venerdì 21 dicembre 2007

Amarcord...

(All'Osservatorio del Liceo Scientifico di Lugo, nei giorni della campagna per la cometa IRAS-Araki-Alcock, Maggio 1983)


Sono contento che Roberto abbia puntato l'attenzione sul venticinquesimo anniversario della nostra Associazione. E' una data importante per un gruppo astrofili, che spesso nascono e si dissolvono nel giro di pochi anni. Mi sia permesso integrare il saluto di Roberto con un amarcord, che spero i nostri lettori mi potranno perdonare. Tuttavia, dato che 25 anni non sono pochi, penso che valga la pena spendere un po' di tempo per ricostruire la memoria storica del nostro Gruppo. Mi auguro che anche Roberto, Enrico e altri, vorranno contribuire con i loro ricordi e punti di vista. Chissà che alla fine non si riesca a raccogliere un quadro, anche se non completo, che sia per lo meno esaustivo. Scrivere la memoria è il modo migliore per rammentare.
Il nostro Statuto è datato 10 luglio 1982, ma ci eravamo conosciuti già qualche anno prima. Per quanto riguarda me personalmente, in quegli anni frequentavo il Liceo Scientifico "G. Ricci-Curbastro" di Lugo, sul cui tetto si trovava il telescopio da 45 cm costruito da Roccati, Tampieri, Bartolotti, Dalla Valle e Minardi. L'Osservatorio fece un po' da collettore degli appassionati di astronomia del comprensorio lughese, grazie anche all'attività di alcuni insegnanti del Liceo (Dalla Valle, Ercolani, Cortesi, C. Bartolotti, ...). Questi mi misero in contatto con Enrico Montanari, anche lui studente al Liceo e Roberto Baldini, che invece era studente all'Istituto Tecnico-Commerciale "G. Compagnoni" di Lugo e insieme avviammo il primo nucleo del Gruppo Astrofili Antares.
Poi si unirono altri (per esempio, ricordo la solida attività di Mirco Villa e Fabrizio Melandri, tuttora astrofotografo anche se "solitario") e altri ancora, che poi si sono persi per strada, ma che hanno contribuito alla nascita e sviluppo del Gruppo: mi vengono in mente alcuni nomi, Paolo Giangrandi, Massimo Duranti, Carlo Michelacci, Angela Graziani, tanto per citarne alcuni... e mi scuso se la memoria mi tradisce impedendomi di ricordarne altri.
E' bene rammentare l'opera degli insegnanti del Liceo Scientifico di Lugo, che spesso dedicavano serate intere ai loro studenti, portandoli all'Osservatorio per insegnare loro i primi rudimenti dell'astronomia. Loro sono anche stati il collegamento tra noi e gli astrofili che hanno costruito il telescopio del Liceo. Rammento che in un articolo uscito in quegli anni su un quotidiano locale, in cui presentavamo il Gruppo Astrofili Antares, descrivemmo la nostra associazione come una semplice grande macchina che funziona con uno strano carburante, composto dall'ingenuo ottimismo e forza di volontà dei più giovani miscelato con la saggezza dettata dall'esperienza dei più maturi.
E come non ricordare poi il Sig. Negroni, titolare di un negozio di ottica oggi gestito dal figlio, che fu per noi un punto di appoggio fondamentale (e paziente): noi che chiedevamo sempre degli obiettivi particolari o filtri bizzarri o ancora sviluppo di pellicole con trattamenti fuori dal normale. Erano tempi in cui non c'erano i CCD (almeno per gli astrofili) e i personal computer stavano appena facendo la loro apparizione sul mercato. Le foto si facevano su pellicole a 400 ASA, mantenendo il telescopio puntato sulla sorgente, spesso per lunghi periodi, fermi al freddo, se si eccettua il movimento delle dita per regolare la velocità dei motorini elettrici che compensavano il moto rotatorio terrestre. Quanto tempo passato a cercare di fotografare la Nebulosa Nord-America!
Poi, nel 1990 mi sono laureato e la mia passione ha iniziato a essere convogliata nella mia attività professionale di ricercatore in astrofisica (sogno ormai coronato dalla stabilizzazione in ruolo in questi giorni dopo quasi 18 anni di precariato e traversie varie...). Per questo, il mio contributo all'attività della nostra associazione è calato parecchio... In aggiunta, il mio trasferimento a Bologna ha reso più difficoltoso mantenere viva la mia partecipazione e, solo negli ultimi tempi, le tecnologie informatiche hanno reso possibile un miglioramento dei contatti. E' bene rammentare che è stato grazie soprattutto a Roberto Baldini che il Gruppo ha mantenuto un lume di attività, che ne ha consentito poi la rinascita con l'Osservatorio di Monteromano, su cui spero scriveranno coloro che si sono cimentati in prima persona.
Al di là di tutto, anche se molti hanno contribuito dall'inizio, altri si sono aggiunti con la rinascita del gruppo, penso che un doveroso ringraziamento vada a Roberto, oggi meritatamente Presidente del Gruppo, per questa sua continua e instancabile dedizione per tutti i 25 anni del Gruppo.
Grazie Roberto!

1 commento:

Roberto Baldini ha detto...

Troppo buono. Ti ringrazio per le belle parole nei miei confronti.

Il mio impegno è sempre stato teso a raggiungere obiettivi che molti dubitavano fossero ottenibili. In parte ci siamo riusciti e in parte abbiamo dovuto soccombere alle leggi statistiche che impongono, per dati di fatto, di vedere sempre solo un piccolo gruppo di persone a "tirare" la carretta delle associazioni, specie se di volontariato.

Mi riservo di cercare il tempo per approfondire la questione e magari aggiungere qualche amarcord, però è giusto sottolineare anche l'importante apporto che ha sempre dato Enrico Montanari (anche direttore dell'osservatorio) sia con la sua costante presenza che con la propria competenza alla quale, da qualche annetto, si è aggiunta anche quella sostanziosa di Angelo Venturelli.

Una delle cose più belle del Gruppo credo proprio che sia stata la capacità di trovare risorse inaspettate anche nei momenti più difficoltosi... e soprattutto degli AMICI.

Ci tengo a citare già in questo commento il mitico Pozzi Luigi senza il quale non esisterebbe nessun osservatorio a Monteromano (e non sono complimenti ma semplici dati di fatto).

Anche la fortuna di incontrare un Ballardini Franco in cima a un monte (romano) non è stata cosa da poco... visto che senza di lui non so proprio come avremmo potuto costruire la cupola e una miriade di altre "cosucce" mica da ridere.

Mi fermo qui anche se ci altre persone da citare che però è giusto includere in un articolo e non in un commento :-)

Ciao!