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martedì 27 novembre 2012

Cronaca di una notte stellata di inizio Autunno (20-10-2012)

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CRONACA DI UNA NOTTE DI INIZIO AUTUNNO
(SeraAntares del 20 Ottobre 2012)

Avevo promesso di rendere merito all'ultima serata pubblica svoltasi all'osservatorio di Monteromano e quindi, anche se in ritardo, completo ciò che avevo iniziato. E' una lettura lunga e contiene varie riflessioni che desidero condividere, siete avvisati, ma spero che ciò non vi dissuada dal portarla a termine.

Foto Matteo Reggidori : il piazzale gremito di visitatori !
Centinaia e centinaia di visitatori ! Non posso iniziare il resoconto se non anticipo il risultato di pubblico registrato ieri sera (20/10/2012)... scrivo "sera" ma stò cercando termini che siano più adeguati a descrivere l'apoteosi astronomica di ieri.

Sì, perchè ieri abbiamo vissuto l'ennesima straordinaria serata, diversa da tutte le altre, come sempre accade in quel luogo magico che non cessa mai di stupirci, e che non si sogna nemmeno lontanamente di annoiarci... termine quest'ultimo che non è contemplato nel virtuale vocabolario dell'osservatorio astronomico di Monteromano.

Lasciatemi questa anteprima: un mare di foschia densa e stratificata (nebbia) ha ammantato tutte le vallate sottostanti e la "sterminata" (licenza poetica) pianura che di solito acceca il nostro cielo, osservando verso Nord-Est, è scomparsa. La Luna, in fase appena crescente, rischiara le velature di nubi residue scendendo puntualmente verso l'orizzonte a Ovest mano a mano che ci si avvicina alla mezzanotte.

foto : 2012-10-20 R.Baldini - Il panorama di Monteromano al calar della Luna
Complice l'assenza totale di vento, una temperatura fresca e un'elevata umidità che però si è lasciata sopportare senza alcun problema, l'atmosfera vissuta in osservatorio è stata letteralmente "memorabile".

Dopo la mezzanotte, al termine dell'intensa attività divulgativa che abbiamo svolto incessantemente dalle prime ombre del far della sera per soddisfare la curiosità del costante flusso di visitatori, il Silenzio ovattato ha pervaso le menti di noi fortunati presenti e dei più tenaci fra i nostri ospiti.
Sensazioni difficili da esprimere a parole, prima di tutto perchè vanno vissute e poi perchè ogni volta che si sceglie un termine ci si sofferma lungamente a chiedersi se è adeguato a trasmettere al lettore la magia del momento.
foto M.Reggidori - visuale dell'osservatorio gremito sovrastato
dalla volta celeste pullulante di stelle ! In basso a dx si intravede la
la pesante cappa di umidità che staziona al di sotto dell'osservatorio.
Da sempre, io ed Enrico in modo particolare, abbiamo cercato di trasmettere a chi mostrava interesse per la nostra attività la scintilla che tiene da sempre accesa la nostra profonda passione per l'astronomia. E soprattutto abbiamo cercato di non perdere e addirittura condividere la memoria di quelle atmosfere, di quelle forti sensazioni e delle originali e difficilmente ripetibili occasioni vissute alla ricerca del cielo stellato.
Ma non solo, anche dei panorami mozzafiato, delle visuali perdute o da cogliere al volo... ZAK ! e VIA !.... perchè un minuto dopo non ci sono più, perchè la Terra gira senza sosta, perchè non c'è un giorno uguale all'altro, perchè solo in certi frangenti è possibile cogliere ciò che accade straordinariamente tutti i giorni senza più essere notato dal formicaio assorto dalla frenesia della vita moderna, abbagliato dall'illuminazione indiscriminata dettata dall'irrazionale astrazione da quanto di magico offre ancora, nonostante tutto, la natura intorno a noi.
foto R.Baldini - GIOVE, il Toro, Orione dopo la mezzanotte
Abbiamo la fortuna di non abitare in megalopoli cementificate o tra foreste di grattacieli scintillanti che tolgono in modo assoluto la fruizione del cielo, impedendo alle persone di capacitarsi della propria reale dimensione, della propria relativa posizione occupata in questo ineffabile universo nel quale, volenti o nolenti ci troviamo... e io aggiungo "fortunatamente".

