sabato 15 settembre 2007

I 4 minuti della Radioastronomia

Facendo riferimento all'interessantissimo post di Luigi Foschini del 7 settembre (Storie di una notte di mezza estate), mi piace rimarcare la storia dei 4 minuti...
Si sa che il giorno solare medio, cioé il tempo che intercorre tra due passaggi successivi del Sole al meridiano, vale circa 24 ore. Il cosiddetto giorno sidereo, cioè il tempo che intercorre tra due passaggi successivi di una stella al meridiano, dura leggermente meno: 23 ore e 56 minuti e 4 secondi, cioé circa 4 minuti in meno. Questa seppur piccola differenza è quella che determina il cambiamento del cielo notturno nelle varie stagioni.
La scoperta del sergente Charles Schisler, citata nel post di Luigi, che la sorgente anticipava di 4 minuti ogni giorno era il marchio che dimostrava il carattere cosmico della sorgente.
In realtà, la stessa Radioastronomia, è nata un po' casualmente proprio grazie a quei 4 minuti... Quando Karl Jansky, nel 1930, costrì l'antenna presso i laboratori Bell di Holmdel, capì che le interferenze che disturbavano il segnale erano di tre tipi: una dovuta a temporali locali, una dovuta a temporali lontani ed una debole ma "molto costante la cui origine è ancora ignota".
In breve tempo gli fu chiaro che quel crepitìo continuo raggiungeva un picco ogni 23 ore e 56 minuti. Ne parlò con un collega astronomo che gli spiegò l'origine cosmica di quel segnale. Quando Jansky cercò di stabilire la direzione del radiosegnale, scoprì che proveniva dal centro della Via Lattea.
Ad appena 26 anni, Karl Jansky aveva scoperto l'emissione radio proveniente dal Cielo dando vita alla Radioastronomia.

1 commento:

Luigi Foschini ha detto...

Mi sembra un'ottima idea quella di cogliere certi spunti dalle notizie per ampliare un poco certi concetti astronomici. Ben fatto!