardano, o, come direbbe Typler, è l'Universo che guarda sé stesso!
La scoperta è più vicina
Proprio per spiegare l'esistenza e la differenza delle masse fra le particelle subatomiche Peter Higgs, nel 1964, propose l'esistenza di un campo quantistico che permea il vuoto e che interagisce con le particelle attraverso una particella detta bosone di Higgs (nella fisica moderna il concetto di forza non esiste; l'azione reciproca, o interazione, fra particelle avviene attraverso lo scambio di particelle dette bosoni, come nell'animazione i due pattinatori si spingono scambiandosi una palla...).
Se il Modello Standard ha ragione, deve esistere quindi questa particella, che possiede però molta massa. Per essere prodotta, come dice la famosa formula di Einstein, serve quindi tanta energia, troppa per gli acceleratori moderni. Tanto che gli europei hanno costruito un enorme acceleratore presso il CERN di Ginevra: il Large Hadron Collider, che si servirà di un tunnel di 27 km scavato a 100 metri di profondità.
Questa enorme macchina è stata costruita proprio con lo scopo di rivelare il bosone di Higgs, la particella di Dio. Purtroppo alcuni recenti problemi hanno fatto slittare la sua entrata in funzione alla primavera del 2008.
Nel frattempo sono salite le quotazioni dell'altro grande acceleratore di particelle, l'americano Tevatron del FERMILAB in Illinois. E' successo che proprio gli americani hanno affinato le misure, per cui si ritiene che la massa della particella di Higgs sia compresa tra 114 GeV e 153 GeV (per inciso GeV sta per miliardi di elettronvolt, l'unità di misura di massa-energia utilizzata nel mondo microscopico). E questa è un'energia alla portata dell'acceleratore americano.
Se esiste, insomma, la particella di Dio ha i giorni contati!
[continua sopra...]
mercoledì 11 aprile 2007
Caccia alla "particella di Dio"
Dal libro di Robert Oerter "La teoria del quasi tutto", Edizioni Codice:
C'è una teoria, in fisica, che spiega quasi tutti i fenomeni che regolano la nostra vita quotidiana al livello più fondamentale: riassume tutto quello che conosciamo sulla struttura fondamentale della materia e dell'energia, offre un quadro dettagliato dei costituenti elementari di cui ogni cosa è composta, descrive le reazioni che alimentano il Sole e le interazioni che fanno brillare le luci fluorescenti.
[...] Questa teoria prende il nome, senza pretese, di "Modello Standard delle particelle elementari" o, più brevemente, "Modello Standard". Merita di essere conosciuta meglio e merita un nome migliore: io la chiamo teoria del quasi tutto.
[...] Il Modello Standard, per essere una teoria così fondamentale e di successo, è rimasto incredibilmente in disparte. [...] Nonostante tutto , il Modello Standard è forse la vetta più alta raggiunta fino a oggi dall'intelletto umano.
E ne da anche una spiegazione. Per usare le parole di Sheldon Glashow, il Modello Standard è davvero "un arazzo intessuto da molte mani". Solo alcuni dei fisici che hanno dato il loro contributo sono famosi al grande pubblico, come Feynman e Gell-Mann, ma l'elenco è decisamente più lungo (Tomonaga, Schwinger, Zweig, Salam, Weinberg, Ne'eman, Glashow, Veltman, 't Hooft, Rubbia solo per citarne alcuni). Insomma, sempre con le parole di Oerter:
[...] non c'è nessun genio isolato, nessun Einstein che lavora in solitudine nell'ufficio brevetti, nessuna teoria che germogli all'improvviso e sbocci completamente nell'arco di una notte.
Eppure è la teoria fisica più verificata di cui si dispone attualmente! E presto saremo in grado di verificare l'ultima predizione del Modello Standard: l'esistenza del bosone di Higgs, detta pomposamente la "particella di Dio".
Nell'immagine Peter Higgs, il fisico che ha ipotizzato negli anni '60 l'esistenza di una particella che ha preso il suo nome.
[continua sopra...]
martedì 10 aprile 2007
Serata "ANTARES" al Liceo Scientifico di Lugo
lunedì 9 aprile 2007
Venere, la stella della sera
Il tempo di allontanarsi dalla nostra stella e già da alcuni mesi splende fulgido in prima serata, verso ovest.
Nelle ultime sere, complice anche un cielo decisamente sereno, il pianeta appare sempre più luminoso e alto sull'orizzonte. Continuerà ad allontanarsi dal Sole; a fine mese sarà ad oltre 41°. La massima elongazione verrà raggiunta il 9 giugno, in quella data sarà ad oltre 45° dal Sole. La situazione dei pianeti interni in quella data, vista da alcune unità astronomiche sopra al polo nord del Sole, è visualizzata a fianco.
Il pianeta appare in questo periodo molto alto sull'orizzonte, subito dopo il tramonto del Sole, per la combinazione di due eventi:
- si trova oltre un grado sopra al piano dell'eclittica lungo il quale si muovono tutti i pianeti;
- soprattutto, si trova proiettato nella costellazione del Toro e presto si sposterà nella costellazione dei Gemelli, e questa è la zona del cielo in cui si trova il Sole nei dintorni del solstizio d'estate, cioé quando il nostro astro si trova nel punto più alto in cielo.
Per questi motivi, pur allontanandosi da Sole fino al 9 giugno, raggiungerà la massima altezza sopra l'orizzonte dopo il tramonto verso la prima metà di maggio.