Dovete scusarmi se mi dilungo e se ricamo sulla serata in osservatorio, ma riuscire a descrivere e coinvolgervi in totale sincerità costituisce uno degli elementi fondamentali dei nostri obiettivi. Non abbiamo velleità di primeggiare in modo campanilistico tra paesi, città, associazioni di astrofili così come invece abbiamo visto fare spesso senza afferrarne senso utilità e valori positivi.

Abbiamo invece bisogno di trovare compagni, amici, simpatizzanti che trovino beneficio nel condividere con noi queste esperienze fino a sentirsi veri e propri "complici" intrisi a tal punto da desiderare di associarsi formalmente e attivamente alla nostra iniziativa collocando nuovi solidi tasselli sulla strada che abbiamo cominciato a lastricare 30 anni fa alimentando quindi le possibilità di mantenere viva la nostra opera nel tempo, il più a lungo possibile.

foto M.Reggidori - osservatorio gremito durante la lezione di
riconoscimento delle costellazioni. Si nota il raggio laser utilizzato
dal divulgatore all'opera, Giove a sinistra insieme a Toro e Pleiadi
Se così non fosse, quale motivo avremmo di accogliervi così come facciamo da tanti anni Monteromano?

Potremmo molto più beatamente chiuderci nel nostro piccolo avamposto e godercelo egoisticamente in completa tranquilla solitudine no?! ...come in realtà fanno in molti, altrove, e spesso senza il benchè minimo "imbarazzo".

All'epoca della nostra costituzione, non sapevamo nulla degli astrofili lughesi che ci avevano preceduto in questo stesso territorio e fu grande l'emozione di sentirsi descritti da questi attempati (nelle membra ma intrepidamente giovani nello spirito!) come i loro eredi, avendo dimostrato loro lo stesso spirito di iniziativa e desiderio di aprire a tutti la possibilità di appassionarsi e partecipare (o viceversa).

foto M.Reggidori - osservatorio gremito durante la lezione di
riconoscimento delle costellazioni. Si nota il raggio laser utilizzato
dal divulgatore all'opera, Giove a sinistra insieme a Toro e Pleiadi
Alcuni di loro non sono più tra noi fisicamente ma hanno lasciato segni della propria opera negli strumenti stessi che ancora oggi utilizziamo e dei loro insegnamenti che restano scolpiti nel nostro cuore. Altri invece continuano ad accompagnarci calorosamente ed è per noi una grande soddisfazione sentirli al nostro fianco e poter loro dimostrare, con la nostra opera, l'affetto e stima che ci legano.

Abbiamo quindi raccolto un testimone che contiene responsabilità ben maggiori di quelle che molti possono immaginare.
Comporta un impegno che travalica la semplice passione personale e coinvolge le persone fino al senso civico, all'impegno sociale, alla difesa di valori che rischiano di andare pericolosamente perduti e tutto questo deve avvenire nel rispetto degli scopi scritti nel nostro statuto. Non possiamo permetterci equilibrismi e non possiamo esimerci dall'assumerci le nostre responsabilità.

E' in serate come quella del 20 ottobre che si rivivono emozioni o se ne recupera la memoria e la consapevolezza. Momenti felici riescono a stimolare le menti e il desiderio di poter rivivere o migliorare quanto già provato, fa anche capire ciò che va difeso.

Articolo su Rete Resistenza Crinali
LA MINACCIA CHE INCOMBE
E da queste esperienze si deve imparare, si devono trovare risposte e stimoli, motivazioni e ragioni razionalmente ineccepibili come quella che ci spinge in questi mesi a contrastare con tutte le nostre forze il progetto di sfregio, vero e proprio, del nostro "santuario". Non ridete adesso e non sfottetemi per ciò che ho scritto, ve ne prego. Non siamo estremisti, ecologisti sfegatati o anacronistici e contraddittori osteggiatori del progresso tecnologico (noi???!), delle risorse di energia alternativa o, ancor peggio, dei moralizzatori politicizzati schierati contro o a favore di qualcosa o di qualcuno senza giustificazioni razionali.

