Ricorre in questi giorni il terzo anniversario di un evento che, pur essendo profondamente triste per sua stessa natura, va ricondotto in positiva occasione di "rinnovamento" dei nostri intenti e di ulteriore testimonianza nei confronti di chi ha alimentato molto, ma veramente molto questa nostra passione per il cielo stellato.
Giulio Tampieri, era Cavaliere (del Lavoro), ma non amava troppo farsi appellare in modo troppo serioso, anzi... era una persona semplice e "alla mano".
82 anni e lo stesso entusiasmo (immutato) di un ragazzino alla scoperta dell'universo.
Se n'è andato già da tre anni dai propri cari... ma non certamente dai nostri cuori, ideatore e artefice (almeno teorico) di quella struttura che dal 1999 sorge a Monteromano e che può, per diritto, arrogarsi l'appellativo di Osservatorio Astronomico. Fu lui a proporre di recuperare il telescopio Bartolotti e ad assumersi l'impegno di farcelo ottenere assumendosi anche l'onere di garantire personalmente la nostra serietà e la passione che giustificava l'impegno che avrebbe comportato la presa in carico di un tale strumento... e il giorno dell'inaugurazione era lì... in prima fila, orgoglioso come solo pochi possono sapere!
Ero convinto, fino a 10 minuti fa quando ho cominciato a raccogliere queste righe, di aver superato l'emozione profonda del distacco da questo carissimo amico, ma mi accorgo di essermi beffardamente sbagliato.
Mi sono letto e riletto più e più volte, il testo che pubblicammo in suo doveroso ricordo e questo mi ha aiutato a far riaffiorare qualche altra sua peculiarità, come il suo persistente intercalare al termine di ogni frase "...è vero, è vero..." e che tanto lo faceva apparire come un "consumato" oratore che non lascia mai fermare il proprio discorso.
Aveva un dono e un "fardello" che lo rattristava, la sua passione immutata (anzi sempre crescente!) per l'astronomia non era coerente con il peso degli anni che si accumulavano sul proprio fisico. Diceva, "mi sento nella testa come un ventenne ospitato in un corpo quasi estraneo, se non fosse per gli acciacchi che mi tormentano che mi tengono ricordato come e quando sono arrivati".
Con il suo bastone che l'accompagnava in quella andatura un po' sofferta ma orgogliosamente costante... come la sua passione per l'universo, per la scoperta continua di ciò che ci circonda anche se spesso, travolti dalla vita quotidiana, ne dimentichiamo l'esistenza.
Le chiacchierate in sua compagnia hanno sempre lasciato segni indelebili nella nostra memoria e non solo le più recenti, così come quando ci ha donato materiale bibliografico e ci raccontava di esperienze personali, durante la conversazione sprizzava lo stesso entusiasmo che le avevano caratterizzate magari 30-40 anni prima.
"...ogni mattina mi sveglio e faccio il programma della giornata. L'unico rammarico l'ho alla sera quando mi accorgo che delle 100 cose programmate ne ho fatto solo 2 o 3. Eh ma... il giorno dopo è un'altra occasione per recuperare eh !!! ...guai se non fosse così ! "
"...pensa... (è vero, è vero): in cielo ci sono così tante cose da osservare... (è vero...) ... purtroppo so già che non riuscirò a vederle tutte perchè la vita di un uomo non è sufficiente anche se potesse dedicarsi senza pausa all'astronomia. Anche quando la salute ti assiste, è il tempo la misura più 'stretta' per l'uomo...è vero... io però cerco di vederne il maggior numero possibile e' vero... è vero ?" ... e si lasciava andare ad una salutare risata di "alleggerimento".
Molte volte, per non dire TUTTE le volte che ci incontrava, ma soprattutto negli ultimi anni ribadiva sempre che "...sapere che l'associazione esiste mi ha ricaricato. In questo mondo in costante accelerazione, che pare distratto dalla propria posizione nell'universo, sapere che esistono giovani che, come me in passato, hanno maturato l'interesse per l'astronomia e soprattutto desiderano diffonderlo e condividerlo realizzando anche opere che sognammo all'epoca degli astrofili lughesi, mi inorgoglisce e in parte mi consola sapere di aver seminato qualcosa che ha dato buoni frutti. Quando, spero (è vero... è vero), io me ne vagherò tra le stelle, so' che qui resta qualcuno a continuare la mia umile opera. Perchè voi siete i miei eredi eh?! Lo sapete vero?!"
Un grande merito è sempre stato anche il fatto che non osservava solamente ma costruiva anche i complessi strumenti che erano necessari per riuscire a guardare e capire il cielo. Un'arte e una manualità rara e immutata nonostante l'incedere degli anni, dimostrata dalla presenza costante del tornio (funzionante!) nella sua attrezzata officina adiacente al suo studio/laboratorio, al piano terra della sua abitazione.
Sempre pronto alle nuove sfide per restare sempre aggiornato. Aveva appreso le nozioni informatiche e telematiche con la rapidità di un ragazzino (e ci sono persone che a 30 anni si dichiarano incapaci di imparare!!!) e apprezzava l'evoluzione tecnologica mantenendo sempre viva la propria autonomia di astrofilo sperimentale.
Caro Giulio, tu hai conosciuto grandi astronomi personalmente, come LACCHINI (e ci hai pure lavorato insieme appassionatamente come dimostrano le foto e il materiale che ci hai donato), hai partecipato alla nascita dell'astrofilia italiana insieme agli affiatati lughesi Bartolotti, Minardi, Roccati, Dalla Valle... riusciremo a continuare degnamente la tua opera? Il nostro impegno, intanto, lo stiamo dimostrando anche oggi, ricordandoti sempre tra noi e festeggiando il nostro 25° anniversario anche se...
...continuerai a mancarci sempre, Giulio.
2 commenti:
E' stato pioniere ed ispiratore per tutti noi appassionati di Astronomia del lughese.
Lo ricordo sempre presente in prima fila mentre ascoltava, apparentemente appisolato, le nostre conferenze!!
Già!!! ... e quando terminava la conferenza e si chiedeva se c'erano domande... TAC!... scoprivi che non era per nulla "appisolato" !!! :-D
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