Nel frattempo Venere si avvicinerà alla Terra. Ho preparato un'animazione (mediante Starrynight) che mostra una vista telescopica di Venere, dal mese di marzo al mese di agosto. Il 16 agosto Venere poi si troverà tra la Terra e il Sole e passerà alla sua destra. Diventerà allora l'astro del mattino!
venerdì 6 aprile 2007
L'Europa verso Mercurio
Il Mercury Composite Spacecraft sarà una sonda composita, assemblata in tre parti:
- il Mercury Planetary Orbiter (MPO), realizzato dall'ESA e dedicato allo studio diretto del pianeta;
- il Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO), realizzato dalla JAXA e dedicato allo studio della magnetosfera del pianeta;
- il Mercury Transfer Module (MTM), il modulo di trasferimento che trasporterà i due orbiter nel lungo e complesso viaggio "depositandoli" in orbita attorno a Mercurio.
Fu lui a scoprire la risonanza 3:2 fra il periodo di rotazione e il periodo di rivoluzione di Mercurio, il quale quindi compie tre rotazioni complete ogni due rivoluzioni.
Fu sempre Bepi Colombo a stupire gli ingegneri della Nasa, proponendo una semplice modifica della traiettoria già pianificata per il Mariner 10, l'unica sonda che a tutt'oggi ha visitato Mercurio, che rendeva possibile il sorvolo del pianeta non una volta, come previsto dagli americani, ma ben tre volte. Per testimoniare la sua incredibile conoscenza nel campo della Meccanica Celeste, i suoi colleghi erano soliti dire che "le orbite si piegano al suo volere!"
Così, dopo Giotto, Galileo, Gian Domenico Cassini, Bruno Rossi e Giuseppe Occhialini, un'altra sonda avrà il nome di un italiano illustre!
A tal proposito mi sento di consigliare la lettura dell'ottimo libro di Giovanni Fabrizio Bignami "La storia nello spazio" Edizioni Mursia, che racconta la storia dei sei italiani sopra citati e le missioni spaziali a loro intitolate.
giovedì 5 aprile 2007
L'asteroide Eugenia è triplo
Eugenia fu scoperto il 27 giugno 1857 da Goldschmidt che lo battezzò così in onore dell'Imperatrice Eugenia di Montijo, moglie di Napoleone III.
Eugenia, che ha un diametro di 214 km, è un asteroide di tipo F, ovvero di colore molto scuro (tipo fuliggine) e con una composizione carboniosa. Come 253 Mathilde, la sua densità sembra essere stranamente bassa; potrebbe quindi trattarsi di un cumulo di detriti altamente poroso e non di un oggetto monolitico.
Nel 1998, gli astronomi del Canada-France-Hawaii Telescope a Mauna Kea, scoprirono una piccola luna orbitante attorno a Eugenia. Il nuovo satellite fu chiamato Petit-Prince in onore del figlio dell'Imperatrice Eugenia. Petit-Prince è molto più piccolo di Eugenia (circa 13 km di diametro) e impiega cinque giorni per descrivere un'orbita completa intorno ad esso (vedi immagine della scoperta).
Con questa scoperta Eugenia diventa il secondo asteroide triplo della Fascia Principale; va a tenere compagnia a 87 Sylvia, con le sue lune Romolo e Remo.
mercoledì 4 aprile 2007
Una piccola cometa di Aprile
La prossima settimana salirà di declinazione, rendendosi visibile di magnitudine 8, ma sappiamo che le comete possono sempre dare delle sorprese... Staremo a vedere, per il momento alleghiamo alcune mappe per poter trovare con un binocolo la cometà. Qui a fianco una bella immagine ottenuta da Ligustri e Sostero, pubblicata sul sito UAI (http://comete.uai.it/2007e2/C2007E2_070326.jpg)
Un pastello rosso in una scatola di matite - Sottotitolo: non buttiamo via Plutone!
Tanta acqua ghiacciata al polo sud di Marte
domenica 1 aprile 2007
Eventi del mese - Aprile 2007
2 aprile: Luna piena
distanza Terra-Luna: 406.778 Km
dimensione apparente della Luna: 29'42"
10 aprile: ultimo quarto di Luna
distanza Terra-Luna: 391.315 km
dimensione apparente della Luna: 30'56"
17 aprile: Luna nuova
distanza Terra-Luna: 351.750 km
22 aprile: pioggia di meteore Liridi (corpo pregenitore: cometa Thatcher)
Il radiante si trova al confine fra la costellazione della Lira e quella di Ercole; essendo due costellazioni tipicamente estive il radiante si trova alto sull'orizzonte nella seconda parte della notte (il passaggio al meridiano avviene alle 5e22 TU). Le date attive vanno dal 19 al 25 aprile.
Lo ZHR (tasso zenitale orario ovvero il numero di meteore teoricamente osservabile sotto un cielo scuro) non è molto elevato: 10.
24 aprile: primo quarto di Luna
distanza Terra-Luna: 391.525 km
dimensione apparente della Luna: 30'58"
Per tutto aprile Venere dominerà il cielo al tramonto superando a fine mese magnitudine -4. Si allontanerà dal Sole da 36° ad oltre 41°, sarà quindi sempre più alto e osservabile nel buio di prima serata. Da non perdere il tramonto del 19 dove Venere si troverà 9° sopra ad una sottilissima falce della Luna nelle Pleiadi, e il tramonto del 20 con Venere 5° sotto ad una ancora sottile falce lunare.