Abbiamo diffuso le nostre contestazioni e scritto in modo razionale le nostre ragioni.
Un progetto di EOLICO a Monte Romano, così com'è stato progettato e finora "colpevolmente" avvallato da chi ne ha gestito richieste e autorizzazioni (preliminari, provvisorie o definitive non fa alcuna differenza) mette a repentaglio in modo esplicito ed inequivocabile non solo il luogo, l'ambiente e la sua originale e importante caratteristica panoramica ma anche la nostra attività e soprattutto può inficiare lo strumento principale con il quale da tanti anni lavoriamo svolgendo volontariato culturale, scientifico e sociale basandoci solo sulle nostre forze.

Sì, perchè è giusto riconoscere che istituzioni ed enti locali hanno sempre avvallato e spronato il nostro impegno ma soprattutto a parole o con piccole (per loro) agevolazioni ad impatto zero sui loro bilanci e le poche, pochissime, risorse economiche pervenute non ci avrebbero permesso nemmeno di costruire un banale silos per collocarci uno strumento.

"We have a dream"...  è oggi una frase inflazionata, ma noi lo abbiamo scritto 30 anni fa ed ora ne abbiamo condiviso la realizzazione e ne stiamo assaporando i primi, timidi ma assolutamente "succosi" e stimolanti risultati. Se solo avessimo un minimo di collaborazione e qualche risorsa economica in più potremmo ambire a ben altri progetti valorizzando ulteriormente sito, osservatorio e quant'altro. Ma questa è un'altra storia... ed è ora di chiudere la parentesi ma lo faccio chiedendo a voi tutti di aiutarci ad impedire che sorgano torri enormi, grandi o piccole tutto intorno all'osservatorio, alterando la visuale tanto faticosamente cercata prima di realizzarlo e immettendo rumori costanti e anche alcuni inquietanti rischi in un luogo che non è nemmeno tecnicamente adeguato ad ospitare tali installazioni. Sì perchè a conti fatti, si sta speculando su progetti che nemmeno finanziariamente hanno una valida giustificazione e questo non fa altro che aumentare la nostra opposizione.

foto R.Baldini - Giove, il Toro, le pleiadi,
Orione e l'orizzonte annebbiato a EST.
Potremmo essere polemici, potremmo addirittura ridicolizzare alcuni personaggi, alcune situazioni o denunciare assurdità eclatanti in tale vicenda ma, al momento, ci tratteniamo dal farlo confidando di non avere necessità di arrivare a tali estremi, confidando nel recupero della ragionevolezza di coloro che finora non ne hanno dato eccessiva dimostrazione.

Se servirà raccoglieremo firme, faremo petizioni o quant'altro, ma non lasceremo di certo strada libera a chi irride (sfrontatamente) al nostro impegno, sfregiando senza ragioni valide il territorio e offendendo il sacrosanto senso civico che la gente deve recuperare se non vogliamo più sopportare angherie, soprusi, inefficienze, sprechi, speculazioni e quant'altro quotidianamente viene perpetrato a causa dell'indifferenza generalizzata. Frasi del tono di "Chi volete mai che prenda le vostre difese?", "Ma a chi importerà mai di un banale osservatorio di fronte all'utilità degli impianti eolici" sono state puntualmente ascoltate ma hanno provocato effetti ben diversi da quelli che si proponevano di realizzare.

Senza amor proprio si diventa amorfi e, conoscendo i nostri soci, non mi risulta che tale termine possa essere associato a nessuno di noi... ribadisco : se così fosse, non avreste mai potuto mettere piede in un osservatorio astronomico a Monte Romano... men che meno esisterebbe oggi un'associazione che celebra un trentennale.

foto R.Baldini - visuale verso la pianura
dopo mezzanotte. La nebbia lascia filtrare le luci
Torniamo alla nostra serata del 20 ottobre? Beh, sì... assolutamente sì!

