giovedì 24 gennaio 2008

Armonie celesti


In questi giorni, con il cielo finalmente libero da nuvole o da pesanti foschie, è possibile accorgersi di quanto si sono "allungate" le ore di luce rispetto al solstizio d'Inverno. Soprattutto, e questo è l'aspetto più interessante del fenomeno, risulta evidente come l'aumento è più marcato dalla parte della sera.
In pratica, mentre il tramonto del Sole avviene in questi giorni circa 40 minuti più tardi rispetto al giorno del solstizio d'Inverno, la sua levata è anticipata di pochi minuti sempre rispetto alla stessa data.
Questa curiosa "asimmetria" nell'aumento delle ore di luce giornaliere è dovuta alla composizione dei moti propri del nostro pianeta. Di fatto, se ad una certa data, il Sole rimane sopra l'orizzonte un'ora in più rispetto alla data del solstizio d'Inverno (22 o 23 dicembre), questa ora non è equamente divisa tra mattino (con una levata anticipata di 30 minuti) e sera (con un tramonto ritardato di ancora 30 minuti).

La spiegazione sta nel fatto che se è vero, come lo è, che il 22 dicembre è stato il giorno con minor numero di ore di luce, non è affatto vero che quel giorno è stato anche quello in cui il Sole è sorto più tradi e, contemporaneamente, tramontato prima! Alle nostre latitudini (perché il fenomeno dipende anche dalla latitudine geografica) il giorno in cui il Sole sorge più tardi (si parla di levata ritardata) è il 2 gennaio, per cui sono trascorsi poco più di 20 giorni da quella data; è per questo motivo che l'altra mattina mio padre se ne è uscito con l'espressione "Un fà mai dé" (non fa mai giorno, per quelli non avvezzi al romagnolo...). Invece il giorno in cui il Sole tramonta prima (si parla di tramonto anticipato) è il 10 dicembre, per cui sono già trascorsi oltre 40 giorni. Forse è anche per questo motivo che si continua a ritenere il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia...


Naturalmente a rovescio, il fenomeno avviene anche in prossimità del solstizio d'Estate; la levata anticipata avviene il 15 giugno mentre il tramonto ritardato cade il 26 giugno.

Non so voi, ma nell'armonia e nella regolarità dei moti celesti vedo la Bellezza, la stessa bellezza che ispira un verso di Shakespeare o di Whitman. Parafrasando il professor Keating dell'Attimo Fuggente, non guardiamo il Cielo perché è divertente ma perché apparteniamo alla razza umana. E la razza umana è piena di passione!

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