Il 20 novembre 2007 l'italiano Andrea Boattini, del Catalina Sky Survey, scopriva l'asteroide 2007 WD5. Questo piccolo oggetto di circa 50 metri di diametro, che il primo di novembre era transitato a 7,5 milioni di km dalla Terra, potrebbe schiantarsi su Marte il prossimo 30 gennaio. Dal calcolo della sua orbita provvisoria, l'impatto aveva inizialmente 1 probabilità su 75 (1,3%) di avvenire alle ore 10e55 (Tempo Universale). Il 28 dicembre gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory annunciarono la scoperta dell'oggetto in immagini ricavate alcuni giorni prima della scoperta. Una definizione più precisa dell'orbita dell'asteroide fece salire la probabilità di impatto a 1 su 25 (4%). Il 2 gennaio, quindi 4 giorni fa, gli astronomi hanno ricalcolato i parametri orbitali facendo scendere leggermente la probabilità a 1 su 28 (3,6%).
In altre parole, con i dati a tutt'oggi disponibili, l'asteroide dovrebbe transitare a 50.000 km dalla superficie marziana, ma la regione di incertezza è di 200.000 km per cui l'impatto non è affatto da escludere. Nel caso l'impatto ci fosse, siccome l'asteroide si muove ad una velocità relativa di 13,5 km/s (poco meno di 50.000 km/h), verrebbe liberata un'energia di circa 3 milioni di tonnellate di tritolo e si potrebbe formare un cratere del diametro di poco meno di 1 km. L'impatto dovrebbe interessare una fascia di territorio larga circa 800 km che attraversa l'equatore marziano (vedi immagine sotto).
Nessun commento:
Posta un commento