Ho cercato di far scattare foto durante la serata (oltre a eseguirne qualcuna io stesso) oltre alle immagini che le webcam catturano sistematicamente ma in modo meno efficace in certi frangenti per documentare l'inaspettato afflusso di pubblico ma anche la magia creatasi con la concomitanza di condizioni meteorologiche, astronomiche e climatiche.

Mi sono avvalso della preziosa collaborazione di Matteo, il quale,con l'assistenza della neo-socia Diletta, ha accolto la mia richiesta ed entrambi si sono prodigati nell'impresa (non facile) di realizzare immagini adeguate ed i risultati devo dire che sono stati piacevolmente interessanti e ne avete prova nelle immagini a supporto di questo corposo diario!

Se eravate tra i presenti, spero che possiate rivivere quell'atmosfera e riconoscerla nelle immagini, se non eravate con noi e state leggendo il diario spero che possiate comunque capacitarvi di ciò che abbiamo vissuto : un planetario naturale ci sovrastava, ricco di scintillanti oggetti che ci hanno mostra lo scorrere del tempo, le abissali distanze che la stessa luce faticosamente copre in tempi a noi difficili da credere. E ogni tanto, gli intermezzi di stupore quasi infantile ogni qualvolta una stella cadente, una meteora, solcava senza preavviso ma con vezzo vanitoso lo scenario, catturando l'attenzione e la fantasia della gente che non riusciva a trattenersi da esclamazioni di meraviglia.

E la Via Lattea non ha concesso nemmeno il beneficio del dubbio a chi, da tempo, aspirava di poterla riconoscere in modo inequivocabile... era lì... allo Zenit scolpita sulla volta celeste nel fulgore dei suoi miliardi di sistemi stellari, di polveri oscure, nebulose e ammassi stellari. Come non restare ammaliati da tale spettacolo?

E questo è ciò che accadeva all'esterno dell'osservatorio, ciò che era e resta disponibile a tutti senza la necessità di alcuno strumento. All'interno invece era attiva la sala panoramica con l'ausilio del video proiettore che mostrava sotto l'attenta guida del nostro presidente (Angelo) il simulatore del cielo, immagini e lezioni di astronomia su vari argomenti, a supporto di chi era al telescopio o di chi aveva ascoltato introduzioni a vari argomenti e desiderava approfondire.

In specola, al telescopio, il direttore dell'osservatorio (Enrico) affiancato da Daniela, Luciano e Matteo a turni era affidato il compito di gestire il difficile afflusso di persone da guidare all'osservazione strumentale. Ardua impresa dati gli spazi e soprattutto la quantità di persone ma queste difficoltà fanno parte dell'attività.


Pranzo all'aperto il 20 ottobre
Che altro dire? ...forse che per i soci Antares la giornata in osservatorio era cominciata già dalla mattina? :-)
Eh beh... cosa credete? A Monte Romano si fa Astronomia e G-Astronomia! E quindi perchè non concedersi il lusso di un pranzo luculliano (coi fiocchi) all'aperto illuminati e scaldati da una stella (Sole) e in Ottobre, in cima a un monte (!) visto che la giornata è da favola? Ragazzi, se non l'avete ancora capito... peggio per voi! ...essere soci Antares ha un valore non indifferente e... come recitano i famosi spot ... "UNA GIORNATA IN OSSERVATORIO... NON HA PREZZO".


Vi lascio con qualche altra immagine per stimolare, bassamente, l'invidia generale e invitare quanti di voi si siano smossi dal torpore a proporsi in qualità di soci (attivi, possibilmente!).

SCORDAVO !!!
SIETE STATI CON NOI? VOLETE ESPRIMERE IL VOSTRO PARERE SUL DIARIO O SULLE SERATE IN OSSERVATORIO?
MANDATE UNA MAIL O INSERITE UN COMMENTO !

venerdì 29 luglio 2011

Accordo contro l'inquinamento luminoso

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E' stato sottoscritto a Roma il 23 Giugno, tra l'Unione Astrofili Italiani, la Sezione Italiana dell'International Dark-Sky Association e la HERA LUCE, il secondo gestore italiano di pubblica illuminazione, un importante e originale protocollo d'intesa per la realizzazione e la diffusione di impianti luminosi ecologici e dai ridotti consumi energetici.

Il protocollo d’intesa, fortemente voluto da tutti i contraenti e volto a migliorare non solo la qualità dell’illuminazione delle nostre città ma anche il relativo impatto ambientale, parte da un’indagine svolta in questi anni, in modo congiunto, dall’Unione Astrofili Italiani e dall’IDA Italiana su oltre 550 impianti di illuminazione sparsi a campione su tutto il territorio italiano.

Malgrado siano ormai vigenti numerose leggi regionali, approvate specificamente per la riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici, tantissimi comuni, ma anche altri soggetti pubblici e privati, realizzano o mantengono in funzione impianti di illuminazione altamente energivori, poco efficienti e che inviano fino al 60% della luce prodotta verso il cielo o, comunque, al di fuori delle sedi viarie.

Nella maggior parte dei casi poi, benché sia ormai obbligatorio da anni l’uso dei dispositivi per la riduzione dei consumi, si deve constatare che le pubbliche amministrazioni nulla hanno fatto in questo campo.

Per questo motivo il 23 Giugno a Roma il Presidente dell’UAI e della IDA Italiana Mario DI SORA e l’Amministratore Delegato di HERA LUCE Dr. Walther SIRRI hanno siglato un accordo che persegue non solo la precisa applicazione delle varie leggi regionali vigenti ma anche del “pacchetto energia” (definito anche 20/20/20) e approvato dal Parlamento Europeo nel 2008.

Il comunicato COMPLETO è a questo LINK sul sito UAI

sabato 27 marzo 2010

Iniziativa contro l'inquinamento luminoso

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100.000 LAYERS

PERFORMANCE SONORA PER L'INSTALLAZIONE
100.000 FILTERS DI GIOVANNI LAMI

a cura di alineH: Giovanni Lami e Francesco Galli

Area Progetto, Galleria Civica di Modena
Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena
sabato 10 aprile 2010, ore 18:00

http://www.myspace.com/alineh00



Sabato 10 aprile 2010 appuntamento d'eccezione con l'arte contemporanea alla Galleria Civica di Modena in corso Canalgrande 103. A partire dalle 18:00 si svolgerà infatti una performance sonora dedicata all'installazione 100.000 FILTERS di Giovanni Lami, settimo appuntamento della nuova edizione di Area Progetto che pone l'accento sul fenomeno della progressiva perdita della visione incontaminata del cielo da parte dell'uomo, allestita a Palazzo Santa Margherita fino al prossimo 16 maggio.

100.000 LAYERS, a cura di alineH (Giovanni Lami e Francesco Galli), si ispira all'installazione fotografica dell'artista ravennate, e, più in generale, all'idea di cosmo.
Registrazioni ambientali integrate da vaste tessiture di chitarra acustica (processata analogicamente e digitalmente) per un'inedita campitura di suoni fra armonie dissonanti, basse frequenze e rumori di macchine o pseudo-macchine sullo sfondo. Un live che ripropone il clima per certi versi destabilizzante dell'installazione fotografica dove la percezione di cosa sia reale e cosa artificiale è incerta.
L'ingresso è libero.

Area Progetto è un'iniziativa dedicata alla creatività giovanile emergente promossa dalla Galleria Civica di Modena in collaborazione con l'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Modena, a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Ornella Corradini, che a partire dal 2009, grazie alla collaborazione con il GAI, Associazione per il Circuito Giovani Artisti Italiani, interessa tutto il territorio nazionale. Giovanni Lami è stato proposto per la selezione dall'Ufficio Giovani d'Arte del Comune di Ravenna, partner della rassegna. La mostra è prodotta in collaborazione con Dead Meat.

100.000 FILTERS di Giovanni Lami, a cura di Silvia Ferrari, è l'immagine pura e primitiva della volta celeste che si sta riducendo e offuscando a causa dell'inquinamento luminoso delle nostre città e insieme ad essa anche la relazione profonda dell'uomo con l'idea di assoluto, quella tensione verso l'infinito che è parte della nostra stessa identità e ne mette in dubbio la centralità nell'universo.
Questi temi sono sviluppati attraverso una serie di fotografie di grande formato sospese come un grande tetto sulla testa degli spettatori, con l'immagine visibile soltanto dal lato opposto al loro passaggio; la visione delle fotografie è infatti consentita soltanto dalla balconata superiore rispetto al tetto, un espediente che dovrebbe indurre alla presa di coscienza di come la percezione del cielo notturno sia ormai un fenomeno distante dall'uomo e necessiti di un artificio per ritrovarne la purezza.
Visioni del cielo notturno contaminato dalle luci artificiali, immagini di cieli osservati da planetari, la presenza umana che funge da anonimo osservatore, paesaggi urbani illuminati da lampioni, come contrappunto al cielo stellato: nelle fotografie del giovane autore romagnolo, in cui è chiara la matrice paesaggistica del suo lavoro, la relazione tra natura e artificio si esprime in un progetto di grande intensità poetica, capace di far trasparire una presa di posizione anche critica.

Nella foto: Giovanni Lami, particolare dall'installazione 100.000 FILTERS, Area Progetto, Galleria Civica di Modena

orari:
fino al 4 maggio 2010: dal martedì al venerdì 10,30 - 13,00; 16,00 - 19,00 sabato, domenica e festivi 10,30 - 19,00. Lunedì chiuso.
a partire dal 5 maggio 2010: mercoledì - venerdì 10,30 - 13,00; 16,00 - 19,30. Sabato domenica e festivi 10,30 - 19,30. Lunedì e martedì chiuso
Ingresso gratuito

Il progetto è accompagnato da una brochure di mostra con testo critico di Silvia Ferrari e immagini a colori.

Note Biografiche

Giovanni Lami (Ravenna, 1978) consegue la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari all'ateneo di Bologna, frequenta il corso di fotografia di Guido Guidi all'Accademia di Belle Arti di Ravenna e il corso di fotografia presso l'istituto Europeo di Design (IED) di Roma.
Come fotografo si ispira ai primi grandi paesaggisti e ritrattisti americani, riletti in chiave contemporanea, con uno spiccato interesse per il rapporto tra le persone e il loro contesto. Dal 2003 utilizza esclusivamente fotocamere di grande formato ottenendo immagini di particolare intensità introspettiva.

Francesco Galli studia metodologia e armonizzazine di arpeggi classici e melodici, esercizi pratici e teorici di scale pentatoniche e variazioni ritmiche approcciate allo strumento della chitarra acustica all'Istituto musicale di Riccione; negli alineH cura e compone tutta la parte strumentale di chitarra.


Performace live 100.000 LAYERS a cura di alineH (Giovanni Lami e Francesco Galli), sabato 10 aprile 2010 ore 18:00

Mostra Giovanni Lami 100.000 FILTERS

Sede Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena

Periodo dal 20 marzo al 16 maggio 2010

Orari
fino al 4 maggio 2010: dal martedì al venerdì 10,30 - 13,00; 16,00 - 19,00. Sabato, domenica e festivi 10,30 - 19,00. Lunedì chiuso.
a partire dal 5 maggio 2010: mercoledì - venerdì 10,30 - 13,00; 16,00 - 19,30. Sabato domenica e festivi 10,30 - 19,30. Lunedì e martedì chiuso

Ingresso libero

Per richiesta testi, approfondimenti e immagini:

Ufficio Stampa Studio Pesci, Bologna
tel. +39 051 269267 www.studiopesci.it, info@studiopesci.it

Ufficio Stampa Galleria Civica di Modena
tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it

Informazioni Galleria Civica di Modena, c.so Canalgrande 103, 41121 Modena
tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932
www.galleriacivicadimodena.it
Museo Associato AMACI

sabato 28 marzo 2009

A proposito di inquinamento luminoso

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Da appassionato di astronomia non posso che essere contento dell'iniziativa del WWF che ha indetto per oggio la giornata mondiale del Earth Hour, l'ora della Terra, che vedrà lo spegnimento generalizzato delle luci planetarie per 60 minuti, a partire dalle 20:30. Tutte le informazioni le trovate sul sito apposito.

Nella foto potete vedere il Colosseo spento durante la manifestazione analoga del 2008.

A proposito di inquinamento luminoso, dal punto di vista del nostro osservatorio, da 10 anni a questa parte, la situazione dell'inquinamento luminoso è peggiorata. Luci su luci affollanno sempre più la pianura, con un festival di sprechi e consumi inutili soprattutto da parte delle amministrazioni pubbliche, ma con anche i privati stanno contribuendo fortemente alla cancellazione della Via Lattea dai nostri cieli.
Ci sono delle eccezioni, devo segnalare ad esempio che le nuove illuminazioni installate a Lugo mi hanno stupito piacevolmente, con dispersione nulla verso l'alto, tanto che mi piacerebbe cominciare a catalagore nel blog, o in un blog apposito, gli esempi di luci corrette o inquinanti, in modo da aprire una possibile collaborazione con le amministrazioni locali.
Per quanto riguarda i privati vorrei solo sottolineare l'equazione sbagliata più luce = più sicurezza. Ad esempio stanno prolificandosi luci nelle case attorno a Monteromano, purtroppo si sono verificati furti notturni, ed è normale che i cittadini vogliano scoraggiare i crimini con una più elevata illuminazione. Ma questo non risolve il problema, anzi aiuta meglio i ladri a muoversi sul terreno, tanto se arriva poi qualcuno è facile nascondersi. Allora il mio consiglio sarebbe quello di installare dei sensori di prossimità, con le luci che s'accendono solo se notano movimenti intorno alle case: in questo caso l'inquinamento luminoso sarebbe contenuto, ed anche la sicurezza aumenterebbe, perchè chi transita per la strada e nota luci accese nel cortile di una casa, può avvisare l'autorità preposta dell'anomalia riscontrata. Avremo modo di riparlarne, per il momento pensiamo a dare un segnale forte questa sera, spegnendo le luci per 1 ora e riguadagnandoci il buio della notte, ormai dimenticato.

domenica 2 dicembre 2007

Ancora sull'inquinamento luminoso

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Quando l'8 dicembre 1990 la sonda Galileo effettuava un flyby con la Terra per ricevere la spinta gravitazionale alla volta del pianeta Giove, rivolse gli strumenti di bordo proprio verso il nostro pianeta per studiarlo. In particolare, Carl Sagan aveva predisposto una serie di esperimenti per capire quali potessero essere i "marcatori" della vita sul nostro pianeta. La conclusione fu che sono quattro le firme caratteristiche che potrebbero indicare ad un eventuale visitatore extraterrestre la presenza di vita evoluta sulla Terra:
  1. l'assorbimento preferenziale di luce rossa (dovuto alla clorofilla),
  2. le trasmissioni radiofoniche a banda stretta modulate,
  3. la presenza di ossigeno molecolare nell'atmosfera,
  4. la presenza di metano nell'atmosfera.

La luce emessa dalle nostre città non fu presa in considerazione... per il semplice fatto che la sonda non era programmata per eseguire riprese del lato notturno della Terra.

Il 13 novembre di quest'anno la sonda Rosetta, la sonda europea destinata ad entrare in orbita attorno al nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nel maggio 2014, ha effettuato il flyby della Terra e la camera grandangolare ha ripreso la faccia buia del nostro pianeta.

Una composizione di quattro immagini della camera di bordo della sonda è visualizzabile al seguente indirizzo: http://www.esa.int/esaSC/SEM9MQ53R8F_index_1.html

Le luci non mancano, purtroppo... Se mai un visitatore extraterrestre passerà da queste parti, non avrà difficoltà a capire che sul terzo pianeta del Sistema Solare c'è vita.

Ma che spreco per farci notare!!



giovedì 21 giugno 2007

Inquinamento luminoso: a ottobre il VII Simposio Europeo

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Si terrà a Bled (Slovenia) il 5 e 6 Ottobre 2007, il Settimo Simposio Europeo per la protezione del cielo notturno. Maggiori informazioni al sito web della conferenza: